Serie TV > Make It Or Break It
Segui la storia  |       
Autore: JCI    07/10/2012    2 recensioni
Sono rimasti fino a tardi in palestra una sera, perfezionando la routine a corpo libero di Payson, ma un piccolo bacio di festeggiamento è stato l'inizio di qualcosa di più.
La loro chimica è innegabile e sono solo le circostanze che li tengono divise.
Direttamente da fanfiction.net una delle storie più amate del fandom MIOBI, pairing Sasha/Payson. La storia parte dall'episodio 8x02
ATTENZIONE: TRADUZIONE MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Payson, Sasha, Un po' tutti
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NJYbA16

Competizioni di Ogni Genere

 





Erano vicino al volteggio, di fronte ai commentatori di Universal Sports e Sasha poteva sentirli mentre parlavano della performance americana. "Giorno eccellente per gli Stati Uniti d'America fino ad ora. Stiamo finendo la terza di quattro rotazioni e senza errori gravi fin'ora" disse Tim Daggett. Sasha guardò la classifica. Daggett aveva ragione, stavano eseguendo buoni esercizi, ma anche la Cina e la Romania, che sembrava aver reagito bene al cambiamento di coach. Boris è un padre terribile, ma è un grande allenatore di ginnastica.

"Ecco Payson Keeler al volteggio, dove semplicemente vola" sentì Elfie Schlegel dire. "Il volteggio che ha eseguito nei primi turni è uno Yurchenko con un avvitamento doppio, che a dire il vero, è tra i volteggi più difficili per una ginnasta. Payson ha un secondo volteggio, il volteggio più difficile della gara che userà durante le finali a squadra e l'All-Around, quello che lo scorso anno l'ha aiutata a vincere l'oro All-Around e l'oro nel volteggio ai Campionati del Mondo."

Sasha guardò Payson che si trovava appena fuori dalla pedana per la rincorsa in attesa che i giudici pubblicassero il punteggio per il volteggio di Kelly Parker, un ottimo 15,75 per il suo Yurchenko con due giri e mezzo.

La bandiera si alzò quasi subito. Payson salutò e prese la rincorsa, eseguendo il volteggio, atterrando splendidamente dal suo Yurchenko, facendolo sembrare facile, cosa che per lei era. Il suo punteggio venne pubblicato quasi subito, un 15,7.

Balzò fuori dal tappeto verso il piano dell'arena e gli sorrise. "Come fai a sopportarlo?" disse Sasha a denti stretti. "Io avrei fatto il Prudonova solo per metterla in quel posto a Kelly Parker."

Payson gli sorrise. "La pazienza è una virtù" disse, ripetendo le parole che Sasha le aveva detto una volta mentre giocava con il suo corpo come un violino ben accordato, trattenendo, prolungando il suo piacere, senza darle ciò che veramente voleva.

Sasha ridacchiò. "Sì, lo è. Una lezione che ti ho insegnato bene, se ben ricordo" disse, ripensando al momento in cui aveva assecondato il suo desiderio e lei era venuta, stretta tra le sue braccia. Veramente la cosa più bella che avesse mai visto.

Kaylie si avvicinò a dare un rapido abbraccio di congratulazioni a Payson. Poi tutte le ragazze afferrarono le loro borse e si misero in fila per marciare all'evento conclusivo della giornata: le parallele asimmetriche. Ellen Beals le scortò verso l'attrezzo successivo, mentre Sasha chiudeva al fila.

Lauren, il loro elemento più debole alle parallele, era la prima. Fu allora che avvenne il disastro. Durante la sua oscillazione in avanti con un mezzo giro mancò la sbarra bassa, sfiorandola appena con le dita, e cadde sul viso. La folla gemette e Sasha si affrettò per assicurarsi che stesse bene.

"Sto bene" ringhiò, per lo più a se stessa. Sasha annuì e si allontanò. Lauren si alzò in fretta, rimise la magnesia sulle mani e risalì sulle barre per terminare la sua routine. Smontò, alzò le mani in segno di saluto e scese dalla pedana. Sasha le diede una pacca sulla spalla. Si voltò e vide Ellen Beals, che stava fissando Lauren con le labbra serrate. Sasha sospirò e balzò sulla piattaforma per regolare le barre per la routine di Kaylie. Il resto delle rotazioni filarono lisce, mentre si avvicinava il momento di Payson.

Sasha poteva quasi sentire la voce di Tim Daggett nella sua testa: "E ora Payson Keeler, Campionessa del Mondo in carica sulle parallele asimmetriche, l'ultima volta che si è esibita in questa routine in gara ha ricevuto un perfetto dieci per l'esecuzione. Naturalmente, sappiamo che sono state espresse preoccupazioni riguardo il giudizio ai Campionati del Mondo, ma ho personalmente visto quella routine, Al, ed era perfetta."

