Morbide mani mi stavano passando
una particolare pozione per allisciare completamente i miei capelli, la
mia
testa era lasciata libera di muoversi dove quelle mani esperte la
guidavano.
Poco dopo la parrucchiera mi asciugò i capelli. Non li avevo
mai visti così
perfetti. Me li legò su con uno chignon, adornando la messa
in piega con
qualche molletta a forma di fiore bianco. Subito dopo la truccatrice
aveva
preso il suo posto. Avevo scelto un trucco leggero, semplice, ma
elegante,
basato su una scala di colori marrone. Sulle labbra un velo di rossetto
color
carne. Mi misi da solo gli orecchini blu di mia madre, mentre Ginny mi
aiutò a
indossare la collana piena di diamanti, regalo della signora Weasley.
Mi alzai
lentamente in piedi e indossai il mio abito da sposa. Era ancora
più bello di
come mi ricordavo. Luna mi aiutò ad allacciarlo dietro.
- Sei perfetta… -
sussurrò Ginny,
commossa. Io le sorrisi debolmente.
- Ginny ha ragione, sei
bellissima.- aveva aggiunto Luna, con lo sguardo sognante.
- Accio bouquet.- sussurrai con la
bacchetta in mano. Il bouquet lievitò magicamente fino ad
arrivare alle mie
mani. Diedi la bacchetta a Ginny, che la mise dentro la sua borsetta.
- Ok. Sono pronta. - dissi con voce
decisa, uscendo dalla sala allestita per la preparazione della sposa.
Il
corridoio era lungo, forse troppo. Mi diede il tempo di pensare a
quello che
stavo facendo. Mi stavo sposando con Ron… e giusto la sera
prima avevo
dichiarato il mio amore a Draco. Ma cosa mi era saltato in mente?
Pensavo davvero
che andando lì a sputare tutto sarebbe servito a qualcosa?
Eppure lì per lì mi
ero sentita così bene. Era un peso che mi portavo dietro da
troppo tempo.
Dovevo dirglielo. Ma cosa dico? Ho risolto qualcosa? No! Non era
servito
assolutamente a nulla! Mi ero solo ridicolizzata per l'ennesima volta
davanti a
lui. L'immagine dei suoi occhi spaesati che mi fissavano sconvolti
venne a
fuoco nella mia mente. Ed era un'immagine bellissima…
Mi bloccai di fronte alla porta che
mi avrebbe portato alla navata della chiesa, dove centinaia di persone
stavano
per assistere al mio matrimonio.
- Ginny, aspetta.- le dissi,
fermandola, mentre stava per avanzare. Lei si voltò verso di
me incuriosita.
- Herm, siamo in ritardo.- mi disse
con dolcezza.
- Non ce la faccio…- le
dissi con
un filo di voce. Delle lacrime cercavano di uscire dagli occhi, ma le
ricacciai
via. Ginny mi fissava con il panico negli occhi.
- Herm! Vi stiamo aspettando!
C'è
qualche problema?- la voce di Harry ci fece sobbalzare. Era comparso da
quella
porta che non volevo attraversare e si era avvicinato, preoccupato,
verso di
me.
- Sta avendo una crisi. Dice che
non vuole sposarsi.- riferì Luna. Harry la guardò
con comprensione e tristezza.
Senza dire niente, presi il braccio del mio amico e lo portai lontano
dalle mie
due damigelle. Mi fermai, quando capii che eravamo abbastanza lontani.
- Harry… perché
sei tornato con
Ginny?- gli chiesi io, con curiosità.
- Come? Perché ho capito di
amarla
più quanto abbia mai amato nessun'altra.- mi rispose con
ovvietà.
- E come hai fatto a capirlo?-
insistetti io.
- Beh, quando la bacio, quando mi
sorride, è come se tutto intorno a me si oscurasse ed
esistessimo solo noi due.
Mi fa sentire completo, cosa che non mi capitava con Daphne e con
Asteria. A te
Ron fa sentire completa?- mi chiese lui, preoccupato di conoscere la
mia
risposta. Non ebbi tempo di parlare che Ginny ci raggiunse come una
furia,
cominciando a sbraitarmi contro.
- Hermione Jean Granger! Non mi
sembra il momento di farsi prendere dal panico! Sei coraggiosa, sei una
Grifondoro, Merlino! Hai affrontato Voldemort in persona e ti lasci
spaventare
da un matrimonio? Tu ami Ron! L'hai sempre amato! Sì, avete
passato un brutto
periodo, ma insieme ce la farete a superarlo! Adesso tu ti sistemi, ti
metti in
posizione e percorrerai quella navata, perché TU ti
sposerai, Hermione, a costo
di farti andare all'altare a forza di calci nel sedere!
Perché ci meritiamo un
lieto fine, Hermione. Ci meritiamo di vivere una favola dopo tutto
quello che
abbiamo passato.- mi disse lei con decisione. La fissai per alcuni
secondi, in
silenzio, quasi intimorita dalle sue parole. Sospirai, lasciandomi
sfuggire un
sorriso. Mi meritavo un lieto fine.
- Ok. Andiamo. Sono pronta.- dissi
convinta. Harry e Ginny mi sorrisero. Stavamo per varcare la porta,
quando
questa si riaprì, lasciando uscire Ron, vestito in smoking
nero. Mi fissò per
un secondo e si lasciò sfuggire un sorriso.
- Tranquillo, Ron. Ho tutto sotto
controllo. Sono pronta, non lo ero, ma ora sì. Tu va', io
starò proprio dopo di
te.- gli dissi con un sorriso radioso.
- Mi dispiace…- mi disse
lui,
abbassando lo sguardo. Il mio sguardo si dipinse di terrore.
