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Autore: kaki16    11/10/2012    2 recensioni
undovinate un po' cosa potrebbe succedere se mettiamo insieme 5 ragazzi inglesi, tre italiane e un preside un po' pazzo? lo scoprirete leggendo
pov karen
eravamo in classe da circa dieci minuti quando sento qualcuno bussare alla porta della classe mentre gioco a tris con le mie due migliori amiche...
Genere: Demenziale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Niall
Dopo un paio di ore di volo eravamo atterrati finalmente in Italia, il viaggio era stato divertente, avevamo fatto le solite cavolate tutti e cinque assieme. Ora stavamo scendendo dall’aereo e come previsto un centinaio di fan ci vennero addosso, molte carine, qualcuna bella e poche bruttine, firmammo gli autografi e ci avviammo verso la macchina di Marco, il nostro amico preside, era da un paio di mesi che non lo vedevamo di persona e ci mancava.
Lou < Marco, carotone mio!!!!! >
M < Lou, koala mio, quanto mi sei mancato >
Tutti ci mettemmo a ridere, quei due insieme erano una cosa impossibile, pazzi come nessuno.
Marco aveva 25 anni, cioè 25 anni e preside!!!!!! Capelli castani tagliati corti, occhi del medesimo colore e abbronzatissimo.
Passammo tutta la giornata a casa sua a giocare alla play e a ridere come non facevamo ormai da settimane, per cena ci stupì tutti, aveva preparato la pizza fatta in casa!!!!!! Mi si illuminarono gli occhi alla vista di questo prelibatissimo piatto.
Io < Marco, ti posso sposare????? Cucini talmente bene!!! >
M < Scusami ma ho già la ragazza! >
Io < NO >
Un’altra risata generale
 
Pov Zayn
 
Naill aveva di nuovo fatto lo stupido, ma come si faceva a non esserlo, Marco ti faceva ridere anche solo guardandoti, era un comico nato.
Harry < Hei Ma come sono le ragazze? > Tipico di Hazza, lui cercava la ragazza da amare ma erano tutte t***e  quelle che avevamo incontrato fino ad ora.
M < 1 Hazza non mi chiamare Ma, 2 ce ne sono di tutti i tipi, quelle poco di buono e quelle naturali, sta a voi scegliere con quali fare il progetto. >
H < ok, ok non ti scaldare >
IO < Ragazzi non so voi ma io ho solo voglia di una doccia e di dormire, che ne dite? >
< SIIII > arrivo un si collettivo tanto acuto da spaccarmi i timpani.
Sorrisi e dissi < chi arriva per ultimo è uno sfigato pazzesco > non l’avessi mai detto si sentì un terremoto per tutto il piccolo paese, l’ultimo fu il nostro daddy Liam.  
Pov Karen
 
Oggi mi sento strana, non so cosa mi prende, sento come qualcosa dentro che deve esplodere e il mio solito sorriso in questo pomeriggio non si è visto nemmeno una volta.
In vita mia non avevo mai saltato un allenamento di pallavolo, ma oggi sentivo che, se fossi andata, avrei fatto male a qualcuno e questo non lo volevo. Così decisi di andare in palestra, ma non in una molto frequentata, anzi scelsi quella più lasciata a se stessa di tutta la Valle d’Aosta che, per fortuna, era fornita di un sacco da box dove potevo sfogare tutto, ma proprio tutti quello che avevo sofferto negli anni e si avevo sofferto fin da piccola ma non lo davo a vedere per non far preoccupare inutilmente le persone.
Misi la musica al massimo(http://www.youtube.com/watch?v=YWt4wmZ_EMI) e iniziai a tirare pugni al mio sacco da box, passarono i minuti e poi sentì la porta cigolare e mi girai di scatto per vedere chi era, mi ritrovai davanti agli occhi mio fratello, lui, Antonio, aveva 2 anni in più di me ed eravamo identici. Si avvicinò e mi abbracciò, io rimasi stretta a lui e iniziai a piangere lacrime piene di dolore, non sapevo perché piangevo ma avevo il bisogno di farlo.
A< ei sorellina va meglio? > lo guardai e annuì con un impercettibile segno del capo.
< allora torniamo a casa, su vatti a preparare > lo abbracciai ancora una volta e poi mi avviai verso gli spogliatoi.
Arrivata a casa mi buttati sotto la doccia e quando ebbi finito sprofondai in un sogno lungo e felice.
 
Pov Sara
Karen non si era presentata agli allenamenti e sia io che Amanda non riuscivamo a contattarla, mi stavo preoccupando seriamente tanto che non riuscivo neanche a fare un palleggio decente.
A fine allenamento andammo tutte negli spogliatoi e io mi fiondai al cellulare par controllare eventuali messaggi di Karen e per fortuna ce n’era uno.
“Scusa ma oggi mi sentivo strana e non me la sono sentita di venire scusa”
Ora ero più tranquilla.
 
Pov Amanda 
Ero quasi morta dalla preoccupazione meno male che alla fine avevamo avuto sue notizie ma domani l’avrei uccisa certamente.
  
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