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Autore: Pando91    10/10/2012    4 recensioni
Santana e Brittany si conoscono alla fine del liceo, quando è tutto ancora in gioco.
Dopo una conoscenza infuocata e festini compromettenti, la mora e la bionda cominciano a conoscerci meglio, grazie ad un impegno preso da Brittany per concludere l' anno al meglio. Un esame l' aspetta.
La loro vita subirà dei cambiamenti, bisogna solo vedere chi riuscirà ad accettarli per prima.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco a voi il secondo capitolo :D




Week end da .. studio!



Il giorno dopo, quando arrivai a scuola, trovai come al solito Quinn e Sugar ad aspettarmi all’ ingresso.
Da lontano, mentre mi avvicinavo, potei notare che a parlare con loro c’ era anche Brittany.
Cercai di non considerarla troppo, quando salutai tutte. La vidi farmi un sorriso, a cui io però non risposi.
La sua presenza mi faceva sentire particolarmente a disagio, e mi congratulai con me stessa per averle dato il lascia passare al nostro gruppo, ovviamente con ironia.
Scossi la testa da sola, aprì il mio armadietto, presi i libri che mi servivano e cominciai a dirigermi verso l’ aula di Biologia: avevo un test da completare.
 
--
 
A mensa ci ritrovammo di nuovo tutti insieme a parlare. Io ero più persa nei miei pensieri.
Costantemente sentivo lo sguardo di Brittany su di me, e ogni volta che incrociavo i suoi occhi, che lei puntualmente non distoglieva dai miei, mi infastidivo sempre di più
Ma cos’ aveva da guardare? Prima o poi mi ripromisi di chiederglielo.
Poi Quinn se ne uscì con una proposta che mi fece finalmente tornare tra loro.
 
“ Ragazzi, che ne dite di studiare tutti insieme questo week end? I miei non ci sono e ho casa libera ”
 
La amai prepotentemente in quel momento, ma soprattutto amai lo sguardo furbo di Puck che annuiva con felicità per la proposta: ovviamente il suo entusiasmo non riguardava lo studio.
Quasi tutti annuirono, felici di poter stare insieme, senza genitori di mezzo.
Rachel batteva le mani soddisfatta.
“ Ok allora porto tutta la compilation di Barbra, senza di quella non riesco a concentrarmi ”
 
“ Non ci provare, Hobbit ”
 
Era forse la prima frase che usciva dalla mia bocca quella mattina.
La Nanasi rabbuiò e io mi sentì soddisfatta di me stessa.
Poi mi rivolsi a Quinn.
 
“ E comunque, per una volta hai avuto un’ idea niente male Fabray ”
 
Lei rise, quasi sbuffando.
Girai di nuovo la testa, sentendomi osservata, e notai che Brittany mi fissava ancora, questa volta incuriosita.
Almeno aveva una ragione per farlo.
Mi alzai, richiamai Puck alla mia attenzione e uscì con lui dalla mensa.
Parlammo fitti per diversi minuti, mettendoci d’ accordo per quali tipi di alcool portare, constatando che molti lì dentro non erano neanche in grado di contraddistinguere una Birra dal Gin.
Poi, quando lo salutai, andai in bagno, poco distante dalla mensa.
Mi sciacquai la faccia e mi uscì fuori il sorriso più beffardo che potessi mettere su. Sentì la porta aprirsi e poi richiudersi, ma non feci caso a chi entrò, considerando che nessuno osava rivolgermi la parola.
 
“ Ciao ”
 
Sentì la sua voce e mi trovai ad alzare gli occhi al cielo. Non la calcolai, mentre aprì il rubinetto per lavarsi le mani.
Prima di andarmene, alzai lo sguardo per osservarla.
Dovetti ammettere a me stessa, che era bella.
Ma dopotutto questo non cambiava le cose, mi irritava e questo mi bastava per starle lontana.
Quando feci per uscire dal bagno, udì di nuovo la sua voce.
 
“ Perché chiami Rachel Hobbit? ”
 
Ok forse quella era la domanda più assurda che mi avessero mai rivolto.
 
“ Ha recitato nel Signore degli Anelli? Perché non me la ricordo! ”
 
Altra domanda e questa volta mi girai verso di lei, per osservarla.
Aveva lo sguardo pensieroso, mentre si asciugava le mani. Cercai di capire se mi stesse prendendo in giro, ma sembrava più seria del solito.
E capì che non era uno scherzo.
 
“ E’ per prenderla in giro ”
 
Fu l’ unica frase che riuscì a formulare.
Ma lei non era ancora soddisfatta.
 
