Harry Potter, 'Nel loro piccolo mondo' di Roxykcor su EFP Fanfiction

Lily e Severus erano sdraiati a guardare il cielo ancora una volta, da quasi un anno non facevano altro che passare dei pomeriggi interi a guardare quell’immensa distesa blu e giocare ad acchiapparsi.
Quel giorno, però, il cielo si era spento: grossi nuvoloni grigi aleggiavano sulle loro teste,
sembrava quasi che stesse per piovere. Lily era corsa dal suo amico piangendo, dopo l’ennesima litigata con Petunia, sua sorella, e adesso aspettava al piccolo Severus consolarla.

<< Non darle retta. È gelosa perché lei non sa fare le cose che facciamo noi. È una lurida babbana. >> Severus pronunciò quell’ultima parola come se fosse un insulto.

<< Perché fa questo? Io le voglio bene, lei non capisce. >> Lily si spostò una ciocca castana di capelli dietro l’orecchio e poi riprese. << Mi ha detto che per lei io non sarò mai una persona normale, tantomeno una sorella. >>
Si sedette a gambe incrociate e assunse una posa da adulta, nonostante avesse solo dieci anni. Sembrava una piccola donna con quel suo vestitino a fiorellini e quell’acconciatura complicata che le aveva appena fatto la mamma.

Severus non seppe cosa dire, odiava sua sorella, odiava il modo in cui la trattava, odiava tutto e tutti, l’unica persona con cui andava d’accordo era Lily, ma sapeva che come tutti facevano, l’avrebbe lasciato solo. Prima o poi. Strinse i pugni per non urlare e aggrottò la fronte.

<< Odiala. Dille che anche lei per te non sarà mai una sorella. >> Disse con calma ma con cattiveria.

Lily si girò a guardarlo e s’imbronciò. << Che cosa dici? Sei uno stupido a volte. >> Seguì una lunga pausa dove nessuno dei due parlò.

<< Questo vuol dire che domani non vieni a giocare con me? >> Chiese Severus preoccupato e volle non aver mai detto quella frase.

<< Non ho detto questo. Uffa. Sei noioso quando fai così. Io voglio bene a mia sorella e non le dirò mai quelle cose brutte. >> Annunciò sicura.

<< Quindi ci vieni? >> Continuò a chiederle.

<< Certo. >> Disse stanca. << Perché fai così? >>

<< Così come? >> Chiese Severus rassicurato dalla conferma.

La bambina non rispose e fissò ardentemente il sasso davanti a lei, quello iniziò a muoversi come se tremasse, ecco cosa succedeva ai bambini come loro, quando provavano delle forti emozioni.
Distolse lo sguardo e si sistemo i vestiti pensierosa.

<< Cosa credi che faremo in quella scuola? >> Chiese Lily

<< Incantesimi, come quelli che si leggono sui libri. >> Gli occhi di Severus brillarono per un secondo.

<< Hai paura? >> Gli domandò infine Lily. Il bambino arrossì, aveva paura che lei se ne andasse, che rimanesse solo e incompreso, era una paura diversa da quella di tutti gli altri bambini della sua età.

<< No. Io non ho paura di niente. >> Alzò le spalle.

<< Io sì. Ho paura di tante cose, ma finché siamo insieme, sono tranquilla.>> Disse Lily senza vergogna.
<< Domani però tu fai la strega cattiva. Mi sono stancata di non riuscire mai a prenderti. >>

Severus rise e protestò si alzarono in piedi e iniziarono a correre per tutto il prato. Dopo varie cadute i due si fermarono e si sedettero per terra col fiatone.

Un lampo e subito dopo un tuono li fece sobbalzare. Lily emise un gridolino e afferrò il braccio di Severus.

<< Questa è una delle cose che mi fanno paura. >> Bisbigliò dopo un attimo di silenzio.

<< Ci sono io. >> Il piccolo le prese la mano e insieme corsero verso casa con la pioggia che inzuppava i loro vestiti e i loro cuori.

Spazio autrice:

Lo so, probabilmente fa schifo, ma se vi è piaciuta (cosa che mi farebbe felicissima) anche un piccino picciò, recensite! Ve ne sarei grata ;)

Grazie per aver letto la mia storia,

Roxy.