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Autore: Harreh    07/10/2012    2 recensioni
“Buongiorno abitanti dell’Upper East Side, sono le 11,30... Credo sia giunto il momento di ricapitolare quanto avvenuto in questi mesi noiosamente vuoti di Gossip Girl.
Da chi vogliamo cominciare? (...)"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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All You Need is Love

Capitolo 7- I love you more than this.

-Tu mi stai dicendo che sei entrata nella loro suite?- Blair annuì davanti una Serena incredula.

- Bah, ormai non mi stupisci più…- Le due giovani scoppiarono a ridere.

- Miss Blair, è arrivato il rappresentate di V&R. -

- Si, fallo accomodare nella sala d’attesa. -

- Come vuole. -

L’assistente uscì dall’ufficio di B lasciando le due amiche nuovamente sole.

- è nuova? -

- Si, ma non credo durerà, insomma confonde il blu Chanel con il blu Armani! -

- Mio dio! Cosa ci fa ancora qui?! - Serena si alzò dopo aver pronunciato l’ultima frase piena di sarcasmo.

- Allora ti lascio ai tuoi problemi di Blu e vado in redazione. Ci sentiamo stasera!-

Blair annuì accompagnando la ragazza alla porta.

- Emperatriz!!! -

- Si miss Balir? -

- Fai entrare il rappresentante e chiama Jenny. La voglio nel mio ufficio fra venti minuti. -

- Si miss Blair. -

- Cosa aspetti? MUOVITI! - L’assistente corse via impaurita. Blair sospirò… Possibile che fosse circondata da incapaci?

 


- Bene, allora farò telefonare la mia assistente per i dettagli. -

- D’accordo. Grazie Miss Waldorf, è stato un piacere. - Blair diede la mano al responsabile, ma in quel momento Jenny bussò alla porta.

- è permesso? O mi dispiace, ripasso più tardi. -

- No, no Jenny entra. Signor Smith, questa è Jennifer Humphrey, una delle stiliste più promettenti della mia casa. Jenny, lui è il rappresentante del reparto abiti di Victor e Rolf. -

- è un piacere immenso, amo le vostre creazioni. L’ultima sfilata è stata meravigliosa! -

- Piacere mio signorina Humphrey. Sono stupita della grande ammirazione che miss Waldorf  ha di voi, in generale è molto dura… Perché non passa a portarci qualche sua creazione? - Jenny guardò allibita l’uomo sulla quarantina le sorrideva sincero.

- Ma certo, sarebbe un vero onore per me! -

- Bene, allora prenda un appuntamento con la mia assistente. Di nuovo, è stato un piacere. Miss Humphrey, Miss Waldor, arrivederci. -  Il signor Smith uscì dalla sala lasciando le due giovani sole.

- MIO DIO HO UN COLLOQUIO CON VICTOR E ROLF! - Blair scoppiò in una fragorosa risata davanti l’euforia dell’amica.

- Ora calmati piccola J. Ricordati che sei sempre legata alla casa Waldorf. Non ho nessuna intenzione di lasciarti andare! -

- Ma certo!! -

-Bene, in ogni caso ora parliamo dei nuovi modelli. Fra due mesi dobbiamo presentare la collezione primavera/estate e siamo in super ritardo! -

 

 

Jenny lasciò l’atelier qualche ora dopo.  Ripensò alla giornata appena passata… Nonostante il vuoto causato dall’assenza di Harry che la divorava ogni giorno di più, poteva ritenersi felice. Finalmente aveva messo la testa a posto, aveva il lavoro che aveva sempre sognato, una famiglia che le era vicina ed amici che le volevano moltissimo bene… Girò l’angolo e, trovandosi su Columbus Circle,  decise di fare una passeggiata a Central Parck. Erano le sei ma c’era ancora un po’ di luce e non aveva alcuna voglia di tornare a casa.

Prese l’Iphone dalla borsa e mise le cuffie. In due secondi le note di “More Than This” si fecero strada nella sua testa.

