Cominciarono a battersi come il giorno prima, senza
aumentare troppo la propria potenza. Dopo poco, però, iniziarono il
vero
combattimento, aumentando le loro auree e utilizzando tecniche che
prima non
avevano ancora sfoderato.
Si scontrarono fino a pomeriggio inoltrato, senza
nessuna
interruzione, fino a che, stremati dalla fatica e dalla rabbia, poiché
nessuno
dei due cedeva, si fermarono in piedi sopra ad una roccia.
“Già stanco, Kaaroth?” chiese Vegeta, tentando
disperatamente di nascondere il fiatone e il sudore che cadeva dal suo
corpo.
“Certo che no, Vegeta, siamo solo all’inizio!” rispose
Goku
nelle medesime condizioni del suo nemico.
Sapevano che non potevano andare avanti così. Sarebbero
morti entrambi per l’impossibilità di uno di prevalere sull’altro.
Così Vegeta decise di iniziare a provocare Goku.
“Sai Kaaroth, stavo pensando…come mai ieri non hai fatto
niente per salvare quei terrestri insulsi? Insomma, tu, l’eroe della
Terra, che
non tenti di tutto per aiutare i più deboli…Mi sembra molto strano!
Forse tu
non sei realmente buono come vuoi far credere! Sei un Saiyan!”
Goku, a quelle parole, rabbrividì. Vegeta sembrava aver
capito perfettamente la battaglia che si stava svolgendo nella sua
mente e
stava cercando di sfruttarla a suo favore.
Il Principe, vedendo che Goku esitava, riprese con
coraggio:“Tu dovresti comportarti da Saiyan, sei un Saiyan, non lo puoi
negare…anche la passione per le sfide, i combattimenti, la voglia di
prevalere
lo confermano…non puoi nasconderlo!” disse con voce persuadente.
Ancora una volta Goku non disse nulla. Era confuso, non
sapeva più chi lui fosse…o forse no lo aveva mai saputo. Vegeta era
l’unico
rimasto della sua razza. Inoltre sapeva che le parole del Principe
erano vere:
il suo stile di vita era proprio di un guerriero Saiyan e il fatto di
non aver
salvato quei giornalisti innocenti confermavano che lui era della
stirpe dei
Saiyan, anche se non lo voleva ammettere a se stesso. Ora lo sapeva e
stava
cominciando ad accettare la sua natura.
“Io sono cattivo, altrimenti perché non ho voluto
salvare
quei terrestri?” si chiese.
Vegeta aveva perfettamente ragione. Doveva essere un
Saiyan
al completo. Cattivo, potente e spregiudicato. E da allora lo sarebbe
stato.
Il suo avversario
vide
che era quasi riuscito a convincerlo della verità delle sue parole. Ora
doveva
terminare la sua orazione.
“Vedrai, starai
meglio se
ti comporterai come me…rispetterai la natura della tua razza e ti
sentirai più
te stesso!” proseguì Vegeta, stupendosi di dire cose che non aveva mai
detto
prima di allora.
Goku ascoltava le sue
parole tenendo la testa bassa. Ormai aveva quasi deciso
definitivamente.
Sarebbe stato il nuovo compagno del suo Principe.
Goku, dopo circa
mezz’ora
senza dire una parola, si decise a parlare:“Sì, hai ragione…credo che
comincerò
a comportarmi completamente come uno della nostra razza.”
“Hai fatto la scelta
migliore, Kaaroth! E ora se sei d’accordo, andiamo alla conquista del
pianeta
Slipliat!” disse Vegeta eccitato dall’aver finalmente convinto Kaaroth.
“Ti seguo!” disse
Goku
fermamente convinto di quello che stava facendo.
Vegeta volò in
direzione
delle navicelle con cui lui e Nappa avevano viaggiato per arrivare
sulla Terra.