“ Perché è bassa? ”
 
Io annuì piano, e poi tentai di mettere fine a quella conversazione assurda.
 
“ Si, perché è bassa ”
 
“ Beh allora speriamo solo che non abbia i peli sui piedi, gli Hobbit ne sono pieni, Potremmo controllare se ti va ”
 
Cadde per un attimo il silenzio, poi risi.
Scoppiai in una risata che non era da me, constatando che lei invece era ancora seria e non capiva il perché fossi così divertita dalla cosa.
Ma comunque, mise su un sorriso tremendamente carino, che potei notare.
E poi mi accorsi che mi aveva fatto la proposta di controllare i piedi di Rachel, insomma mi aveva chiesto di fare qualcosa con lei.
Lì per lì non la trovai una cosa strana, ma comunque volli tagliare corto, nonostante mi avesse messo un po’ di buon’ umore.
 
“ Un giorno potremmo farlo ”
 
Buttai lì quell’ invito che sapevo non avrei mantenuto, come facevo sempre.
Con sveltezza, scappai da quella situazione decisamente compromettente, considerando che nessuno mi sentiva mai ridere, se non dopo aver preso di mira qualcuno.
Uscì dal bagno, con un mezzo sorrisetto sulle labbra che mi decisi poco dopo a far sparire.
Quando mi girai, Brittany era attaccata al suo armadietto, cercando di aprirlo.
Scossi la testa e tornai da Quinn e Sugar, che aspettavano impazienti l’ inizio del Glee.
 
 
“ Fabray allora, chi viene a questo divertentissimo week end studio? ”
 
Eravamo negli spogliatoi e già tutti se ne erano andati e stavo interrogando Quinn per sapere in quanti potessimo essere quel fine settimana, così io e Puck potevamo fornirci quanto alcool bastasse.
 
“ Tutti .. ah no a parte Brittany che non può, ma tanto non ti importa ”
 
Rimasi un attimo silenziosa a quell’ affermazione: quasi non mi sarebbe dispiaciuto fosse venuta anche lei. Quella ragazza era strana forte, ma in mezzo a tutti quei rimbambiti mi sarei potuta un po’ divertire.
 
“ Chi se ne frega della bionda, ti ricordo che l’ hai voluta te nel gruppo ”
 
Risposi prontamente, tenendomi sulla difensiva.
 
“ Non capisco perché tutto questo astio .. non ti basta sfogarti sulla Berry? ”
 
“ E’ strana e mi dà fastidio ok? Comunque chi siamo? ”
 
Lei sbuffò, quando notò che cambiai argomento.
 
“ Quelli del Glee, chi vuoi che siamo? ”
 
“ Ok ok Fabray ”
 
Probabilmente intuì qualcosa dal mio sorrisetto, perché cominciò ad indagare.
Quella ragazza mi conosceva fin troppo bene.
 
“ Che stai combinando? Si tratterà di un week end tranquillo San, dove la parola chiave è .. ”
 
Ma non la feci finire.
 
“ Week end, la parola chiave è week end Quinnie ”
 
E lì capì subito cosa avevo intenzione di fare.
 
“ No Lopez, è TRANQUILLO, non voglio casini, te e Puck non fate che crearne ”
 
Sbuffai, ma sapevo già che tanto l’ avrei convinta.
 
“ Che noia Fabray, per una volta che uno si può un po’ divertire! ”
 
“ NO San, niente da fare ”
 
Me lo disse con tono perentorio, ma poi la fregai.
 
“ Almeno due birrette? Dai non c’ è niente di male, rinfrescano con questo caldo ”
 
“ Siamo a maggio Santana ”
 
“ E dai Quinn ”
 
Probabilmente l’ aver usato il suo nome fu la tecnica giusta, perché abbassò le armi e acconsentì almeno alle birre.
Magari io e Puck le avremmo un po’ corrette, solo questo.
 
“ Prima o poi mi manderai in manicomio ”
 
“ Naa ”
 
Mi alzai, presi il borsone e uscì dallo spogliatoio, lasciando Quinn dentro: doveva vedersi poco dopo con quello stupido club su Dio, non capivo affatto cosa ci trovasse. L’ avevo frequentato per poco, al primo anno, poi avevo lasciato perdere e avevo fatto la cosa migliore.
Misi in moto la macchina e uscì dal parcheggio, giusto in tempo per notare che di nuovo Brittany se la stava facendo a piedi per andare a casa.
Questa volta non ci misi molto a fermare l’ auto per farla salire.
 
“ Non farci l’ abitudine biondina, in questi giorni mi sento buona ”
 
Lei mise semplicemente su il suo solito sorriso.
 
