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Autore: evelyne_    07/10/2012    5 recensioni
Sacrificherò la mia libertà per lui, sarò completamente tua e non rivelerò mai il mio amore nei suoi confronti, ma ti prego fa che stia bene...
quelle parole erano così disperate, proprio come me.
mi sembrava la fine, stavo per mollare la presa ma qualcosa di inaspettato mi salvò, il mio migliore amico: Harry Edward Styles.
chi dice che l'amicizia non può trasformarsi in amore?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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*spazio autrice.
ciao a tutti, ecco qui un'altra one-shot questa volta con Harry Styles,
vorrei tanto ricevere una vostra opinione quindi mi lasciate una recensione? *occhi dolci
vi consiglio di mettere come sottofondo River Flows In You by Yiruma e per seconda Never Say Never by The Fray.
grazie a tutti e buona lettura c:


UNA PROMESSA SMASCHERATA.


se mi stai ascoltando lassù, ti prego non mettere fine alla sua vita, deve continuare ad illuminare il mondo con il suo splendido sorriso.
Sacrificherò la mia libertà per lui, sarò completamente tua e non rivelerò mai il mio amore nei suoi confronti, ma ti prego fa chestia bene”-
queste   furono le mie parole disperate ma dovevo tentare, non avrei lasciato che il mio migliore amico morisse per uno stupido incidente stradale.

In quell’istante la porta della chiesetta fu spalancata, una forte luce proveniente dai corridoi dell’ospedale mi penetrò.
L’infermiera entusiasta mi comunicò che Edward si era ripreso aveva solo bisogno di riposo, poi aggiunse “è stato un miracolo”

Mi soffermai su quelle parole, ci ero riuscita, riuscita a salvare la vita della persona più importante per me a prezzo della mia libertà.
Mi alzai dall’altare sul quale ero inginocchiata e corsi nella stanza in  cui avrei rivisto il mio riccio preferito.

Aprì  lentamente la porta della camera 22 senza farmi notare e vidi Edward steso su quel lettino in compagnia di quella bionda svitata, la sua ragazza.
La odiavo con tutta me stessa, non era veramente innamorata di lui voleva solo divertirsi e giocarci, quando si sarebbe stancata l’avrebbe lasciato come se fosse un giocattolo.

amore la sera della festa eri tu la ragazza con cui ho ballato, quella con l’abito turchese giusto?”-domandò alla sua bionda.

s-si amore ero proprio io”-gli mentì spudoratamente in faccia e stampandogli un bacio uscì dalla porta.

Rimasi immobile per qualche secondo, un sorriso da ebete mi spuntò sul viso, i ricordi di quella sera riaffiorarono pian piano la mia mente.

 
Ballo in maschera 2012

Un abito turchese ricopriva il mio corpo fino alle cosce, capelli legati da una lunga coda di cavallo, scarpe col tacco non troppo alte, e quella maschera bianca ricoperta di strass.

“posso?”-si rivolse a me un ragazzo di media corporatura, alto e con dei ricci che fuoriuscivano dalla sua maschera, notai per primi i suoi occhi verde smeraldo che luccicavano come gli strass che avevo indosso, avrei riconosciuto quegli occhi tra mille.

“cavolo, Styles”-pensai. Gli porsi la mano che non smetteva di sudare e di tremare e mi ritrovai in pista con un lento di sottofondo.
Avevo una grande paura di calpestargli i piedi o di inciampare, non ero il massimo nella coordinazione.

In quei pochi istanti sembrava che tutte le persone presenti fossero scompare, c’eravamo solo io e lui.
Avrei voluto rimanere lì in eterno, un’atmosfera magica si celava in ogni nostro sguardo, ogni volta che i suoi occhi si intrecciavano con i miei dei brividi percorrevano ogni angolo del mio corpo.

“devi sapere che ti ho sempre amato, da quel giorno che mi hai guardata per caso”-sussurrai al suo orecchio dopo aver finito di ballare, ancora però avevo le mie mani appoggiate alle sue.
“chi sei?”-una domanda spontanea uscì dalla sua bocca dopo la mia confessione, ero segretamente innamorata di lui da anni ma mai avrei immaginato di dirglielo.
Mi avvicinai sempre più lasciandogli un leggero bacio sulle labbra, mi staccai da lui e me ne andai lentamente.

NON ERO PRONTA.


Quel sorriso si trasformò in rabbia, molta rabbia.
Gli aveva mentito, non potevo crederci che avrebbe fatto finta di essere un’altra ragazza solo per restare con lui.

Aprì la borsa e presi quella maschera che racchiudeva tanti momenti indimenticabili, mi sfiorò l’idea di dimostrargli che in realtà ero io,io quella ragazza che lo ama al di sopra di tutti.
Un acuto rumore provenne dalla sua camera, le macchine erano come impazzite e iniziò ad agitarsi sembrava non respirare, i medici accorsero immediatamente.

Feci dei passi indietro lentamente facendo cadere la maschera sul suolo del corridoio, scappai da quel luogo il più in fretta possibile.
Non potevo continuare a restare lì, vicino a lui avrei solamente peggiorato la situazione, avrei potuto fargli del male.

Mi ritrovai sulla cima di una scogliera, uno strapiombo affacciato al mare.
Il posto in cui mi portò Edward per la prima volta, era il nostro rifugio sin da quando eravamo piccoli.
Passavamo intere giornate qui, ci divertivamo come non poi Charlie è entrato nella sua vita, e da quel momento non ha avuto più tempo per me, era come se ci fosse solo lei per lui, come se l’unica cosa che gli importava era di quella ragazza, la sua ragazza.

