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Autore: A n g e l a    09/10/2012    3 recensioni
"Presi un bel respiro e mi buttai.
Finalmente potevo dire addio a tutto, a tutti ma soprattutto a lui.
A lui che mi aveva tradito con Eleonor, che io reputavo mia amica, e l’aveva pure messa incinta.
Ma ormai non importava.
Ormai era andata così.
Ormai lui era sposato, aveva un figlio e una moglie.
Ormai lui mi aveva dimenticato."
ATTENZIONE! Larry (Louis/Harry)
Melodrammatica, drammatica, malinconica, triste e chi più ne a più ne metta.
Buona lettura.
§ A §
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Someone i like you.



Il sogno dei One Direction era finito da un pezzo.
Erano passati otto anni da quando avevamo fatto il nostro concerto d’addio.
Non vedevo i ragazzi da molto, ma soprattutto non vedevo Lui da troppo.
Non ci vedevamo da un paio d’anni.
Mi mancava da morire.
Mi ricordo ancora l’ultimo giorno che trascorremmo come band, è stata colpa mia se ci siamo divisi…
No, ma che dico, è stata colpa sua.
Sua e di quella puttana di Eleonor.
*Flashback*
- Hazza ti devo dire una cosa…-
-Dimmi Boo. – avevo detto mentre cercavo disperatamente un paio di calzini nell’armadio.
-Siediti…-
Mi girai di scatto, doveva essere molto importante perché non aveva il suo solito sorriso stampato in faccia, e la cosa era alquanto strana.
Mi sedetti sul letto difronte a lui.
-Io…io ho messo incinta Eleonor-
-Che cosa?!-
Il mondo mi cadde addosso. Stavamo insieme da quasi cinque anni e lui mi veniva a dire questo?!
-Io… devo prendermi le mie responsabilità. Non posso lasciarla sola. –
-E lasci solo me?- dissi piangendo.
- Io non posso farci nulla io…-
-No, tu non dovei fare nulla con Eleonor. L’avevo chiamata io per non far sospettare di nulla i fan! Non per farla mettere in cinta da TE!- urlai fuori di me.
-Non so che dire Harry se non : mi dispiace! –
-Non me ne faccio un cazzo delle tue scuse. Ma vaffanculo va!-
Uscii da quella stanza e lo vidi solo al nostro concerto di addio, poi a una riunione come vecchi amici ed infine un anno e mezzo prima al mio trentesimo compleanno.
Ma non ci dicemmo nulla se non : Ciao ,auguri e grazie.
Mi mancava, mi mancavano i suoi baci, i suoi abbracci le sue occhiate, mi mancava LUI.
Dopo otto anni continuavo a crogiolarmi nel mio dolore infilandomi solo ogni tanto in dei locali gay.
Non m’importava della stampa che anche ora mi stava alle calcagna, m’importava solo di dimenticare, almeno per una notte, Louis.
Oggi era l’ottavo compleanno di suo figlio, come al solito c’invitò tutti.
Io non ci volevo andare, ma poi Zayn mi convinse.
Edward.
Ecco come lo avevano chiamato.
Quel bambino non mi stava antipatico, anzi.
Solo che ogni tanto mi chiedevo cosa sarebbe successo se non fosse nato.
Forse io Louis ci saremmo sposati? Forse avremmo fatto coming out? Forse io ora non starei soffrendo come un cane, o forse avremmo litigato e ci saremmo lasciati?
Non lo sapevo, ma non aveva nemmeno tanto senso chiederselo anche perché ormai Ed era nato e non c’era nulla da fare.
“Zio Harry? Mi canti una canzone?” quel bimbo mi faceva una tenerezza assurda.
Stavo per rispondere di no, ma lui mi guardò con quegli occhi blu tanto simili a quelli del padre.
“ Certo piccolo. Conosci Adele?”
“Si, è una grande cantante.” mi disse. Era sveglio il bambino.
“Bene…” Iniziai a cantare Someone I like you era la canzone che rappresentava di più la storia mia e di Louis. Era la storia che descriveva maglio la Larry Stylinson.
Louis mi tirò via una volta finita la canzone. Mi tirò nel suo bagno e mi baciò.
“ Non troverò mai nessuno come te…” gli sussurrai all’orecchio.
“Harry io… non posso sfasciare una famiglia.”
“ Lo so, prima non potevi lasciarla sola e ora non puoi sfasciare una famiglia… Ma almeno voglio sapere una cosa… Mi ami ancora?”
Lui sembrò scottato dalle mie parole.
“Io…non lo so.”
“Allora non abbiamo altro da dirci. Ci vediamo Lou.”
E lo lasciai lì, nel bagno ,mentre ,sotto gli sguardi attenti di tutti, mi dirigevo alla porta prendendo la giacca.
Uscii di lì senza salutare. Non ce ne era bisogno, se volevano farlo, potevano benissimo farlo al mio funerale.
Entrai in auto e iniziai la mia corsa verso la mia fine.
Arrivai lì, dove io e Louis trascorrevamo i nostri momenti .
Era una casetta su un albero. Lì intorno non c’era nulla se non verde, verde e tanto verde.
Quando stavamo ancora insieme mi diceva che quel verde gli ricordava i miei occhi.
Ma ormai lui non mi avrebbe più detto nulla se non da sopra la tomba.
Lì vicino c’era una rupe, dieci metri più sotto un fiume.
Presi un bel respiro e mi buttai.
Finalmente potevo dire addio a tutto, a tutti ma soprattutto a lui.
A lui che mi aveva tradito con Eleonor, che io reputavo mia amica, e l’aveva pure messa incinta.
Ma ormai non importava.
Ormai era andata così.
Ormai lui era sposato, aveva un figlio e una moglie.
Ormai lui mi aveva dimenticato.
Ormai non potevo fare altro che ammazzarmi sperando solo che finisse presto… appunto!
Ma perché a me questi dieci metri ne sembravano mille?!
Non riuscivo ad aprire gli occhi… allora era così la morte?
L’avevo immaginata diversa.
Sentì delle mani sul mio corpo.
Le sue mani.
Delle lacrime sul mio viso.
Le sue lacrime.
Una voce straziata dal dolore.
La sua voce.
No, piccolo non piangere.
Nervermind
 I’ll find someone I like you
I wish nothing of the best
For you too
Canticchiai ormai schiavo di quelle parole...


Ok, premetto che questa storia era nata per finire bene, ma oggi non sono proprio dell'umore.
Vabè, lasciate una recensione .
Farlo allunga la vita dello scrittore, quindi fate un'opera di bene e....RECENSITE!
Un bacio.
§ A §





 

  
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