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Autore: DolceMella    19/04/2007    16 recensioni
Quando hai trovato la felicità, pensi che nulla possa turbarla…ma quando combatti un nemico troppo forte, allora ti aggrappi alla speranza, all'amore, alla forza di volontà, sperando che possa bastare. Ce la faranno i nostri eroi a sconfiggere anche questa nuova avversità? Leggete e commentate numerosi, mi raccomando!! ^^
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shan-pu
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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se non da 2






(...) Se non da te...(...)

DolceMella












“Non possiamo più stare insieme...”

Quelle poche parole avevano trafitto in silenzio l'animo di Akane, facendola vacillare a destra e a sinistra, la stanza che le ruotava attorno, la rabbia e la delusione che si impossessavano di lei fino a far scomparire quella sua gioia nell'averlo trovato accanto.

Ora ne provava quasi vergogna, non riusciva più a sopportare quella vicinanza così straziante per entrambi, essere così dannatamente vicini e non potersi sfiorare era come un incubo.

La ragazza lo guardò negli occhi.

Lo sguardo era fisso, deluso, arrabbiato; ma sotto quel cipiglio crucciato -notò tristemente Ranma- le iridi castane erano lucide e tremanti.

“N- non è come pensi tu...”

“No? E come la dovrei pensare, scusa?! Credo tu sia stato molto esplicito.
Non vuoi che stiamo insieme... COSA C'è DA CAPIRE?”

Ranma era mortificato, incavolato con sé stesso per non essersi spiegato meglio.
Inghiottì rumorosamente, ma trovò come un nodo sull'altezza del pomo d'Adamo che gli impediva di deglutire, restando quasi in attesa che la situazione si calmasse, ma...
Non c'era più tempo -si disse fermamente-

“Non l'ho fatto per me, stupida! -sbottò senza preavviso-
Non capisci? È tutta colpa mia, maledizione, tutta colpa mia!
Questa è stata solo una delle tante volte in cui ho dovuto salvarti le penne, e non sarà nemmeno l'ultima. Tu lo sai.
Lo so che lo sai.”

La stanza pareva girare vorticosamente intorno ai due ragazzi, le parole che confluivano velocemente dalle loro bocche riarse, i battiti aumentati, le mani strette in pugni.

Era una serie di confessioni, le loro, paure, pensieri e fatti messi in tavola.
Non era più tempo di tentennamenti e di scuse quello.

“Se è per questo...”

Akane si volse faticosamente a guardarlo, non sapendo quanto avrebbe resistito ancora.

“Non mi sembra che tu abbia mai avuto problemi di questo genere.
Anche al monte Hoo...

-e qui Ranma strinse le nocche ancora più forte, fino a farle sanguinare.
Il ricordo di Jousendo bruciava ancora, una cicatrice mai richiusa per la paura di vedere Akane morire fra le sue braccia.
Quel senso di impotenza.
Ecco quello che lo spaventava di più, l'idea di non poter far nulla, di sentirsi impotente.- (ragazzi, non fraintendete, eh! ^^;; )

Akane riprese tranquillamente, ignorando di proposito la reazione del ragazzo.
“...non mi sembra che tu abbia avuto molti pensieri dopo, o mi sbaglio?”

“Invece si, tu non puoi nemmeno immaginare quanto ti sbagli...

Stupida... se io voglio allontanarmi da te, è perché...

Perché devo sapere che tu stia bene.

Non voglio rischiare di perderti un'altra volta, Akane, non posso.
Mi dispiace, ma... preferisco saperti viva con un altro uomo che mia sapendo che potresti morire...”

Ranma puntò lo sguardo fisso al suolo.
Ecco, l'aveva detto. Non in maniera molto esplicita -forse- ma l'aveva detto.

Si sentì molto più leggero, ma qualcosa pesava ancora nella sua anima.

“Stupido...”
Akane lo sussurrò dolcemente, senza fretta quell'aggettivo... Suonava come una carezza.

