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Autore: _fedss    09/10/2012    13 recensioni
Sono passati cinque anni da quel giorno.
Cinque anni dalla fine di quell'incubo e dall'inizio del grande dolore.
Cinque anni e Richard Castle ancora non riesce a darsi pace.
Continui incubi e tormenti popolano le sue notti.
Si sente seguito, spiato.
Ma non da poi tanta importanza ai suoi timori.
Ormai la donna che ama non c'è più.
E se non fosse così?
Se l'incubo non fosse ancora finito?
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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You’re all I taste, at night inside of my mouth.

 

Alle ragazze del Made Of,
grazie di tutto. ♥

 
 
«Voglio andare da mamma!»
 
Piange da circa tre ore. La mora in piedi accanto a lui lo guarda spazientita, non sa più cosa fare. Ha provato a cantargli una canzone, a preparargli da mangiare... Gli ha pure comprato qualche giocattolo per strada!
 
La verità è che il bambino vuole la sua mamma e lei non lo è. Quel bambino non è suo figlio. È il figlio dell'uomo che ama e di un'altra donna.
 
È stata cattiva in passato ma, Richard, l'ha fatta cambiare. Aveva smesso di pensare ai soldi ed aveva cominciato ad amarlo. E Roy James era stato come una ventata d'aria fresca nella sua vita. Era stato il bambino che non avrebbe mai potuto avere.
 
L'aveva accudito come fosse suo. Aveva amato anche lui, immensamente. Il piccolo le regalava gioie che nessun altro riusciva a darle. L'aveva cresciuto quando lo scrittore aveva bisogno di aiuto, l'aveva tranquillizzato quando il padre era ubriaco. L'aveva stretto forte, quando gli mancava la mamma.
 
Se ne rende conto solo adesso. Non è così cattiva da separare Roy James dalla madre. Non lo vuole vedere piangere. L'ha portato via in un momento di rabbia improvvisa, spaventata dal fatto che forse, non avrebbe più potuto vederlo.
 
Forse dovrebbe riportarlo a casa...
 
 
 
 
«Buongiorno Kate» sussurra l'uomo. Le lascia un bacio sul collo mentre lei si stira per bene. Ha sonno, ha dormito male preoccupata per il suo... per il loro bambino!
 
«Rick, hai notizie di Melanie? Roy James?» chiede subito scattando seduta sul letto. Una nota, forse due, di terrore nella voce. Non riesce a stare senza il suo piccolino. Ha sopportato la distanza per cinque anni. Ora basta.
 
«Kate, tranquillizzati. Lo sai anche tu che Ryan ed Esposito stanno facendo di tutto e Melanie, la conosco, non farebbe male ad una mosca, soprattutto a...»
 
«Non la conosci bene» lo interrompe fredda, scostando la mano da quella di lui. «Ovviamente, per rimpiazzarmi, ti sei messo con la prima che hai trovato e...» guarda il dolore passare per gli occhi dell'uomo e si interrompe, pentendosi per essere stata così tagliente e diretta.
 
Rick si alza dal letto, le spalle basse. Rimane in silenzio mentre prende i vestiti dalla sedia e se ne va in bagno, chiudendo la porta dietro di se. L'accosta semplicemente, senza sbatterla e causare tanto rumore.
Kate si batte una mano sulla fronte dandosi della stupida. Castle ha sofferto così tanto... perché dirgli ancora cose cattive?
 
La giornata non è iniziata affatto bene.
 
Scende dal letto anche lei e si infila una maglietta dello scrittore. Lunga e larga, le arriva alle ginocchia. Si avvia verso la cucina dove trova Martha ed Alexis intente a fissare i loro piatti, ancora pieni. Non sembrano aver voglia di mangiare.
 
«Kate!» esclama l'attrice una volta accortasi della presenza della detective. Si alza dallo sgabello facendole posto. Una volta seduta, Beckett si prende la testa fra le mani e sente una mano di Martha sulla sua spalla.
 
«Che bello, sei rimasta a dormire!» le sussurra teneramente, sotto gli occhi assonnati di Alexis. «Questo significa che tu e Richard...»
 
Al solo sentir nominare lo scrittore, un brivido attraversa la schiena di Kate, che rivede davanti a lei la faccia sofferente dell'uomo.
 
«Le cose fra me e Rick», dice tranquillamente, «non vanno molto bene da quando sono tornata. Ma adesso non importa, voglio solamente trovare Roy James».
 
Non importa. Ecco ciò che arriva alle orecchie di Castle che è rimasto sopra le scale ad ascoltare. Un altro tuffo al cuore, l'ennesima pugnalata. Prende un respiro profondo e raggiunge le donne in cucina. Ignora Kate, lanciandole uno sguardo gelido, lascia un bacio sulla fronte di Alexis e accarezza i capelli della madre.
 
Poi, si allontana verso le studio e ci si chiude dentro. Tutto questo sotto gli occhi mortificati di Kate Beckett.
 
«Si, ho notato. Le cose non vanno affatto bene» esclama la donna dai capelli rossi.
 
 
Compone il numero che ormai conosce a memoria e attende. Ha già provato a chiamare durante la notte, una decina di volte. Ora ci riprova, non si da per vinto.
 
Non gli sembra vero ma, al quinto squillo, la donna risponde.
 
