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Autore: coldcoffee89    09/10/2012    5 recensioni
- Abbi fiducia, questa è la nostra città -.
Mai parole furono più giuste per Beatrice e Sofia, due ragazze italiane che si sono appena trasferite a Londra per dare una svolta alla loro vita, per inseguire quei sogni che fin da piccole le avevano tormentate.
Di certo, non avrebbero mai pensato di incontrare quelli che per milioni di ragazze erano i più famosi e importanti cantanti del mondo.
Così l'esperienza londinese delle due ragazze si trasformerà in qualcosa di più grande che tra amori, amicizie, delusioni e rivincite darà loro la possibilità di realizzarsi. Riusciranno a cogliere la loro occasione?
**storia scritta a quattro mani**
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just a "normal" life





Era difficile abituarsi alla caoticità di Londra, alla fretta dei passanti, alla freddezza degli uomini con la ventiquattrore, all'esuberanza di giovani adolescenti, alla smania di shopping di alcune fanatiche dai tacchi vertiginosi. Ma dalla finestra del quinto piano di un vecchio palazzo tutto ciò sembrava una macchia indistinta. Erano solo le sette del mattino eppure la città aveva già preso vita.
Beatrice osservava in silenzio le vene pulsanti di Londra e accoglieva grata quella sferzata mattutina di vento fresco che riusciva sempre a svegliarla del tutto, anche se la notte prima aveva fatto troppo tardi. Beatrice e Sofia vivevano a Londra da poco più di un mese e avevano deciso che per nulla al mondo si sarebbero perse l'occasione di fare le loro esperienze in quella città anche se ciò comprometteva il loro sonno giornaliero.
Beatrice tutto sommato non aveva grandi problemi a fare le ore piccole, era una tipa che odiava passare l'intera giornata sotto le coperte e che preferiva non perdersi un istante di quella "vacanza-lavoro" che aveva intrapreso insieme alla sua amica. Per Sofia il discorso si faceva un tantino più complicato e alzarsi a quell'ora per andare nella caffetteria dove aveva trovato lavoro era davvero un'enorme impresa.
- Buongiorno.. - sbadigliò qualcuno chiudendosi la porta della camera alle spalle, una camera poco dignitosa che ospitava ben 10 letti.
- Sof - la riconobbe subito Beatrice dallo strisciare delle pantofole sul pavimento - Ti conviene correre in bagno o salterà il tuo turno - disse lasciandosi andare anche lei ad un sonoro sbadiglio.
La ragazza senza aggiungere altro sembrò prendere improvvisamente vita e si fiondò in bagno prima che un'altra ragazza dai lunghi capelli biondi che dormiva nella loro camerata, potesse prendere il suo posto.
Quella sbuffò e iniziò a lamentarsi con Beatrice di quanto fosse scorretto questo comportamento.
- Abbiamo fatto una lista degli orari da rispettare per fare in modo che cose come queste non accadano! - sbraitò indicando con un dito smaltato un foglio attaccato sulla porta grigia della camerata - Tra meno di due ore aprirà il botteghino e io devo assolutamente avere il biglietto del concerto dei One Direction o giuro che la tua amica rimpiangerà per sempre questo giorno! -
Beatrice la stava guardando svogliatamente, si era incantata su quell'orrendo smalto verde fosforescente che quasi le dava fastidio alla vista. Aveva captato qualche parola qua e là riguardando un concerto, un gruppo chiamato One Direction che doveva essere il nome della band con cui aveva coperto la spalliera del suo letto e una minaccia rivolta a Sofia.
- Non succederà più - disse semplicemente tornando in camera per prendere le sua borsa di pelle marrone spaziosa abbastanza da buttarci dentro tutto ciò che le era essenziale.
