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Autore: in love with horan    09/10/2012    3 recensioni
E se quel giorno lui non fosse arrivato tardi?
E se lei non avrebbe litigato con l'insegnante?
E se quel bambino non sarebbe entrato a far parte delle loro vite?
E se la smettessi di riempirvi di domande inutili e farvi leggere in pace questa benedetta OS?
Bene, dopo un monologo demente, vi lascio alla vostra lettura..
Scusate se vi farò perdere del tempo con le mie solite sparate =3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-ecco bravo, adesso l'hai fatto piangere..sei contento?- urlo riprendendo quello stupido bambino
-non è colpa mia, sei tu quella che continua ad urlare facendolo spaventare- ritira il bambino verso di sè
-Liam, mollalo o sarà anche peggio- lo ritiro dalla mia parte
-lascialo tu, non sei degna di essere madre di Ben- un'altra volta dalla sua parte
I nervi ormai erano alle stelle
-HO.DETTO.LASCIA.QUESTO.STUPIDO.PUPAZZO!- sbotto nervosa strappandoglielo dalle mani, ma dalla troppa forza scivola dalle mani pure a me, volando dritto giù dalla finestra
-NOOOOO- urliamo all'unisono correndo al davanzale per vedere quello stupido bambolotto spiaccicato sull'asfalto
Una macchina lo investe subito dopo
-ecco bravo, complimenti..lunedì lo spiegherai tu alla Signar- dico richiudendo la finestra, adesso, quando ormai era tutto successo
-non è colpa mia- ancora?
-è colpa tua se sei entrato tardi in classe- gli sbraito contro prima di richiudermi in camera mia, sbattengli la porta in faccia
 
FLASHBACK__
 
-allora ragazzi, oggi abbiamo un nuovo progetto- butto la testa tra le braccia piegate sul banco
-sparatemi- mugugno stufa
Sento le risa soffocate di Niall, il biondo ,nonchè mio compagno di banco
-sarà una cosa che riguarderà il vostro futuro- rialzo la testa
-si metterà il tutù e farà la ballerina?- chiedo ironica
Amavo ballare, quello era il mio unico futuro
Il biondo mi da un spinta facendomi segno di stare zitta o la professoressa ci avrebbe scoperto
Alzo gli occhi al cielo
Quanto poteva essere uno studente modello quell'irlandese da strapazzo?
Il mio compagno di banco sin dalle medie, dal giorno in cui si era trasferito, migliore amico che sapeva più cose di me lui che io stessa
Mi sopportava nei pomeriggi di noia, di pianti, di risate, e di compiti..quelli erano dei pomeriggi tremendi
Lui era la mente, io ero...niente!
Io non ero niente
Mi bastavano solo due cuffie, uno specchio e addio mondo
Se la matematica, come la storia, o la fisica, o qualunque altra materia fosse stata come la danza, a quest'ora avrei avuto il massimo in tutto
Ma la danza resta solo passi e movimenti sotto l'effetto della musica
-questo sarà il vostro compito per questa settimana!- la professoressa mi riporta alla realtà uscendo da uno scatolone un bambolotto che chiude e apre gli occhi ad ogni movimento
-wow, che cosa carina...ehm, che sarebbe?- chiedo avvicinandomi ad Horan
Alza le spalle e mi indica nuovamente la professoressa che sta per parlare
-per questa settimana sarete genitori- esce un foglio dalla carpetta -vi dividerete in coppie e accudirete questo bambolotto come se fosse vostro figlio- trattengo le risate
La professoressa, stufa dei miei momenti sarcastici, alza lo sguardo furiosa nella mia direzione
-Smith, qualcosa non va?non le piace il compito che le ho appena lasciato?- dice lei togliendosi gli occhiali per posarli sulla cattedra
-oh...- mi rimetto composta -certo che mi piace- fingo un sorriso -solo che mi sembra davvero un'idea stupida- nella classe parte un boato di risatine
Stizzita, la vecchietta si avvicina velocemente al mio banco con quell'ammasso di plastica con cui ci giocavo quando avevo tre anni
-visto che le piace essere tanto al centro dell'attenzione- io? -sarà proprio lei la prima ad essere genitore- mi passa il bambolotto
Rigiro quel coso tra le mani osservandolo bene
Almeno ha il pipino e non avrà problemi di mestruazioni e parti quando sarà grande
-e chi sarebbe mio marito?- chiedo con fare ovvio mentre lei riparte in quarta per andare a recuperare gli altri bambolotti per il resto della classe
In quel momento esatto in cui lei stava per dire un nome a caso, che poi sarebbe stato Niall da sempre mio compagno di progetti, la porta dell'aula si apre
Le labbra della strega si allargano in un sorriso tutto tranne che di buon segno!
-signorino Payne, qual buon vento?- chiede lei sfacciata
-scusi signorina Signar..stamattina ho perso il bus e ho dovuto fare la strada a piedi- risponde lui velocemente ancora inchiodato sulla porta
-bene- riporta gli occhi sul registro -non voglio metterti una nota di ritardo, ma devo punirti lo stesso- il ragazzo si affretta a sedersi al suo solito posto accanto al mio banco, accanto al pakistano sexy
Nella mia classe c'era proprio una varietà di ragazzi, c'era l'imbarazzo della scelta
-che ne dice di essere il marito della signorina Smith per una settimana?- dice lei bastarda
-COSA?- urliamo all'unisono
Lui per la sorpresa, io per lo schifo che aveva appena detto
Payne e Smith non suonavano bene, lei è gentile, lui è stronzo, lei è carina, lui è stronzo, lei è perfetta, lui è stronzo
In poche parole, LUI E' STRONZO!
-no, perchè lui?c'è Horan disposto ad essere il padre dei miei figli- non era una frase fatta, giuro!
-BASTA- picchia forte sulla scrivania -ho deciso...Payne, Smith siete genitori del vostro bambolotto- quel coso di plastica tra le mie mani, scatta a piangere
-tieni tuo figlio- glielo passo -prima che gli stacco la testa- lo recupera senza ancora aver capito nulla
 
