Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Dade121    07/10/2012    1 recensioni
“Non credo che stasera faremo sesso però”.
“Ah”.
“Mi spiace”.
“Posso chiederti il perché?”
“Non mi va. Inoltre avrei voglia di parlare”.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Ciao. Sali”.

“Grazie; bella macchina”.

“E' di mia sorella”.

“E' carina lo stesso”.

“Non ho detto che a me non piace”.

“Giusto”.

“Dove vuoi andare?”

“Dove vuoi. Tanto guidi tu, scegli un posto che ti fa comodo”.

“Perfetto”.

“L'ultima volta, due parcheggi più avanti c'era un indiano che si sbatteva una cinese”.

“Si?”

“Si. Ma stasera non credo che saremo disturbati”.

“Speriamo”.

“Non credo che stasera faremo sesso però”.

“Ah”.

“Mi spiace”.

“Posso chiederti il perché?”

“Non mi va. Inoltre avrei voglia di parlare”.

“Con me?”

“Con chiunque mi ascolti”.

“Ti ascolto”.

“Bene”.

“Ti secca se fumo?”

“Dipende”.

“Da cosa?”

“Da cosa fumi”.

“Erba, ma leggera”.

“Allora si”.

“Perché mi fa male?”

“No”.

“Perché non ti piace l'odore?”

“No”.

“Perché allora?”

“Perché non è riservata a te”.

“Come?”.

“Non è riservata a te”.

“Si, quello l'ho capito”.

“E allora cosa mi chiedi di ripetere?”

“Intendevo come mai dici così?”

“Perché non è riservata a te”.

“E perché?”

“Perché non ami l'arte”.

“Cosa?”

“Non hai la 'visione d'insieme'”.

“E quindi?”

“Usi l'erba per sfondarti, banalizzi le sostanze stupefacenti come fanno tutti i tuoi coetanei”.

“Tu hai solo un anno in più di me, eh”

“Non sorridere, mentre lo dici. Un anno è un anno. Inoltre io non credo di appartenere a quest'epoca”.

“Se lo dici tu”.

“Esatto. L'adolescente di oggi si crede interessante se fuma, usa termini strani, lo fa perché dice che è buono. Sono ridicoli. Bere alcool o fumarsi spinelli senza motivo è da idioti. E sai perché lo fanno lo stesso?”

“Mah, che ne so..per divertirsi, presumo. Io lo faccio per divertirmi”.

“Questo perché le vostre vite sono insulse e vi annoiano; non avete il coraggio di stimolare i vostri interessi. Vi lasciate deturpare dalla noia, per poi cercare in modi più semplici la via per allontanarla. 'Fumo per rilassarmi', alcuni dicono. Coglioni. Rilassarti da cosa? Dalla tua vita molto stressante, immagino. E anche 'Sono marcio, sono in botta, non capisco più niente'. Minchia, vanne fiero”.

“Ascoltami mi stai stufando. Generalizzi troppo”.

“Invece no. Dico le cose come stanno, perché come scrisse Allen, esistono i vermetti e quelli che hanno la visione d'insieme”.

“Allen?”

“Woody”

“Capisco. E io sarei un vermetto?”

“Bravo”

“E tu uno con la visione d'insieme?”

“Esattamente”

“ E mi spiegheresti come mai?”

“Tu non sai accettarti. La nuova e la vecchia generazione non sa accettarsi, e si cosparge di menzogne per coprire quelli che noi crediamo essere i difetti della personalità. Voi vermetti siete vuoti, strisciate per terra, guardate alle cose terrene come stimolanti e d'aiuto a migliorare la vostra esistenza. Non stimolate l'arte, accettandola e comunicandola prima a voi stessi, poi agli altri. Avete tutti dei grandi problemi. Non sapete accettarvi, e non facendolo perdete il punto di vista personale, che è quello esatto. La pigrizia dell'uomo nel non accettarsi ha raggiunto valori simili che si è così pigri che lasciamo che qualcuno decida come pensare per noi. Si lascia che creino per noi un nuovo equilibrio, opprimente e ben areato in modo che la gente, i vermetti, non se ne accorgano., ma n tanto ci vivono lo stesso, venerando la banalità e la superficialità, a scapito dell'etica e dell'interiorità. Chi crede che Allevi sia un grande pianista ha torto, così come chi crede che Volo sia uno scrittore o Berlusconi un politico: errori. Sanno di mentire meglio di altri, hanno la visione d'insieme perché vanno al di la di quello che la gente realmente vuole”

“E tu cosa vuoi?Perché ti lamenti?”

“Perché l'arte sta perdendo il suo valore. E' diventato un lusso per pochi, e inoltre viene considerata inutile”

“Io non credo sia inutile”

“Dipende cosa intendi te per arte”

“Io penso che l'arte sia soggettiva, anche perché..”

