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Autore: Phobos_Quake 3    10/10/2012    1 recensioni
Seguito di “Dolls And Robots War”. Con la distruzione di Unità Alice, il mondo ha riacquistato la pace perduta. Purtroppo, però, nuovi e misteriosi robot compaiono dal nulla e sembra proprio che il loro unico scopo sia distruggere Shinku e le sue sorelle. Da dove vengono? Possibile che Alice sia ancora viva?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4:

Dinosauri Robot



Quando arrivammo, la battaglia era già in pieno svolgimento. In uno scenario apocalittico, pieno di fiamme e cadaveri, c’erano Suiseiseki e Souseiseki impegnate a combattere contro due enormi dinosauri robot. Il primo aveva l’aspetto di un triceratopo con la pelle artificiale marrone, proprio com’era rappresentato in Jurassic Park o in vari libri e documentari sui dinosauri, e al posto delle due corna aveva due fucili e quando apriva la bocca, mostrava una mitragliatrice che si trasformava, all’occorrenza, in lanciamissili. L’altro era uno stegosauro con pelle color grigio-verde, e le placche arancioni sulla groppa. Anche lui aveva un lanciamissili in bocca. Le sue placche si staccavano e avevano due funzionalità proprio come gli aculei della coda: esplodevano come missili o tagliavano e infilzavano le cose. Il triceratopo stava combattendo contro Suiseiseki. Le stava sparando con i due fucili, ma senza risultato, e lei rideva come una matta. Provò anche con la mitragliatrice e i missili, ma lei continuava a ridere e a schernirlo.
-È tutto qui quello che sai fare? Impegnati di più!-
Come se avesse sentito l’ordine, la caricò e la prese in pieno buttandola a terra. Io e le altre stavamo per intervenire, ma qualcosa, sbucato dal nulla, mi afferrò. Erano le zampe posteriori di un enorme allosauro.
-Lasciami, dannato!-
Sentii Suigintou lamentarsi e un tonfo. Quando mi girai a vedere, lei era a terra e sopra di lei volava uno pterodattilo. Anche Hinaichigo e Kanaria subirono un attacco a sorpresa da altri dinosauri: Un deinonychus per la prima e un pachicefalosauro per l’altra. Cercai di liberarmi dalla presa dell’allosauro, ma questi spalancò la bocca e m’inghiottì. Solo un dinosauro, noti per non essere dotati di grandissima intelligenza, poteva fare un errore così madornale. All’interno del suo stomaco metallico, sorrisi della sua stupidità e iniziai a lanciare i miei petali danneggiandolo. Quando sentii un ronzio, capii che aveva smesso di funzionare e uscii da dove ero entrata prima che esplodesse. Una volta fuori, vidi in terra la testa del triceratopo. Sicuramente, Suiseiseki gliela aveva staccata con le sue piante viventi. Souseiseki, intanto, era impegnata a non farsi colpire dalle placche e gli aculei dello stegosauro roteando le sue cesoie come fosse un’elica.
-Adesso basta!- disse.
Volò verso il robot con le cesoie davanti a lei in verticale e lo tranciò in due come fosse burro. All’improvviso, un assordante suono simile a un urlo mi costrinse a tapparmi le orecchie. E non ero la sola. Anche le mie sorelle si tenevano le mani sulle orecchie. Solo i dinosauri parevano non sentirlo. Cercai di capire da dove venisse e finalmente compresi che era lo pterodattilo.
-Sui… Suigintou! Abbatti quel dannato pterodattilo!-
-Fosse facile! Prova a farlo tu se ci riesci!-
Incredibilmente, mi sentii mancare e non riuscivo a rialzarmi. Suigintou si rialzò a fatica e usò le sue ali dragone giusto per colpirlo e farlo smettere. Non appena fu a terra, e noi ci riprendevamo lentamente, lei, anche se con fatica, impugnò la spada e gliela lanciò contro prima che potesse spiccare il volo e riutilizzare l’attacco. Un altro dinosauro distrutto. Ne mancavano due. Hinaichigo tentava di bloccare gli attacchi del deinonychus, ma ogni volta quello tagliava i rovi con le unghie a uncino dei suoi piedi che si staccavano e ruotavano come boomerang. Intervenni in suo aiuto. Dato che il deinonychus, come dimostravano i libri, aveva le dimensioni di un umano, mi trovai piuttosto a mio agio a combatterci. Lo riempii di calci e pugni, ma alla fine lui reagì lanciandomi una fiammata dalla bocca dopodiché mi afferrò il collo con le sue “mani” delle zampe posteriori. Anche Hinaichigo gli avvolse il collo con i suoi rovi e, lasciando la presa, io ne approfittai colpendolo con il vortice di petali e lo distrussi. Il pachicefalosauro, il robot rimasto, continuava a dare violente testate ovunque nel tentativo di colpire Kanaria che ogni volta le evitava. Sembrava di assistere a una corrida e il bello era che si stava pure divertendo nel ruolo di torero. Inoltre, il cranio del pachicefalosauro si apriva in due e lanciava missili.
-Ok, Kanaria si è divertita, ma adesso basta giocare. Kanaria ti farà ascoltare una bella musica. Kanaria scommette che voi dinosauri non sapete neanche cos’è. Eh! Che vi siete persi!-
Mise il violino tra la spalla e il mento.
-Terzo movimento: Alone!-
La melodia, causò gravi danni ai circuiti del robot che alla fine esplose. Lo stesso effetto di altre due melodie che aveva usato durante la nostra prima battaglia. Una volta finito, ci riunimmo. Terminati i saluti, anche le gemelle chiesero spiegazioni. Inutile dire come reagirono perché il copione fu sempre lo stesso.
