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Autore: LostInParadise    10/10/2012    6 recensioni
Dal Sesto Capitolo...
- Ma perché un letto matrimoniale? Cioè mi bastava anche una piazza e mezza ehh
- Per non lasciarti da sola. In caso tu voglia fuggire. Anche perché sappiamo che tu ci hai tentato
- Ah quindi dormirò con Marianne?
- Lei non è affidabile. Dormirai con Louis, quando sarà tornato; vuole tenerti d’occhio personalmente
- E quindi? – non nasconde la sua quasi evidente preoccupazione
- Dovrai accontentarti di me

Una ragazza, un'umana, catapultata in un mondo abitato da Dimidio-Animo e Divoratori D'Anime.
Siamo sicuri che sia una buona idea?
Leggete e scoprite questa nuova visione del sovrannaturale, sperando vi piaccia ;)
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E quello che l’attende è un altro giorno.
Era la seconda mattina dopo che aveva letto il diario, la seconda mattina dopo l’arrivo dei ragazzi a casa con Harry malconcio.
Linsday si sveglia coccolata dal caldo delle coperte.
Il suo è uno stato di dormiveglia, quella piacevole sensazione di risposo che si ha non appena si stanno per schiudere gli occhi.
Si stiracchia dentro di esse, strizzando gli occhi e allungando le braccia.
Lascia aprire le palpebre mostrando le iridi cioccolato, la luce del sole timidamente illuminava la stanza. Ma non se la gode più di tanto visto che suona un sonoro pugno a qualcosa…
- Ma che diamine! - … o meglio qualcuno.
Lins si alza di scatto, sobbalzando sul letto, e arrivando in posizione seduta un paio di centimetri più in là dal’origine della voce abbastanza alterata.
Con sorpresa mista a timore, scorge dall’altra parte del letto una figura che si sta massaggiando le tempia sinistra, probabilmente il punto dove la ragazza ha centrato il pugno. E quella figura corrisponde a Louis.
Che cosa ci fa lì con lei???
E lo sguardo della ragazza in questo momento conta più di mille parole. Istintivamente afferra con due mani la coperta e se la tira addosso per coprirsi, come se stare in canotta fosse scandaloso.
Anche Louis si mette seduto, continuando a massaggiare più lentamente la testa.
Sbuffa e scuote leggermente il capo come per volersi scrollare di dosso il dolore della botta; dolore che ormai si è affievolito scomparendo quasi del tutto.
- Buongiorno eh??
Nel suo tono non manca del sarcasmo, abbastanza comprensibile visto che il suo risveglio è stato scandito da un bel pugno in testa.
E su quel viso si dipinge un meraviglioso sorriso beffardo guardandola coprirsi.
- Mi sembra inutile che ti copra, pensi che stanotte non ti abbia buttano un occhio?
- Stronzo
Lins sbotta a denti stretti per la risposta del ventunenne e si gira dall’altra parte, dandogli la schiena e portandosi le coperte quasi fin sopra la testa.
E Louis, alle sue spalle, ridacchia e scuote la testa, forse perché il comportamento che sta assumendo la diciottenne gli sembra a dir poco patetico.
Lei invece si sente indignata, soprattutto perché nessuno l’aveva autorizzato a venire.
Forse però Lins sta dimenticando il fatto che sia la sua vittima, che la vuole tenere d’occhio, che non sta in quella casa per essere servita e riverita, che non si trova lì solo per ammirare quei Divoratori di Anime che sono particolarmente…belli!
