Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: littlemandz    07/10/2012    3 recensioni
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Ti prego, Joseph. Fai qualcosa. È il momento di fare qualcosa... non so se mi spiego», Nick entrò in casa appoggiando i cartoni con le pizze sul tavolo.
«Se ti riferisci al fatto che non ho apparecchiato, beh... non aspettarti che io lo faccia. Possiamo tranquillamente...», ma Nick lo bloccò. «Io non posso passare i pomeriggi con Caroline che lagna perchè non ha nessuno con cui andare al ballo, perchè deve trovare il vestito perfetto, ma cinque secondi dopo si ricorda che a nessuno importerà che vestito ha su. Fai qualcosa, ora».
Tirò fuori due lattine di birra dal frigo e le appoggiò sul tavolino del soggiorno, poi tornò in cucina a prendere le pizze. Il fratello rimase in silenzio per un po'. Quando finalmente si sistemò comodo sul divano, lo guardò. «Che c'è? Hai perso la lingua?»
«Perchè dovrei essere io ad invitarla scusa? Non può andarci con quel Drew o come diavolo si chiama lui?», aprì il cartone e prese una fetta di pizza.
«No, perchè lei vuole andarci con te», Nicholas fece lo stesso, «e tu. Tu vuoi andarci con lei».
Joseph accennò una risata, «bella questa, complimenti. Sei diventato più simpatico dall'ultima volta che ci siamo visti, sai?»
Nick scosse la testa, «fai il serio per un attimo. Cinque minuti, non ti chiedo altro. Siete andati insieme a quella festa, giusto?», Joe annuì. «E vi siete baciati a quella festa, giusto?».
«Si, Nick, si. Lo sai».
«Okay... e vi piacevate, o piacete. Perchè lei non faceva altro che parlare di te e tu, beh si, non sei esattamente uno che riempie le pagine di un quaderno con i cuoricini, ma ti conosco abbastanza per dire che ti interessava davvero... ecco e fino a qui riusciamo ad arrivarci tutti... e poi? Com'è che ora non vi guardate più in faccia?»


«Indovina chi è tornata?», entrata in casa mi precipitai alla camera di Caroline. Nessuno rispose, ma la porta era aperta e quando entrai la trovai sul letto con le cuffie nelle orecchie, sulle ginocchia un quaderno e una penna in mano. Mi avvicinai piano e le tolsi una cuffietta dall'orecchio. «Stai scrivendo quanto è meravigliosa la tua migliore amica? Perchè se è così questo piccolo quadernetto non ti basta...», lei mi tirò una sberletta sul braccio.
«Dico, ma sei scema, Savannah? Mi hai fatto prendere un colpo», me ne diede un altro.
«Mh... ma che bello tornare a casa da te, davvero...», la feci spostare un po' e poi mi sdraiai accanto a lei.
«Com'è andata?», mi guardò.
«Con Julie? Bene... anche lei sta meglio», feci un piccolo sorriso. «Ci siamo divertite e... non vede l'ora di conoscerti».
«Yu-uh! Martedì prossimo mi porterai con voi quindi? Oppure mi escluderai ancora un po'?»
Feci finta di non sentire l'ultima parte della sua frase e scossi la testa. «No, veramente no. Viene al ballo, venerdì prossimo. Non aveva niente da fare e così le ho detto che poteva venire con noi... c'è, con me... visto che tu troverai un accompagnatore e io rimarrò da sola tutta la sera», parlai mentre tenevo tra le mani un cuscino e ci giocavo.
«Come scusa? Quella? Viene al ballo?»
Sospirai, «”quella”, si chiama Juliet e se tu la conoscessi capiresti che non è male come continui a pensare».
«Oh certo... al ballo da sola con la tua migliore amica non ci vuoi andare, anzi, non lo posso nemmeno nominare il ballo in tua presenza quasi, però... Juliet al venerdì sera non ha niente da fare e allora perchè non chiederlo a lei? E io? Cosa dovrei fare scusa?»
«Oh Caroline, per piacere... se non troverai nessuno con cui andare ovvio che starai con noi... non metterti a fare queste scenate di gelosia con me per favore...»
«”Starai con noi?” Stai scherzando Sav? Juliet, è lei che starà con noi, non io. È la mia scuola, il mio ballo, la mia migliore amica. Non la scuola di Juliet, il ballo di Juliet e la migliore amica di Juliet. E non mi interessa se troverò un cavaliere... io avevo detto a TE, che sarei stata con TE, che sarebbe stata la nostra sera, ma a quanto pare a te non interessa...», si alzò dal letto e si legò i capelli.
«Caroline... per favore, smettila...»
«Certo, la smetto... oh fammi sapere l'orario, mi raccomando, così mi faccio trovare pronta», disse sarcastica e senza neanche darmi il tempo di ribattere uscì dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle.

«Joseph? Stai scherzando? Non parli con Caroline perchè vi vergognate?»

  
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