In breve tempo, per la gioia della bionda di nome Kimberly, Sofia raggiunse Beatrice pronta per inoltrarsi nel caos mattutino del centro di Londra dove entrambe avevano trovato un lavoro; Sofia lavorava come cameriera in una sorta di delizioso caffè-letterario e Beatrice aveva trovato lavoro in un pub che la sera organizzava feste e a volte musica dal vivo e piano bar.
Una volta fuori dal vecchio palazzo che ospitava un ostello alquanto scadente le due ragazze si strinsero nelle loro giacchette leggere, non si erano ancora abituate a quel clima e alla quasi totale mancanza di sole. Quello che più rimpiangevano della loro Italia era proprio il sole, lo splendido mare e il calore che ti riscalda la pelle.
- Non reggerò ancora per molto con questo ritmo - brontolò Sofia accelerando il passo per non rischiare di arrivare in ritardo ancora una volta - So che siamo partite per cambiare aria, conoscere nuova gente, intraprendere nuove avventure..ma siamo qui da un mese e non siamo ancora riuscite a farci dei buoni amici ma solo a lavorare tutto il giorno e a dormire poco - la ragazza si bloccò guardando l'amica negli occhi che era solo un paio di centimetri più alta - e sai che io ho bisogno delle mie ore di sonno o potrei dare di matto -
Beatrice portò le mani avanti sorridendo - Non ti sopporterei se dessi di matto, decisamente - disse ravvivandosi i ricci rossicci con un gesto della mano e riprendendo a camminare in direzione del locale in cui lavorava che si trovava poco distante dalla caffetteria di Sofia. Poi semplicemente, indicando con un gesto del braccio ciò che la circondava, disse: - Abbi fiducia, questa è la nostra città -.
Le sembrò strano sentire una frase così positiva uscire dalla sua bocca perché lei era sempre stata una ragazza realista la cui bilancia pendeva più verso il pessimismo; stranamente però sentiva di trovarsi finalmente al suo posto, nonostante fosse lì solo da un mese e non avesse fatto ancora granché di particolare, era una sensazione che non voleva abbandonarla e un po' di ottimismo nella sua vita non poteva farle che bene.
Sul viso di Sofia sembrò spuntare un sorriso, forse contagiata dall'improvvisa e rara positività dell'amica, e una volta arrivata davanti alla caffetteria con una bellissima insegna che diceva "Les fleur du mal" si fermò per salutare Beatrice: - Ci vediamo qui fuori per pranzo alla solita ora e.. - la sua espressione divenne improvvisamente maliziosa - Sii carina con Mr sexy barman -. Detto ciò non diede a Beatrice neanche il tempo di ribattere che sparì all'interno del locale lasciandola sola su quel marciapiede con le guance arrossate.
Il famoso Mr sexy barman era un ragazzo poco più grande di lei, di circa venticinque o ventisei anni, che lavorava insieme a lei e ovviamente si occupava dei cocktails. Sofia era convinta che il ragazzo, di nome Max, ci provasse spudoratamente con lei anche se non aveva mai espresso chiaramente le sue intenzioni. Il resto si può intendere facilmente: Sofia la spingeva ad "approcciare" con Max, cosa che lei aveva escluso quasi categoricamente e che puntualmente, quando il ragazzo le sorrideva o le diceva qualcosa di gentile, veniva messa per qualche istante in discussione.
La ragazza scosse la testa e accennò un sorriso pensando ai piani che l'amica stava sicuramente architettando per quella faccenda e passando per le strisce pedonali attraversò la strada.
Prima di entrare nel locale si guardò attorno: sembrava una giornata tranquilla, almeno più del solito, ma sentiva che forse qualcosa sarebbe potuto cambiare. Beatrice scosse di nuovo la testa, io e le mie stupide sensazioni.





Salve, salve, salve. Questo è il primo capitolo della nostra ff sui One Direction, un capitolo introduttivo sulla vita delle due protagoniste. Speriamo sia di vostro gradimento (: Commentate, gente, commentate!
F. & V.

  
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