Quella notte dormii poco e niente ripensando alla serata che avevo appena passato, era mia abitudine svegliarmi presto la mattina in modo da lasciare la casa ordinata prima di andare a lavoro e quella mattina come al solito alle 5 e mezzo ero già in piedi, stavo approfittando del fresco per stirare e non appena si svegliò anche Sara accesi la radio, che mi aiutava a concentrarmi e a non pensare al tempo che passava; avevo sistemato tutto mancava solo il mio letto da fare e salii le scale portando con me il telefono da cui sentivo la musica.
Avevo inserito la riproduzione casuale ed erano appena iniziate le note di Next to you di Bieber, e senza farlo apposta iniziai a canticchiare, non avevo di certo l’ugola d’oro né tantomeno me la cavavo per questo cantavo il meno possibile e lo facevo quando ero sola.
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La sera precedente quando tutti erano sulle montagne russe avevo approfittato del fatto che eravamo soli e avevo chiesto a Sara di uscire con me, dovevo organizzare ancora tutto perché non aspettavo una risposta positiva e quella mattina avrei trovato un posto abbastanza carino e tranquillo in cui portare Sara.
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La sera precedente avevo accompagnato Kelsey a casa ed mi ero diretto a casa mia, quella notte non riuscii a chiudere occhio e avevo delle parole che mi frullavano in testa così decisi di scriverle su un foglio; quando finii di aggiustare la canzone che ne era uscita dai miei pensieri suonò la sveglia segno che erano le 7, conoscendo Sofia era ancora a casa quindi decisi di farmi una doccia e raggiungerla.
“Buon giorno gente” dissi dopo che Sara aveva aperto la porta, “Come va?” continuai dando un occhiata in salotto per controllare se ci fosse l’altra ragazza, “Tutto bene” disse mettendo la tazza nel lavastoviglie, “Sofia è  sopra, vai” rispose la ragazza dopo aver notato che ero impaziente e indicò le scale attraverso le quali si sentiva della musica; Sofia era nella sua stanza che trafficava con dei vestiti e nel frattempo cantava le canzone di Bieber, conoscevo quella canzone per cui iniziai a cantare “You are my dream, there’s not a thing I won’t do, I’ll give my life up for you coz you are my dream”.
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Stavo mettendo a posto i vestiti quando qualcuno iniziò a cantare, mi girai all’improvviso e trovai Tom davanti la porta della stanza che stava cantando le esatte parole della canzone e mi misi a ridere, aveva indossato dei jeans e una felpa, “Buon giorno comunque” dissi raccogliendo da terra una maglietta che era da lavare, “Buon giorno a te, sei pronta per andare a lavoro??” chiese avvicinandomi e dandomi un bacio sulla guancia, “Ehm veramente stavo aspettando Jay per andare a fare colazione” risposi in imbarazzo e notai il suo sguardo triste, vederlo così era come un colpo al cuore per questo aggiunsi “Ma puoi venire con noi”.
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Ero curioso di sapere come stava andando l’uscita tra Sofia e Jay, tutti sapevamo che sarebbero andati da Milkshake e volevo andarci anche io ma Nathan e Siva mi avevano praticamente sequestrato, “Mi lasciate andare???” chiesi, “Max lasciali tranquilli” rispose Siva, “Ma voglio un frappè!!” obbiettai, “Il frappè può aspettare il loro ritorno” disse Nathan.
 “Ma che sta succedendo??” disse Kevin entrando nella stanza, ero legato ad un sedia e Nath e Siva mi guardavano come due guardie carcerarie, “Max voleva disturbare Jay e Sofia” rispose baby Nath, “A proposito hai trovato un posto per stasera??” chiese Siva al ragazzo, “Visto che tutti andranno in qualche locale importante la porto all’Hard Rock” disse sorridendo,conoscendo sia lui che Sara ero sicuro che le sarebbe piaciuto anche perché Nathan aveva sicuramente prenotato un tavolo in una zona abbastanza tranquilla nel locale.
