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Autore: franceskik    08/10/2012    1 recensioni
"Come immagini il nostro futuro?" Mi chiedevi, giocando con i miei capelli, accarezzandomi il palmo della mano, mentre tenevo la testa appoggiata al tuo petto e il mio udito si concentrava solo sul ritmo costante del battito del tuo cuore. Eravamo nudi, sullo stesso letto in cui sono adesso, dopo aver passato la notte migliore, perchè ogni volta era degna di esser etichettata come l'unica, l'indimenticabile, la più bella.
"Lo immagino con te."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento il profumo del tuo shampoo ancora sul mio cuscino, ho l'immagine del tuo corpo nudo ancora davanti ai miei occhi, e non posso chiuderli, resterei intrappolato in un circolo di ricordi: i nostri momenti, i nostri baci, noi.

Mi abbandono ad un goccio di birra, l'ennesimo che circola libero nella mente e mi fa sorridere, regalandomi l'illusione che tutto andrà bene che sì, supererò tutto.
Mi sento solo, in questo letto, col tuo profumo nell'aria, la tua voce ancora viva nella stanza, i tuoi occhi sempre addosso.
Bevo, ingurgito alcool, ancora. E per quanto faccia male, socchiudo le palpebre e sogno e ricordo e mi contorgo di dolore e sfioro il limite del piacere.

***

"Fammi tuo, stronzo."
La tua voce sussurrata all'orecchio, i denti che sfioravano il lobo, i tuoi capelli sulla mia fronte, in quella camera piccola ad X-Factor, dove i nostri corpi erano obbligati al contatto.
"Non sei pronto." Cercavo di fermarti, nonostante poi, fossi io quello ad avere paura, ad essere intimorito a sentirsi disorientato, ma dovevo sembrare forte ai tuoi occhi, dovevo essere tutto ciò che non ero, forse mi avresti amato.
Mi guardavi, con quei maledetti diamanti azzurri che mi hanno stregato, che hanno avuto la meglio su tutto: la mia razionalità, il mio orgoglio, il mio bene. Hanno avuto la meglio su di me.
"Voglio amarti, in ogni tuo centimetro di pelle, voglio urlare il tuo nome dentro di te..."
E non potevo resisterti e lo sapevi, sapevi quanto fossi debole di fronte alla tua voce roca, sensuale, assolutamente erotica.
"Fammi tuo.." ti consigliai e non ci pensasti due volte.
I nostri corpi a contatto, le tue labbra sul mio corpo ad esplorarlo, ad assaggiare il mio sapore un po' amaro, di cui però, ti drogasti da subito.
I tuoi occhi a imprimere l'immagine del mio corpo nella tua mente, solo lì. Un maledetto fattore mentale, in fondo, per me non c'era spazio nel tuo cuore.
Le tue mani a disegnare il profilo del mio volto, accarezzare i miei capelli, giocare con i miei ricci, accarezzarmi per farmi esplodere di piacere.
"Sei uno stronzo.." Continuavi a ripetermi, baciandomi, consapevole che ormai tu fossi abbandonato a me.
"Uno stronzo che ami, evidentemente.." Ti stuzzicavo io, e non rispondevi. Nè negavi, nè sorridevi.
E sono stato io l'idiota a non aver capito che il silenzio era solo un modo carino per escludermi, far capire che "l'amore malato" non fa per l'orgolio di Louis Tomlinson.

***

Bevo, porgendo gli occhi al soffitto. Sorrido inconsciamente al gruppo di ricordi che mi si affiorano davanti.
E' impressionante come tu circonda la mia psiche per arrivare a lacerare l'anima, disintegrare ogni piccola cellula del mio sorriso.
Mi fai male Louis, mi fanno male i tuoi occhi che mi guardano cupi durante un'intervista, la tua voce bassa che mi saluta, le tue mani che non cercano il mio contatto.
E mi fai incredibilmente bene quando mi sorridi, mi ripeti che merito di meglio, mi dici che non hai mentito: che era amore; e mi fa bene vederti, solo sapere che tu sia felice.
E fai di me, uno dei ragazzi più deboli: spogli dei loro difetti, delle loro preoccupazioni.
Spogli delle loro paure, delle loro ansie, dei loro problemi adolescienziali che risbucano in silenzio, all'improvviso.
E bevo, lasciando la mia mente libera al pensiero, al ricordo di ciò che in fondo, mi ha trasformato. E cerco di capire cosa ho sbagliato.
Perchè, qualcosa devo aver sbagliato, dev'esserci qualcosa in me, di incredibilmente errato.
Chiudo gli occhi, appoggiando la testa allo schienale del letto, viaggiando ancora col pensiero.