 

I'm broken, do you hear me

I am blinded, 'cause you are everything I see

I'm dancing, alone

I'm praying, that your heart will just turn around

And as I walk up to your door

My head turns to face the floor

Cause I can't look you in the eyes and say

 

Le lacrime iniziarono a scendere silenziosamente, un’ ormai solita reazione alla profonda voce di Harry…

 

When he opens his arms and holds you close tonight

It just won't feel right

Cause I can't love you more than this

Yeah

When he lays you down, I might just die inside

It just don't feel right

Cause I can't love you more than this

Can't love you more than this

 

Jenny si sedette su una panchina guardando il laghetto che le era difronte. Si girò, un biondino camminava ridendo con i suoi amici, erano così familiari…

 

If I'm louder, would you see me

Would you lay down in my arms and rescue me

Cause we are the same

You save me

When you leave it's gone again

 

Eppure quei ricci avevano qualcosa di conosciuto, troppo conosciuto…

 

Then I see you on the street

In his arms, I get weak

My body fails, I'm on my knees

Prayin'

 

No, non poteva essere. Lui era lontano milioni di chilometri, Lui l’aveva abbandonata, Lui stava risuonando nella sua testa, Lui era un pezzo di merda, Lui non poteva farle ancora quell’effetto.

Eppure era così, Lui le stava venendo in contro, Lui la stava indicando ai suoi amici, Lui le aveva tolto ogni possibilità di ragionare.

Il cuore di Jenny perse due battiti, i suoi arti erano come congelati, ma la colpa non era del freddo pungente.

Ecco, ormai poco meno di due metri li separava. Non poteva più fare nulla, era in trappola.

- Jenny! - La ragazza lo fissò inerme. Come osava presentarsi così con un semplice “Jenny”?

- Jenny, sono Harry! - Ahahah Davvero pensava che non lo avesse riconosciuto? Pensava che si potesse essere dimenticata di tutto il male che le aveva fatto?

- Devo andare. - Queste furono le uniche parole che la piccola J riuscì a proferire, prima di scappare fuori dal parco.

 

 

- Amico, se ne è andata… Vieni torniamo in albergo… - La voce calma di Zayn distolse Harry dal suo stato di trance. Erano più di dieci minuti che il ragazzo fissava la panchina vuota da dove la sua Jenny era scappata via… Annuì lentamente con la testa e seguì i suoi amici verso l’uscita del parco.  Andarono a piedi fino all’albergo, entrarono nella hall e si diressero verso il banco della reception.

- Stanza …- Niall fu interrotto bruscamente da Harry.

- No, m scusi potrebbe indicarci la suite della signorina Waldorf? - Il ragazzo ignorò le occhiate interrogative dei suoi compagni.

- Mi spiace ma non posso darle questo tipo di informazioni… - Il ragazzo sbuffò rumorosamente prima di continuare.

- Forse lei non ha capito bene signor… - Strizzò gli occhi per vedere meglio l’etichetta al collo dell’inserviente-  Signor Edward! Miss Blair è entrata illegalmente nella nostra suite stamane, se non vuole una denuncia la prego di informarci su dove potremmo trovarla! -

- Suite 670, ultimo piano con ingresso privato. -

- Grazie per la collaborazione! - Harry sorrise al receptionist e trascinò i suoi amici fino all’ascensore.

- Amico che intenzioni hai? -  Il biondino era alquanto perplesso

- Devo sapere dove trovare Jenny e quella matta è l’unica in grado di aiutarmi! -

L’ascensore si aprì e i tre giovani si trovarono direttamente dentro la suite.

- E voi cosa ci fate qui? - Una Blair turbata li accolse all’ingresso.

- Ho bisogno di parlarti… -

- Da dove arriva tutta questa confidenza Styles? -

- Dallo sguardo sconvolto che aveva Jenny dopo avermi visto…-

- TU HAI INCONTRATO JENNY? - Blair era furiosa! Come aveva osato quel maledetto ragazzo a disobbedire ad un suo ordine?

- Si, al parco. -

- Ti avevo vietato di farlo! -

- è stata una coincidenza! Ora smettila di urlare e aiutami. - Blair rimase senza parole: nessuno le aveva mai mancato così tanto di rispetto. Ah povero Harold, si sarebbe vendicata, non dubitatene.

 

 

 

“ Avvistata la piccola J mentre scappa da Central Parck…. Che abbia visto un fantasma?

