Insieme
possiamo fare tutto.
Si stava
rovinando.
E Axel lo sapeva, lo sapeva benissimo.
La vedeva allenarsi , a correre avanti e indietro,
per quel campo che sembrava infinto.
Il
calcio era stato sempre il loro piccolo sfogo fin da bambini,
giocavano e si divertivano, si rincorrevano e si sporcavano.
Ora era
diventato una sfida, una sfida a chi fosse il più forte,
una sfida a chi era il più potente , chi potesse far parte
della Genesis.
Lei si
ostinava a correre senza mai voltarsi indietro, nonostante i suoi
compagni
le chiedessero di rallentare, lei andava avanti fino alla rete per poi
gridare
con voce glaciale
e segnare uno dei suoi tanti goal.
Era
dimagrita, spesso stava male e si presentava solo agli allenamenti,
nonostante avesse la
febbre.
Axel la
fissava dagli spalti con la sua felpa arancione addosso e lei ogni
volta che
vedeva
il ragazzo, gli rifilava una delle sue occhiate gelide,
senza
però fermarsi e tirare un altro segno
a rete.
Odiava
essere compatita, specialmente da lui.
Alla
fine di ogni allenamento i l biondo gli porgeva un asciugamano,
che lei ogni volta rifiutava, andandosene.
Solo lui
era in grado di capire cosa passasse per la testa della ragazza,
e questa cosa la faceva imbestialire.
**
Gazelle
lo odiava,lo odiava sempre di più,
ma ogni volta si ostinava ad andare a vedere i suoi allenamenti,
per vedere come stava
e come fosse più potente di lei
La
Prominence lo seguiva, lui era un leader nato,
perfino Burn a cui gli aveva strappato il titolo di capitano,
confidava pienamente in lui.
Solo lei
sembrava non sopportarlo,
Heat, Nepper e tutti gli altri lo acclamavano incitandolo a tirare
nuovamente, ma lui non era egoista e passava la palla per far
tirare qualcun altro.
Non era
come lei.
A volte
si girava verso gli spalti e vedendola gli riservava uno dei suoi
sorrisi,
beffardi,
di chi è pienamente consapevole che è il
più forte.
Alla
Alius vigeva questo regime:
Il più forte deve abbattere e distruggere i più
deboli.
Una
volta finito l’allenamento Axel l’ andava a
cercarla,
ovunque, consapevole che era stata li e che l’aveva guardato,
ma non la trovava mai e si arrendeva e tornava negli spogliatoi.
**
La
Inazuam Eleven sembrava essere un osso duro, era riuscita ad abbattere
sia la
Gemini Storm che la Epsilon.
Axel
aveva visto tornare Raize pieno di graffi, con le ginocchia sbucciate,
portava
in spalle Diam messo non meglio di lui probabilmente con un piede
rotto, il
resto della squadra lo seguiva zoppicante.
Due
parole:
avevano
perso.
Axel non
perse un secondo andò verso l’area della Diamon
Dust, trovando subito Gazelle seduta
una poltroncina, che mangiava un ghiacciolo azzurro.
-Cosa
vuoi?- La sua voce, pungente come lame, ruppe il silenzio, facendo
sospirare il
ragazzo.
-Fondiamo
le squadre.- Fece una pausa-In due non perderemo.-
La
ragazza lo guardò facendo poi un muto cenno.
**
Si
allenavano assieme, ogni giorno.
Correvano per il campo sempre uno la spalla dell’altro,
la squadra gli incitava a tirare ancora
e assieme segnavano un altro Goal.
Più
si
allenavano, più la ragazza era convinta
Che si, assieme potevano fare tutto.
Angolo della pazza sclerotica
Ok non poto non fare nulla per il
GoGa day.
Insomma sono la mia paranoia ormai, anche mentre mi spiegano matematica
… e
forse non è un gran bene…o forse si
Comunque non scrivo mai su questo fandom a dir la verità ho
visto ben poco dell’anime
ma sono dettagli xD Quindi se sono OOC chiedo perdona *le tirano una
gran cassa
in testa*
Ormai loro due sono come dei nipotini
per me dato che la
vera ideatrice è slayne
quindi
mi considero una zia u-u
EMMM che altro spero che vi piaccia e sono ben accette recensione :DD
Un bacione
HaruNii