“Sbagli! Come la bellezza o il gusto, l'arte è indubbiamente oggettiva. Sono le emozioni che proviamo noi che sono soggettive! E la gente continua a non capirlo. Crede che se per una persona una statua, un libro, un'aria o un quadro non sia bello, non vuol dire che non è bello per qualcun altro”

“E non è così?”

“No. L'arte è obbiettiva. Una cosa è 'bella' oppure non lo è”
“Ma li poi non andiamo a parlare di gusto personale?”

“Ma il gusto personale può essere 'buono' o 'cattivo'”

“Dunque?”

“Dunque chi ha buon gusto è più in grado di riconoscere un'opera d'arte. Perché sa accettarsi”.

“Senti, io volevo solo farmi scopare stasera, ma se non ti va riportami a casa, magari ci vediamo un altro giorno, se ti va, mi stai facendo diventare scemo con questi discorsi, e inizio a darti troppa corda”

“Accettami per come sono o spediscimi da dove sono venuto”

“Da dove vieni?”

“Dal pregiudizio e dalla contraddizione”

“Se non ti volessi accettare?”

“Dovrai farlo. Devi farlo.”

“Perché?”

“Ho creduto di cadere”

“E cosa c'entro io?”

“L'accettazione fa parte del processo evolutivo. Con l'accettazione l'uomo concepisce la sua inferiorità, la sua indifferenza e la sua incapacità”

“Rispetto a cosa?”

“A se stesso”

“Ti accetto. Sei brillante, va bene? Hai la visione d'insieme e io no””

“Lo so. Ne faccio la mia arma di seduzione. Catturo la vostra attenzione con giochi mentali e citazioni letterarie. In due minuti vi convincete della mia superiorità..”

“Non parlare al plurale”

“Non sei che uno dei tanti”

“Non è vero”

“Si”

“Ricordi una delle ultime scene de 'L'ultimo bacio'?”

“Muccino?”

“Esatto”

“Quale?”

“Quella in cui la Stella corre vestita di bianco verso la macchina di Carlo dopo che gli ha regalato il libro?”

“Si”

“Voi siete come lei. Correte dietro la mia macchina, aspettando che io capisca la vostra sensibilità per poi farvi salire. Il punto è che volete solo scoparmi, dopo che vi ho conquistato”

“ E non è quello che vuoi?”

“Cosa? Scoparvi?”

“Si”

“Il sesso è solo espressione di un desiderio. Quello del cazzo. E a me piace soddisfare quel desiderio. Ma una volta soddisfattolo senti che la tua mente necessita qualcosa di più stoico, mentre tutti si addormentano. Io sento che ho bisogno di qualcosa di più stoico..almeno fino alla prossima erezione”

“Giudichi il sesso in maniera così bassa?”

“Prima no. Il sesso, come atto fisico è semplice, forse la cosa più semplice che esista, e come tutte le cose più semplici è tra le più difficili per l'ego umano. Hai mai sentito parlare di animali insoddisfatti sessualmente? Ma l'atto fisico non mi interessa, le cose semplici non mi sono mai piaciute. Per questo ordino sempre un caffè ristretto d'orzo in tazza grande macchiato freddo con late di soia. Come atto mentale, è un'esperienza catartica. Ti coinvolge a livello inconscio, e proprio per questo inspiegabile, e tendente al fallimento”

“Al fallimento?”

“Ogni cosa che l'essere umano non riesce a spiegarsi, come Dio o come lo spazio o il cancro, la affronta con con paura e ignoranza, ipotizzando prima ancora di sapere. Dal generale al particolare. E dal particolare al fallimento: è un circolo vizioso. Il sesso inconscio è fantastico,ma non devi cercare di spiegarlo tramite la fisicità, e questo purtroppo è l'errore che fanno tutti i ragazzi che mi porto a letto”.

“Forse il problema non è loro, ma tuo. Non te lo sei mai chiesto?”

“La teoria dell'uomo nel porcile?”

“Come?”

“La teoria dell'uomo nel porcile. Se un uomo fosse costretto a vivere a contatto con un gruppo di maiali. Agli occhi dei maiali che sarebbe il vero porco?”

“L'uomo?”

“No. Sempre il porco, solo che non hanno il collo per poter guardare con obbiettività la propria natura di porci. La massa sbaglia, e ha un gusto di merda, oltre all'indubbia capacità di giudizio sul sesso”.

“Ma forse alla massa non interessa il sesso come atto mentale”.

“Questo perché è ignorante, senza cultura e filosofia. Coi tempi si cambiano le prospettive, e le aspettative, sulle parti della nostra quotidianità, cosi come sul sesso. Ma ovviamente si tende a sbagliare”.

“Perché dici così?”

“Perché la massa in materia di sesso cade sempre nella banalità”

“Come nell'arte?”

“Certo. Eccoti a casa. Spero tu abbia imparato qualcosa parlando con me”.

“Come no. Vado a farmi una sega”.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Dade121