Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Inu_Ran    09/10/2012    2 recensioni
"Ho cambiato il nome da The Game a perfect ma la storia non ha subito cambiamenti."
Il mondo è diviso in due parti dove vivono gli umani e i demoni. Nessuna delle due parti
si può incontrare. Inuyasha si ritrova in un mondo che lo odia e tra le difficoltà che la vita
gli porrà davanti troverà qualcuno che riuscirà ad alleviarla. Se vi ho incuriosito entrate, buona
lettura a tutti=)
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                         The Game
PrologoIn un mondo dominato da esseri umani e demoni coloro che sono una via di mezzo non sono tollerati. I mezzi demoni erano abbastanza rari poiché l’infatuazione tra umano e demoni era vietata, figurarsi la nascita di un figlio. Coloro che avrebbero infranto questa legge sarebbero stati puniti con la morte. Eppure lui non capiva come mai la sua vita non fosse giunta al termine, in quel lurido e buio luogo,dimenticato da tutti, la sua folta chioma argentea risplendeva grazie ai riflessi della Luna che filtravano da una piccola fessura sul muro. Il forte odore di sangue  lo costrinse a portarsi una mano verso il viso per tappare il naso ma il gesto gli fu fatale. Le catene di ferro presenti  nei polsi e nelle caviglie non permettevano movimenti fluidi, anzi il suo gesto gli procurò del dolore. Una grossa chiazza di sangue color vermiglio sovrastava il pavimento nero sotto di lui. I suoi occhi gialli,ormai stanchi, si chiusero con estrema lentezza, il capo scivolò fino ad appoggiarsi nel pavimento. Aveva sonno. Voleva dormire e dimenticarsi di quella assurda situazione in cui si trovava ma non gli fu possibile. La porta della sua cella si aprì ma il buio presente non permise l’identificazione di colui che aveva aperto, l’unica cosa visibile erano i suoi occhi dorati. I pesanti passi di esso portarono gli occhi del mezzo demone a schiudersi. La Luna che fino poc’anzi aveva illuminato il prigioniero adesso era passata alla lunga chioma , anche’essa argentea, del demone.
“Inuyasha.”lui era rimasto ancora a terra ad aspettare che il demone parlasse, con molta fatica fece leva su un braccio perché l’altro gli doleva troppo, sicuramente doveva essere rotto, e si sedette per guardare meglio negli occhi il suo carnefice.
“Sei stanco fratellino?”la domanda irritò Inuyasha e la sua risposta ne fu la prova.
“Fottiti Sesshomaru”il silenzio che vi era prima fu ricoperto dalle risate di Sesshomaru, non era arrabbiato: era divertito. Si, divertito da quella situazione perché Inuyasha poteva continuare ad insultarlo ma non cambiava niente poiché quello dietro le sbarre era lui.
“Se te la vuoi prendere con qualcuno incolpa tua madre.”Cattivo, malvagio e vedere suo fratello infervorarsi per quella frase lo rallegrava.
“Lei ti ha messo al mondo, sapeva che era un rischio ma ha portato avanti la gravidanza incurante del pericolo.” Cattivo sempre di più, voleva scoprire quale sarebbe stata la reazione di Inuyasha.
“Tua madre era una troia.”
Il mezzo demone aveva sopportato di tutto ma quando insultavano la sua defunta madre il sangue di demone ribolliva; la conseguenza era la perdita dell’autocontrollo. Si alzò di scatto ma le catene lo riportarono al suo posto.
“Bastardo.” Questo insulto gli costò un altro taglio nell’addome, il demone  cane sollevo il prigioniero e lo sbatté contro la fredda parete, stringendo il suo collo. Ad Inuyasha parve di annaspare, l’aria non riusciva a passare e pensò che la sua vita stesse terminando. Sesshomaru non glielo avrebbe permesso:così il suo gioco sarebbe finito. Il fratello minore non era altro che una bambola nelle sue mani:il suo gioco, lui aveva il potere di decidere se farlo morire o tenerlo in vita.
Un gioco, solo un gioco. Questo il mezzo demone lo sapeva ma non aveva abbastanza forza per vincere la  partita contro il demone.
“Non ti permettere mai più di mancarmi di rispetto. Chiedimi scusa.”
Allentò la presa di poco per permettere ad Inuyasha di parlare, non appena i polmoni presero l’aria necessaria per parlare fece le sue scuse, ma Sesshomaru non era soddisfatto voleva vedere  il suo orgoglio frantumarsi.
“Più forte non sento.”
“SCUSA.” Urlò infine mordendosi il labbro inferiore con i canini, un sottile rivolo di sangue scese dalla sua bocca. Sesshomaru lo lasciò e poi uscì senza emettere parola. Il suo corpo cadde a terra emettendo un forte tonfo. Chiuse gli occhi e dopo pochi minuti si addormentò forse quella sera avrebbe sognato una vita diversa.
 

 
Angolo autrice:
Salve=)ho scritto 3 storie su questo fandom ma si concludevano in 1 capitolo così adesso mi sto dedicando a una storia più lunga. Il razzismo verso i mezzi demoni e l’infanzia di Inuyasha sono un tema che mi appassiona molto. Se dovesse esserci una storia simile la cancellerò. Per ora è corto ma i 
prossimi saranno più lunghi e forse aggiungerò altre coppie.
Fatemi sapere che ne pensate, se devo continuare o no. Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito o inserito in una delle tre liste.
Grazie a tutti, ciao ^.^
  
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