Capitolo 1

Zoro e Nami sono cresciuti insieme, anche se non si sono mai sopportati. Giocavano nel giardino di casa e ogni momento era buono per farsi qualche dispetto, adesso entrambi hanno 16 anni e frequentano lo steso liceo, ormai i tempi per decidere l'università sono vicini e, per loro fortuna, non sceglieranno lo stesso percorso.....forse.

È notte nel piccolo quartiere e ogni famiglia si rilassa dopo cena; a vederle da fuori le case sembrano tutte uguali: monofamiliari, in stile liberty e col giardino, ma è dentro che tutto cambia. In casa di Nami si guarda il telegiornale della sera, mentre la ragazza, che ha appena finito di mettersi il pigiama rosa, rilegge il suo amatissimo Shakespeare e per la precisione una delle battute di Giulietta:

-dammi il mio Romeo; e quando egli morrà, prendilo e taglialo in piccole stelle, ed egli renderà così bella la faccia del cielo...- ma è purtroppo interrotta dall'improvviso esplodere di suoni provenienti dalla casa a fianco. È Zoro, che dopo la doccia, ha acceso a tutto volume lo stereo, per “rilassarsi” come piace dire a lui.

-...ed egli renderà così bella la faccia del cielo che...- no il frastuono continua, sembra anzi che sia proporzionato alla concentrazione di Nami, più lei prova ad ignorarlo più questo cresce. “E no! Adesso è troppo!” la giovane si alza dalla sedia sulla quale si trovava con un gesto di stizza e si dirige furibonda alla finestra, dove inizia a tirare dei colpi con la mano per attirare l'attenzione del vicino, cosa che avviene da li a poco

-Che c'è?- chiede di malavoglia Zoro, per rispondergli Nami si vede costretta ad aprire la finestra e sporgendosi gli dice:

-Potresti abbassare il volume?!-

-Scusa, non sento un ciuffolo!- ma la ragazza non è un tipo che si arrende tanto facilmente e continua a insistere finchè Zoro non si stanca e decide di ascoltarla, sporgendosi anche lui dalla finestra. Lo spazio tra le due casa è sufficiente a far crescere un pino e non supera quindi i 5 metri di larghezza, che bastano notevolmente per comunicare da una casa all'altra.

-mi dispiace, volevi qualcosa bella?-

-si, stavo cercando di studiare, ma è impossibile con il caos in sottofondo!-

-Non sono il caos, sono i mistica!!- risponde Zoro come se fosse la cosa più ovvia del pianeta, cosa che però non interessa a Nami

-Chiunque siano puoi farli smettere?-

-Che me ne viene?-

-Ehm...la gratitudine di chi ama il bel canto?-

-Mmm ok li vaporizzo...-

-Grazie...- lei sta rientrando in casa incredula di averla avuta vinta in così poco tempo

-.....se ti scopri le bocce!- c'è sempre il trucco!

-Cosa?! Sei impazzito!- e mentre lo dice porta una mano all'altezza del seno come a proteggersi.

-Tu mostrami i tuoi volumi e io abbasso il mio.- semplice, no?

-Sei davvero un porco maniaco!-

-ahahaah, capirai! Tanto le ho già viste!-

-Cosa? Quando?! Bugiardo! Non è vero!!- e dall'altra parte Zoro continua ad annuire con un aria di chi la sa lunga. Ancor più stizzita di prima, Nami rientra in casa e chiude la finestra con rabbia, ma nel farlo non si accorge che un pezzo di tessuto della sua camicetta è rimasto incastrato nella finestra, e quando si gira per andarsene le si staccano tutti i bottoni e nel girarsi di nuovo perde definitivamente la maglia, offrendo un ottima visuale al vicino di casa.

-Ah-ah ma è vero adesso!- e la ragazza in preda all'imbarazzo fugge lontano dalla finestra alla ricerca di un'altra camicia!






salve!!! che ne pensate come inizio? so che è un pò corto ma ho prefertio dividere così nel prossimo è solo giorno, come qui è solo notte.
cmq a presto!!! e commentate!!