«Richard...»
 
«Melanie!» tuona. «Dove cazzo sei?!»
 
«Ti prego, fammi spiegare... io...»
 
«Riporta a casa mio figlio, adesso!» urla nervoso mentre sbatte il pugno sulla scrivania con forza. Sente Melanie che singhiozza dall'altro capo del telefono. Sembra mortificata. «Perché... perché l'hai portato via?» le chiede più calmo.
 
«Richard io... avevo paura che non me l'avresti più fatto vedere! Io so... so che stavi per scegliere lei e... mi sono sentita morire! Roy è come un figlio per me e...»
 
«Questo non cambia le cose! Riportalo a casa... ti prego!» la supplica. Ha bisogno di suo figlio. Ha bisogno di un po' di serenità nella sua vita, rivuole la sua famiglia al completo.
 
«Va bene. I-io... mi arresteranno?»
 
«Temo di si, Mel... mi dispiace, ma se torni al più presto proverò a far cadere qualche accusa» prova a rassicurarla.
 
«Sei sempre buono Richard... ti amo!»
 
«Melanie...» si alza dalla sedia ed inizia a passeggiare per la stanza. La mano che si tortura il mento e la barba incolta.
 
«Si lo so Richard, tu ami Kate, hai sempre amato Kate ed io ero solamente un rimpiazzo... una toppa per coprire il buco che lei aveva lasciato e...»
 
«Non è per Kate» la blocca. «Ero innamorato di te, sul serio! Mi hai fatto stare bene quando nessuno ci riusciva ma adesso...» sente qualcuno che bussa alla porta. «Ma adesso devo capire cosa voglio veramente dalla mia vita e... non sei tu, Melanie, mi dispiace».
 
«Ci vediamo tra poco» sente solo dire prima che la chiamata venga interrotta.
 
Di nuovo qualcuno bussa alla porta e lui alza gli occhi al cielo spazientito.
 
«Avanti!»
 
La porta si apre leggermente e la testa di Kate fa capolino all'interno, timidamente. «Rick...»
 
Lui non risponde. Si rigira fra le mani il primo bicchiere di scotch della giornata. Sono solo le nove del mattino.
 
«Rick, senti...» Beckett entra e accosta la porta dietro di se.
 
«Che vuoi?» Un sorso.
 
«Volevo sapere... ecco, ti ho sentito al telefono e... ci sono notizie?» Sta mentendo. Sa con chi ha parlato e cosa si sono detti. Ha sentito tutto.
 
«Era Melanie», un altro sorso. «Sta riportando Roy James a casa».
 
Kate non può far a meno di sospirare sollevata. «Ora chiamo Javier e Kevin, così l'arresteranno non appena sarà arrivata», continua Castle.
 
«Si, va bene, senti... volevo dirti che mi dispiace per prima e...», gli si avvicina gesticolando animatamente ma lo scrittore la interrompe.
 
«È tutto apposto Kate, hai solo detto quello che pensi di me».
 
«Non è così Rick, lo sai bene!» allunga una mano verso quella dell'uomo ma lui si ritrae in fretta. «Castle, per favore! Non sopporto più questa situazione, io... io voglio tornare ad avere il rapporto che avevamo prima!»
 
«Anche io, Kate, sul serio. Ma non riesco a ragionare quando... quando penso che tutto questo tempo io soffrivo credendoti morta mentre tu, in realtà, eri viva e...» contro il suo volere, qualche lacrima gli sfugge al controllo.
 
«Rick, ti prego... Non è questo e lo so. Se vuoi stare con Melanie, anche dopo quello che ha fatto, se sei veramente innamorato di lei, dopo tutto, puoi andare. Soffrirò ma ti lascerò andare da lei senza darti altre preoccupazioni. In questo momento voglio solo il bene di Roy James».
 
«Non ti importerebbe se... se scegliessi lei?» le chiese titubante.
 
«Cosa?! Stai scherzando, spero. Ovvio che mi importerebbe, ci starei male, soffrirei tanto ma... se questo vuol dire vederti felice...»
 
«Ti amo ancora, Kate. Ti ho sempre amata, non ho smesso un giorno, nemmeno un minuto. Pensavo a te costantemente, sempre». L'afferra per la vita e l'avvicina a se. La stringe forte nascondendo il viso fra i suoi capelli e inalando con forza il suo profumo.
 
«Non lasciarmi mai più, Kate. Ti prego!»
 
«Mai più Rick, te lo prometto», risponde lei in un sussurro stringendolo ancora più forte, e appoggiando la testa sul petto dell'uomo.
 
«Mai più...»
 
 
 
 
Angolino della Fe! :)
 
Buonasera, come ve la passate? *fa finta di niente per non iniziare a scusarsi del ritardo pazzesco*
Ho aggiornato il prima possibile, ho scritto questo capitolo sull’aereo ed eccomi qui!
Non penso sia un granché, ma la dolce Marta pensa il contrario e questo mi rassicura molto :’) Ah, e poi sono sempre la sua allieva sadica preferita, vero?
 
Vi lascio a rimuginare sulla 503 (?) o sul promo della 504 o.. sulle still della 505 o… boh, pensate a quello che vi pare, io vi lascio!
 
Grazie a tuti per l’attenzione, baci, <3
Fede.
   
 
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