- No, Ron. Sono pronta. Posso
farcela!- cercai di spiegargli, ma la sua espressione amareggiata non
mutò.
- Ma non vuoi farlo…-
aggiunse, con
un sorriso amaro, quasi rassegnato. - Vedi, sono là che
aspetto di vederti
entrare e so che non vuoi farlo. So tutto del rapporto tra te e Malfoy,
me lo
aveva detto Ginny quando era venuta a trovarti a Parigi. Speravo che
riuscissi
a dimenticarlo, ma non ci sei riuscita. E sono convinto che ora tu stia
pensando a lui e non al nostro futuro.
Eppure, anche se so che non vuoi
sposarmi, so che lo farai ugualmente, perché mi ami. Non
come ami Malfoy, ma mi
ami. Mi ami abbastanza da andare contro la tua volontà pur
di vedermi felice. E
se io ti amassi, se io amassi te,
non la donna che voglio farti diventare, non la donna che spero
diventerai, ma te... Se ti amassi,
non starei là ad
aspettarti, ma ti lascerei andare…-
Sentii i miei occhi lucidi, alcune
lacrime scivolarono via, contro la mia volontà. Scossi forte
la testa.
- No, Ron. Sono pronta! Sul serio,
credo di volerlo davvero…- gli dissi, prendendo la sua mano
e stringendola
forte.
- E io vorrei non che tu lo
credessi, ma che tu ne fossi certa…- mi rispose Ron,
lasciando la mia mano e
allontanandosi da me, dalla chiesa, dal nostro matrimonio. Rimasi un
po'
spaesata, bloccata in quella posizione, senza sapere cosa fare. Ginny
stava
piangendo, ma Harry le strinse la mano ed aprì la porta
della chiesa. Gli
invitati si voltarono a guardarlo. Lui percorse la navata in silenzio e
raggiunse l'altare. Si girò a guardare gli invitati e,
schiarendosi la voce,
disse un po' impacciato: - Potete tornare nelle vostre case. E' finita.
-
Quelle parole mi ferirono, ma non
lo diedi a vedere.
- Scusate il ritardo…Mi sono
persa
qualcosa?- una voce familiarmente fastidiosa alle mie spalle mi fece
sobbalzare. Daphne Greengrass, in tutta la sua bellezza, era di fronte
a me e
chiedeva spiegazioni.
- Il matrimonio è annullato.
Puoi
tornare da dove sei venuta.- aveva sibilato Ginny con odio.
- Come mai sei così acida,
Weasley?
Tuo marito ti mette le corna?- rispose la bionda con cattiveria.
- Lurida sgualdrina, a quanto so
non sei un granchè se la gente ti pianta in asso nel bel
mezzo di un rapporto…-
rispose a tono Ginny, proprio mentre Harry la raggiungeva.
- Daphne…-
sussurrò il ragazzo con
sorpresa. Vidi Daphne mordersi un labbro e fare dietrofront
velocemente,
allontanandosi il più velocemente dall'atrio. Non ci
giurerei, ma mi sembrava
di aver visto una lacrima nel suo volto. Che si fosse veramente
affezionata ad
Harry?
- Herm, tutto ok? Sei
paonazza…-
aveva detto Luna, riportandomi alla realtà. Senza
rispondere, cominciai a fare
dei passi indietro e me ne andai via, lasciando i miei amici
preoccupati.
Ero per strada e stavo correndo con
un abito da sposa, molte persone si voltavano a guardarmi, ma non me ne
importava. Volevo solo arrivare a casa mia, che fortunatamente era a
pochi
passi dalla chiesa. Arrivata alla porta, ebbi un attimo di esitazione,
in caso
avessi trovato Ron a casa, ma entrai comunque. Entrai in camera da
letto e
subito ebbi un tonfo al cuore. Rimasi lì per attimi
interminabili fino a che
Harry non mi raggiunse con sorpresa.
- Sapevo di trovarti qui…-
disse
con un sorriso.
- Se n'è andato…-
dissi in un
sussurro. Il fiato era corto.
- Ne sei sicura? Mi sembra tutto
uguale…- disse lui, confuso.
- Lì, c'era la sua
scacchiera
magica, ora non c'è più. Laggiù, lui
teneva sempre la sua scopa, mentre sulla
libreria c'erano le riviste dei Cannoni di Chadley. Qui sulla maniglia
lui
teneva il suo caschetto da portiere di Quidditch… Se
n'è andato…- gli risposi,
cominciando a piangere quando incontrai gli occhi di Harry. - Sono
libera…-
sussurrai. Ero libera, eppure stavo male, perché lo stare
sola mi faceva stare
male, la consapevolezza di non avere più nulla e nessuno.
Una sensazione di soffocamento mi
pervase e con un solo gesto mi tolsi la collana dal collo. Mi levai le
scarpe e
cercai di sbottonarmi il vestito da sola, non riuscendoci. Le lacrime
stavano
intanto accecando la mia vista.
- Toglimelo!- urlai ad Harry, in una crisi di pianto. Lui si avvicinò velocemente e cercò di sbottonarmi il vestito, non riuscendoci. Lo strappò letteralmente, permettendomi di uscire da quella gabbia infernale. Sentii le sue braccia abbracciarmi da dietro, mentre io sfogavo la mia frustrazione, la consapevolezza però di non essere rimasta da sola. Per fortuna avevo Harry.
Spazio dell'autrice:
Eccomi!!!! Il prossimo sarà l'ultimissimo capitolo :D Lo posterò domenica ;D
La scena del matrimonio è presa dal matrimonio di Cristina in Grey's Anatomy XD Vi piace come è finito il matrimonio? Volevo comunque sottolineare che Hermione amava Ron, anche se... non abbastanza.
Vi aspetto per il grande finale :D
A presto!!!!
Kiss