Dopo circa sei mesi
atterrarono sul pianeta Slipliat. Era il triplo più grande della Terra
ma ci
avrebbero messo poco a conquistarlo.
Appena arrivati
cercarono
qualcosa da mangiare. Appena finito di cenare si misero a dormire. La
conquista
del pianeta era rimandata al giorno dopo.
Quando si
svegliarono, il
sole era alto nel cielo, segno che avevano dormito troppo. Non potevano
più
sprecare tempo prezioso. Dovevano muoversi.
Vegeta spiccò il volo
e
Goku lo imitò. Volarono fino a che non trovarono un piccolo villaggio
abitato
da un popolo di statura molto piccola e di colore della pelle viola.
Goku non
aveva mai visto un popolo simile. Sembravano gente tranquilla e
pacifica.
Ma Goku non aveva più
la
pietà e la bontà di una volta. Sia lui che Vegeta si misero ad uccidere
tutti
gli abitanti: uomini, donne, bambini che urlavano per la paura e la
disperazione. Non sapevano il motivo di quel gesto da parte di due
stranieri.
Non li avevano mai visti prima di allora, perciò non avevano mai fatto
loro
qualcosa di male.
Terminata la loro
opera
di conquista del villaggio, si sedettero vicino ad una capanna e
consumarono il
pasto che la famiglia che viveva lì stava preparando prima del loro
arrivo.
Quando ebbero finito
si
diressero verso altri villaggi, che conquistarono senza fatica.
Completata la
conquista
del pianeta in due giorni, Vegeta decise di dire a Goku il motivo per
cui
doveva sottomettere interi pianeti.
“Kaaroth”
“Dimmi, Vegeta” disse
Goku assonnato.
“Dovrei dirti una
cosa”
“Sentiamo, che hai da
dirmi di così importante da impedirmi di dormire?”
“Devo dirti perché
facciamo tutto questo.”
“Cosa intendi per
tutto
questo, Vegeta?” chiese Goku non capendo a cosa alludesse il Principe.
“Ti dovrei dire
perché
noi stiamo conquistando dei pianeti.”
“Non lo facciamo
perché
siamo Saiyan?” chiese Goku confuso. Non riusciva a trovare un altro
motivo per
ciò che facevano. Glielo aveva detto lo stesso Principe, che i Saiyan
sono nati
per combattere e per dominare sugli altri. “Perché adesso dovrebbe
darmi un
altro motivo?” si chiese fra sé e sé.
“Il motivo principale
è
un altro – iniziò Vegeta – che adesso ti esporrò brevemente. Molto
tempo fa il
nostro pianeta, che si chiamava Vegeta, era retto da mio padre e tutti
i Saiyan
gli obbedivano. Conquistavamo pianeti quando e come volevamo ma un
giorno
arrivò Freezer che è l’essere più potente dell’universo e noi abbiamo
dovuto
sottometterci a lui per non essere uccisi tutti. Ben presto, però, mio
padre e
alcuni altri si ribellarono e furono uccisi. Poco più tardi un
meteorite cadde
sul nostro pianeta e tutti i Saiyan morirono. Ci salvammo solamente io,
Nappa e
Radish perché eravamo in missione. Rimanemmo al servizio di Freezer,
che io
personalmente odio, ma non avevamo altra scelta se non volevamo essere
eliminati da lui o da uno dei suoi scagnozzi disgustosi. Da allora noi
conquistiamo pianeti per lui.”
Dopo di che, Vegeta
tacque pensieroso. Si vergognava a dire che anche lui, il Principe dei
Saiyan,
era sottomesso alla volontà di un essere più potente. Aveva deciso di
dirlo a
Kaaroth perché Freezer gli aveva comandato di tornare da lui per
impartirgli
ulteriori ordini.
Goku allora prese la
parola deciso:“Domani partiamo e andiamo da Freezer e gli facciamo
vedere di
che pasta sono fatti i Saiyan!”
“Si vede che non
conosci
la sua potenza, Kaaroth!” disse Vegeta con un filo di malinconia nella
sua
voce.
“Non ti preoccupare per questo – disse Goku – ho
in
mente un piano infallibile.”