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Autore: la luna nera    08/10/2012    1 recensioni
A volte le stelle cadenti esaudiscono davvero i dasideri. Non ci credete? Michael cambiò opinione quando la sua vita fu sconvolta da un autentico ciclone di vitalità chiamato Amy......
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAP.3
 
INDECISIONI
 
 
L’ora di letteratura era stata devastante…. Per carità, la cultura è importantissima, ma un futuro gruppo di aspiranti cuochi a poco più di un mese dagli esami non riesce a resistere per due ore di fila una discussione su saggi e scritti dove non è previsto manco un grammo di farina o una buona ricetta…..  E poi con la professoressa Gortman….
Amy e Kaite uscirono dalla scuola distrutte…. L’unica cosa che le avrebbe tirate su era uno di quei gelati strepitosi del bar all’angolo. Fatti pochi passi, si trovarono faccia a faccio con Leo. Katie assottigliò i suoi occhi che diventarono all’istante di un blu tipico dell’oceano in tempesta. Una giornata proprio fortunata! Dopo la strega di letteratura mancava il verme del computer….. Non aveva nessuna voglia di mettersi a discutere con lui in quel momento. Prese Amy per un braccio e la trascinò via. Leo restò fermo in disparte a guardarle sparire dalla sua vista…. Certo, aveva combinato un bel casino….
Katie era sempre stata guardata con sospetto da molti, forse per i suoi capelli neri come la notte e il suo sguardo penetrante che le conferivano un’aria quasi sinistra…. Qualcuno pensava davvero fosse una fattucchiera! Anche il suo look preferito prevedeva colori scuri, in più aveva spesso percezioni sul futuro, elaborava oroscopi e interrogava i tarocchi. Ma a lui tutto questo non era mai interessato. Trovava Katie misteriosamente affascinante e in occasione delle loro uscite si era reso conto che era una ragazza eccezionale. Però Pam era ancora nei suoi pensieri. Era una delle più carine dell’intero istituto comprensivo che tutti loro frequentavano. E questo lei lo sapeva bene!
 
“Ehi compare! Che brutta cera!”
“Ah, ciao Mirko….”
“Tutto bene?”
“Diciamo di si….”
“Senti, non è che per caso avresti da prestarmi gli appunti di “sistemi”? Non ho capito un tubo di quello che ha spiegato il prof….”
“Ma certo. Te li puoi pure tenere…”
“Grazie…. Ehm, non vorrei essere invadente, ma sei sicuro di stare bene?”
“A dire il vero….sto a pezzi.”
“C’entra ancora Pam?”
“In un certo senso si.   …..non riesco a prendere una decisione. Pam mi piace un sacco, è perfetta, stupenda….. Però mi piace anche Katie….”
“La strega?!”
“Non provare a chiamarla in quel modo davanti a me!!!!!”
“Scusa!!”
“Poco fa l’ho vista. Mi ha letteralmente fulminato con gli occhi. Credo ancora non le sia passata….”
“Che le hai fatto stavolta?”
“Durante la nostra ultima uscita è arrivata Pam. Si è scusata affettuosamente con me per aver troncato, così l’ho invitata ad unirsi a noi. Tutto qui…”
“Tutto qui?! Sei fortunato ad avere le ossa ancora intere!!! Se avessi fatto una cosa simile quando ero alle prime uscite con Romy come minimo sarei stato preso a calci!!!”
“Il fatto è che non riesco a decidermi…. Tu che faresti al mio posto?”
“Dato che sei uscito con entrambe, prova a pensare a come ti sei sentito con l’una e con l’altra. Paragonando queste esperienze penso tu possa chiarirti le idee….”
“C’ho provato, ma non è servito a molto….”
“Perché?”
“Ogni volta il viso di Pam mi compare all’improvviso e perdo il lume….”
“Hai baciato nessuna delle due?”
“Solo Pam. O meglio, lei ha baciato me.”
“Che vuol dire?”
“Ogni tanto mi dava un bacio…. Così, quasi per gioco….”
“E com’è stato?”
“Direi ….. Piacevole, un po’ frettoloso….”
“Hm….Forse perché doveva farsi notare da qualcuno oppure doveva concludere velocemente i vostri appuntamenti perché ne aveva altri….”
“Cosa?”
“Come se tu non lo sapessi! Lei non esce mai con un solo ragazzo alla volta! Dice che è out… E se invece a te piace anche Katie, cerca di ricucire lo strappo. E’ un po’ strana, ma credo che in fondo sia una ragazza a posto.”
“Oh si che lo è! Pensa, non ha mai fatto obiezioni sulle mie proposte di visitare negozi e centri di informatica! Le è piaciuto un sacco il mio nuovo smartphone e ride sempre ad ogni mia battuta, anche se a volte ho l’impressione che lo faccia per farmi sentire divertente…..”
“Ecco la soluzione al tuo problema! Ci sei arrivato da solo, anzi, in fondo l’hai sempre saputo. Di’ la verità!”
“Cosa….?”
“Ripensa a quello che hai detto. Io vado! Ho un appuntamento con Romy! Ci vediamo!”
 
