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Autore: SIMO96    11/10/2012    2 recensioni
Semplicemente la storia di un ragazzo che insegue il suo sogno....Il sogno di una vita....Quello che lo ha accompagnato sia nei momenti belli che nei momenti brutti....Il sogno di diventare un pilota di Formula1 e seguire le orme del suo idolo Fernando Alonso pilota della scuderia Ferrari.
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 Giugno 2012

Finalmente la scuola era finita, che liberazione, speravo solo che sarebbe andata bene quest'anno, sapevo di non essermi impegnato molto quell'anno, ma avevo comunque fatto del mio meglio.
L'ultimo giorno di scuola era stato semplicimente fantastico, non avevamo per niente studiato, ma d'altronde si sa non si è mai studiato l'ultimo giorno di scuola, però mi ero divertito, le professoresse ci avevano chiesto come avremo trascorso le vacanze, molti miei amici sarebbero andati al mare, qualcuno in montagna, invece qualcuno sarebbe rimasto a casa, a Napoli, ed io? Io sarei dovuto partire, dovevo andare in Arabia Sudita, precisamente a Luglio il 18, c'erano i test per giovani piloti, nell'ultimo mese di scuola pensai solo a quello, al test che dovevo fare con la scuderia Lotus.
Ritornai a casa nel tardo pomeriggio, quel giorno non pranzai, rimasi con i miei amici fino a tardi andammo a Pozzuoli e passammo un po di tempo insieme prima di rincasare.
Ero stremato, appena uscito dalla doccia sentii mia madre che rientrava.

<< Simo!! Sei in casa?? >>

<< Si mà sto in camera >>

<< Vabene!! Io vado a preparare la cena >>

<< Ok! >>

Quella sera mia mamma cucinò il polpettone, semplicemente squisito, andai a letto prestissimo non erano nemmeno le 23.00.


2 Giugno 2012

Mi alzai molto tardi quel giorno, giusto in tempo per il pranzo...Quel mercoledì era ''speciale'' per me, dovevo partire, dovevo andare in Toscana, in programma c'era l'ultimo gran premio del campionato italiano di GoKart....E' lì che è nata la mia passione, dai GoKart, in molti mi dicevano che ero un fenomeno, io non ci credevo, sono sempre rimasto modesto in questo, per me l'importante non era apparire, ma essere, essere quello che volevo io e non quello che voleva la gente.
Mi connessi un po su Facebook ed invitai Rosa a venire con me in Toscana, lei accetto senza esitazioni. Poi presi il telefono e cosi chiamai il mio capotecnico

<< Mario! >>

<< Ciao Simone dimmi >> Sorpreso dalla mia chiamata

<< Senti vorrei provare un nuovo assetto per il mio GoKart! >>

<< E cioè? >> Mi chiese con tono dubbio, forse pensava che non sapessi nemmeno che stessi facendo.

<< Mario, pensavo di provare ad alleggerire le plastiche, accorciare i primi due rapporti e allungare gli ultimi 3 >>Gli dissi, ero quasi sicuro che mi avrebbe preso per pazzo

<< Perchè vuoi un alleggerimento di peso, è già abbastanza leggero! >> Mi disse con tono abbastanza serio e preoccupato, io proseguii

<< Proviamo così >>

<< Ok domani a Firenze ne riparleremo >>Si capiva chiaramente che voleva parlarmi a quattrocchi per capire cosa volessi.

<< Ok ciao, grazie! >>

Era una cosa folle, sapevo perfettamente che mi sarebbe potuto succedere qualche cosa, avrei potuto perdere aderenza e capottarmi e farmi seriamente del male. Non so perchè lo feci, forse perchè era l'ultimo granpremio? Forse perchè mi giocavo il campionato? Forse perchè c'era il mio rivale che aveva 2 punti di vantaggio su di me?
Boh, proprio non le sapevo, e con questi pensieri che mi affollavano la testa mi stesi sul letto, e fissando il poster di Fernando Alonso, il mio idolo, mi addormentai.


