3 – Je t’aime
8
gennaio 2012
Per giorni la madre non aveva rivolto la parola a Cristina se non quando
strettamente necessario. Non la guardava nemmeno e questo faceva soffrire la
ragazza. Oltretutto, non le aveva mai detto apertamente quanto fosse disgustata
da lei o altro, così viveva in quello stato di angoscia e d’incertezza. Per
fortuna, suo padre cercava di essere al suo fianco, di aiutarla, ma nonostante
questo Cristina non si sentiva a suo agio. Era in ansia ogni volta che
incrociava la madre per casa, sperava in un suo gesto, in una sua parola.
Avrebbe preferito perfino uno schiaffo al silenzio assoluto. Invece no, le sue
giornate continuavano ad essere cariche di angoscia ed attesa.
Sapeva che sua madre non sarebbe mai stata contenta di lei. Da sempre, ogni
volta che ne aveva occasione, sputava veleno sulle coppie omosessuali, e
probabilmente non si sarebbe mai aspettata di avere una figlia lesbica. Quel che
era sicuro è che Cristina sentiva la mancanza della madre. Il suo appoggio era
sempre stato fondamentale per lei, ora che le mancava si sentiva persa,
disorientata.
Una voce metallica annunciò l’arrivo del volo da Parigi, e Cristina si mosse
subito verso l’uscita. Era andata fino all’aeroporto di Pisa per accogliere
Elise. La vide poco dopo e subito un sorriso, il primo dal giorno di Natale, le
apparve sul viso. Elise le si
avvicinò, titubante. Entrambe avevano voglia di abbracciare e baciare l’altra,
ma non osavano in un posto così affollato come l’aeroporto.
Prima che l’altra potesse dire qualcosa, Cristina chiuse gli occhi e fece un
respiro profondo, preparandosi a dirle le novità, taciute fino all’ultimo.
<< So che volevi essere presente, ma non ce l’ho fatta. Ho fatto coming out. >>
Riaprì gli occhi giusto in tempo per vedere l’espressione di Elise mutare,
carica di felicità e sorpresa. Poi, sentì le sue braccia attorno al collo e le
labbra della francese premere contro le proprie, in un bacio, il loro primo vero
bacio in pubblico.
Cristina non si curò della gente che la guardava sprezzante, né pareva
accorgersi di qualsiasi altra cosa. In quel piccolo bacio, che aveva un sapore
di proibito e di libertà allo stesso tempo, provò l’ebbrezza della mancanza di
legami, di non essere più assillata dall’angoscia che l’aveva perseguitata per
quei giorni. In quel momento, capì quanto fosse stato giusto fare coming out:
adesso era libera di baciare la sua donna
senza temere di essere vista e scoperta. Adesso che aveva messo a nudo questa
parte di sé, non aveva più nulla da temere. Non avrebbe avuto paura di nulla,
finché Elise fosse stata con lei.
Elise, infine, separò le sue labbra da quelle di Cristina e le prese il viso fra
le mani, guardandola con uno sguardo carico d’amore. <<
Je t’aime >> disse infine, per la prima volta.
A Cristina mancò il respiro per qualche secondo, prima di abbracciare la ragazza.
Elise era con lei, del resto non gliene importava; con lei al suo fianco,
avrebbe affrontato qualsiasi cosa.