Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: simpleasasmile    11/10/2012    1 recensioni
Queste sono le vicende di una ragazza britannica dai capelli dorati che dopo il liceo ha realizzato il suo sogno diventando una modella, per motivi chiari solo a lei (o quasi)... Storia di vecchi, nuovi amori e amicizie, costellata da segreti e morbidi abbracci.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao:) questa è la mia prima storia. Spero vi piaccia..

Perché avevo deciso di uscire con le scarpe nuove?
-Finirò per rovinarle, diamine- dissi tra me e me -al diavolo, me ne regaleranno un altro paio sul prossimo set- pensai mentre osservavo pensierosa il cielo londinese che stava per avvolgere la città grigia nella pioggia. Mi strinsi nel cappotto pesante e aggiustai la sciarpa affrettando il passo perché nonostante avessi un ombrello formato famiglia attaccato al braccio volevo evitare di bagnarmi. Perché in Gran Bretagna non piove come in ogni altro stato, oh no, deve anche soffiare un vento che potrebbe buttare giù il Big Bang. Non avevo mai veramente amato il mio paese nonostante molti, turisti fondamentalmente, lo trovino bellissimo. Preferisco regioni con un clima più caldo, ma non solo per il clima caldo, forse per le persone più belle e “calde”.

Finalmente arrivai allo Starbucks di Notting Hill, fortunatamente abitavo a pochi isolati da questo. Feci per entrare, aprii la porta e.. una ventata di aria piacevolmente calda e profumata di caffè e dolci al cioccolato mi investì avvolgendomi, la fragranza mi invase le narici provocando un senso di beatitudine paragonabile ad un abbraccio della mamma. Mi avviai verso il tavolo dove era seduta una chioma scura intenta a leggere una rivista di gossip di cui commentava ogni singola parola, non curante della presenza di altre persone all’interno del bar.
-Scusi , è libera questa sedia?- mi intromisi nel suo ciarlare.
-Si,si, non si preoccupi, faccia pure- disse nel suo accento spagnolo senza staccare gli occhi dalle pagine.
-Io veramente avrei voluto sedermi a parlare con la mia migliore amica!- dissi alla ragazza sorridendole, subito colta di sorpresa la bruna alzò lo sguardo sfoggiando i suoi denti bianchi contornati da carnose labbra rosse in un sorriso:
-June! Sei tu! Finalmente…- disse tutta contenta, alzandosi e precipitandosi ad abbracciarmi.
-Così mi soffochi Esma Espinosa!-
-Ooh.. ci sono tante cose che dobbiamo raccontarci!- inizio mollando la presa.
-Calma, calma.. adesso ci sediamo, ordiniamo un caffè e parliamo-.

Dopo aver riferito al barista cosa prendevamo…
-Come è andata la settimana della moda a Milano? Se non ci siamo viste è perché tra sfilate e se fotografici non sono riuscita a respirare, ne a vedere il Colosseo… che peccato, ho sempre desiderato ammirare la sua maestosità- disse Esma con aria dispiaciuta.
-Sciocca! Il Colosseo è a Roma!- risi.
-Che confusione nella testa…-
-E’ solo perché hai la memoria di un pesciolino rosso: si resetta ogni quindici minuti-
-Si forse hai ragione biondina mia- si arrese –comunque un giorno noi due dobbiamo visitare tutto il mondo, insieme. E tu come te la passi?-
-Beh… dopo essere tornata da Milano, ho lasciato Adam…- dissi in un sussurro.
-Cosa? Cosa è successo, piccola mia?- Esme preoccupata.
-Non… non voglio parlarne- sospirai.
-Non dirmi che ti ha picchiata ancora!-
-Forse…-
-Non è forse! E’ si on no! Devi dirmelo, non tenerti tutto dentro- quasi urlò arrabbiata.
-Allora è si…- sussurrai sfiorandomi le braccia che erano ancora un poco doloranti.
-Quell’idiota ha dei seri problemi mentali! E avrà anche dei serissimi problemi con me se lo becco a soli due chilometri da te.. ma anche se lo incontro per strada.. giuro che gli spacco la faccia! Giuro che dovrà farsi una plastica se vorrà ancora assomigliare ad un essere umano.-
-L’idea mi alletterebbe ma stai tranquilla- sapevo che sarebbe stata capace di farlo –ti adoro quando mi tratti come la tua bambina-
-Ma tu sei la mia piccola-.
Scoppiammo a ridere entrambe.

-Allora, vogliamo uscire a festeggiare la rottura stasera? Dobbiamo assolutamente trovarti un altro uomo- disse Esma appena finito di deglutire il suo muffin, l’ultimo goccio di caffè nella tazza.
-Certamente cara- risposi io fingendo la erre moscia e la voce da snob.
-Intanto… shopping sfrenato?-
-Proposta accettata- risi.
Dopo aver pagato la colazione decidemmo di dirigerci nel centro di Londra per un po’ di sano shopping, dopo un’oretta avevamo già svaligiato due negozi sentendoci meglio.
-Si è fatto tardi- dissi guardando l’orologio del telefono che segnava le 12 e mezza –vuoi che ci fermiamo a mangiare da qualche parte?-
-Ok! Conosco un ristorante vicino davvero carino- sorrise lei.
-Va bene, guidami tu ma non fare come quella volta che ci siamo perse cercando quel locale- risi io.
-Cercherò di non deluderti- disse unendosi alla mia risata.
Ci incamminammo nella presunta direzione nella quale si trovava il ristorante che conosceva Esma, quando in mezzo a quel turbinio di turisti e inglesi sconosciuti notai in lontananza, un ragazzo dal volto famigiare.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: simpleasasmile