-Quindi, dobbiamo tornare nel luogo dove sorgeva la sua fabbrica!- disse Souseiseki.
-Proprio così. Se è come penso, la staneremo e la sconfiggeremo. E stavolta per sempre!-
Sinceramente non ero molto convinta di quanto avevo detto, ma le mie sorelle, tranne Suigintou forse per darsi un contegno, chissà, alzarono i pugni al cielo gridando:
-Sìììì!-
All’improvviso, sentimmo dei passi enormi, che fecero tremare il terreno, seguito da un ruggito abbastanza famigliare.
-Mi sembrava strano che mancasse all’appello. Peccato che non sia da solo!- dissi.
-Di chi stai parlando?- chiese Suiseiseki.
-Del tirannosauro!-
Non finii la frase che ce lo ritrovammo davanti e accanto a lui c’era anche un Barionyx, il così detto “dinosauro pescatore” per via della sua alimentazione e delle sue unghie utilizzate per prendere i pesci.
-Lasciateli a noi!- dissero le gemelle.
Suiseiseki usò l’annaffiatoio ed enormi piante si avvinghiarono alle zampe anteriori del tirannosauro lasciandolo penzoloni come un salame.
-Un salame gigante di dinosauro robotico! Indigesto direi!- disse Suiseiseki.
La bestia ruggì e lanciò un missile dalla bocca colpendoci tutte.
-Maledetto!-
Suiseiseki ordinò alla pianta di muoversi, un ramo si avvinghiò alla bocca del tirannosauro serrandogliela, un altro al collo e iniziò a tirare fino a staccargliela.
-Non doveva farmi arrabbiare!- disse dopo che esplose.
Souseiseki, intanto, roteando le sue cesoie, volò verso il barionyx e gli tagliò la zampa posteriore sinistra. Stava per fare la stessa cosa alla testa, ma il mostro reagì prima con una scarica elettrica lanciata dal suo artiglio, dopodiché la afferrò al volo con la bocca e la inghiottì. Istintivamente mi scappò da ridere, ma riuscii a trattenermi. Passò qualche secondo, prima che la lama delle cesoie perforò la pancia del robot squartandola in due. Souseiseki uscì e il robot esplose.
-Un’altra vittoria. Siamo troppo forti!- disse Suiseiseki.
Ridemmo allegramente, ma la nostra gioia durò poco. I pezzi dei robot iniziarono a riunirsi. Una cosa del genere era già accaduta con gli androidi che guidavano i carri armati e altri mezzi. Una volta che il processo fu completato, ci ritrovammo davanti a un ibrido spaventoso e affascinante al tempo stesso: Le zampe anteriori, complete dell’artiglio a uncino dei deinonychus, erano dell’allosauro, il corpo e la coda erano dello stegosauro, sui fianchi aveva le ali dello pterodattilo, sul petto c’era la testa del triceratopo, le zampe posteriori, e la testa al centro, erano del barionyx, alla sua sinistra c’era la testa del pachicefalosauro e a destra quella del tirannosauro. Come ho detto prima, era un ibrido davvero spaventoso e ammirevole al tempo stesso.
-Oh cavoli!- esclamammo in coro.
L’ibrido sparò con tutto l’arsenale di armi che aveva a disposizione distruggendo ancor di più la città. Fortuna che la gente era fuggita. A noi non ci fece grande effetto, anche se ci aveva scaraventato lontano. Non appena me lo trovai davanti tentò di schiacciarmi con il suo zampone anteriore metallico, ma lo evitai rotolando come una balla di fieno. Kanaria tentò di suonare, ma il mostro se ne accorse e la colpì con una violenta codata buttandola addosso a me. Anche le mie altre sorelle, che cercarono di reagire, furono colpite dalle sue armi. Suigintou dalle placche e gli aculei dello stegosauro, Suiseiseki e Souseiseki dal lanciamissili del triceratopo e Hinaichigo dai missili del pachicefalosauro. Infine, io, fui colpita dalla scossa lanciata dagli artigli del barionyx e del deinonychus. Nonostante il dolore mi rialzai pronta a colpire. Anche Suigintou si rialzò e volò verso la testa del tirannosauro nel tentativo di tagliarla, ma il mostro sbatté le ali, scaraventandola a terra, per poi spiccare il volo. Sopra di noi, le tre teste aprirono la bocca che s’illuminò di una luce abbagliante. Probabilmente doveva trattarsi di un raggio laser.
-Che cosa ha ucciso i dinosauri? L’era glaciale!-
Afferrai la citazione e capii chi era venuta in nostro soccorso. Una bufera di neve improvvisa, colse il mostro di sorpresa trasformandolo in una statua di ghiaccio. Prima che precipitasse al suolo, una candida figura lo tagliò in due verticalmente. Quando cadde, sembrava un bicchiere di vetro che si frantumava in mille pezzi. Quando atterrò, Kirakishou, senza dire una parola, si avvicinò a Suigintou.
-Stai bene, Gin-sama?- chiese aiutandola ad alzarsi.
-Sto benissimo. Come vuoi che stia?- disse lei contrariata.
-Lo intuisco dal tono di voce. Questo mi fa piacere.- disse senza mostrare neanche il minimo cenno di un sorriso come al solito.
-Le Rozen Maiden sono di nuovo unite!- dissi io.
-Bene e ora quand’è che andiamo a stanare Alice?- chiese Suigintou sbuffando.
-Adesso!- dissi io decisa.
-E allora muoviamoci!- dissero tutte in coro.
Sorrisi. Ci preparammo a partire, ma il rumore di una sega elettrica ci fermò. Quando tutte e sette ci voltammo, in sincrono perfetto, ci ritrovammo davanti a un robot.
-Voi non andrete da nessuna parte. Dovrete prima vedervela con me!-



Nota 5: Alone è una canzone dei Green Carnation.
   
 
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