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Autore: Gia August    20/04/2007    1 recensioni
Un litigio tra Bo e Luke dà il via ad una serie di eventi che entrambi rimpiangeranno. I capitoli sono scritti alternativamente secondo il punto di vista di Bo e di Luke.
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bo Duke, Daisy Duke, Jesse Duke, Luke Duke
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi immergere nella lettura di questo terzo capitolo ci tenevo a far sapere sia a Manzo che a LadyBlack che Gia August, l’autrice della storia, ha sinceramente apprezzato i vostri commenti e mi ha pregato di ringraziarvi per il vostro interesse.

Un mio personale ringraziamento va anche a tutti coloro che, pur non avendo recensito, hanno letto finora la mia traduzione e al mio caro Harrow la cui preziosa consulenza è stata per me fondamentale.

 

 

Capitolo tre: pianificando le proprie scuse

 

Luke

 

Rimasi seduto sui gradini del portico per molto tempo rivivendo nella mia mente gli eventi di quella giornata. Avevo avuto tutte le ragioni del mondo per essere preoccupato e per essere in collera con Bo, tuttavia non avevo avuto nessun diritto di dire quelle cose. Zio Jesse aveva ragione. La mie parole avevano fatto male. Non faceva alcuna differenza che non fossero vere e che io per primo non credevo a ciò che avevo detto. Non cercavo scuse, avevo semplicemente lasciato che la mia rabbia prendesse il sopravvento e coprisse la mia angoscia. Pensavo che qualcosa di terribile fosse accaduto a mio cugino ed ero arrabbiato per aver provato tutta quell’ansia invano perchè Bo in realtà aveva trascorso il pomeriggio con una ragazza. Speravo che zio Jesse avesse ragione anche sul fatto che Bo mi avrebbe perdonato.

Non volevo pensare alle cose che invece Bo aveva detto a me. Non volevo sapere se c’era del vero in ciò che mi aveva urlato contro o se lui pensasse realmente quelle cose. Speravo che Bo, come me, avesse parlato soltanto in preda alla rabbia. Avevo bisogno di distrarmi per un po’, così mi alzai ed andai nel granaio per riprendere i miei lavori. Un po’ di movimento fisico era ciò che mi serviva per schiarirmi le idee.

Zio Jesse fece ritorno alla fattoria per l’ora di cena, Bo invece aveva deciso di mantenere le distanze un po’ più a lungo. Aveva chiamato ed aveva avvisato zio Jesse che sarebbe rientrato solo in tarda serata. Pensai che avesse imparato la sua lezione non volendo far preoccupare di nuovo nostro zio. Non credo però gli interessasse cosa pensavo io. Avrebbe cenato fuori e poi sarebbe andato al Boar’s Nest come aveva pianificato.

Avevo un appuntamento con Ellen quindi non potevo rimanere a casa anche se era ciò che più desideravo dopo la giornata che avevo avuto. Avrei voluto riappacificarmi con Bo in privato, ma stavamo andando entrambi al Boar’s Nest. Non volevo che la serata si rovinasse a causa della tensione tra di noi. Avrei potuto portare Ellen da qualche altra parte, se Bo avesse dato chiari segnali di non gradire la mia presenza. Avevo intenzione di scusarmi con lui non appena lo avessi visto. Per il resto sarebbe dipeso tutto da Bo.

Zio Jesse mi diede un passaggio fino al Boar’s Nest; un violento acquazzone ci accompagnò per tutto il tragitto. Arrivati al parcheggio mi disse: “non è la serata adatta per stare fuori casa, ma scommetto che quel locale è pieno zeppo.”

“E’ sempre così il venerdì sera!” Risposi. “Ho visto sia la macchina di Ellen che il Generale Lee. Sarà meglio che entri. Sono in ritardo e non vorrei che anche Ellen si arrabbiasse con me.”

“Vuoi che passi a riprenderti più tardi?” Mi chiese zio Jesse.

Scossi il capo: “Spero di tornare a casa con Bo. Ho intenzione di chiedergli scusa non appena lo vedrò. Spero vorrà perdonarmi, ma se così non fosse mi darà un passaggio Ellen.”

Zio Jesse sorrise: “bravo ragazzo! Sarò a casa per le dieci. Chiamami se hai bisogno di me. Spero non ne avrai, ma nel caso non ci sarebbero problemi!”

“Lo so zio Jesse. Grazie, se tutto andrà come spero, non credo avrò bisogno di niente!”

Salutai mi zio mentre correvo verso la porta d’ingresso del Boar’s Nest tentando di togliermi in fretta dalla pioggia. Avevo pensato di cercare prima Ellen e poi Bo. Ero un po’ nervoso all’idea di parlare con lui, non ero sicuro che volesse vedermi. Tentai di convincermi che tutto sarebbe andato bene.

Niente tuttavia avrebbe mai potuto prepararmi a ciò che vidi una volta entrato e che diede il via alla serie di disastrosi eventi che avrebbero riempito quella notte ed alla quale io non sapevo se sarei sopravvissuto.

 

To be continued…

  
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