Sasha non poteva farne a meno, ogni volta che vedeva Payson avvicinarsi alle parallele asimmetriche, gli si formava un nodo allo stomaco. Non era sicuro che fosse qualcosa che sarebbe mai andato via, non importava quanto sana e sicura di sé fosse Payson quando competeva.

Payson salutò i giudici e poi corse verso la pedana, entrando con un Hecht*. Superò la barra in basso, arrivando a quella alta, gettandosi in una verticale perfetta. Aveva effettuato molti dei suoi elementi più artistici, fino al movimento Gienger*. Sasha aveva telefonato a Valeri Liukin, preoccupato del momento del rilascio, ma Valeri lo aveva calmato, con una risatina. "Stai semplicemente lì, sotto la sbarra. Prendila se cade, ma se non succede, sii pronto a lasciarla fare l'esercizio a tutta velocità."

Così Sasha aspettò e poi con calma si avvicinò alla barra alta quando Payson si girò bruscamente, rilasciò la sbarra, eseguì il passaggio con un'incredibile altezza, a metà fece un avvitamento e riafferrò la sbarra. Si tolse dalla sua traiettoria, mentre il corpo di Payson volava accanto a lui. Fece un passo indietro e la osservò fare un giro e mezzo sulle punte dei piedi, poi eseguì un Jaeger, e Sasha lasciò lentamente andare il fiato che stava trattenendo, guardandola eseguire un Ray*, per poi tornare sulla sbarra bassa con un salto Pak*. Ancora pochi cambi di mani, un passaggio alla barra bassa, poi di nuovo su quella alta e infine l'uscita. L'uscita più difficile della gara, doppia torsione e doppio salto all'indietro. Sasha batté le mani in segno di trionfo, appena i piedi di Payson atterrarono sul tappeto, senza oscillazioni o vacillamenti. Payson sorrise e alzò le braccia sopra la testa, con l'aggiunta di un piccolo pugno, che Sasha era sicuro i commentatori avrebbero amato. Payson corse fuori dal tappeto, salutando la folla che faceva il tifo, ma no, non facevano il tifo, stavano gridando continuamente "Dieci! Dieci! Dieci!" Risuonava nell'intera arena. Sapevano che ce l'aveva fatta. Payson gli si avvicinò e mise le braccia intorno alla sua vita. Sasha si concesse un bacio veloce a lato della sua fronte. "Eccellente, Payson" disse, lasciandola andare e permettendo alle sue compagne di sommergerla di congratulazioni.

Poi dalla folla salì un boato e tutti videro il suo punteggio: A - 7.0; E - 10.0; Keeler, Payson, UB - 17.0. Generale - 65,5

La folla andò completamente in delirio, come l'intero contingente americano in campo e acuti gridolini di gioia ad alta voce gli invasero le orecchie. Anche Ellen Beals abbozzò un sorriso, anche se Sasha era sicuro che aveva più a che fare con il fatto che il punteggio di Payson aveva portato gli Stati Uniti al primo posto dopo la prima giornata di gara. Payson si era anche qualificata prima nella competizione All-Around che si sarebbe tenuta il giorno dopo la finale a squadre.

Payson si fece rapidamente la doccia, si tolse dal viso il trucco per il concorso e lasciò i capelli sciolti. Gli ultimi mesi le avevano insegnato una lezione importante, che le piacesse o no, era una celebrità e avere un aspetto il più possibile diverso da quello che aveva durante le gare, contribuiva ad evitare che i fan e i media facessero delle scenate per strada. Si infilò un paio di jeans, un maglione di cachemire e alti stivali marroni. Guardandosi intorno si rese conto che le altre ragazze non erano nemmeno vicino ad essere pronte. Sospirò, afferrò la borsa e uscì dallo spogliatoio, fermamente intenzionata ad aspettarle sull'autobus.

"Sei stata veloce", sentì commentare una voce dietro di lei. "Dove sono le altre ragazze?"

Payson roteò gli occhi. "A farsi belle", disse. "Voglio solo andarmene da qui. Non ho idea del perché ci mettano così tanto tempo."

Nicky sorrise. Aveva lavato la faccia, ma il petto era ancora dipinto di rosso, bianco e blu. "Non tutti possono essere naturalmente belli come te, Payson" disse, e sorrise un po' freddamente. "È una bella collana," disse, notando il ciondolo d'oro al collo.

Inconsciamente, ci  mise sopra una mano. "Grazie, è un regalo."

