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Autore: happley    07/10/2012    6 recensioni
Capitoli 21/21.
Raccolta di flashfic incentrate sulla MinaKura - ogni capitolo sarà una storia a parte e seguirò vari prompt.
N/A: Il titolo della fic fa riferimento alla differenza di altezza fra Kurama e Minamisawa, che è di 53 centimetri esatti ;)
1. #height
E l’altro, arrabbiato e imbarazzato, gli tirò un pugno nello stomaco.
C’era troppa differenza fra Atsushi e Norihito –una differenza di cinquantatré centimetri d’altezza.

21. #always.
Minamisawa rise e lo prese in braccio, sollevandolo da terra, poi lo baciò a fior di labbra.
“Rassegnati, Norihito~ fra noi due ci saranno sempre quei favolosi cinquantatré centimetri d’altezza~”
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kurama Norihito, Minamisawa Atsushi
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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# camera.
 
“Fotografa qualcosa che ti piace.”
 
Vicino al campetto da calcio, sul versante della collina verde, c’era un bel venticello.
Steso sulla schiena, Minamisawa fissava il foglio del compito che doveva svolgere per arte.
Ma che rottura. Perché all’improvviso quella vecchia zitella si era fissata con la fotografia?
A lui, in realtà, non piaceva nulla in particolare.
“Vuoi restare lì a fissare quel foglio all’infinito?” gridò Kurama.
Il ragazzino dalla pelle scura stava più giù, in mezzo al campo, a palleggiare.
Lo stava guardando torvo, come se stesse pronunciando un muto rimprovero.
“Essere ignorato dal sottoscritto non è facile da mandar giù, eh?” lo prese in giro Minamisawa.
Come risposta si beccò una pallonata addosso.
Si mise seduto, dolorante, e il foglio gli volò via di mano. Minamisawa restò a guardare rassegnato mentre il vento se lo portava via.
“Uffa, Norihito. E’ sempre colpa tua.” Commentò. L’altro arrossì impercettibilmente.
“Oh, scusami tanto.” Replicò con un tono tutt’altro che di scuse, mentre lo fulminava con lo sguardo.
Il ragazzino si avvicinò per riprendersi la palla, ma Minamisawa non gli consentì di andare via –gli afferrò entrambe le braccia e lo tirò giù con sé.
Minamisawa lo strinse a sé. Kurama sospirò e lasciò stare.
“Certo che tu sei davvero stupido…” mormorò e chiuse gli occhi.
Stettero un po’ in silenzio, poi Minamisawa capovolse le posizioni; Kurama, trovandosi improvvisamente sotto, sovrastato dal corpo dell’altro, arrossì violentemente.
“C-cosa pensi di fare? Siamo all’aperto!!”
“Posso farti una foto?”
“Ho detto che…cosa?” Kurama alzò un sopracciglio, perplesso.
Minamisawa sorrise. “Volevo solo farti una foto col cellulare. Cosa credevi, maniaco?”
“M-m-maniaco, io?! Da che pulpito! E no che non puoi!” replicò Kurama piccato.
“Non posso cosa?”
“Farmi una foto. Non ti azzardare.”
Minamisawa stava per ribattere, poi si accorse del rossore che illuminava le guance del compagno –si poteva dire facilmente che fosse imbarazzato e a disagio di fronte alla sua insolita richiesta.
“Ah, che tenerezza.” Commentò. “Diventi timido di fronte all’obbiettivo, Norihito?”
Stranamente Kurama non lo minacciò di morte, né tentò di picchiarlo. Chiuse di nuovo gli occhi con un sospiro e borbottò qualcosa che Minamisawa non riuscì ad afferrare, ma il ragazzo dai capelli violetto intuì che Kurama doveva essere stanco perché poco dopo lo sentì russare placidamente.
Allora si spostò da sopra di lui e si sedette a gambe incrociate.
Non riusciva a smettere di fissarlo…
Kurama, nonostante loro due fossero tutto fuorché amici, sapeva sempre come trattare con lui. E, pur avendo cento e più difetti, era l’unico in grado di ipnotizzarlo in quel modo.
“Fotografa qualcosa che ti piace, eh?” mormorò. Con la coda dell’occhio intravide il suo foglio posarsi in acqua, e rimanere invischiato nella corrente del fiume –sarebbe affondato a breve.
“Forse dopotutto hai ragione… Neanche io voglio farti una foto.” Disse, anche se il compagno non poteva sentirlo. Allungò la mano verso il suo viso e gli scostò alcune ciocche di capelli, per poi accarezzargli la fronte con le nocche. E in quel momento ne ebbe la certezza.
Non gli avrebbe mai fatto una foto, perché non gli piaceva affatto il pensiero che qualcuno oltre lui potesse vedere Kurama e accorgersi di quanto fosse adorabile…
Perché lui era suo. Solo suo.
 
 
 
---**Angolo della MelaH_**
Ciaooooo. 
Come secondo prompt avevo "camera", che in inglese vuol dire "macchina fotografica".
Mi sono immaginata come Minamisawa avrebbe reagito a un compito di questo genere visto che come studente non mi sembra tanto male, anche se magari un tantino scazzato -ma poi boh (?), cioè, quando mai questi di IE stanno a scuola? - :'D
Non ne so so molto, ma leggendo vari manga (o guardando anime, of course) mi sono resa conto che in Giappone questo tipo di compiti sono molto comuni, soprattutto nelle materie dove idee e creatività sono molto importanti, come economia domestica o disegno.  Esistono persino i club di fotografia nei licei! 
Per scrivere questa shot mi sono un po' ispirata alla canzone "Camera Shy" di school boy humor, canzone che mi fa pensare alla Minakura -ci ho anche fatto un video, lol- perché secondo me Kurama è il tipo che diventa timido di fronte all'obiettivo xD
Spero che la shot vi sia piaciuta ^^
ora vado un po' in giro a cercare blog su Matt e Mello di Death Note, che poi cioè io lo odio però camy mi ha fatto fissare con la coppia e vabbè.
Baci, 
      Roby
  
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