Lo sentivo sempre più lontano, stavo perdendo il mio migliore amico.
Scendo velocemente per quella stradina tortuosa fino ad arrivare alla scogliera, mi poggio sullo soglio più  esposto di tutti, guardando il mare infrangersi bruscamente sulle rocce.
Con quella promessa fatta avrei dovuto mentirgli in eterno, e so che non avrei potuto resistere a lui.

In quel momento in ospedale, quando le macchine sembravano impazzite era un avvertimento, avvertirmi che se dovessi mai dirgli qualcosa la sua vita sarebbe in pericolo.
Non ce la farei, non riuscirei a vederlo soffrire, quel dolore mi ucciderebbe.

L’unica cosa che mi importa è della sua felicità.
L’unica soluzione è mettere fine alla mia vita, così avrei la certezza che non accadrebbe nulla di male a lui.
L’unica cosa che desidero è farlo stare bene, anche se significa sacrificarmi per lui.
Sono disposta a farlo, sono pronta.


#Edward

Il sole sarà tramontato da una mezz’ora ormai, dalla finestra della stanza in cui mi trovo vedo tutto diventare sempre più buio, perdersi nell’oscurità.
A passi lenti apro quella porticina e noto qualcosa sul pavimento, mi accascio raccogliendola.
La passo per le mie mani, toccando ogni singola parte la conduco fino alle mie narici che vengono inondate da un profumo di liquirizia e un pizzico di menta, riconoscerei quel profumo tra mille.

Rose”-bisbiglio quel nome a bassa voce, ripenso alla notte del ballo, ai suoi occhi, al suo sguardo, alla sua perfezione.
Come avevo fatto a non capirlo, a non capire che la persona che indossava quella maschera era lei.

Mi rivolgo ad un’infermiera, corro verso l’uscita dopo aver sentito le sue parole
è andata via poco dopo il tuo risveglio, mi è sembrata spaventata
Faccio partire la mia ranger rover a tutta velocità e sfreccio nel buio più totale.

Era la sua macchina quella parcheggiata vicino la casetta abbandonata, cosa aveva intenzione di fare?
Per qualche secondo resto immobile, lascio da parte la paura e il timore e inizio ad urlare il suo nome che rimbomba dappertutto.

Scendo per uno dei sentieri, graffiandomi con le piante spinose e con pietre affilate, era completamente buio non riuscivo nemmeno a distinguere la terra ferma con il mare.
Sento dei singhiozzi, qualcuno che piagnucola e di nuovo quel profumo che mi faceva impazzire, era lei.

 
#Rose

Avevo sporto il piede destro da ben dieci minuti, mancava solamente il sinistro, solo un piccolo gesto per mettere fine alla mia vita.
Ero sul punto di farlo, quando sento una voce chiamare a squarciagola il mio nome, mi volto e vedo un’ombra avvicinarsi sempre di più a me.

Inciampai su un sasso che avevo davanti, scivolai sugli scogli finendo aggrappata a un ramoscello, la parte inferiore del mio corpo penzolava per aria, spostandosi da destra a sinistra e da sinistra a destra in base al vento.
Cercavo di aggrapparmi a qualcosa, ma le mie mani percepivano solamente ammassi di sassolini e foglie.

Mi sembrava la fine.

Le mie mani non riuscivano più a reggere il mio corpo, stavo per mollare la presa.
L’ombra che avevo visto poco prima mi sfiorò le mani, stringendole con forza.

Mi tirò con fatica su, mi aggrappai a lui alla mia salvezza e finimmo per cadere uno sopra l’altro.

E-edward?”-domandai sotto voce alla persona che mi aveva salvato.
Non rispose, pensavo o più che altro volevo che quella persone fosse Edward, ero solo un’illusa lui  sicuramente si trovava in ospedale con quell’oca al suo fianco pensando a tutt’altro che a me, un’altra lacrima scivolò velocemente sul mio viso.

Ci furono diversi secondi di silenzio riuscivo a sentire il suo cuore battere, aveva il fiatone come me, quei due respiri insieme formavano una cosa unica.
Si scansò da me alzandosi leggermente, e aiutando me a fare lo stesso.

hai dimenticato questa!-uscirono queste parole dalla sua bocca, lo riconobbi all’istante. Mi porse qualcosa, lentamente la presi e cercai di capire cosa fosse.
Sorrisi istintivamente e indossai quella maschera ricoperta da strass che luccicavano nel buio.

Sentì le sue labbra toccare finalmente le mie, ciò che ci trasmettevamo in quegli istanti era pura magia.

ti ho sempre amato Styles”- sussurrai al suo orecchio facendolo rabbrividire
ti ho sempre amato Rose”- mi rispose, per poi annullare di nuovo la distanza che c’era tra di noi, mettendo in quel bacio tutto l’amore che si poteva provare per una persona.
Lo abbracciai, stringendolo con tutte le forze che possedevo in quel momento, per verificare se era tutto vero o se era solo un sogno.

E no, questa volta non mi svegliai nel mio letto sperando che un giorno lui si innamorai di me, non mi svegliai con le lacrime agli occhi.
Restai lì tra le sue braccia che mi facevano sentire al sicuro, protetta.

Grazie”- scandì bene lettera per lettera con gli occhi puntati verso il cielo, quella promessa fatta ormai non contava più niente, avrei potuto stare con lui, con la persona che amo.

Chi dice che l’amicizia non può trasformarsi in amore?
  
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