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“Cosa fai stasera??” chiesi a Sofia che era impegnata a bere il suo frappè al cioccolato, mi sembrava una bambina, si emozionava per qualsiasi cosa ed era sempre pronta ad aiutare tutti, “Ho promesso a Max che avremmo visto la partita insieme, gioca lo United stasera” rispose euforica, se avessi potuto cambiare solo una cosa in lei sarebbe stata la sua passione sfegatata per il calcio, ma se ciò non l’avesse contraddistinta non sarebbe stata la ragazza che era ora; e poi Sofia mi aveva sopportato tante di quelle volte specialmente quando la notte sia io che Tom tornavamo ubriachi e ci facevamo portare dal taxi a casa sua.
“Allora mi aggiungo a voi” dissi mettendole una mano tra i capelli e mettendoli in disordine, “Ma la smetti? Già sono disordinati di loro!!” mi gridò cercando di sfuggire alle mie mani, “Dai va bene basta e poi dobbiamo andare a lavoro” risposi uscendo dal locale.
Quando ero andato a prendere Sofia mi ero ritrovato in auto anche Tom che sembrava essersi auto-invitato, all’inizio mi aveva dato un po’ fastidio ma non volevo rovinare quel momento così decisi di fare finta di niente, avrei parlato con Parker successivamente.
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“Tom possiamo parlare??” chiese Jay dopo che Sofia andò nel suo ufficio, sicuramente voleva parlarmi di quella mattina, “Dimmi tutto” risposi sorridendo, “Senti credo che tu abbia capito che vorrei approfondire il mio rapporto con Sofia e per favore lasciami un po’ di spazio” disse il ricciolino, “Ascolta Jay io mi sto comportando da amico e se mi stai chiedendo di passare meno tempo con lei credo di non poterti accontentare, continuerò ad essere al suo fianco” risposi “Ma stasera vi lascerò tranquilli” continuai sorridendo e facendolo tranquillizzare.
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“Eccomi” gridò Sofia scendendo dalle scale, “Finalmente mancavi solo tu e la partita sta per iniziare” dissi sorridendo, “Meno male che ho ordinato le pizze” disse Jay, “Ma sei sicuro che vuoi rimanere?? Non è che ti annoi??” chiese la ragazza che si era nel frattempo accomodata sul divano, “Per te questo è altro” rispose, avevo la nette impressione che quella sera sarei stato il terzo incomodo.
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Ero passato a prendere Sara, che si era fatta trovare davanti la porta di casa, avevo indossato un semplice jeans e la felpa di Stewe Griffin; “Il cane mi ha mangiato i calzini, di nuovo!!” disse entrando in auto con un tono così arrabbiato che mi fece ridere, “In fondo vi fa compagnia” risposi.
Durante il tragitto parlammo del più e del meno fino a quando non arrivammo a destinazione, “Hai prenotato un tavolo in disparte solo per noi?” chiese Sara seguendo la cameriera, “Ovvio così staremo tranquilli”.
“Cosa farai a Natale?” chiesi prima di riportarla a casa, “Torno a casa” rispose sorridendo.
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“Povero Max, lo United ha perso” dissi entrando in casa e lasciando la porta aperta per fare entrare Jay, “Io non capisco cosa provate nel vedere 22 persone che corrono dietro una palla” rispose sedendosi sul divano, “Scusami prometto che non ti annoierò più con il calcio, a proposito vuoi una camomilla??” chiesi mettendo a scaldare l’acqua, “Va benissimo, cosa fai a Natale??”, e cercai di essere il più distaccata possibile durante la risposta, mi faceva male parlare della mia famiglia, “ Rimango qui con Tom e Kelsey”, “Ci sarà da divertirsi” disse ironicamente, “Mi tratteranno come la loro bambina, infondo anche se sono amici il legame che li accomuna è ancora molto forte” risposi sedendomi accanto a lui e passandogli la tazza.
“Sofi ti voglio bene” disse abbracciandomi e mi lasciai cullare tra le sue braccia fino a quando non mi addormentai.


SickOfLoveSong
*caugh caugh* eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ^.^ ho postato il capitolo il prima possibile:) spero vi piaccia ance se sinceramente non abituatevi troppo al rapporto che si è creato tra Jay e Sofia :) e non dico più niente poi spoilero troppo XD a parte questo tolgo il disturbo e vi lascio leggere in santa pace:) al prossimo capitolo:)
Grazie a chi legge, a chi recensice, a chi mi sopporta, a chi apri il link per vedere di cosa si tratti:) 
seguitemi su twitter se vi va:) sono @sick_oflovesong