Leo restò seduto sul muretto della scuola con le mani in mano….. Dall’altro lato della strada vide passare Pam in compagnia di un paio di ragazzi dall’apparente età ben superiore alla sua. Erano venuti tutti insieme ad attenderla fuori dalla scuola…. Una volta l’aveva aspettata anche lui….
 
Mancava poco all’inizio delle vacanze di Natale. L’aria era gelida, forse sarebbe pure scesa la neve. Leo era lì, piantato davanti all’uscita della sezione “Moda” con il naso quasi congelato.
Al suono della campanella finalmente gli studenti iniziarono ad uscire. Pochi minuti dopo comparve il suo “raggio di sole”. Le andò incontro sorridente, i muscoli della sua faccia non riuscivano ad assumere altre espressioni a causa del freddo pungente…
“Pam… Ciao!”
“Ah sei tu Leo… Come mai da queste parti?”
“Sono venuto ad aspettarti, magari possiamo andare insieme da qualche parte… Che ne dici?”
“Oh, beh… Va bene. Non ho altri impegni per questo pomeriggio..”
La risposta non fu proprio entusiasmante, ma almeno aveva accettato! Si diressero insieme verso il centro commerciale. Era affollatissimo di persone impegnate ad acquistare regali di Natale. Non era certo il luogo più indicato per una coppia…
“Che ne dici? Prendiamo qualcosa di caldo alla caffetteria?”
“Hai freddo?”
“Sono stato fermo ad aspettarti lì fuori e mi si è congelato il sangue.”
“Magari dopo. Ora voglio passare in profumeria. C’è la nuova fragranza “Giglio” e mi hanno detto che è strepitosa”
Sulla soglia della profumeria Leo vide davanti ai suoi occhi una bolgia infernale di persone impegnate a cercare l’idea giusta per i regali: gruppi di ragazzine che frugavano senza sosta fra confezioni di prodotti per il maquillage, altre a riempire l’aria di mille fragranze rincorrendole con il naso per captarne l’essenza, uomini fra le grinfie delle commesse che, vedendoli indecisi sull’acquisto, tentavano di rifilare loro gli articoli più costosi, signore di mezza età alla disperata ricerca di prodotti miracolosi per cancellare i segni dell’invecchiamento…Pam si era lanciata nella mischia mentre lui era rimasto immobile sull’entrata. Non aveva il coraggio di buttarsi in quell’impresa! Quando era uscito l’I-Pad 4 c’era una gran ressa al negozio, ma niente di paragonabile a quello che aveva davanti ai suoi occhi in quel momento…
Non seppe come, ma Pam riuscì a venir fuori dalla calca. Evidentemente era allenata… Teneva stretta fra le mani la preziosissima confezione del profumo “Giglio”. Lui fu felice di vederla soddisfatta della conquista…
“Ta-da! Eccolo!!!”
“Carino. Fa’ un po’ vedere….175Euro?!”
“Ehi, è di marca!”
“E deve costare questa cifra?!”
“I tuoi diavoli elettronici costano forse meno? Non vorrai mica paragonarli ad un profumo?!”
“Scusa, ho mal di testa…”
“Sei un impiastro, Leo. Alti al posto tuo avrebbero fatto meno discorsi e me l’avrebbero comperato.”
“Ma Pam, io non ho tutti quei soldi da spendere….”
“Affari tuoi. Me ne vado!”
E restò solo come una boa in mezzo al mare in tempesta.
 