“Io... VOGLIO rischiare le penne... Voglio poterti picchiare perché hai fatto lo sbruffone ed io per poco non ci resto secca... Voglio Urlarti che sei un Baka DonGiovanni e che non me ne importa niente...

Vorrei fingere che lo sia davvero, ma non ci riesco...
Dannazione, Ranma, non ci riesco...

Perché io VOGLIO rischiare la vita per te, Voglio continuare a lanciarti tavolini fino a che ne avrò la forza...

Voglio stare solo con te... Non permetterei a nessun'altro di toccarmi.”

Ranma si sentiva sull'orlo di un infarto. Era partito con l'intenzione del -deciso e risoluto- ma ora... faticava addirittura a reggersi in piedi.

*Non permetterei a nessun'altro di toccarmi*
“Cioè... T-tu lo sai cosa stai dicendo? Akane, non è giusto... Tu...Tu finirai ammazzata se continuerai a starmi vicino...”
Fu un ultimo debole sforzo per convincerla e -soprattutto- autoconvincersi, che scemò come neve al sole.

Non si ricordò nemmeno come e CON QUALE coraggio riuscì ad avvicinarsi a lei e ad accostare le sue labbra alla sue fronte bianca.

“Sei... sicura? Non voglio che tu poi... Che poi tu...”
Lo sapeva. E anche lei ne era consapevole. Da quella risposta, niente sarebbe stato più come prima.

“si”
Akane si voltò a guardarlo, gli occhi ancora lucidi per lo spavento di prima, il terrore di perderlo per sempre...

“Se ci saranno dei pericoli...” continuò con voce fioca, come un dolce sussurro, un segreto bisbigliato all’orecchio di un Ranma emozionato e... innamorato “li affronteremo...insieme”

Con le labbra ancora poggiate sulla fronte della ragazza, sussurò dolcemente

“ti amo”

Akane sorrise felice nascondendo il viso nell’incavo del collo di lui e abbracciandolo ,rispose “anch’io...”

Il ragazzo le sollevò il viso, sorridendo dolcemente della piccola lacrima di felicità che sporgeva birichina da un occhio.

Si chinò a baciarla, con esitazione scese lungo il piccolo naso, baciando anche quello...
Con altri due baci le chiuse gli occhi e scese sulle sue labbra, rosse e morbide.
Esitò un attimo , all’inizio le sfiorò solo delicatamente, attendendo la risposta della ragazza che assaporava tutte quelle nuove sensazioni rispondendo con dei brividi che le percorrevano la schiena.

Si alzò sulle punte ma restò ferma... solo un centimetro li divideva, quella poca distanza che separava le loro bocche aride e desiderose dell’altro...

Ranma chiuse anche quella distanza e cominciò a baciarla dapprima con timidezza, ma quando le loro labbra si schiusero riuscì a dare ad entrambi sensazioni nuove, inedite...

Quando le loro lingue si incontrarono e cominciarono ad accarezzarsi, Ranma la strinse ancora di più a sé per far si che niente e nessuno potesse separarli...

Fu un bacio così stupendo che Akane si lasciò andare completamente a quelle emozioni, facendosi stringere e cingendolo anch’essa con le proprie braccia, le sue piccole mani che si incrociavano dietro le sue spalle possenti e protettive...

Si sentiva al sicuro con lui, sapeva che fintantoché ci fosse stato Ranma a proteggerla, niente e nessuno l’avrebbe potuta sfiorare, neanche col pensiero.

Con la sua mano, Ranma percorse tutta la schiena sinuosa della fidanzata, fino ad arrivare al suo bacino che strinse in modo da farlo aderire perfettamente al suo, cancellando quella scintilla di distanza che li separava...

Ma per quanto cercasse di eliminare le distanze, desiderava ogni volta di più di quanto riuscisse ad ottenere...

Come una droga, lo stava distruggendo, voleva stringerla fra le sue braccia, voleva...farla sua...
Ma Pensava che Akane non fosse stata d’accordo, che l’avrebbe allontanato, chiamato maniaco... E, semmai l’avesse detto -pensò Ranma- non sarebbe stata in torto questa volta.