Come pare anche essersi scordata che cosa le aveva detto Niall la prima sera che le era stata mostrata quella camera, ovvero che l’avrebbero tenuta d’occhio.
A proposito, ma Niall dove sta? Al solo pensiero del biondino, sorride; sorride al ricordo di due sere prima di come era stato dolce con lei.
Mentre invece adesso ci sta un signorino Tomlinson che si permette anche di fare il sarcastico. Apposto.
Louis nel mentre invece sbuffa alla sue spalle.
Linsday sente muoversi tutto il letto, segno che Louis si stava spostando. Che si stesse avvicinando?
Il cuore di Lins inizia a battere, sarà ansia, una terribile sensazione di dejà vu?
Si gira di scatto dall’altra parte, verso Louis e…
Non si era avvicinato a lei ma invece stava scendendo dal letto.
Forse quella che si dipinge leggermente sul volto della diciottenne può essere vista come una specie di delusione, probabilmente si aspettava un secondo biondino.
Beh sicuramente non si lamenta della visione che ha davanti a se: Louis dormiva in boxer e una volta tolte le coperte da sopra il corpo, i preziosi lineamenti vengono scoperti lasciando intravedere gli addominali scolpiti e i bicipiti non poco gonfi, le due fossette di venere marcate subito sopra l’elastico dei boxer grigi; si passa una mano sul capo tirando tutti i capelli all’indietro lasciandoli disordinati e continuando a passarci in mezzo la mano anche quando si avvicina alla porta.
Lei non lo avrebbe mai detto ma se lo stava mangiando con gli occhi, letteralemente.
E i suoi occhi seguono ogni fibra di quel corpo perfetto fino a quando non scompare dietro alla porta.
E quando lei rimane nuovamente sola nella sua stanza, si lascia andare dentro le coperte con un sospiro.
- Oh.mio.dio.
Senza accorgersene, si lascia rapire nuovamente da quel caldo tepore delle coperte che in una giornata quasi primaverile come quella di oggi, non può non mancare. D'altronde siamo nei primi giorni di aprile, quindi il bel tempo inizia a bussare alle porte delle nostre giornate.
Infatti lei si risveglia con un forte rumore: qualcuno stava bussando alla porta.
- Senti signorina vedi di alzati che non vengo sicuramente a prenderti dal letto e portarti giù chiaro?!
Quella era Marianne, alterata, sicuramente chissà da quanto è che la sta chiamando.
Lins strofina gli occhi e tra un mugugno e l’altro le annuncia che sarebbe scesa.
- Una risposta! Ma quale onore! Vedi di sbrigarti!!
E da dietro la porta si sente il ticchettio delle scarpe di Marianne sul parquet del pianerottolo.
Lins sbuffa ed esce dalle coperte, dirigendosi verso l’armadio per mettersi addosso qualcosa; tra la miriade di vestiti in quell’armadio scegli un paio di pantaloncini di jeans e una maglietta bianca lunga e larga con delle scritte rosa che le cade morbida lungo i fianchi, ai piedi semplicemente un paio di calzini bassi bianchi, tanto sta in casa, se lo può permettere.
Ma prima di scendere, scatta verso la porta e si chiude dentro a chiave.
Ventunesimo libro da destra.
Non resiste alla curiosità di leggerlo ancora.