Xoxo

GG”

 

Jenny sospirò dopo aver letto il messaggio… Un fantasma? Forse era proprio quello ciò  in cui si era imbattuta. Eppure era così reale, così vero. Quel profumo inconfondibile di Bleu di Chanel le aveva fatto girare la testa…

 



*London, seven months ago. *

 

- Allora Hazza hai deciso? - Jenny non ne poteva più di stare in quella profumeria!

- Mmm… a te quale piace di più? -

- Be’ Chanel è sempre Chanel… -

- Bene, allora questo sarà il mio prossimo profumo, il nostro profumo. - Jenny sorrise, era così felice di avere un fidanzato simile. Il ragazzo la prese per i fianchi per poi baciarla dolcemente.

 



*New York, now *

 

Jenny scese dal taxi dopo aver pagato ed entrò nel palazzo. Aveva deciso di tornare a casa, non capiva nulla quindi girare per la città non era una buona idea.  Entrò nell’appartamento trovando Serena stesa sul divano…

- Ehi piccola J! Sono venuta a parlare con Mamma ma naturalmente è in ritardo… Perché hai quella faccia? - Jenny si fiondò fra le braccia della sorella, non riuscendo più a trattenere le lacrime.

 

 

- Andiamo Waldorf! Dimmi questo indirizzo, voglio solo chiarire con lei! - Blair sbuffò nuovamente, erano ormai venti minuti che discuteva con quel cantante da quattro soldi. Si erano accomodati sul divano del salone mentre gli altri di energumeni erano intenti a giocare a biliardo.

- Ma cosa vuoi chiarire? L’hai lasciata sola, incinta e disperata. Ora finalmente ha trovato una sorta di equilibrio, perché vuoi sconvolgerlo? -

Harry sospirò… In effetti era stato un vero stronzo. Che avesse ragione? Che l’unica cosa giusta da fare era lasciarla in pace? Sarebbe dovuto sparire nel nulla? Di certo quella sarebbe stata un’ottima soluzione. Allora cosa lo stava frenando? Forse quegli occhi spenti, privi della luce che li aveva sempre caratterizzati. Forse quel seno leggermente più prosperoso, forse quella pancia leggermente pronunciata. Era solo compassione per una ragazza madre? No. La verità che rivederla aveva riaperto la ferita. Gli mancava, gli mancava da morire. Gli mancavano i suoi sorrisi, gli mancava accarezzare i suoi capelli, gli mancavano le sue gote rosee, le sue gambe, la sua voce, il suo respiro, i suoi abbracci, le sue mani, il suo profumo. Gli mancava la sua Jenny. Era egoismo? Certo. Cosa lo aveva fatto scappare? Paura. Cosa avrebbe fatto? Riconquistarla.

- So di averle fatto del male, non posso perdonarmelo. Amo Jennifer Humphrey e non ho nessuna intenzione di lasciarla soffrire ancora. - Blair osservò gli occhi de ragazzo, erano privi di malizia, di arroganza. Forse era sincero, forse avrebbe dovuto aiutarlo.

- 994 Fifht Avenue. Sappi che non ricomporrò il suo cuore frantumato un’altra volta- Harry sorrise riconoscente, sussurrò un grazie e si precipitò fuori dall’Empire.

 

*ILLUSION NEVER CHANGED*
Salve a tutte! Avete visto? Sono riuscita ad aggiornare in due settimane!
Si lo so, è comunque tanto tempo ma almeno ho rispettato la mia promessa...
Che dire, questo capitolo è l'ennesima schifezza, mi spiace di non essere
riuscita a fare di meglio.
Ringrazio come al solito
Ele17 Winner_ e Gaius per le meravigliose recensioni!
Mi fate sempre piangere :')
Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la storia fra le

preferite/seguite/da ricordare.
Un ringraziamento speciale anche a chi ha letto in silenzio lo scorso capitolo.
Ho notato che le visualizzazioni sono un po' diminuite...
Ricordate che se non vi piace la piega che sta prendendo la storia potete sempre dirmi
"ritirati" " cancella la storia" o "vai a zappare che è meglio" (?)
Accetto qualsiasi commento negativo!
Un bacione a tutti, ci vediamo virtualmente al prossimo capitolo!
xoxo
-C

Ecco il profumo di Harry
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Vi lascio con il laghetto dove è ambientato una parte del capitolo! (ho scattato io la foto LOL)

 

 

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