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Autore: EleonoraB91    08/10/2012    0 recensioni
Questo è un episodio che vede come protagonista Shia, un mio personaggio di una campagna D&D. Durante una sessione di gioco, Shia, momentaneamente sola senza i suoi compagni, si è imbattuta in un vampiro. Voglio condividerla perchè a me è piaciuta veramente tanto, spero che piaccia anche a voi! -Eleonora-
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Shia raggiunge il freddo villaggio di New Avalanche da sola, senza i suoi compagni (ognuno coinvolto in una missione diversa), per indagare su un certo Vilius, indagato per la scomparsa di giovani ragazze. Assetata, si dirige alla locanda più vicina, dove ordina un tè caldo: "Sapete niente riguardo ad un certo Vilius?" chiede la ragazza al locandiere, il qualche rimane un po' turbato dalla domanda. Dopo qualche secondo di silenzio, l'uomo risponde "Sì... Ecco, Vilius è il conte che vive nel Redbond Castle, laggiù..." e indica fuori dalla finestra. Shia si affaccia e vede l'imponente castello in cima ad un monte, in fondo a New Avalanche: "Oh, grazie mille" risponde lei: "Posso... Posso chiederle perchè cerca il conte Vilius, signorina...?" chiede l'uomo con voce tremolante: "Affari personali" dice lei mettendo i soldi della bevuta sul bancone. Ad un certo punto la porta della locanda si apre, e Shia si sente completamente congelare; un uomo alto, vestito completamente di nero e con i capelli lunghi molto scuri entra del locale, ordinando un bicchiere di vino rosso. Lei, impietrita, nota lo sguardo dell'uomo misterioso incrociarsi con il suo: "Buonasera, giovane ragazza. Cosa ti porta in un posto così freddo e triste come New Avalanche?" chiede l'individuo con voce bassa e affascinante: "Devo... trovare una persona" risponde Shia: "Ma non so quanto mi tratterrò qua...". L'uomo accenna un sorriso e dice: "Non c'è problema, posso ospitarti nel mio castello finchè non troverai questa fortunata persona", prende la mano della ragazza e la bacia: "Sono il conte Vilius, ti aspetto stasera nel mio castello. Posso aiutarti a trovare la persona che stai cercando, abito da molto qui. Sarebbe un onore per averti come ospite, ragazza". E se ne va, lasciando Shia quasi immobile. Ha trovato il suo obiettivo, ma c'è qualcosa di strano in lui.
Passati pochi minuti, Shia prende il suo cappotto e si dirige verso Redbond Castle, speranzosa di portare a termine il suo compito e scoprire chi c'è dietro alle sparizioni delle ragazze.

Arrivata alla gigantesca entrata del castello si accorge che il portone è aperto, e ad aspettarla nello spazioso ingresso si trova il conte in persona: "Benvenuta ragazza. Sono stato sgarbato prima, non ho neanche chiesto il tuo nome..." "Shia" risponde lei, avanzando verso di lui: "Shia... Che nome bellissimo. Hai fame, Shia? La cena è pronta, se vuoi puoi unirti a me" chiede il conte sorridendo: "No, grazie, non ho fame... Se non le dispiace vorrei riposarmi fino a domattina, sono molta stanca..." "Ma certo, ti accompagno verso la stanza degli ospiti, sono sicuro che ti troverai bene qui. Domani, quando sarai ben riposata, mi parlerai del tuo problema e vedrò di darti una mano. Seguimi" e si dirigono verso la camera degli ospiti. Durante il tragitto, Shia osserva con stupore la bellezza del castello, con i suoi dipinti, statuo e ornamenti antichissimi e mozzafiato.
Dopo qualche minuto, i due arrivano alla stanza: "Ecco qua. Serviti come se fossi a casa tua, Shia. Ci vediamo domani, buon riposo." dice il conte sorridendo: "Grazie... A domani" risponde lei affascinata da questa figura. Una volta entrata nella camera, rimane per un attimo impietrita dalla bellezza del letto a baldacchino, con lenzuola, cuscini e tende di un rosso molto scuro. Affaticata dal viaggio, si sdraia sul letto: "Indagherò sul conte stanotte... Adesso sono distrutta".
La notte ormai era arrivata, e apre l'armadio alla sua sinistra per cercare un qualcosa da mettersi; trova una veste da notte rossa come i suoi capelli, scollata e molto leggera, e nonostante il freddo, si sentiva bene indossandola. Decide così di sistemarsi e andare a letto.

Sono le una di notte. Shia, ancora molto stanca, accende la candella che si trova sul suo comodino e esce dalla stanza, con la sua spada nell'altra mano. Nel corridoio non c'è nessuno, quindi decide di avanzare verso i sotterranei del castello, ma non sa neanche da dove cominciare. Mentre cammina al buio dentro Redbond Castle, si sente come oppressa e costantemente osservata, ma non c'è nessuno con lei (anche se ogni tanto continua a voltarsi per sicurezza). Raggiunto l'ingresso del castello, inizia a guardarsi intorno guardinga alla ricerca di qualche porta o passaggio segreto per i sotterranei, ma non trova niente. Dopo minuti e minuti spesi cercando un qualche passaggio, percepisce una presenza alle sue spalle, ma non riesce a muoversi: "Cosa stai cercando, Shia?" chiede il conte Vilius dietro di lei: "Ti sei persa, per caso?" "No..." risponde, lei mentre sente le forze abbandonarla: "Oh, allora perchè sei armata? Hai paura di me?". Shia inizia a sentire il fiato del conte sul suo collo: "Cerchi le ragazze scomparse, vero? Beh, loro sono qui al sicuro nel castello" sussurra abbassando il laccio della veste rossa sulla spalla destra di Shia: "Non c'è bisogno di preoccuparsi per loro, sono vive. O meglio, sono tornate ad essere 'vive' da poco" dice spostando i lunghi capelli rossi di Shia: "Che... Che vuoi fare...? Cos'hai fatto a quelle ragazze...?" chiede la giovane con affanno, quasi priva di forze: "Le ho rese IMMORTALI" risponde il conte: "E tu le raggiungerai molto presto". Vilius inizia ad annusare e baciare il lato destro del collo di Shia, la quale lascia cadere la spada e la candela. Ad un certo punto l'uomo lecca la pelle della ragazza e affonda i canini nel soffice collo di Shia; a quanto pare il conte Vilius era un vampiro. Shia per un attimo avverte un forte dolore (nel momento in cui l'uomo la morde) ma lentamente inizia a provare piacere per la cosa, mentre una goccia di sangue scorre in mezzo al suo seno.
Dopo qualche minuto, l'uomo stacca la sua bocca insanguinata dal collo di Shia (ormai svenuta) e la prende in braccio, portandola via con sè.
  
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