Non voleva costringerla, non adesso che tutto era così perfetto...
A malincuore lasciò la presa, schiccandole un bacio sulla guancia.

“è meglio che vada... non so cosa...potrei fare se... bhé, ora vado Akane.
Buonanotte”

Ma non aveva fatto in tempo a finire la frse che Akane si era di nuovo impossessata del suo petto, stringendolo con dolcezza.

“Ti prego...n-non andare...”

“Lo dico per te... Io non so se...”
balbettò con un fiacco tentativo che -sperò mentalmente- non avrebbe funzionato

Akane lo prese per mano e lo fissò negli occhi blu cobalto, profondi e potenti come il mare in tempesta.
Leggeva amore, passione, un pizzico do paura e... qualcosa che non aveva mai visto prima, qualcosa che bruciava anche dentro le loro anime..

“Resta...per favore...”
Non ebbe il coraggio di guardarlo in faccia, le sue guance che bruciavano di vergogna.

“Sei...sicura?”

“si”

A quel suono, Ranma la strinse fra le sue braccia come non aveva mai fatto, con passione e dolcezza, cercando di non spaventarla troppo..

Voleva che si sentisse desiderata, amata, protetta... Non voleva che si sentisse messa alle strette!

la spinse con il suo corpo che -constatò Akane- bruciava come infuocato, contro la scrivania.

Le sue mani cominciarono ad accarezzarle il ventre, spingendosi di volta in volta sempre più su, più su...
Fino a quando incontrò il ferretto del reggiseno, un ostacolo che eliminò con dolcezza, come aveva fatto poco prima con la t-shirt...

Akane, mentre lui la accarezzava, cominciò a slacciare gli alamari della sua camicia, uno per volta, senza alcuna fretta, facendo cadere il ragazzo in uno stato di febbricitante eccitazione...

Quando l’ultimo bottone fu slacciato, fece cadere la camicia per terra, abbassandosi leggermente e dando lievi baci lungo la linea del suo collo, soffermandosi sul pomo d”adamo...

Ranma la prese fra le braccia e -poggiandola sulla scrivania- le sfilò la gonna, con dolcezza, tranquillità (o meglio... cercando di sembrare tranquillo) e così fece con gli altri indumenti, finché non restarono completamente nudi...

Si unirono in un nuovo bacio, questa volta più passionale, mentre Ranma premeva i loro corpi affinché aderissero completamente...

Akane sentì con brivido la sua virilità premere contro di lei...

emozioni forti e contrapposte si stavano sviluppando nella sua anima...
la paura...
l’amore...
il desiderio...

Voleva solo...amarlo...

Si accoccolò al suo petto, nascondendo il viso fra le sue braccia che la cingevano, che la facevano sentire protetta...

Ranma la prese in quel momento fra le sue braccia e si adagiò sul letto con lei addosso...

Stette degli attimi -che parvero infiniti per entrambi-, a guardarla negli occhi, carezzandole lievemente le guance...

“il mio maschiaccio...” sussurrò con voce roca come se stesse parlando solo a se stesso “come sei bella...”

Akane lo guardò con sguardo voluttoso, la felicità così pura e sincera che sembrava si potesse toccare con mano.

Non disse nulla per un po’ di tempo, solo gli scostò la frangia dagli occhi per poterlo guardare meglio e, chinandosi su un suo orecchio e baciandolo lievemente, gli sussurrò “ti amo”

Ranma gli sorrise come non aveva mai fatto prima, un sorriso carico d’amore, di tenerezza...
scostandosi fece in modo di trovarsi sopra di lei, le sorresse la testa con una mano, mentre con l’altra cominciò ad accarezzarle il viso, scendendo verso il suo collo e riempendolo di baci, scese ancora, finché non incontrò i suoi seni...

cominciò a sfiorarli delicatamente, posò anche lì le sue labbra, poi scese più giù, ancora più giù....