“ Allora, hai controllato i piedi della Berry? ”
 
Lei scosse la testa.
 
“ No, dobbiamo farlo insieme, tipo missione segreta ”
 
“ Oh, capisco ”
 
Ecco, anche quello era vero e la sua memoria funzionava alla perfezione, e avrei scommesso qualsiasi cosa che mi avrebbe veramente aspettato per farlo.
 
“ Beh dai, questo week end controlleremo”
 
E non seppi perché ma quella promessa la sentì vera anche per me.
Poi però mi ricordai che lei non ci sarebbe stata quel week end.
 
“ Ah ma tu non ci sei .. beh troveremo il modo ”
 
Cercai comunque di sembrare distaccata e fredda, soprattutto indifferente per il fatto che non venisse da Quinn, quel fine settimana.
Lei annuì, e sembrava dispiaciuta.
 
“ A domani ”
 
Mi sussurrò e poi scappò via, entrando frettolosamente in casa.
Si, era davvero strana.
 
 
-------

Sabato arrivò ben presto. Tra i preparativi e l’ effettiva mole di studio che si era aggiunta causa esami.
Arrivammo da Quinn nel pomeriggio: Io e Puck lasciammo da bere in macchina, l’ avremmo tirato fuori la sera.
La Berryera decisa ad aprire i libri subito, senza neanche darci il tempo di sedere.
Io mi appropriai del divano: ero abituata a studiare sul morbido.
Allungai le gambe, quando la Nana cercò di soffiarmi il posto.
 
“ Santana sei incorreggibile ”
 
Sbuffò ma comunque rinunciò a sedersi vicina a me: si cercò uno spazio sul tavolo in salotto, dove già tutti avevano aperto i libri.
Quinn, era seduta a gambe incrociate sulla sedia a dondolo, lì vicina.
Kurt e Blaine, erano sdraiati praticamente di fronte a me, sul tappeto circolare messo sotto il divano.
Sam e Puck, che facevano finta di studiare, si tiravano dal un lato all’ altro del tavolo piccole palle di carte.
Finn si era già addormentato sui libri, e Rachel, vicina a lui, cercava di svegliarlo, ma dopo un po’ vi rinunciò.
Li guardai per poco, sbuffando, per tornare a storia, materia che per fortuna non mi dispiaceva.
Il silenzio si accasciò su di noi, facendosi leggero e a volte frastagliato.
Ad un certo punto vidi la Nana alzarsi, e prendere qualcosa dalla borsa.
Capì subito cosa aveva intenzione di fare quando si avvicinò allo stereo.
 
“ Non ti osare Berry ”
 
Colpevole, con in mano il cd della sua tanto amata Barbra, si fermò all’ istante.
 
“ Dai Santana, non puoi farti i fatti tuoi per una volta? ”
 
Io feci un ghigno malefico.
 
“ No, se posso divertirmi! ”
 
Presi il primo cuscino che trovai e glielo lanciai dritto in viso.
Finn si svegliò, il vecchio silenzio questa volta interrotto dall’ indignazione della Berry.
Tutti guardavano la scena divertiti, aspettando una reazione decisiva dell’ Hobbit.
Lei però si tornò a sedere vicino al suo ragazzo, senza dire una parola.
 
“ Posso andarmi a prendere un po’ d’ acqua Quinn ”
 
“ Certo ”
 
Quinn le sorrise e vidi la moretta andare in cucina.
Continuai a studiare, sottolineando con amarezza le parole del libro che spiegavano i morti causati dal Nazismo.
Poi mi ritrovai ad urlare, ad urlare si.
Acqua ghiacciata mi si era infilata nella maglietta, facendomi venire dei brividi pazzeschi.
Era una sensazione decisamente brutta.
Mi girai e potei notare lo sguardo trionfale della Berry, che appoggiava sul tavolo il bicchiere che prima era pieno d’ acqua.
 Mi alzai e la vidi indietreggiare: avevo sicuramente lo sguardo più pericoloso che lei avesse mai incontrato.
La inchiodai al tavolo, mentre lei cercava di ribellarsi.
 
“ Puck, vai a prendere una bottiglia d’ acqua ”
 
La Nanacercò in tutti i modi di divincolarsi, ma non ci riuscì.
 
“ Aiuto! ”
 
Io risi per quella richiesta, perché nessuno si era ancora mosso,  soprattutto nessuno aveva intenzione di mettersi contro di me.
 
“ Te la sei cercata Rach ”
 
Fu l’ unica osservazione di Kurt, che rideva insieme a Blaine di tutta quella situazione.
 