28 Febbraio 2093
Caro diario,
Louis non cambia per niente, continua a divertirsi con me e con il mio corpo come se non gli fregasse nulla.
Anzi, non gliene frega proprio nulla di me; sono triste, la cosa mi rattrista.
Per fortuna che adesso ho conosciuto i suoi amici e Niall e Liam si sono rivelati quelli a me più vicini, sono molto dolci, soprattutto Liam è dolce con me, non c’è volta che gli scappi una mia lacrima.
Sono contenta di conoscerli, almeno non sono come Louis, o se lo sono, non lo dimostrano.
Quanto mi piacerebbe averli più speso in casa, almeno mi fanno compagnia e non mi trattano male come fa Louis.
Oppure non mi consumano il corpo con gli occhi assetati da mille sogni perversi.
Ecco, ti pare?, Louis mi chiama.
Devo andare, comunque ti scriverò a breve spero, non voglio mollarti nel dimenticatoio visto che sei l’unica via per sfogarmi…

Richiude il diario e lo ripone al suo posto, ora si che deve proprio scendere.
Lei lo sa benissimo che tanto entro oggi lo finirà quel diario, purtroppo ne è consapevole.
La curiosità chiama.
Scende in sala pranzo e trova Louis a capotavola, lei apparecchiata all’altro capotavola, Niall non c’è.
Lei si siede e cominciano a consumare il pranzo con Marianne che serve entrambi con abbastanza distacco, visto che oggi pare essere già nervosetta di suo.
Quando il pranzo finisce, Lins va in bagno per darsi una rinfrescata.
Apre l’acqua del rubinetto e si bagna la faccia, poi alza il volto per guardarsi riflessa nello specchio; rimane a fissarsi per un po’, osservando come le goccioline di acqua scivolino lungo la sua pelle.
Prende l’asciugamano e toglie ogni traccia di quelle gocce d’acqua.
Poi lascia il bagno per tornare nella sua camera.
Tutti i giorni sono così: sta sempre in camera tranne per andare in bagno o per mangiare.
E quando sta in camera legge oppure disegna.
Il blocchetto di carta per i disegni ormai è quasi completo del tutto.
Il più delle volte si annoia, rimane chiusa per il semplice fatto che ha paura di avvicinarsi a Louis.
Soprattutto dopo le cose che ha letto su di lui nel diario di Marianne.
E il fatto che lui si approfittasse della ragazza, beh, l’ha lasciata a dir poco scossa.
E anche un altro pomeriggio passa, lentamente ma passa.
Al calar del sole, Lins decide di chiudere nuovamente la serratura della porta con due mandate e riaprire il diario.
Oggi lo finirà quindi non le resta che leggere le ultime due pagine.

19 Marzo 2093
Caro Diario,
oggi Louis ha portato il suo debito a casa ma ancora non capisco perché non l’abbia ancora fatta fuori.
Semplicemente non è da lui.
La cosa assurda è che quella sta conquistando tutti in questa casa, lei è la mia rovina.
Adesso sono sempre sola e se Niall ha tempo, lo passa con lei oppure si mette a fare il cavaliere con lei e non con me!
Ormai esiste solo Linsday, non la sopporto! Non ce la faccio!
Niall mi tirava su e mi faceva andare avanti. Perché dipendo così tanto da lui?
Aiutami a capirlo… Perché tutto questo odio mi ucciderà e basta, un giorno…
Marianne

Si rizza sulla schiena un attimo, da sopra il suo letto, e rimane sbalordita. Non per la storia del debito ma...
Marianne si comporta così male con lei solo perché è gelosa?
Non contenta Linsday gira la pagina del diario e leggere l’ultima facciata scritta che corrisponde alla data del 31 Marzo, praticamente tre giorni prima.
Linsday ne legge il contenuto e rimane sbalordita, a bocca aperta.
Forse ora inizia a capire che cosa spingesse Marianne a tutti quei comportamenti.
Sente bussare alla porta così frettolosamente chiude il diario e lo ripone dentro alla libreria.
Ventunesimo libro da destra, sicuramente ora non lo scorderà mai.
Scioglie le due mandate della serratura girando la chiave dall’interno e apre la porta. Dentro alla sua camera piomba Louis, il quale richiude la medesima porta alle spalle.
- Non si usa chiedere signor Tomlinson?
- Questa è casa mia, faccio quello che mi pare non credi?
E lo dice mentre si avvicina sempre di più a lei, più lui si avvicina, più lei indietreggia fino a bloccarsi con i polpacci sul baule ai piedi del letto, sempre più terrorizzata, le tremano le gambe.
Argina il baule e fa tre veloci passi indietro.
Louis la raggiunge in un batter d’occhio.
- Perché scappi?
Le direbbe quasi in sussurro; nel frattempo con le due mani le ha afferrato forte le braccia per tenerla bloccata e si avvicina sempre di più a lei con il viso.
- MI FAI MALE!
Lei si divincola il più possibile e quando il ragazzo sta per sfiorarle le labbra, lei gli molla una ginocchiata nella pancia.
- NOO!
Griderebbe con un tono spaventoso contro Louis che nel frattempo è piegato in due per la botta ricevuta alla pancia.
Di scatto poi rialza la testa e punta i suoi occhi azzurri in quelli di Linsday, solo che questa volta è arrabbiato, molto arrabiato.
Si rimette in piedi e tende una mano nella sua direzione.
La mano in questione inizia a colorarsi di uno strano azzurrino, una specie di bagliore.
Con la mano compie il gesto di afferrare qualcosa, Lins sente la sua maglietta in tensione; Louis fa uno scatto con il braccio simulando il lancio di qualcosa e Lins si ritrova scaraventata contro il muro, accanto alla porta.
Inarca la schiena dal dolore e si accascia a terra in ginocchio gemendo, sente la schiena come spezzata.
E Louis invece no ha nulla tranne che una grande frustrazione dentro che lo ha portato a farle del male.
La cosa spaventosa è la freddezza con la quale ha compiuto il gesto di scaraventarla contro il muro, utilizzando delle specie di forze basate su campi magnetici.
È un potere che essendo capo gli spetta.
Senza proferire parola, passa accanto al corpo inginocchiato per terra della diciottenne, che inizia a tossire.
Louis sbatte la porta e se ne va in camera sua.
Poco dopo si sentono dei passi salire le scale e la maniglia della porta di Lins scatta lentamente.
Lei alza lo sguardo, con i suoi occhi rossi di lacrime in preda ormai alla disperazione, e…

