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Autore: _vdechelon    08/10/2012    1 recensioni
“Strano, mi hanno sempre raccontato che chi va in guerra soffre…”
Alzo lo sguardo e sul suo viso c’è un sorriso strano. Alzo un sopracciglio e si avvicina a me.
“Sai, non tutti hanno la fortuna di avere nell’equipaggio una bella ragazza…” Con la mano mi sfiora la guancia e solo adesso capisco la natura di quel sorriso perverso. Mi allontano e lo guardo in malo modo." (dal cap. 2)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note dell’autrice: in questo capitolo finalmente ci sono cose hot. Ora il rating rosso ha un senso.
 
“Hai fame?”
Ho portato Jake in cucina, forse perché lì non poteva venire nessuno.
“Si.” Ha un piccolo graffietto sotto al collo, mi avvicino, avvolgo la mia mano intorno al suo collo e delicatamente con il pollice massaggio la ferita. Lo guardo negli occhi e poi sorrido.
“Ti preparo qualcosa allora” Faccio per avvicinarmi al frigo, quando mi blocca per il polso. Mi fa avvicinare a lui tanto da poter sentire il sapore del suo respiro. Gli guardo le labbra, ben disegnate, da prendere a morsi. Mi accarezza il viso con la mano, poi la fa scendere sul collo e io inclino leggermente la testa di lato.
“Ho fame…” Mi bacia il collo delicatamente, salendo piano piano verso le mie labbra. “Ma non voglio…” Continua a baciarmi, arrivando ai bordi della mia bocca, poi lentamente le sue labbra si poggiano sulle mie, non riesco più a resistere, così prendo l’iniziativa e gli metto una mano dietro la testa e apro la bocca per far incontrare le nostre lingue. Ormai in quella cucina c’è solo fuoco, e non perché i fornelli sono accesi.
La sua mano scende giù sui miei fianchi e mi stringe forte a sé, dove sento la sua erezione premere contro di me. Gli tolgo la giacca della divisa, e poi la sua canottiera, rimanendo a torso nudo. Porto le mie mani sul suo petto, esplorandolo in tutti i minimi dettagli, poi inizio a baciarlo, al mio tocco lo sento rabbrividire e indurirsi. D’improvviso mi prende il viso per le mani e mi bacia con passione, mi guarda negli occhi, l’espressione infuocata. “Sei… meravigliosa.” Sorrido, gli do un bacio dolce e breve, poi lui mi toglie la maglietta, porta le sue mani dietro la mia schiena  e mi stacca il reggiseno. Si abbassa e mi bacia il ventre, sento l’aria mancarmi e un brivido mi ripercorre la schiena. Mi toglie i pantaloni, rimango così solo con gli slip, ma non passa molto tempo che Jake mi sfila anche quelli. Inizia a baciarmi l’interno coscia, fino ad arrivare lì. Ora ho le gambe che barcollano, e mi mantengo alla sua testa, poi lui si stacca e d’istinto mi abbasso e lo bacio. Lui si china su di me, in modo che mi distenda e lui sopra. Si toglie i pantaloni e poi anche i boxer, liberando la sua erezione. Continua a baciarmi sul collo, arrivando al seno, massaggiandolo con delicatezza, poi prende la mia mano e lentamente entra dentro di me. Porto la testa indietro, chiudendo gli occhi, godendomi quel momento.  Entra ed esce dentro di me e la velocità aumenta pian piano. Le nostre dita solo intrecciate, mentre ho l’altra mano sulla sua schiena.
Veniamo insieme, scoppiando in un intenso e caldo orgasmo. Restiamo per qualche secondo uno sull’altra, lui con la testa affondata nel mio collo. I nostri respiri sono accelerati, e pian piano riprendiamo fiato. Jake si stende di lato, poggiando la testa sul suo braccio e anche io faccio lo stesso girandomi verso di lui.
Ci guardiamo e sorridiamo, Jake mi accarezza i capelli, poi il viso e si avvicina per darmi un bacio sul naso.
D’un tratto una sensazione di malinconia cambia il mio sguardo, diventando tesa e triste.
“Cosa c’è?” La sua voce è bassa e premurosa.
“Quando non ti ho visto tra i ragazzi prima io…” Un nodo in gola non mi fa finire la frase e stringo gli occhi.
“Hey, sono qui con te, solo questo conta.”  Lo guardo negli occhi e gli sorrido.
“Non avrei mai potuto sopportare di perderti… anche se non ti ho mai avuto.”
“Sono sempre stato tuo, solo che, non lo sapevi.” Rido, poi mi getto su di lui e ci baciamo.
“Ora… dobbiamo andare via di qui.” Gli do due schiaffetti sul viso e mi alzo, raccogliendo i miei vestiti per rivestirmi. Si alza anche lui e si riveste. Ogni tanto ci guardiamo e ridiamo.
“Sappi che se mi cacciano, me la pagherai!” Scherzo e lui si avvicina a me, cinghiando le mani dietro i miei fianchi. “Sono pronto a qualsiasi punizione.” Fa il suo sorriso da pervertito poi mi ruba un bacio.

Sono le 7, e sono in cucina con Joe e gli altri. Ogni tanto guardo il punto dove io e Jake l’abbiamo fatto e rido e arrossisco senza motivo. La divisione si è svegliata prima questa mattina, quindi ci siamo svegliati molto più presto.
Alle 9 i ragazzi hanno un ordine di ricognizione e devono andare a controllare i villaggi attorno alla base.
Ho visto Jake di sfuggita, scambiandoci un tenero sorriso. Dopo due settimane, mi sento bene. E ho preso una mezza decisione. Voglio tornare in America.
  
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