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Autore: M Mi C Chiamo Li Lidya    10/10/2012    0 recensioni
Demetria White, Demi per gli “amici”, Signorina White per i professori e stronza per mezzo mondo.
Vivo in California, si voi la conoscete come belle ragazze, tutte tette e culo, ma io non sono così, ma quanto vorrei esserlo, non sono grassa no, semplicemente in un po’ carne, ma la gente giudica, e noi non ci possiamo fare assolutamente niente!
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#1
Avrei dovuto smettere, lo avevo promesso a me stessa e a Lucy, ma non ci sono riuscita, dopo tutto le promesse sono solo parole no? Sono di nuovo qui nel bagno della casa di Jimmy, il fidanzato di mia “mamma”, a tagliarmi. Perché lo faccio? Perché semplicemente sto male, e non riesco a sentirmi bene in nessun modo! Dopo che finisco, dopo che l’ultima goccia di sangue cade sul pavimento, sento per pochissimo tempo un po’ di felicità, di sollievo. Ovviamente tutto questo finisce subito dopo, ma mi basta per una settimana, almeno spero. Lavo il pavimento e il sangue sulle caviglie, non mi taglio i polsi, Lucy, la mia migliore amica, l’unica amica che ho, mi controlla quasi in modo giornaliero i polsi senza farmelo notare, ma lo capisco sempre. Non li sarebbe mai venuto in mente di controllarmi le caviglie!
Esco fuori e vado a vestirmi, per oggi mi accontenterò di una semplice felpa blu e dei jeans. Poi prendo il mio mp3 e mi avvio verso la spiaggia. Mi piace uscire,  ma solo di notte, sono le 3.30, tutti dormono a quest’ora vado un po’ in giro, respiro l’aria di mare e mi siedo sulla sabbia fresca.
Dopo un po’ mi sdraio e guardo le stelle e senza nemmeno notarlo comincio a cantare, una canzone che ho scritto io un po’ di tempo fa.
“Canti Bene” mi alzo e mi giro di scatto, è buio non riesco a riconoscere chi è, capisco che è un maschio sarà sui 18, 19 anni, come me. Vedo solo degli occhi brillare al buio, degli occhi capaci di brillare di luce propria. Mi alzo di scatto e corro via. Chi era? Perché era li? Perché proprio stanotte?
La mattina è il rumore della mia suoneria che mi sveglia.
Mi alzo dal letto e per un secondo ripenso alla scena di ieri, poi mi riaccorgo del rumore e prendo il telefono.
“Deeeeeeemi” è Lucy. Che mi chiama alle 11 di mattina.
“Che vuoi? Stavo dormendo!” rispondo con una voce alquanto roca, che mi spaventa.
“Dormigliona, non ricordi che giorno è oggi?” urla come una pazza, questo mi spaventa. Penso un po’ ma non mi viene in mente niente, così sparo a caso.
“Il tuo compleanno?”
“No, stupida, oggi è il giorno del diploma” Oddio, è vero, oggi mi diplomo, me ne ero dimenticata completamente.
“Cazzo, si”
“Sei pronta? Tra due ore passo a prenderti” Non sono pronta, assolutamente no.
“No, Lucy, vieni mi devi aiutare a vestirmi e a fare i capelli, poi ti aiuto io Okkey?” chiedo preoccupata. Quando non si ha una vera madre l’unica persona sulla quale contare diventa la propria migliore amica.
“Si, non ti preoccupare, sono li tra pochissimo”  Sospiro e metto giù la telefonata.
Vado di sotto, in cucina, mi preparo un panino e mi metto davanti alla tivù a mangiare. Dopo circa 20 minuti bussano alla porta, no, proprio nel momento in cui era partita la canzone di Justin!
“Ciaooo! Mi sei mancata” urla la mia amica. Poi mi abbraccia stringendomi forte e si mette sul divano. Ormai questa è come casa sua!
Ci mettiamo al lavoro mi mette lo smalto sulle mani, poi metto il vestito, semplice, bianco senza spalline, lungo fino a terra, con una sottile riga di brillantini sull’inizio(IL VESTITO DI TAYLOR SWIFT ALLA FINE DEL VIDEO “YOU BELONG WITH ME”). Poi si veste lei, ha un vestito meraviglioso, blu profondo, con una spallina e non molto corto, al ginocchio, tutto fatto di balze.
Mi pettina i capelli, castani, mossi, quasi ricci.
“La ciocca stona” mi avverte. Si lamenta come sempre della mia ciocca rossastra che ho dietro.
“A me piace il contrasto che fa” dico non curante.
“Lo so che ti piace..ecco perché cercherò ti farmela piacere” lascio sfuggire un sorriso e dopo continuo a guardarmi allo specchio. Sono un mostro, lei ritiene in contrario ma è impossibile crederle!
Mi fa i boccoli, mi lamento dicendo che già ce li ho boccolosi, ma le dice che li ha semplicemente riordinati. Pff!
Mancano 20 minuti al diploma, e noi siamo pronte, io vestita, manca solo mettere a posto i capelli di Lucy.
Prendo i sui capelli, neri, come la pece, con piccole ciocche blu, poi faccio uno strano modello, e le lascio due ciocche davanti, arricciate. Sorrido felice che lei sia felice e mi metto un lucidalabbra. Usciamo fuori e ci avviamo verso la macchina.
“Deeemiiii” mi giro di scatto. Grace.
“Grace, come stai piccola?” Grace, è una piccola bambina, non che mia vicina. Le voglio un bene dell’anima.
“Benissimo, ma..ma sei bellissima, anche tu Lucy”
“Grazie piccola” dice Lucy rivolgendole un sorriso abbagliante.
“Ora andiamo che siamo in ritardo” dico mandandole un bacio con la mano.
“Ti voglio bene” arrossisco.
 “Anche io”
 
 
 
 ###
Ciao a tutte :) 
Sono Lidya, @horantubbies su twitter.
Questa è una nuova fanfiction che sto scrivendo le altrè non sono mai riuscita a finirle perchè non mi sipiravano..ma questa è molto profonda di significato, cercherò di non mettere cose pesanti da leggere, senò vi annoio..comunque buona lettura e grazie a chiunque recensirà o leggere semplicemente la storia!
  
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