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Autore: talpy    20/04/2007    2 recensioni
Che io sappia che sia sbagliato non toglie nulla al desiderio.
ho trovato su un sito un testo....l'ho subito collegato a Draco e Ginny...di conseguenza, vi dovrete sorbire un'altra mia ff...
Introduzione modificata per doppio tag br.
Charlie_2702, assistente admin
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passo davanti a te come se niente fosse.
Come se non fosse nulla.
Come se non avessi pensato tutto il giorno a come poterti “casualmente” incrociare.
Alzo il mio sguardo su di te.
Fisso i miei occhi nei tuoi.
Un attimo.
Basta a farti capire ciò che vorrei poterti dire a voce.

Ti aspetto questa notte sul ponte lance, ragazzina,
riprenderemo li da dove siamo stati interrotti.
Labbra che si cercano
occhi socchiusi.


Cos’era??
Tre mesi fa forse?
Quattro?
No…
Ora che ci penso.
Sono sei mesi e 4 giorni.
Stavo tornando dal campo di Quidditch.
Era tardi.
Non c’era nessuno in giro.
Ero rimasto io, unico, solo.
Essere capitano ha anche i lati sconvenienti.
Rientrando nel castello ti urtai, senza neppure rendermene conto.
Alzai gli occhi su di te.
E il tuo sguardo.
Fiero,
travolgente,
incredibile.

Mi è bastato un attimo di disattenzione
Sfiorarti casualmente il braccio.
Il tuo sguardo fisso e sconveniente
È stata la conseguenza inevitabile.


La sera stessa.
A cena.
Sentivo il tuo sguardo su di me.
Mi percorreva.
E io lo evitavo.
Vigliacco.
Appena finito di mangiare uscii dalla Sala Grande.
Di corsa.
Presto però, sentii un passo dietro di me.
E mi fermai, conscio che scappare era inutile.
Dietro di me:tu.
Senza esitazione mi dicesti.
Tu bruci.
Sulla tua pelle abbronzata non c’era segno, storpiatura.
Non vedi il segno che mi hai lasciato.
Vedevo solo il segno che avevo lasciato nei tuoi occhi.

Mi hai cercato per tutta la sala
Per dirmi
“Tu bruci.”
Mi hai mostrato la pelle appena abbronzata
“Non vedi il segno che mi hai lasciato?”


e volevo dirtelo, che non c’erano segni.
che eri perfetta.
in tutto. che di te non avrei cambiato neanche una virgola.
neppure un capello rosso.
ma sembrava che tu già lo sapessi dato che con uno strattone deciso mi trascinasti fuori dal castello.
giù giù.
verso il campo.
velocemente.
seduti sulle panche di solito gremite di tifosi.
ora solo per noi.
tu, sopra di me,
la tua bocca sulla mia.
Io stordito dalla tua irruenza,
Dalla tua passione.
Tu, così convinta.
Decisa.
Mi respiravi,
Mi sembrava quasi che la mia anima avesse iniziato ad essere parte della tua.

(avrei voluto risponderti che no, non lo vedevo sulla pelle, che quel segno lo vedevo forse solo nella strana luce del tuo volto. Ma eri gia seduta sulle mie gambe e mi respiravi a profonde boccate mentre non sapevo che fare. Ci siamo trascinati fuori dalle doppie porte chiedendo permesso: il ponte lance.)

E ora, mentre ti aspetto,
avvolto nel mantello,
penso a te.
e non mi pento del desiderio che provo per te.
ne dei momenti passati con te.
di nessuno.
anche se so che è sbagliato.

Che io sappia che sia sbagliato non toglie nulla al desiderio.
  
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