Nicki annuì. Sembrava stesse prendendo una decisione. "Senti, Payson, non so cosa stia succedendo, o se tu sei minimamente interessata, ma ti piacerebbe prendere un drink con me stasera?"

Payson lo fissò. "Nicky, noi non beviamo. Almeno io non bevo." E' andato fuori di testa? Questo non è quello che mi serve in questo momento.

Lui scosse la testa. "Non è quello che volevo dire, solo un caffè o qualcosa del genere. Mi sembra che non abbiamo parlato da quando sono tornato."

Si guardò le scarpe per un attimo. "Nick, io non lo so" disse, alzando lo sguardo, vedendo Austin avvicinarsi rapidamente e Sasha non lontano dietro di lui. "Non me la sento molto per ..."

Nicky la interruppe, "Nessuna pressione. Solo un caffè."

Sospirò e annuì. "Va bene, caffè. So che l'hotel ha una caffetteria. Dovremmo essere di ritorno per le quattro o quattro e mezza?"

Nicky fece un sorriso sincero stavolta e le sue fossette comparvero con tutto il loro fascino, "Grande."

"Eccola!" Esclamò Austin mentre arrivava correndo da dietro Nicky, le piombò addosso e la prese in braccio, facendola girare prima di rimetterla a terra. "Decima tutto lungo la sua strada, proprio come ai Mondiali. Ottimo lavoro, Keeler."

Payson gli sorrise, notando che aveva indossato una t-shirt sul torso dipinto, e poi rivolse uno sguardo di scuse a Nicky. "Grazie," disse.

"Siete tutti pronti a partire?" chiese Sasha. "C'è una macchina che può portarci tutti in albergo, se non volete aspettare che la brigata del lip-gloss emerga dallo spogliatoio."

Payson spalancò gli occhi. E' impazzito? No, è solo che tu non gli hai detto tutto e ora stai per passare la prossima mezz'ora in macchina con la tua prima cotta, l'uomo con cui tutte le principali riviste ti mettono insieme e l'amore della tua vita. Merda. Lanciò a Sasha uno sguardo di disperazione, ma lui la guardò confuso, non ricevendo il messaggio. Da quando quella era diventata la sua vita? Quello doveva succedere a Kaylie, con la sua scia infinita di fidanzati e ammiratori. Improvvisamente, la voce di Austin era nella sua testa, fai attenzione a ciò che desideri, Keeler, potrebbe avverarsi.

Uscirono rapidamente dall'arena, dall'ingresso laterale. I fotografi e giornalisti erano trattenuti dietro delle barricate, ma non abbastanza lontano da non identificare il quartetto che camminava verso la strada. "Beh, questo dovrebbe essere interessante" disse Austin, mettendo gli occhiali da sole e avvolgendole un braccio intorno le spalle. "Puoi dire, 'imbarazzante?" chiese e Payson guardò verso di lui, anche se non poteva vedere i suoi occhi, dato che gli occhiali da sole erano saldamente a loro posto come al solito. "Uh uh, sorridi per le telecamere, Keeler." Payson fece un sorriso finto. Guardando alla sua sinistra vide Sasha che li fissava, anche se la stampa era abituata alla facciata severa di Sasha, lei sapeva che non era la sua solita espressione stoica. Nicky aveva l'aspetto di qualcuno a cui avevano preso a calci il cane e anche se ancora nessuno aveva fatto un collegamento tra di loro, non lo rendeva meno scomodo. Raggiunsero rapidamente i sedili posteriori di una macchina di lusso, che li avrebbe riportati al Dorchester.

I minuti passavano in silenzio, Payson sentiva l'aria in auto diventare più tesa ad ogni secondo. Dal momento in cui erano entrati ​​in macchina, Austin e Sasha erano stati impegnati nella loro personale sfida di sguardi, che Payson era sicura sarebbe sfociata in violenza fisica se non fossero stati in un veicolo in movimento. Nicky era seduto di fronte a lei e con i suoi occhi marroni le lanciava il suo adorabile sguardo patetico. Payson riusciva a malapena a sopportarlo. Si era incastrata contro la portiera, lontano da Austin quanto umanamente possibile, e aveva guardato fuori dal finestrino per il resto della corsa.

Si fermarono di fronte all'hotel e Nicky praticamente schizzò fuori dalla macchina. "Ci vediamo più tardi, Payson" disse, correndo su per gli scalini dell'ingresso, lasciando gli altri tre in piedi sul marciapiede.

