Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: tazsebao    08/10/2012    0 recensioni
"Attorno a noi la prateria si estende fin dove gli occhi riescono a vedere. Un mare di verde mosso soltanto da un leggero soffio di vento."
"... si gira e mi guarda; con due occhi grandi come la luna, profondi e scuri come il cielo della notte. Con promesse e sogni che riempiono il cielo di stelle la notte. Un sorriso che toglierebbe il fiato anche al più feroce degli stalloni. Una voce che apre le porte del paradiso e fa invidia al canto degli angeli..."
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Butto il sacco a terra e mi bagno la faccia nella fontana. Lascio distendersi i muscoli delle gambe e delle spalle. Siamo finalmente arrivati alla locanda per riposarci e ristorarci. La stanchezza di oggi scomparirà con i sogni di questa notte.

Sui tavoli abbondano i boccali di birra. Chi ride, chi canta, chi litiga, chi discute di grandi piani per cambiare il mondo e altri ancora. Intanto io ascolto curioso e sorseggio piano la birra. Ogni sorso mi lascia un po' di schiuma sui baffi. Sono rilassato; la locandiera mi osserva incuriosita. Non capisce come un uomo della mia stazza e peso rimanga così tranquillo in questo caos di bifolchi ed ubriaconi.

Fuori é notte, i primi si avviano incerti verso le loro case e mogli che aspettano pazientemente con il batti-panni in mano sull'uscio di casa. Penso, intanto, al cammino dell'indomani. Sono tanti i passi che ci porteranno sempre più lontani da dove siamo venuti. Non posso fare a meno di sentire un po' di tristezza e un senso di amaro nella gola. Ma forse questo é solo colpa della birra comprata per un paio di spiccioli e un sorriso sprecato.

La stanchezza prende il sopravvento. La vista é già un po' annebbiata, comincio già a sentire le lontani voci dei sogni che mi chiamano. Raggiungo piano piano la stanza dove un paio dei nostri già russano rumorosamente. Beata l'ignoranza e la leggerezza priva da responsabilità e verità; nel sogno é tutto così più semplice e leggero. Mi accascio sul letto e in men che non si dica sono partito anche io. Nel cielo le stelle cantano canzoni silenziose, raccontano di speranze e coraggio. Sotto la luna un ultimo disperato ululato di un lupo che nella sua solitudine piange ed invoca pietà.

Sono il primo a svegliarmi alla luce del nuovo sole, lontano sento cantare un gallo che piano piano sveglia anche gli altri. Ci prepariamo per una nuova giornata di duro cammino. Prima di partire però serve un po' di coraggio, che vado a rubare ad un cuore più grande del mio. La locandiera sta preparando la birra calda per la colazione. Vado dritto verso di lei, neanche mi vede é girata. Mi appoggio al bancone e la chiamo si gira e mi guarda; con due occhi grandi come la luna, profondi e scuri come il cielo della notte. Con promesse e sogni che riempiono il cielo di stelle la notte. Un sorriso che toglierebbe il fiato anche al più feroce degli stalloni. Una voce che apre le porte del paradiso e fa invidia al canto degli angeli.

Finiti gli addii raggiungo di fretta e con il fiatone il resto del gruppo che si sta già allontanando oltre il villaggio.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: tazsebao