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Autore: jehan du moulin    22/04/2007    25 recensioni
“E' molto semplice. Quando suona il campanello tutti coloro che siedono alla sinistra di Marge – voltò il viso di qualche grado verso la grassa signora in abito rosa al suo fianco, dal viso suino – si alzeranno e si sposteranno nel tavolo alla loro destra. Avrete cinque minuti, non uno di più, non uno di meno per parlare con colui che vi siede davanti dei vostri interessi. Se desiderate rivedere la persona con cui avete parlato vi basterà domandargli il numero telefonico non appena il giro sarà finito. Altrimenti – il sorriso si allargò e il tono di voce si alzò notevolmente – aaaaavanti il prossimo!”

Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E' molto semplice – iniziò a spiegare l'uomo con il microfono in mano – Quando suona il campanello – alzò l'apparecchio di metallo dorato mostrandolo alla sala – tutti coloro che siedono alla sinistra di Marge – voltò il viso di qualche grado verso la grassa signora in abito rosa al suo fianco, dal viso suino – si alzeranno e si sposteranno nel tavolo alla loro destra. Avrete cinque minuti, non uno di più, non uno di meno – si divertì a specificare sornione – per parlare con colui che vi siede davanti dei vostri interessi. Se desiderate rivedere la persona con cui avete parlato vi basterà domandargli il numero telefonico non appena il giro sarà finito. Altrimenti – il sorriso si allargò e il tono di voce si alzò notevolmente – aaaaavanti il prossimo!”

Che cosa stupida pensava Harry seduto al suo misero tavolino mezzo metro per mezzo metro, in così poco tempo che cosa si riesce a dire? Sospirò annotandosi mentalmente di uccidere Hermione nella maniera più subdola e meschina possibile per il fatto di averlo spedito in quella bettola per sfigati.

Alzò lo sguardo smeraldino sul ragazzotto che stava prendendo posto davanti a lui.
Non male.
Davvero non male.
Alto e slanciato quanto bastava per dare ad Harry un po' di divertimento.
I suoi occhi erano azzurri come il cielo primaverile e i capelli di un delicato nocciola.

“Ciao” lo salutò apaticamente Harry.

“Ehm... ciao” balbettò insicuro.

“Harry”

“Jacob” nome carino

“Piacere”

“...” psst! la battuta giusta è: piacere mio

“Come va Jacob?” tentò.

“Bene” ook.. fin qui ci siamo... vediamo di progredire!

“Quanti anni hai?”

“Diciannove e mezzo” oddio... un ragazzino!

“Ok, ahm, e cosa fai nella vita?”

“Studio” grazie tante!

“E vuoi dirmi anche che cosa?”

“Sociologia Della Comunicazione” calma Harry. Trattieniti. Non è carino se scoppi a ridergli in faccia.

“I miei più sinceri auguri” e un consiglio spassionato a cambiare lavoro

DRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNN

Dio Signore GRAZIE!

Jacob si alzò, salutandolo con un cenno della mano e spostandosi nel tavolino accanto.
Harry, dal canto suo, si distese contro il divanetto rosso porpora, cercando un modo per non fare avere il suo numero a nessuno, sbadigliando di tanto in tanto.
Solo l'allegra vocetta di un ragazzo gli ricordò che non era pausa per lui, ma che un altro simpatico giovincello gli si era seduto di fronte.

"Ehy ciao! Io sono Matthew! Come va?"

Questo sa parlare

"Anche se gli amici mi chiamano Matt. Non so bene il perchè... sai a me i Matt non piacciono nemmeno un po'! Non sono un patito di Baseball.. e tu? Lo segui?"

Cazzo

"Veramente no" accennò timidamente.

"Oooh... ma davvero?! Quante cose abbiamo in comune! Oddio scusa che maleducato! Non ti ho nemmeno chiesto come ti chiami" fece una pausa. "Allora come ti chiami?"

"Harry" perchè aveva la vaga impressione si essere come il Lupo travestito da nonna quando Cappuccetto Rosso gli fa le domande?

"Harry... Harry... una volta conoscevo un Harry... ma poi è morto. Cancro. Sai lui fumava molto. Tu fumi? Oh, sono certo di no! Hai un sorriso così bello. Sai che mio zio Gurtie fa il dentista? Ma che dico! Tu non hai bisogno di un dentista!"

Ma va a pile o a batteria ricaricabile?

Harry si schiarì la voce, cercando di essere il più discreto possibile.

"Scusa.. ma.. tu bevi molto caffè?" domandò innocentemente.

"Io? Il caffè?? Nooo! Ma non lo sai che il caffé contiene chili e chili di... tieniti forte perchè mi ha sconvolto quando mia madre, che conosce la sorella della cugina della nipote dell'amica della zia della dentista della Manager della controfigura di Leonardo di Caprio, me lo ha detto... caffeina!"

"Ma va..."

Chissà se dovrei chiedergli un autografo... quando mi ricapita di incontrare l'anello mancante dell'evoluzione umana...

"Lo so! Sono rimasto sconvolto anch'io! Ma la mamma insisteva e così ho fatto una ricerca! Tu usi Google, vero? Non potrei sopportare qualcuno che non usa Google! Comunque, ehy tu dove vivi? O meglio con chi vivi? Sai, se andremo mai a vivere insieme voglio essere sicuro che la nostra privacy sia rispettata.. ci sono così tanti pazzi in giro oggigiorno"

"A chi lo dici..."

DRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNN

"OH è trillato il campanello - disse allegro guardandosi intorno - Ma per 'sinistra di Marge' intendeva sinistra sinistra o sinistra di spalle? No perchè, sai, insomma, c'è una certa differenza"

"Matthew?"

"Sì?"