Eh, già. Quella volta aveva fatto proprio un buco nell’acqua… Non si era mai più riproposto di aspettarla davanti alla scuola… almeno in inverno! E poi un giorno come per magia incontrò Katie…. Fu quasi fulminato dai suoi occhi azzurri come l’oceano. Frequentavano corsi diversi ma facenti parte dello stesso istituto, eppure non si erano mai incontrati prima. Da cosa nasce cosa, e finalmente lui l’aveva invitata ad uscire. E questa volta le cose erano andate decisamente meglio. Niente centri commerciali, ma solo una tranquilla passeggiata lungo il fiume ascoltando musica. Pam però non ci stava. Adorava essere al centro delle attenzioni dei maschietti e francamente era infastidita dal fatto che Leo, benché lo considerasse poco intraprendente, rivolgesse le sue attenzioni verso un’altra.
Ed era di nuovo scesa in campo. Colpendolo nel punto giusto: la sua proverbiale indecisione. Con il risultato che lei continuava imperterrita a fare i suoi comodi e lui si ritrovava sempre da solo, esattamente come in quel momento, seduto sul muretto della scuola scorgendola in compagnia di altri ragazzi dopo essere stato fulminato dagli occhi di Katie.
Mirko aveva ragione. Non poteva più barcollare a quel modo. Doveva mettersi davanti allo specchio, guardarsi in faccia ed dirsi negli occhi che questa volta doveva prendere la decisione definitiva. Nel suo cuore in fondo sapeva da che parte andare….  Senza ripensamenti questa volta! Pam lo aveva umiliato a sufficienza…..
 
Nel  frattempo Amy e Katie si erano gustate un mega cono che aveva tolto loro di bocca il sapore amaro delle ore di letteratura. Amy percepiva una forte tensione nell’aria. La sua amica soffriva per quella situazione così incerta, doveva affrontare Leo prima o poi, cercare di fargli capire che doveva darsi una mossa per non perdere capra e cavoli.
 
“Hai le carte con te?”
“Eh? Si,… ce l’ho.”
“Mi fai un giro?”
“Scusa Amy, ma non sono dello spirito giusto….”
“Capisco.”
“E’ solo che… insomma… Ho una voglia matta di andare da lui e metterlo alle strette, ma allo stesso tempo temo fortemente di perdere la testa e spaccargli qualcosa in faccia!O peggio ancora, ho paura di un suo rifiuto categorico….”
“Aspetta qualche giorno prima di affrontarlo e prima che questo accada fatti una bella camomilla. Funziona sempre per distendere i nervi! Comunque, anche se non ho la tua spiccata sensibilità, ho l’impressione che Leo stia iniziando a rendersi conto di chi gli sta intorno Quindi dubito che ti dica no.”
“Tu credi?”
“Forza, tira fuori un po’ di ottimismo!”
“Ehi, ragazze!!!”
“La persona più indicata per risollevarti il morale è arrivata!”
“Scusate il ritardo. …..Novità?”
“Niente di niente, Vivy.”
“E quel muso lungo?”
“Indovina…..”
“Oh, è vero… Se Katie è giù di morale, Leo dev’essere nei paraggi…”
“Ehm…. Samuel?”Amy preferì cambiare discorso per non affossare di più l’amica e con quell’argomento era sicura di riuscirci.
“Dopodomani giocano fuori casa. E’ la penultima partita di campionato….”
“Vai a vederlo?”
“Magari… Quelle stupide oche hanno fatto razzia dei posti disponibili nel bus e così sono rimasta a piedi. Oramai anche i biglietti sono introvabili….”
 “Allora organizziamo qualcosa noi tre?”
“Spiacente ragazze, devo darvi buca. I miei nonni festeggiano le nozze d’oro.”
“Ah, Amy, devo chiederti una cosa. Ho bisogno di qualche foto di Saturno, stiamo realizzando un progettino per l’insegnamento ai bambini sotto i 10 anni…”
“Certo. Ne ho un sacco… No, cavolo!”
“Cosa?”
“A casa non ce ne ho in questo momento. Ho dato i CD al professor Finger….”
“All’osservatorio ci sarà qualcosa…”
“Si….” Nella mente di Amy si materializzò all’istante l’immagine di Michael
“Quando ci torni?”
“Non lo so….”
“E come fa, scusa? Se il prof non c’è….”
“Ho le chiavi… Per quando ti servono le foto?”
“Fra circa una decina di giorni.”
“Allora te le vado a prendere domenica.”
“Potrei venire con te?”
“….All’osservatorio?”
“Si. Posso? Dai, non farti pregare!!!”
”Perché?”
“Mi incuriosisce….Oppure non vuoi che venga con te?”
“No, ma che dici?!” Bugiarda…..
“Non è che per caso avete nascosto qualche alieno?”
Altro che alieno!!! C’era un terrestre… e che terrestre! Voleva tenere ben nascosta la sua esistenza soprattutto a Vivy! Avrebbe sicuramente colto al volo l’occasione per metterla in imbarazzo avanti a Michael…. Acido e insensibile com’era, ne avrebbe fatte passare di tutti i colori ad entrambe.
“Allora? C’è l’alieno nascosto o no?”
“No, non c’è nessun alieno, né ufo o navicella spaziale.”
“Bene, allora ci vediamo domenica. Io vado agli allenamenti. Ciao!!!!”
E Vivy se ne andò pimpante come sempre verso il palazzetto in cui si allenavano i J.S.Lightings.
Amy e Katie rientrarono a casa.
 
