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Autore: SoleStelle    11/10/2012    3 recensioni
Questa storia è il continuo della long "Fine dell'incubo.. inizio della favola" ma può essere letta anche indipendentemente.
Avrà 25 capitoli e, come nella vecchia storia, il primo e l'ultimo capitolo saranno corti e serviranno per dare il quadro della situazione.. (prologo ed epilogo).
Beh..che altro dire?!
Dal testo:
[...] caddi in terra inginocchiandomi e strinsi i pugni iniziando a piangere.. ancora.
Era tutto finito.. tutto sparito.. [...]

Buona Lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Incubo..favola..realtà.'
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Entrammo in casa sua sotto lo sguardo indagatore di sua madre..
Ok, forse fare un caschetto rosso non era stata una buona idea..
“vieni” sussurrò Riccardo, prendendomi la mano. Lo seguii e mi ritrovai davanti alla madre.
“ciao” disse guardando il figlio, curiosa.
“mamma, lei è Sara, ti ricordi di lei, vero?” chiese sorridendole.
“buona sera” dissi porgendole la mano. La strinse senza rispondere, si limitò a guardarmi.
“veramente no” disse secca lasciandomi la mano in malo modo.
Prevedevo una pessima serata..
“era in classe con me.. l’hai vista a tutti i ricevimenti dai.. era anche lei capo classe” disse Riccardo, aiutando la memoria della madre che mi guardò incredula..
“ma non avevi dei lunghi capelli biondi?” chiese già più tranquilla.
“li ho tagliati nel pomeriggio” dissi, imbarazzata.
Rimasi li, a subire quella conversazione per qualche minuto poi, fortunatamente, arrivarono alcuni parenti e sua madre si dileguò. Vidi Riccardo voltarsi verso di me e lo guardai imbarazzata.
“tutto bene?” chiese. Negai con il viso.
“mi sento di troppo” ammisi. Sapevo perfettamente di essere indesiderata a quella festa.
“ci saranno solo alcuni parenti.. e voglio che vedano quanto tu sia fantastica.. non voglio che vedano la Sara impacciata.. ok?! Sii, semplicemente, te stessa” disse dandomi un leggero bacio a stampo.
Parlava facile lui.. non era certamente lui il bersaglio delle occhiatacce della madre.
“Ricky, tesoro, vieni a salutare lo zio?” disse Rebecca, chiamandolo. Sospirò.
“arrivo” sussurrò allontanandosi e lasciandomi sola.
Lo guardai raggiungere la madre e mi andai a rintanare in un angolo. Rimasi li, sola, per parecchie ore. Osservai, per tutto il tempo, Riccardo, correre da un parente all’altro per salutare tutti. A peggiorare la situazione arrivarono anche altri amici di famiglia che pretendevano di parlare con lui per un tempo infinito.
Decisi che, vista la situazione, fosse meglio andarmene, così mi spostai lungo il perimetro della sala, senza infastidire nessuno, e mi avviai alla porta. Mi bloccai, però, quando vidi una ragazza buttargli le braccia al collo. Rimasi a fissarli mentre lui cercava di scrollarsela di dosso e lei gli rimaneva incollata come una cozza.
Mi morsi il labbro inferiore e abbassai lo sguardo.. triste. Indietreggiai e mi appoggiai con la schiena al muro mentre continuai a evitare di guardarli.
“vieni” disse. Alzai il viso ritrovandomi Riccardo davanti. Lo riabbassai.
“perché mi hai portata qui?” chiesi in un sussurro. Mi prese la mano accarezzandola e mi diede un bacio sulla testa.
“nascondermi dai tuoi mi sta bene, sapendo quello che possono farti quando non ci sono.. ma non voglio nascondermi dai miei” disse tranquillo. Lo guardai ma non sorrisi come, invece, si aspettava.
“mi sento come un pesce fuor d’acqua” confessai. “nessuno, oltre te mi vuole qui..”
“nessuno, oltre a me è importante” disse sicuro. Lo guardai male. “ti interessa di più quello che penso io o quello che pensano loro?” chiese.
“tu, ovvio.. ma il punto non è questo” risposi.
“no.. il punto è questo.. devi solo ignorarli e stare tranquilla. Ci sono io.. sono qui” disse.
“come no.. come ci sei stato nelle ultime due ore” dissi acida. Ignorò quello che dissi e mi trascinò con se al tavolo dove tutti stavano prendendo posto. Spostò una sedia e mi fece sedere. Obbedii poi si sedette accanto a me. Mi prese la mano e la intrecciò alla sua, appoggiandola sul tavolo.
Ricevetti una prima occhiataccia da sua madre e una seconda dalla ragazza che non lo lasciava andare prima. Ignorai entrambe, sotto consiglio di Riccardo, e mi godetti, per quanto possibile, la serata.
Come promesso non si staccò più da me, nemmeno per un secondo, e mi fece, addirittura, ballare.
Continuai a ricevere occhiatacce ma quelle della madre ben presto scemarono e rimasero solo quelle della ragazza.
Sbuffai, dopo l’ennesima occhiataccia e lui mi sollevò di peso dalla mia sedia e mi prese in braccio.
“è la figlia di un socio di mio padre” disse. Lo guardai interessata e lo incitai a continuare. Mi disse che già da anni Barbara era diventata il suo tormento e che più volte l’aveva respinta ma lei non demordeva. “è anche per questo che ti ho voluta portare, sapevo ci sarebbe stata.. spero che così la smetta una volta per tutte” concluse. Gli sorrisi.
“apprezzo la sincerità, ma magari tienimela lontana..” dissi in una smorfia. Rise.
“si.. te la tengo lontana.. scricciola come sei non ci mette nulla a farti nera” disse, continuando a ridere. Gli diedi una pacca sul braccio.
“scemo” dissi, ridendo anche io.
“si.. ti amo anche io amore” rispose. Mi baciò la spalla e io lo lasciai fare.
“ti amo” sussurrai quando si staccò. Sorrise dolce e lo ammirai, incantata. “ci sono volte in cui ti guardo e mi domando se tu possa essere realmente così bello” confessai. Sorrise.
“sei di parte” disse. Gli passai una mano tra i capelli.
“alto, muscoloso, carnagione leggermente bronzea, capelli neri in contrasto con gli occhi verdi smeraldo e un fisico da far impallidire un bronzo di Riace..” dissi. “si, sono di parte.” Scherzai. Mi baciò leggermente e mi spinse piano per farmi alzare. Obbedii e mi riportò a ballare premurandosi, questa volta, di farsi vedere bene sia dai genitori che da Barbara..
Sfacciato e sfrontato.. ecco cosa avevo omesso nella descrizione, perfetta, che avevo fatto di lui nella mia mente..
 
 
 
 
 
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Note dell’Autrice:
ci si avvicina sempre di più alla fine..
e le mie idee stanno tornando ad accavallarsi. Spero che vi sia piaciuto..
a presto.
   
 
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