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Autore: SoleStelle    10/10/2012    1 recensioni
Questa storia è il continuo della long "Fine dell'incubo.. inizio della favola" ma può essere letta anche indipendentemente.
Avrà 25 capitoli e, come nella vecchia storia, il primo e l'ultimo capitolo saranno corti e serviranno per dare il quadro della situazione.. (prologo ed epilogo).
Beh..che altro dire?!
Dal testo:
[...] caddi in terra inginocchiandomi e strinsi i pugni iniziando a piangere.. ancora.
Era tutto finito.. tutto sparito.. [...]

Buona Lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incubo..favola..realtà.'
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Tornammo in facoltà, ma questa volta non la feci scappare. Vidi Mattia e Luca guardarmi male ma gli ignorai. Seguimmo le restanti tre ore di lezione rimanenti tranquilli, poi, quando finalmente finirono, preparammo tutta la roba per tornarcene a casa..
Non vedevo l’ora di poter stare solo con lei.. senza occhiatacce o frecciatine.
 
Mi buttai sul letto e me la porta dietro tenendola abbracciata. Rise.
“amore devo asciugarmi i capelli” disse.
“stai bene anche così” risposi, senza lasciarla andare.
“si ma poi mi ammalo.. lo sai” bofonchiò.
“tra poco devo andare.. gli asciughi dopo” dissi.. << perché sprecare gli ultimi minuti che puoi passare con me?! >>.
“e se dormissi qui?” chiese.
L’idea era allettante.. molto.. c’era solo un piccolo problema..
“dovrei farmi vivo anche a casa mia amore” dissi.
“avvisi.. non hanno mai fatto storie quando ti fermavi prima.. ed eravamo alle superiori.. dai..”. Mi supplicò per un pò, poi cedetti.
“e va bene.. chiamo” dissi rassegnandomi a qual, dolce, supplizio.
Andò ad asciugarsi i capelli e io chiamai mia madre avvisandola che non sarei tornato fino a data indefinita. Borbottò che avevo scambiato la casa per un albergo e che non le interessava se avevo altri impegni, ma sabato sarei dovuto essere a casa. Mi ricordò della cena che avevano organizzato e mi diedi una manta sulla fronte..
Me ne ero, completamente, scordato!
Dissi che non sarei mancato e riattaccai.
“tutto bene?” chiese. Mi voltai a guardarla.
“scusa ma perché non li tagli?” chiesi, riferendomi ai capelli. Impiegava mezz’ora per asciugarli e poi li teneva sempre legati perché le davano fastidio sciolti.. non aveva senso.
“lo sai che mia madre non vuole” disse. Si voltò di scatto verso di me e sorrise.
“mi devo preoccupare?” chiesi. Negò e poi annuì..
Ok, si.. dovevo preoccuparmi.
“sabato mattina hai da fare?” chiese. Negai. “mi accompagneresti dal parrucchiere?”. Strabuzzai gli occhi.. mi prendeva per il culo?! Aveva appena detto di no!
“si..” dissi incerto.
“non è per andare che mi servi.. è il ritorno.. se mi vedono con i capelli tagliati mi ammazzano.. a meno che tu non sia con me” disse.
Mi venne un’idea..
“passami il cellulare, devo mandare un messaggio a mia mamma” dissi. Mi allungò il mio cellulare e scrissi veloce. ‘saremo in due’. Inviai e le sorrisi. “sabato sera mangiamo fuori”.
“ok..” disse sedendosi in braccio a me. Misi via il cellulare..
Chissene della risposta di mia madre.. ora la mia attenzione gravitava altrove..
 

*Sara*

 
Uscii dal parrucchiere con un look completamente rivoluzionato.
I miei lunghi capelli biondi e lisci erano diventati un corto caschetto rosso e riccio.
Taglio, colore e permanente erano bastati a rendermi irriconoscibile!
Lo vidi fissarmi mentre salivo in macchina..
“amore..” dissi incerta. Sorrise.
“stai bene” disse. “mi piaci.. credevo fosse azzardato invece stai bene”.
Salimmo in macchina e andammo a casa mia.. ora veniva il bello.
Scendemmo e appoggiai la mano sulla porta. Respirai profondamente, cercando di prendere coraggio, e lo sentii attirarmi a se. Le sue mani stringevano la mia vita e facevano aderire, perfettamente, la mia schiena al suo petto.
“ci sono io” sussurrò baciandomi il collo.
“lo so”.
Presi coraggio e aprii la porta. Entrammo, trovandoci i miei genitori davanti. Strabuzzarono gli occhi e io sorrisi.
Riccardo sciolse l’abbraccio e si scostò di qualche centimetro. Andammo nella mia dépendance e mi infilai in doccia. Evitai di lavare i capelli, mi diedi solo una sciacquata. Uscii con solo la biancheria e lo vidi deglutire.
“ringrazia che abbiamo i minuti contati” disse, senza togliermi gli occhi di dosso. Mi passò un vestito che aveva scelto e lo guardai bene..
“ehm.. sicuro che vuoi che metta questo?” chiesi. Annuì e io aprii il cassetto della biancheria. “devo cambiarmi allora” tornai in bagno e feci il cambio. Tornai fuori e tossì vedendo il nuovo pezzo di sotto. Presi il vestito e lo infilai. Chiusi la zip laterale e feci una piroletta su me stessa per farmi vedere da lui.
Era arrossito.. vistosamente..
“mmh.. mi sa che tu da me non ti stacchi stasera” disse passandomi le scarpe. Le misi e gli sorrisi.
“possiamo andare”.
 
 
 
 
--- --- ---
Note dell’Autrice:
cambio look..
capelli e biancheria..
e a Riccardo per poco non viene un coccolone!
di questo capitolo è presente un missing moment:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1303180
   
 
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