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Autore: Hope_Payne_Horan    11/10/2012    0 recensioni
Ricordavo Grafton Street e il navigatore di mio padre che parlava un inglese maccheronico.
Quello era l’ultimo ricordo di mio padre dopo poco morì in un disastro eareo.
Da quel giorno ero cambiata, ero diventata “quella senza padre.”
Avevo però trovato a Folkstone persone che mi amavano davvero, avevo trovato Vickie la mia migliore amica, e i miei migliori amici.
Però in questo periodo mi sentivo sola, molto.
Avrei voluto solo essere amata, avrei voluto avere qualcuno che mi stringesse al suo petto, avrei voluto essere amata.
“She will be loved.”
Dissi ad alta voxe, Audrey sapeva che quando dicevo quelle parole voleva dire che stavo in un certo senso male, infatti mi strinse al suo petto.
Le sorrisi dolcemente, lei era l’unica che in un certo senso mi capiva, circa un anno fa le era morta la mamma durante il giorno di capodanno.
Uscimmo dalla stanza per andare a prendere un bicchiere d’acqua e trovammo Harry e Niall che avevano avuto la nostra stessa idea.
Niall senza maglietta.
Deglutii molto lentamente.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Primo Capitolo.

Let’s go to the Irland.

05|12|2016.
 
-Grace Ariana Hale, alza il culo da quell letto, devi prendere un aereo.-
 
Le soavi parole di mia madre inondarono la mia stanza facendomi fare un doppio salto carpiato dal mio letto.
Meritavo la medaglia d’oro.
 
Andai a farmi una doccia per svegliarmi del tutto.
Aprii l’armadio per scegliere cosa mettere per il viaggio: alla fine optai per un jeanse e una felpa larga con un paio di converse verdi. In Irlanda doveva fare davvero freddo in quel periodo dell’anno.
Presi le valigie e le misi vicino alla porta, ero pronta!
Andai in cucina per fare colazione, volevo rimanere leggera e mangiai un po di frutta. Sentii il telefono squillare, era Vickie, dovevo andare.
-Mamma è arrivata Victoria, vienimi a salutare!-
Quella donna sembrava essere felice all’idea di liberarsi di me, e forse lo era.
Dopo vari abbraccia e stritolamenti chiusi la porta dietro di me.
 
Saltai addosso a Vickie non appena la vidi stritolandola. Fra qualche ora saremmo state libere.
Prendemmo un taxi che ci portò all’aereoporto dove ci aspettava il resto del gruppo.
 
 
L’aereoporto era molto affollato ed ero sicura che non avremmo mai trovato gli altri, la disperazione dilagava fra me e Vickie fino a quando una testa riccioluta e sorridente non mi si parò davanti.
 
-Harry!!-

Lo tirai stretto a me in un abbraccio mortale.
Ecco, Harry, il mio migliore amico.
Era la mia salvezza insieme a Vickie, George e Audrey.
 
-Mi sei mancato tantissimo.-
 
Lo guardai sorridendogli solare staccandomi dalle sue braccia e gli scoccai un bacio sulla guancia.
 
-Ma dimmi Hale da quanto tempo non ci vediamo … Tre giorni?-
 
Lo guardai ridendo quando stavo con lui la risata era assicurata, quando ero triste lui e i suoi amici mi cantavano la canzone della felicità che mi faceva sempre riprendere.
-Ma tu mi manchi sempre.-

Dissi usando la mia arma, il broncio, lui non sapeva resistergli infatti mi strinse a se sussurrandomi le stesse parole.
 
-Ah grazie, noi non ti manchiamo vero?!-
 
Disse George il fratello di Harry.
La testa testa riccia mi si parò davanti e i suoi occhi verdi incontraroni i miei, scoppiai a ridere rumorosamente.
 
-Oh George sai che ti adoro ma non diciamolo a tutti quanti.-
 
Scoppiammo a ridere e lasciai i ragazzi a parlare con Vickie, saltai addosso alle mie ragioni di vita Faith e Audrey.
Le strinsi forti a me, come di solito ci salutavamo sempre.
Mi staccai da loro e salutai abbastanza freddamente, la ragazza che odiavo di più al modo Alyssa.
Poi andai da Peter e Niall.
 
-Ma ciao scemi! Si parlo con voi Horan e O’Brien.-
 
Si girarono verso di me sorridendo.
Peter, un nome perfetto per lui, avete presente “Peter Pan”, bene eccolo qui, un eterno bambino che non ha nessuna intensione di crescere.
 