***

"Come immagini il nostro futuro?" Mi chiedevi, giocando con i miei capelli, accarezzandomi il palmo della mano, mentre tenevo la testa appoggiata al tuo petto e il mio udito si concentrava solo sul ritmo costante del battito del tuo cuore. Eravamo nudi, sullo stesso letto in cui sono adesso, dopo aver passato la notte migliore, perchè ogni volta era degna di esser etichettata come l'unica, l'indimenticabile, la più bella.
"Lo immagino con te."
Sospirai io, sorridendo, convinto di ciò che dicevo, fiero in ciò che credevo.
"Magari facendo la storia della musica.." Divagavi te col pensiero, sognando ad occhi aperti.
Stupido io a non essermi accorto come non rispondesti a quella dolcezza, ti preoccupavi solo della tua fama, del tuo successo, dei tuoi soldi, la tua amata dignità.
"Ti amo, Louis." E mi baciavi, facendo scontrare le nostre erezioni ancora calde, sibilando un sottilissimo "Anche io", quasi obbligato, estremamente finto.

***

Scuoto la bottiglia, è vuota.
Apro leggermente gli occhi, volto la testa. Sul comodino la nostra foto, quella che facesti la prima notte passata qua.

***

"Voglio che questa sera rimanga nella storia.." Sorridesti, iniziando a spogliarmi.
Ci trovammo nudi, il tuo corpo caldo sopra il mio lo sfiorava ormai esperto.
Ansimavi, urlando il mio nome, venendo in me, marchiandomi del tuo sapore.
"Sorridi, amore"
Mi dicesti, allontanando un po' l'iphone per permettere alla telecamera di immortalare il nostro bacio.
Ancora ricordo come mi soffermai sulle tue labbra con i miei occhi. Avevano sussurrato "amore" e quella volta, sembrava troppo reale.
"Sei così fondamentale per il mio sorriso.." Mi sussuasti, accarezzandomi il volto, per poi baciarmi e addormentarti nel mio letto, tra le mie braccia.

***

E apro gli occhi, e sono lì, la mia mano ad accarezzare il mio corpo, le lenzuola bagnate, gli occhi pieni di lacrime troppe volte nascoste.
Non devo chiudere gli occhi, non devo, non devo, non posso. Ricordo di te, ricordo di noi, ricordo quei momenti, quel tutto che mi manca: quando niente era obbligato, quando tutto era comandato dal cuore, non da uno stupido pezzo di carta che porta le nostre firme.
Tolgo la mano dai boxer, correndo in bagno, posizionandomi velocemente a carponi davanti al water, iniziando con i soliti conati di vomito, con lo stomaco che si contorce di dolore, l'acqua che dagli occhi cade freneticamente lungo tutto il viso, dipingendone perfettamente il profilo.
Vomito rabbia, dolore, ricordi, pensieri amari, vomito il mio passato con te, voglio liberarmene, voglio tornare a star bene, a vivere, vivere come si deve.

Mi siedo, con la schiena contro il muro, accanto alla vasca.
Sai, Louis, potessi tornare indietro nel tempo risponderei diversamente a quella domanda.

"Come immagini il nostro futuro?"
"Così, come la nostra vita prima tutto questo: noi non ci conosceremo, saremo solo due individui obbligati a vivere in un contesto che non li appartiene."






Sinceramente? Non so cosa sia.
Non riesco a prender sonno così scrivo, non so cosa.
Beh, non c'è molto da dire, visto che sto leggendo "50 sfumature di grigio", la traccia al riferimento sessuale e a Louis un po' stronzetto ci stava...
Grazie per aver letto e beh, se volete lasciate una piccola opinione!
Mille baci,
Fra <3.
  
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