3 Giugno 2012

Finalmente il gran giorno arrivò, mi svegliai molto presto, alle 6.00 ero già in piedi, mi vestii e chiamai Rosa

<< P-Pronto? >>Con tono molto assonnato

<< Rosa!! Dormivi??? Ti sei dimenticata che devi venire con me a Firenze?? >>Le chiesi, lei mi rispose

<< Oddio si scusami menomale che mi hai svegliato, adesso vado a prepararmi!! >> Sembrava quasi che si sentisse in colpa perchè se ne era dimenticata

<< Vabe tesò, non preoccuparti tanto io sarò lì da te tra 2 ore >>

<< Ma con chi vieni?? >>Mi chiese

<< Da solo, siamo io e te, vengo con la macchina! >>Le risposi

<< Ok t'aspetto! >>

<< Ok >>

Posai il telefono, rifeci il mio letto e mi andai a lavare, stetti 30 minuti sotto la doccia, mi rilassai per bene, mi asciugai e mi vestii.
Presi le chiavi della macchina, quelle del garage, aprii la porta e bussò il telefono, mi chiesi, chi sarà mai?

<< Pronto? >>

<< Ciao, Simo senti ti devo dire una cos... >> Non le diedi nemmeno il tempo di finire la frase dicendo

<< Ti prego non dirmi che non vieni!!! >>Le chiesi preoccupato, mi sarebbe dispiaciuto un casino se non fosse venuta

<< Non preoccuparti vengo vengo >>

<< Ah!! Menomale!! >> Con un sospiro di sollievo.
Ripresi << Comunque che volevi dirmi? >>

<< Ti volevo chiedere se poteva venire anche Deny >>Dal timbro della
voce si percepiva chiaramente che temeva una risposta negativa.
Rimasi colpito dalla sua richiesta << Certo che può!! Ma non doveva stare in vacanza con il fidanzato? >>

<< Si doveva! Solo che lui la ha tradita! >> Si, si era decisamente incacchiata quando mi ha riferito dell'accaduto, feci lo stesso anche io, è naturale era sempre una mia carissima amica

<< Che bastardo! Mi dispiace! Comunque stavo scendendo per venirti a prendere, lei sta da te? >>

<< Si è da me >>Era ancora incavolata, come non darle torto.

<< Ok, arrivo! >>

Posai il telefono e mi diressi verso casa di Rosa, alle 8 in punto ero sotto casa sua, loro due scesero misero i loro bagagli nel cofano dell'auto, entrarono, e ci mettemmo in viaggio.
Dopo 6 ore di viaggio arrivammo in albergo, era spettacolare, l'atrio era immenso, il pavimento era di marmo di Carrara, a destra c'era la reception e a sinistra c'erano delle poltrone dove i clienti attendevano.
Non aspettammo molto, ci diedero la camera molto velocemente, chiesi esplicitamente una camera grande con tre letti singoli, e due bagni.
Fui accontentato.

Il giorno seguente visitammo la citta, o almeno parte di essa!


5 Giugno 2012

Era il giorno delle prove ufficiali, il clima era molto teso, la tensione si sentiva, si percepiva, era negli occhi di tutti, sopratutto nei miei, ero tesissimo, e molto nervoso, mi giocavo il campionato in quella gara, avevo una paura tremenda di sbagliare, e sfortunamente così fu, le prove non andarono bene, anzi, andarono malissimo, feci un solo giro che valeva per i 18° tempo in 1.05.659, avevo cominciato il secondo giro quando il motore mi ha abbandonato, era da buttare!
Menomale che c'erano loro due che mi tirarono su di morale e migliorarono quella bruttissima giornata!
Passammo la serata tutti e tre insieme in albergo, io le ascoltavo con piacere, Deny continuava a dire che andava tutto bene, ma le si leggeva chiaramente negli occhi che era triste, malgrado mi sentivo impotente di fronte a quella tristezza, sapevo che dovevo fare o almeno provare a fare qualche cosa non potevo rimanere impassibile a tutto ciò, Rosa, invece, era contentissima di essere lì a Firenze, aveva sempre il sorriso stampato in faccia, e rendeva felice anche me dopo quella brutta giornata che avevo passato, ed io, beh io non parlai molto più che altro pensai, pensai molto, pensai a come recuperare posizioni in gara, pensai a come aiutare a tirar su di morale Deny, ed infine, pensai che mi stessi innamorando.

  
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