PALAZZETTO DELLO SPORT. ORE 16:30
 
Vivy si soffermò sulla soglia. Dall’interno non proveniva alcun rumore. Eppure gli allenamenti dovevano essere in corso…. Strano. Si guardò attorno, non c’era nessuno a cui chiedere… Che fosse accaduto qualcosa? Provò ad aspettare un po’…. Magari avevano posticipato di mezz’ora….
 
Passarono i minuti, ma non cambiò nulla.
Ad un tratto arrivò l’ultima persona che sperava di incontrare: Liah!
“Oggi grondo di fortuna da tutte le parti. Vengo qui per vedere il mio principe e invece incontro la befana….” Pensò Vivy mentre la ragazza le si avvicinava di buon passo.
“Beh? Sei rimasta fregata anche tu?”
“Perché? Che è successo?”
“I ragazzi non ci sono. Nessuna delle mie tesserate ha notizie.”
“Se sono riusciti a scomparire così hanno fatto un lavoro coi fiocchi.”
“Di’ la verità, tu sai qualcosa!”
“Se sapessi dove sono, credi che starei qui a perdere tempo con te?”
“Sempre simpatica…. Comunque qui c’è qualcosa sotto. Neanche al bar hanno notizie.”
“Allora è meglio che vada. Tanto qui non c’è nessuno…”
“Ah, tesoro. Domenica andremo tutte a fare il tifo per i ragazzi. Tu non vieni?”
“No.”
“Peccato, ma non temere, non faremo sentire a nessuno la tua assenza.”
 
Vivy se ne andò senza degnarla di una risposta. Che rabbia!!!! Avrebbe fatto carte false per poter salire sul quel bus…. Si fermò al bar per rinfrescarsi con una bibita…. Diede uno sguardo veloce al giornale. Dietro il bancone i due baristi parlavano fra loro del più e del meno. La conversazione iniziò a farsi più interessante quando l’argomento finì sui pallavolisti. L’orecchio di Vivy si tese al massimo per cercare di captare notizie utili…. I ragazzi erano tesi, con la vittoria del campionato per qualcuno di loro potevano aprirsi le porte del professionismo e in ogni caso sarebbe stato il coronamento di tanti sacrifici. Per cercare di farli concentrare al massimo il mister li aveva portati tutti fuori città, in una sorta di ritiro in cui praticare yoga e rilassare nervi, corpo e mente…. E soprattutto per tenerli lontani da quell’orda di ragazzine inneggianti e starnazzanti! Vivy sorrise. Il mister era un genio….  E quelle cretine erano rimaste fregate!! …Beh, fino ad un attimo fa pure lei…
Chiuse il giornale con soddisfazione e lasciò il bar.
 
 
 
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Auguro una stella cadente a tutti!!!! 
 

  
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