Payson si concentrò sui due idioti che stavano rapidamente diventando due degli uomini più importanti della sua vita. "Voi due avete finito? Oppure volete tirarlo fuori proprio qui in modo che possiamo misurarlo?" domandò lei con calma, a denti stretti, e i due sembrarono tornare alla normalità*. Payson si voltò e se ne andò, con i pugni serrati lungo i fianchi, lasciandoli a risolverla da soli.

Sasha guardò la sua schiena mentre si allontanava da loro e sospirò pesantemente. Non aveva idea di cosa gli fosse preso. Era sicuro dei sentimenti Payson per lui, sapeva che non avrebbe messo la loro carriera a rischio se non fosse stato l'uomo con cui voleva stare, ma la vista del braccio di Austin intorno a lei e la stampa che scattava foto come se sapessero qualcosa di loro, lo aveva infastidito*. Poi Austin ha avuto l'audacia di lanciargli un'occhiata, un'espressione gelida che di solito utilizzava per gli avversari.

Rassegnati, Beloff. Sii uomo e fai le cose per bene.
Fece un respiro profondo. "Austin, io..." cominciò.

Il campione olimpico e mondiale in carica scosse la testa e alzò la mano. "No, ho capito." Fece una pausa, ovviamente scegliendo con cura le parole. "Sto solo cercando di proteggerla." Austin esitò, pensando alle sue prossime parole. "Quanto più la stampa ci collega insieme, meno è probabile che cercherà di collegare lei con qualcun altro." Era cristallino quello che volesse dire e Sasha lo guardò negli occhi. "Ti entra sotto la pelle, lo sai? Non ho mai incontrato nessuno come lei. Payson sa che sono qui per lei, platonicamente parlando.." Austin si schiarì la gola, "e anche per chiunque a cui tenga."

Sasha lo guardò. Beh, ovviamente sa qualcosa, Beloff. Sa o intuisce. Ecco, è finita. Prepara i bagagli, amico. "Chiunque?" chiese, "anche se è la persona peggiore possibile per lei?" Sasha sperava che non stesse diventando troppo confuso. Odiava parlare per ipotesi. Desiderava soltanto che potessero sedersi con una pinta e sviscerare l'argomento.

Austin sospirò: "Credimi, la persona peggiore che potrebbe scegliere non è in piedi su questa strada" disse. "Riesci ad immaginarla con quel robot, Russo?" Austin rabbrividì. "Io non giudico, Beloff. Io uh-io non conosco molte persone migliori di Payson, ma sei abbastanza in alto nella mia lista, quindi sì ..." si interruppe, evidentemente a disagio con quello che stava cercando di spiegare. Oh, avere ventun anni ed essere di nuovo penosamente incapace di esprimermi.

Sasha sbuffò. Credo che davvero si stia solo preoccupando per lei. Avere un alleato in questa storia non è necessariamente una cosa negativa. Hai bisogno di parlare con Payson e scusarti per aver agito come un completo coglione, Beloff. "Buona fortuna per domani, Tucker" disse, tendendo la mano.

Austin prese la mano e la strinse con forza. "Grazie, coach." Guardò verso l'albergo e cominciarono ad entrare. "Sarai in tribuna con la nostra comune amica?"

Sasha rise per la scelta delle parole. "Sì, ma io non mi dipingerò di rosso, bianco e blu."

Austin si fermò e lo guardò. "E' un vero peccato. Beh, posso sempre sperare che Payson lo faccia" disse, e entrambi risero.

"Allora sì che la stampa avrebbe una giornata di cui scrivere," disse Sasha mentre raggiungevano la nicchia degli ascensori.

"Già." Era arrivato un ascensore, Austin entrò e Sasha fece per seguirlo. "Penso che vorrai aspettare il prossimo" disse, indicando alle sue spalle.

La porta dell'ascensore si chiuse e riflesso sull'ottone lucido, vide Payson appoggiata contro il muro dietro di lui, con le braccia incrociate sul petto.

Payson lo guardò in attesa mentre lui si voltava. "Allora?"

"Perché non ne discutiamo in privato?" disse, chiamò un altro ascensore e le porte si aprirono immediatamente.

"Bene" rispose Payson, staccandosi dal muro e seguendolo in ascensore.

Salirono in silenzio fino al quinto piano e rimasero in silenzio fino a quando non raggiunsero la sua camera d'albergo.

"Sono un asino" disse Sasha, mentre chiudeva la porta. "E mi dispiace, non so cosa mi sia preso, non mi comportavo così da...forse da mai"

Payson scosse la testa. "No, dispiace a me. Avrei dovuto trovare un modo per dirti che Austin ha capito tutto. Non ho ancora idea di come abbia fatto. Semplicemente aveva capito. Non ho avuto la possibilità di parlar con te prima di partire e non ho pensato che la gara non fosse un buon momento per farlo."