“ Puck ti prego! ”
 
Gli fece quando tornò con la bottiglia in mano.
Lui alzò le mani come a dire che non c’ entrava nulla.
 
“ Poca Santana, io te ne ho versata poca ”
 
“ Oh ma lo sai che io sono malefica, e se non faccio le cose in grande non mi diverto ”
 
Lei sbuffò, cercando ancora di dimenarsi, ma il tavolo non le permetteva di fuggire.
 
“ Santana, per favore fatelo fuori, la casa deve rimanere intatta ”
 
Quinn si limitò a dire quello.
Io chiamai Puck ad aiutarmi per portare fuori Rachel.
Con facilità, prese in braccio la Nana, io aprì la porta e la portammo fuori.
L’ aria era calda, nonostante tirasse un venticello fresco.
 
“ Dai ragazzi, è scortese intrappolarmi così! ”
 
Rachel tentava ancora di divincolarsi dalla presa però ferrea di Puck.
A quel punto, vidi Finn uscire in giardino.
 
“ Finn, aiutami ”
 
Ma mentre Finn cominciava a venire a passo svelto verso di noi, l’ Hobbit era già stata bagnata da capo a piedi.
Non riuscì a svuotare del tutto la bottiglia su di lei, perché il bamboccione arrivò a liberarla.
 
“ Sono fradicia ”
 
“ Beh, te lo sei meritato Nanerottolo ”
 
Vidi dalla porta tutti i nostri amici guardare la scena, ridendo.
Rachel fece per entrare in casa, ma Quinn le si parò davanti facendo un segno negativo col dito.
 
“ No, no, prima ti asciughi, poi entri ”
 
Lei sbuffò, si andò a sedere su di una panchina che c’ era nel grande giardino dei Fabray, e cominciò a strofinarsi gli indumenti bagnati.
Si tolse il golfino, e incrociò le braccia.
Non poteì fare a meno di sorridere maligna, davanti a quella scena.
Così imparava: nessuno la faceva a Santana Lopez.
Ma un urlo poco distante mi fece togliere la concentrazione da quella scena.
Mi girai e vidi che Puck aveva recuperato la bottiglia mezza vuota e aveva lavato Finn. E di lì, non ci fu più verso di aprire un libro per un bel po’ di tempo.
Finì fradicia anche io, mentre tutti si colpivano a suon di spruzzate.
 
“ Non ci provare, Bocca da Trota ”
 
Ma manco gli avessi detto di farlo, Sam mi prese in braccio, portò la mia testa sotto la mano ferma di Rachel, e sentì i miei capelli diventare gelidi e bagnati.
Mi divincolai e quasi caddi.
Cominciai a rincorrere quella Nana, ero sicuramente più veloce di lei.
Ma qualcosa mi distrasse: una figura bionda stava varcando il vialetto e ci stava raggiungendo.
Brittany. Mi fermai un attimo, ricordando che non sarebbe dovuta essere lì.
 
“ Britt!! Meno male che alla fine i tuoi ti hanno fatta venire! ”
 
Quinn abbracciò la bionda, che confusa stava cercando di capire cosa fosse successo.
 
“ Oh, battaglia d’ acqua ”
 
Le spiegò la mia amica quando notò le nostre condizioni.
La osservai per un attimo, poi trovò il mio sguardo e io mi girai subito, per continuare a rincorrere l’ Hobbit.
 
“ Posso giocare anche io? ”
 
Disse Brittany’, probabilmente in modo innocente.
 
Noi tutti ci guardammo, qualcuno le tolse lo zaino che aveva sulle spalle annuendo, e poi bottigliate d’ acqua finirono addosso alla bionda, incredula.
Tutti risero, lei stessa capì e dai movimenti sembrava essersi data della stupida da sola.
I miei occhi invece in quel momento, andarono a finire sulla maglietta bianca bagnata, che si fece trasparente sul suo petto, coperto da un reggiseno bianco, e il suo addome.
Aveva veramente un fisico bellissimo.
Notai a non essere l’ unica a guardarla, oltre a me tutti i ragazzi la stavano osservando.
 
“ Beh il gioco è finito, è ora di tornare a studiare ”
 
E la Nana, per una volta, mi salvò dall’ imbarazzo.


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Angolo dell' autrice:

Ecco a voi il secondo capitolo di questa nuova storia.
Ovviamente non voglio che le cose vadano troppo in fretta, questo è solo l' inizio :D
Spero potrà piacervi, e ringrazioe le persone che preferiscono, seguono, ricordano, leggono e recensiscono quello che scrivo!! :D

Per contattarmi, qua il mio profilo www.facebook.com/giuliaefp !

Grazie ancora :D
  
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