FINE FLASHBACK__
 
-Sophy..dai svegliati- qualcuno mi smuove dolcemente nel mio letto
-uhm..che ore sono?- dico con voce roca mentre continuo a strofinare un occhio
-sono quasi le otto, i ragazzi sono rientrati poco fa- mi dice per poi sedersi al bordo del mio letto
Mi metto seduto sbadigliando
-ho fatto uno strano sogno- dico stirando anche le braccia
-cioè?- chiede lui curioso
Lo guardo bene ancora assonnata
-che Louis Bennet Janny Gonzales Servitos Gaellos Payne fosse volato giù dalla finestra- rispondo atona
Si guarda intorno, quasi fosse spaesato, poi ritorna a fissarmi 
-ehm..guarda che BEN- sottolinea bene quel nome da lui scelto -è volato veramente giù dalla finestra, guarda com'è ridotto- mi indica la sedia della scrivania occupata da qualcosa rifatto tutto da scotch
Dopo qualche secondo scoppio a ridere, seguito da lui
-guarda il lato positivo..almeno non piangerà più e non ci terrà svegli la notte- cerco di essere positiva
-si, certo hai ragione..anche se le urla della Signar si sentiranno fino al Marocco- ridiamo insieme
Che ce ne fregava se uno stupido pupazzo aveva mandato all'aria metà della nostra media?
Almeno quel coso di plastica ci aveva fatto scoprire qualcosa di nuovo, meglio di essere genitori così adolescenti
Dopo la prima giornata di lite su come dovevamo tenere quel bambolotto, Harry, sempre un nostro compagno di classe, si era offerto gentile di invitarci a casa sua per quella settimana per riunire le famiglie
Se dovevamo tenere un figlio, i genitori non dovevano dormire in casa differenti
Ecco perchè eravamo dieci nella stessa casa, a mantenere cinque bambolotti..ormai quattro perchè uno l'avevamo appena perso
-siamo dei pessimi genitori- dice facendosi spazio sul mio letto
-tanto abbiamo tempo per farci un figlio- mi accoccolo sotto il suo braccio
-intanto godiamoci la nostra adolescenza e divertiamoci come si deve- le sue parole mi danno un senso di malizioso
-ora?- chiedo alzando il viso, sbattendo i miei occhi nei suoi
Annuisce con foga per poi lasciarmi un bacio
Scatta in piedi dal letto tra le risa, lo seguo fino alle scale dove già sentiamo le risa degli altri sbattere tra i muri del salotto
-dovrebbero essere tutti in salotto, prendiamo il necessario- mi indica la stanza di Niall
Apro velocemente l'armadio, recupero l'armatura e ritorno da Liam
-sono cariche- sorrido soddisfatta
Perfetto, come degli agenti 007, scendiamo lentamente le scale con la paura che possano scoprirci e mandare il piano all'aria
Le risate sono sempre più forti e sempre più vicine
Liam mi fa un occhiolino
Però così non vale..così potrei cadere a terra visto che le gambe sembrano mancarmi
Scuoto la testa per togliermi tutti quei pensieri appena passati
Entra lui per prima nella sala facendo un grande urlo
-ALL'ATTACCO- impauriti gli altri si girano non aspettandosi delle palle di vernice colorata sbattergli sulle maglie, felpe, tute, che portano
I fucili ormai erano scarichi, ma le nostre energie erano troppe
Saliamo quei scalini a tre a tre per evitare che quei pazzi che ci insultavano ci prendessero
Rientriamo in camera mia, ancora tra le risa, e col fiatone
Posiamo i fucili sul pavimento e ci buttiamo sul letto con la paura di spaccarlo
-non se l'aspettavano- dice lui ancora ripensando alla scena dei ragazzi del piano di sotto ormai color arcobaleno
Le risate cessano, mentre il soffitto diventa interessante durante quel silenzio tombale
-Sophy..- mi richiama lui
-mh..- mugugno in risposta
-fino ad ora ci siamo divertiti come si deve- mi rinfresca la memoria -che ne dici di goderci la vita?- mi chiede sorridente
Mi giro a guardarlo, poi sorrido anche io e aggacciandomi con le braccia al suo collo ci scambiamo un bacio che di casto non c'era proprio nulla
-ho chiuso la porta a chiave- sussurra sulle mie labbra cominciando a privarmi della mia maglia bianca che portavo
Non sapevo che la scuola potesse servire a qualcosa se non ad insegnarti a rimanere sveglio la mattina
La scuola, il progetto, la Signar mi avevano fatto conoscere qualcosa che fino a quel momento credevo esistesse solo nelle favole


 
 
CIAO FA SCHIFO CIAO!
bene, è una stupida cosa nata all'improvviso
Nella mia testa era perfetta, ma le mie mani non 
hanno collaborato stavolta..perciò bo, se vi va
lasciate il vostro pensiero, il mio è che è una
cacata assurda =)
 
 
xoxo S
   
 
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