 

 

 

 

 

Decimo Capitolo!
Ci voleva qualcosa di lungo e sostanzioso per farmi perdonare
Ci ho messo veramente tantissimo ad aggiornare e per questo chiedo umilmente perdono a tutti ç.ç
Devo darvi una brutta notizia però: questo è il PENULTIMO capitolo.
Se tentassi di tirare più a lungo la storia potrei solamente renderla più noiosa di quanto lo sia già *coff*
E annacquare solamente la storia di capitoli inutili.
Perciò ho deciso che questo qui sarà l penultimo.
Visto che siamo verso la fine, perfavore, recensite in tanti!!!
E prima di scrivere l’epilogo, che è già work in progress *w*, devo chiedervi una cosa;
perciò mi serve che recensiate, voglio avere molti molti pareri a riguardo:
VOLETE CHE ANOTHER WORLD ABBIA UN SEGUITO?
Perché se lo volete, ci sta, e ve ne accorgerete dal finale :)
Se non ve la sentite ancora di decidere o meno, basta che me lo scrivete nella recensione dell’ultimo capitolo!
Se non me lo dite voi che lo volete, non lo scrivo nonostante l’idea sia già in mente
Il destino del sequel sta a voi ùù
Tornando al capitolo, devo dire che sono stata monella con voi
Perché non vi ho detto il contenuto dell’ultima pagine del diario *mehehehe*
Vi dico solo che il contenuto di quella pagina lo saprete nell’ultimo capitolo
E l’ultimo capitolo non tarderà ad arrivare
Lo so che ho detto la stessa cosa per questo ma stavolta è diverso perché il finale è già pronto
E credo che in questi giorni avrò addirittura modo di scriverlo quindi preparatevi: il finale ormai è arrivato.
Credetemi, sono contenta di dare un finale a questa storia, pensavo che sarebbe stata una long invece sono contenta così
Altrimenti la storia avrebbe rischiato di perdere la sua intensità, sperando chiaramente che sia stata degna di buoni giudizi :)
Secondo me questo capitolo in qualche modo è piuttosto scioccante. O almeno a me la scena finale di Louis
Che scaraventa Lins contro un muro beh mi ha lasciata così : o.o”
Vi avviso che il finale sarà ancora peggio.
E poi… Chi ha visto Linsday alzando lo sguardo?
Tutto nel prossimo capitolo!
Sono cattiva crudele e malvagia, lo so, ma non abbastanza, quindi ditemelo nella vostra recensione ;)
Spero solo di non deludervi col finale che scriverò D:
Keep In Touch
LostInParadise

 

*mi raccomando, passate anche dall’altra ff ;)*

   
 
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