Niall, beh meglio non parlare di lui, il mio sguardo si posò automaticamente su di lui e qualcosa nel mio stomaco si mosse.
“Calma, Gracie, Calma.”
 Ero innamorata di lui da… non so quanto tempo, ma non glielo avevo mai confessato, tra di noi non c’era alcuna speranza ma al cuor non si comanda, giusto?
Guardai il suo sorriso, il suo volto si illuminava quando sorrideva e  ogni volta che lui lo faceva sul mio volto compariva un sorriso spontaneo.
“ Sorrido, quando lui sorride.”
 
Distolsi lo sguardo da lui e i suoi occhi celesti e andai verso Vickie, lei mi guardò negli occhi capendomi al volo.
Le mimai un “Sto bene” e mi sedetti sulla mia valigia.
 
-Ragazzi possiamo imbarcarci, i varchi sono aperti!-

Lessi sul tabellone il numero che era a pochi passi da noi.
Feci segno di seguirmi agli altri e mi spostai nella fila giusta.
Dopo una mezz’oretta eravamo dentro e potevamo girare liberamente fino all’ora del vero imbarco.
 
-Audrey andiamo in quel negozio di cosmetici?-
Solo due parole:
Negozio. Cosmetici.
Tutto quello che Audrey amava di più, mi trascinò dentro e ne uscimmo dopo ore o qualche giorno.
 Ci sedemmo vicino l’imbarco pronti ad alzarci quando l’avrebbero aperto.
Io e le ragazze andammo in bagno per rinfrescarci il trucco e fare qualche bisognino.
Erano tutte bellissime, mi guardai allo specchio, i capelli legati in una coda morbida, viola, stavano bene. Avevo un trucco leggero ed era rimasto intatto, gli occhi marroni erano risaltati dalla matita nera e sembravano enormi.
Eravamo pronti per imbarcarci, presi i bagagli a mano e prendemmo il “pulman” che ci avrebbe portato all’aereo.
Salimmo così in aereo, tra due ore saremmo stati in Irlanda un posto che amavo davvero tanto.
Mi sedetti al lato del finestrino, al mio fianco si sedette George e poi Vickie.
 
-Georgie userò la tua spalla come cuscino!-
 
Dissi facendo annuire anche Vickie convinta, le feci l’occhiolino.
 
 
-Certo Amy, sono un cuscino.
Oh anche per te Vic.-
Vickie era sempre stata innamorata di lui, ma anche lei si vergognava di dichiarare i suoi sentimenti per paura di essere rifiutata, era così insicura.
Ma lo sguardo di quei due non mi ingannava, si piacevano e tutti l’avevano capito tranne loro.
E io sarei stata il loro cupido.
Dopo una mezz’oretta di volo, lasciai da soli i piccioncini.
Li guardai, Vickie dormiva sulla spalla di George e lui la guardava come se fosse la cosa più bella mai vista.
Andai verso Harry che era seduto con… Sorpresa?
Niall! Ovviamente.
Mi avvicinai a Harry che era andato a prendere qualcosa da mangiare.
 
-Harruccio posso sedermi con voi?! Ho lasciato soli Georgie e Vickie.-
 
Lui sapeva tutto e come me era d’accordo su la bellezza della coppia, ci caivamo al volo.
 
-Certo, piccola!-
 
Lui sapeva ovviamente anche di Niall e faceva di tutto per mettermi in imbarazzo, ma lo faceva per me.
Mi prese per mano e mi portò verso il suo posto, era il mio migliore amico ed era la persone che meglio mi capiva, anche con un solo sguardo che valeva più di mille parole.
 
-Niall ti sposti di la, che Amy si unisce a noi.-
 
Gli sorrisi sedendomi al posto al centro, Harry mi prese per i fianchi e io mi accoccolai al suo petto.
Sentii Niall tremare.

-Hey, tutto bene? Per caso hai paura?-
 
Lo sguardo vuoto di Niall mi aveva preoccupato tanto.
Non l’avevo mai visto  così freddo. Gli strinsi la mano senza pensarci due volte.
 
-Non preoccuparti Niall, arriveremo fra pochissimo, vedi stiamo già scendendo.-
 
Gli sorrisi rassicurante, sentivo lo sguardo “felice” di Harry sulla testa, