SecondoCapitolo
.Si parte!.

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-Cosa? Ahahah, molto divertente, ragazzina!- disse Bon Scott sbellicandosi dalle risate.
-Invece è vero! Avete fatto una strana espressione quando avete visto la tavoletta con le lettere, e mi ricordo molto bene il film l'Esorcista perchè l'ho visto un miliardo di volte! Nel film la ragazza parlava con uno, che poi sarebbe stato il demone che... Oh. Mio. Dio. Mia sorella potrebbe essere posseduta!- cadde sulle ginocchia Zookey perdendo improvvisamente l'equilibrio.
-Calmati, Zookey, non è detto! Magari vuole solo sacrificarla al suo dio!- cercò di tranquillizzarla Angus Young, ma la sua frase non aveva fatto altro che peggiorare la situazione.
-Allora lo ammettete!
-Va bene, okay, lo ammettiamo, ma tu devi raccontarci di tuo fratello- disse Angus, ma lei era stanca di continuare a chiamarli così.
-Come vi chiamate?
-Io sono Sam, e lui è mio fratello Dean.
-Oh, che bei nomi!- Zookey era parecchio frastornata, ma comunque iniziò a raccontare la storia di suo fratello.
Di come aveva seguito il padre per cacciare i mostri, di come aveva lasciato sole lei e sua madre. Di come un giorno fosse tornato a casa con in braccio Madison, dicendo che dovevano prendersi cura di lei. Non le piaceva ricordare, ma doveva trovare Madison... sua sorella. E doveva fare tutto il possibile.
-Dove sono adesso i tuoi genitori e tuo fratello?- le chiese Dean che aveva ascoltato con sguardo interessato tutto il racconto.
-I miei genitori sono morti, e mio fratello... solo Dio sa dov'è- gli rispose, e si mise a piangere. Subito Dean scattò verso di lei e la circondò con le braccia. Dopo lei lo guardò, e lui si rese conto di quanto fosse bella. Aveva dei capelli neri che le ricadevano copiosi sulle spalle, e due occhi verdi che potevano far perdere la ragione a moltissimi uomini. Sembrava una specie di dea greca.
-Ci penseremo noi a te, da adesso in poi. Ti va di fare un bel viaggetto?- le chiese sorridendo, e lei acconsentì; non sapeva perchè ma si fidava di quei ragazzi. Preparò uno zaino con dentro il minimo indispensabile e tornò in salotto, dove c'erano loro ad aspettarla. -Si parte!- esclamò Sam, e uscirono di casa.