Guardò Akane negli occhi...Un ultima conferma

Cominciò ad accarezzare la sua femminilità, coprendo con l’altra mano, il suo bacino e muovendosi in contemporanea...

I sospiri sempre più forti, il caldo ora divenuto quasi insopportabile...

Akane allungò la mano titubante per carezzare anche lui...

Ranma fu colto di preavviso, ma quando sentì la piccola mano di Akane su di lui, si rilassò completamente, lasciando parlare solo i suoi gemiti
“Kami...Akane...”

Ricominciò a baciarla, prima sulle guance, poi sulla bocca socchiusa, dalla quale emettevano di tanto in tanto qualche gemito non trattenuto...

Con un colpo di reni, Ranma si sistemò meglio sul corpo della fidanzata, stando attento a non schiacciarla troppo col suo peso e schiudendole lentamente le coscie con le sue gambe, lentamente e delicatamente...

Akane lo lasciò fare, anche se la paura la stava pian piano dominando...

Si strinse di più a lui che ricambiò l’abbraccio con una stretta forte, rassicurante, con un sorriso comprensivo...

.Akane trattené il respiro, nascondendosi nell’incavo del suo collo, stringendogli le spalle...

Strinse forte gli occhi quando cominciò ad affondare in lei, si irrigidì e si strinse ancora di più con un gemito di dolore trattenuto a stento...

Ranma, sebbene fosse scosso da forti ondate di piacere, rallentò il ritmo, le spinte più lente ma più calde...

Dopo qualche attimo vide Akane rilassarsi, non tremava più, e poi...

Aprì la bocca per cercare più aria, un gemito più profondo degli altri che si confuse con quelli del ragazzo...

Una spinta
poi un’altra...

I due ragazzi si baciavano senza sosta, Ranma ora si rilassò completamente sul corpo della ragazza, mentre continuava a dare emozioni tanto sublimi...

Finché non vennero insieme al culmine del piacere, restando ancora abbracciati, calmando i battiti furiosi dei loro cuori...

Un petalo di rosa sul lenzuolo candido, quella piccola goccia di sangue, quell’amore così impetuoso e sincero...
Da quella notte, niente sarebbe stato più lo stesso...

“Ti amo...”
“Non mi sarei fatta sfiorare da nessuno, se non da te...”



********************************

Fine capitolo....




Ringraziamenti:


Silvia: Grazieee!!! Mi sono commossa scoprrendo che ti piacciono così tanto le mie storie!! ^^ Sperando che anche questo capitolo ti si piaciuto ti aspetto al prossimo capitolo!!!

Makiolina: Perché hanno una vita così incasinata che è pericoloso persino ammettere di conoscerli, quelli li... Figurati se qualcuno scopre che stanno insieme!
Hai presente cosa sono le ‘ vendette trasversali’ ? Non si colpisce il diretto interessato, ma le persone a lui care! Grazie mille per il commento!!

Akane25: Ciao, eccoti ritrovata in questo nuovo aggiornamento... e come puoi vedere non si sono affatto lasciati!! Alla faccia dei bravi ragazzi!
Ma devo ringraziarti veramente di cuore: senza un’approfondita lettura del tuo capitolo ‘”L’alba di una nuova vita” il capitolo non sarebbe di certo venuto così bene (...bene...non ci sbilanciamo... decente, magari!) Quindi devo ringraziare in particolare te e la tua bravura! Grazie mia Sensei!!

Michi88: Mi raccomando, stai attenta al cuore, eh! ^__- Per quanto riguarda Shan-pu, siamo in due a gongolare... eh eh eh!
Grazie mille per il tuo entusiasmo e per il tuo commento!!

Pulcina: Sorry se ti ho smontata...Credi che con questo capitolo riuscirei a farmi perdonare?? ^^ Un bacio e grazie mille!

Akane_Tendo: Ehhh, sì!! La riconciliazione non potrebbe avvenire che in un modo migliore, tu che dici?
Ti affido un incarico importantissimo: siccome Shan-pu è ancora in circolazione, puoi farla fuori tu, ti va? Grazie!!!




  
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