"Scala"

Non fece nemmeno in tempo a socchiudere gli occhi che già qualcun'altro si era seduto di fronte a lui.
Un ragazzo magro e pallido, con lo sguardo perso nel vuoto, sottolineato da una sottile linea nera.
Sospirò

"Ciao" buttò lì, allo stremo della sopportazione.

"La vita fa schifo"

"Ah" Harry sgranò gli occhi.

"Dovremmo tutti suicidarci perchè siamo gay"

"Teoria interessante... e per quale motivo?"

"Se Dio avesse voluto un branco di checche al suo seguito avrebbe eliminato gli etero"

"Oh... già... hai ragione..."

Sempre dare ragione ai pazzi calcolò mentalmente.

"Vuoi il mio coltello per tagliarti le vene?"

"No, grazie... sai... il tetano..."

Il ragazzo di fronte a lui inarcò un sopraciglio. "Come vuoi"

"Io sono Harry" provò su una strada un po' più amichevole.

"Ciao Harry. Spero che tu viva ancora qualche mese prima di prenderti l'AIDS"

"Grazie..- deglutì - Lo stesso per te"

"Oh... sei gentile- il tono di voce atono stava prendendo una piega un po' più allegra. - Ma tanto ce l'ho già"

"Ah"

"Il mio ragazzo ne è morto due mesi fa"

"Oddio.. mi... mi dispiace..."

Scrollò le spalle.

"Lo vuoi adesso il mio coltello?"

DRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNN

"U... un'altra volta... eh?"

Annuì, alzandosi e scalando di un posto.

Si abbandonò contro lo schienale.
Quella conversazione lo aveva messo in leggera soggezzione.

Dio, se esisti, lo so, sono uno sfigato, alla veneranda età di venticinque anni me ne rendo conto.
Non ho mai pregato.
Non ho mai rispettato uno solo dei tuoi comandamenti e ora sono qui, in un locale per gay, a cercare l'anima gemella.
Forse dovrei morire perchè sono gay, come dice quello con cui ho parlato prima, ma ora, ti prego, ti supplico, ti scongiuro, se proprio devo morire, regalami cinque sacrosantissimi minuti di normalità

"Potter ti sei addormentato o stai tentando di mimetizzarti con il cuscino nella speranza che non ti veda? - la voce calma e vellutata così familiare di Draco Malfoy, con il suo solito ghigno di traverso da sembrare una smorfia apatica, gli fece sbarrare gli occhi e socchiudere la bocca.

- Oh, guarda... San Potter si è risvegliato"

"Malfoy" riuscì soltanto a boccheggiare.

Dio tu mi odi, non è vero?

"Già - si guardò attorno, facendo scorrere lo sguardo sui mobili e la tappezzeria del posto - Allora Potty, di cosa vuoi parlare nei prossimi - alzò il polso sinistro davanti agli occhi, leggendo l'orologio - quattro minuti e mezzo?"

Malfoy + Posto Per Rimorchiare + Quattro Minuti e Mezzo = ???

"Chiedimi esattamente tutto quello che non hai mai osato chiedermi" disse tranquillamente il moro, riacquistando tutta la sua sicurezza

Malfoy + Posto Per Rimorchiare + Quattro Minuti e Mezzo = un po' di sano, sadico, perverso divertimento

Il biondo inarcò un sopraciglio, osservandolo perplesso.

"Come vuoi - sbuffò - Voglio sapere...- ci pensò su - Se hai mai avuto una cotta per me"
Concluse tranquillamente.

Allora lo sapeva. Sam è un uomo morto!

"Si. Avuta. Prossima domanda" rispose atono, sottolineando con forza quel verbo al passato.

Draco si limitò ad un discreto sorrisetto, annuendo col capo.

"Perchè sei qui?"

"Hermione lo trovava un divertente regalo di compleanno" sbottò irritato, facendogli segno di proseguire.

"Oh no Potty, ora tocca a te... sorprendimi"

"Hai già trovato qualcuno a cui dare il tuo numero?" domandò con innocenza.

"Nessuno ha ancora avuto questo onore - scosse piano i fluenti capelli biondi - Tu?" domandò con altrettanta innocenza.

"Per il momento ho parlato con la Regina delle Nevi, Cappuccetto Rosso e un omino con il cappuccio nero e la falce... tu che ne dici?"

Un lieve sorriso trafisse il viso del biondo. "Tu guardi troppi cartoni animati"

Stette silente per qualche istante e poi riprese.

"Sai Potter, ero convinto che saremo diventati amici.... alla fine" osservò con noncuranza.

"Sì, anch'io" ammise il moro.

"Come mai non è successo?"

"Eravamo troppo persi a discutere" scrollò le spalle il moro.

"Fammi capire.. tu volevi essermi amico?" ora Draco era perplesso.

"Già... forse più di ogni altra cosa" si lasciò sfuggire a mezza voce.

"Ora dimmi perchè no" ordinò a sguardo basso Draco.

"Cosa?"

"Perchè non hai afferrato la mia mano, quel giorno, sul treno" lo sguardo chiaro era concentrato sul suo, quasi con forza.

"Perchè-

DRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNN

Il viso pallido si spostò verso la sua destra, prima di tornare a guardare Harry per qualche secondo.
Si alzò lentamente, molto lentamente, sogghignando.
Si sporse in avanti, appoggiando la mano sul petto di Harry, e facendo combaciare le loro labbra per qualche secondo.

"Alla prossima Potter"

Sussurrò, mentre il moro abbassava lo sguardo, paonazzo in viso e incapace di smettere di sorridere.

Draco si spostò quasi volando sull'altro tavolo, mentre il moro si tastava il taschino, alzando lo sguardo su un certo Robert dalla faccia simpatica.

068 5556789. Draco

"Già. Alla prossima"

  
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