Sasha sospirò. "Che ne dici se la smettessimo entrambi di biasimarci?" Si sedette sul letto e appoggiò i gomiti sulle ginocchia. Sospirò, mettendo la testa tra le mani. Payson fece qualche passo in avanti e gli passò le dita tra i capelli.


La sentì fare un respiro profondo. "Allora cosa facciamo?" le sue parole erano uscite in fretta, come se Payson non volesse dirle affatto.

Alzò lo sguardo su di lei e vide le lacrime formarsi agli angoli degli occhi. Rimanendo seduto, le prese le mani tra le sue. "Non c'è niente da fare. Austin sa. Sembra" esitò cercando di trovare la parola giusta, "approvare", optò per quella. "Lo conosci meglio di me, possiamo fidarci di lui?"

Payson inghiottì le lacrime, "Sì," disse, annuendo con la testa, "possiamo fidarci di lui. Lo sa da un po', credo. Sai cosa mi ha detto?" chiese.

Sasha scosse la testa, assolutamente curioso. "Mi ha detto che quando un uomo guarda una donna nel modo in cui tu mi guardi, allora è reale e io non dovrei mai dubitarne."

"Ha ragione," disse. "Non dovresti mai dubitarne. Questo è reale", disse Sasha, tirandola per la mano. Payson capì le sue intenzioni e si mosse verso di lui, mettendo un ginocchio da entrambi i lati delle cosce. "Sai che altro?" chiese Sasha, mentre lei gli si faceva più vicina.

"Cosa?"

"Penso che abbiamo parlato abbastanza di Austin Tucker oggi" rispose, sollevando una mano per accarezzarla dietro la nuca e portare le labbra alle sue, quando improvvisamente qualcosa vibrò contro la sua gamba. "Payson, non che io non apprezzi la creatività, ma ..." si interruppe, sorridendole.

"Chiudi il becco, è il mio telefono" disse, guardando lo schermo. "E' Nicky. Ho promesso che lo avrei incontrato per un caffè tra dieci minuti, per recuperare." Sospirò. "Rimandiamo a più tardi?*" chiese Payson, con le labbra ancora in bilico sopra le sue.

"Ci sono un sacco di uomini nella tua vita, Payson Keeler, per una ragazza che dovrebbe attenersi ad una regola di niente appuntamenti" disse, risalendo con le mani lungo le sue cosce e poi intorno al suo sedere per tirarla più vicino a lui. La parte inferiore dei loro corpi entrò in contatto e le baciò le labbra rapidamente, approfondendo quasi subito, ma poi allontanandosi. "Rimandiamo a più tardi."

"Ti odio" disse, chiudendo gli occhi. "Ora tutto quello che sarò in grado di pensare mentre prendo un caffè con Nicky sarà di tornare qui."

Sasha le sorrise mentre si alzava, costringendola a fare lo stesso. "Questa era l'idea."







Note:
*
L'entrata di Payson (Hecht) consiste in una rincorsa, un salto sulla pedana e poi un veloce passaggio dalla parallela bassa a quella alta, senza volteggi rotazioni: http://www.youtube.com/watch?v=YFoenwOEto0
*Il Gienger consite nello staccare le mani dalla sbarra, fare un avvitamento e ritornare sulla sbarra. http://www.youtube.com/watch?v=qEJRXueR_Nc in questo video è circa al nono secondo. Potete premere 6 mentre il video scorre e arriverete direttamente al punto.
*Jaeger: si rilascia la sbarra e si fa un giro, tenendo le gambe aperte. Poi si riprende la sbarra. http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=fvwp&v=rglCJsoWcug
*Ray: è un movimento che prende il nome dalla ginnasta Elise Ray. Vi propongo questo video http://www.youtube.com/watch?v=-tEYrEupfO4 al minuto 3:30 c'è un esempio di questo movimento.
*Pak: è un passaggio dalla sbarra alta a quella bassa, molto lineare. http://www.youtube.com/watch?v=geEQh1lgqRo
Il punteggio: A= composizione (l'insieme degli esercizi e dei passaggi) E= esecuzione UB= sigla dell'attrezzo, Uneven Bars
*ritornare alla normalità: in originale snap out of it
*lo aveva infastidito: in originale got under his skin
*Rimandiamo a più tardi?: in originale Rain check? non chiedetemi che c'entra la pioggia, è una frase idiomatica, prendetela per quello che è.

Dire che per questo capitolo vi ho ucciso con abbastanza note. Grazie a tutte voi che seguite e/o recensite questa storia!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Make It Or Break It / Vai alla pagina dell'autore: JCI