-Qual'è la prima tappa?- chiese Zookey, dato che non aveva la minima idea di dove volessero andare.
-Per prima cosa, dobbiamo mangiare qualcosa. Poi andremo a casa di un nostro amico- rispose Dean.
-Cacciatore anche lui?
-No. Diciamo che è più un... ricercatore- sorrise Sam dallo specchietto retrovisore della macchina. Una macchina che aveva colpito Zookey sin dal primo momento in cui l'aveva vista.
-Qui è perfetto!- disse Dean indicando un McDonald's sulla destra dell'autostrada.
Scesero dalla macchina e istintivamente mentre si allontanavano per entrare nel locale, Zookey lanciò un'occhiata all'auto, per guardarla in tutto il suo splendore.
-Ti piace, eh?- le disse Dean, e lei annuì. Poi sentì che lui farfugliava tutto allegro qualcosa riguardante “la sua piccola”, ma non ci prestò tanta attenzione.
Sam ordinò una semplice insalata, mentre Dean una montagna di cibo. Zookey stentava a credere che potesse mangiare tutta quella roba, ma invece ci riuscì.
Pagarono il conto -i ragazzi pagarono anche per lei- e tornarono in macchina. Dopo un'oretta circa di viaggio, passata quasi interamente ad ascoltare la radio, giunsero in una casa che a prima vista la ragazza giudicò molto carina. Sam bussò alla porta e un signore aprì. Era probabilmente sulla fine dei quarant'anni, ma Zookey non riuscì a determinarne l'età esatta.
Poco dopo apprese che quel tipo si chiamava Bobby, e subito lei si presentò. Si sedettero e raccontarono tutta la storia.
Bobby si alzò dicendo che doveva consultare dei libri e non lo videro per un po'.
-Ciao- sentirono una voce alle loro spalle. Zookey si girò e vidi un uomo bellissimo dall'aria un po' intontita che li guardava. Aveva gli occhi blu come il mare e dei capelli a dir poco perfetti. Sì, era la perfezione.
Nonostante non l'avesse visto arrivare si sentiva tranquilla, era come se quell'uomo le avesse messo in testa che non doveva preoccuparsi. Era qualcosa di sovrannaturale.
-Castiel, ti sei deciso a farti vedere, finalmente!- disse Dean e sorrise a quel Castiel. Che nome buffo.
-Ciao- disse Zookey, e vide che Castiel la osservava.
-Castiel, ti presento Zookey. Zookey, questo è il nostro “angelo custode” Castiel- attaccò Sam che si era reso conto della situazione imbarazzante. Ah, forte, pensò Zookey, l'hanno chiamato “angelo custode”! No. Aspetta...
-Un angelo?- chiese la ragazza.
-Vedo che sei molto sveglia!- le disse Dean con sguardo malizioso, che lei ricambiò una linguaccia che le riuscì piuttosto male.
Bobby tornò.
-Uh, ciao Castiel. Le presentazioni le avete già fatte? Bene, meglio così- disse, mettendo dei libri che sembravano vecchi di millenni sul tavolino in mezzo a loro.
-Cos'hai trovato?- chiese Sam che osservava i libri interessato.
-Allora. Hai detto che tuo fratello ha portato a casa Madison, giusto? Potrebbe non essere umana. Ci sono stati parecchi casi di bambine trovate chissà dove e poi ad una certa età scomparse. La domanda è: dove finiscono? Se è come credo, probabilmente tua sorella è già perduta- disse tutto d'un fiato, e Zookey sentiva che le lacrime iniziavano a bruciarle gli occhi. Certo, quella non era veramente sua sorella, però si era affezionata moltissimo a lei! Pensare che non fosse umana... E perchè suo fratello avrebbe dovuto affidarla a lei, se sapeva? Milioni di domande le foravano la mente, domande a cui non aveva ancora una risposta.
-Ehi, tutto a posto?- le chiese Dean, riportandola alla realtà. Era incredibile come quel ragazzo riuscisse a farla sorridere anche quando da sorridere non c'era proprio niente.
-S-si... è solo che... avere la realtà sotto agli occhi è maledettamente surreale- gli rispose sorridendo.
-Già. Dobbiamo cercare altri bambini come Madison- disse Bobby, -Sammy, mago del computer, pensaci tu!- si rivolse a Sam, e lui subitò si alzò per andare a prendere il computer e si mise all'opera.
Dopo un'oretta circa alzò il viso dallo schermo del computer.
-Orfanotrofio di Little Rock. È stata trovata una bambina, ecco la foto- disse invitandoli a guardare lo schermo. Zookey si mise sulla sinistra di Sam, e subito dopo vicino a lei si mise Dean.
Guardò la foto della bambina e per poco non svenne. Ci pensò Dean a tenerla su.
-Quella bambina è... uguale a Madison!- disse cercando di controllarsi, ma il cuore le batteva troppo forte.
-Bene. Questo è un problema- disse Bobby.
-No, non è affatto un problema- sentirono una voce. Non era Castiel, di cui non c'era più traccia. Era una voce più profonda e beffarda. Zookey sentì una mano che le toccava la spalla e sapeva che non era Dean, perchè tutte e due le sue braccia la stavano tenendo per il fianco per non farla cadere.
Si girò e vide un uomo con una piccola pelatina sopra la nuca, e quasi si lasciò sfuggire una risata. Poi lo guardò meglio, e si accorse che era molto affascinante. Però aveva sempre la pelatina.
-Crowley! Che ci fai qui?- disse Sam rivolto all'uomo mezzo-pelato.
-Ehi, sono qui per aiutarvi!- disse alzando le mani con aria innocente.
-Non vedo come tu possa farlo.
-Ragazzi, voi mi sottovalutate- disse Crowley con aria di sfida, e poi tutto fu nero. 
 

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*note dell'autrice*
Oookay! Questo capitolo non mi convince molto, comunque. 
Che ne dite, a voi è piaciuto? Fatemelo sapere, sennò come faccio
ad andare avanti? 
Bene, ora mi dileguo, un bacio!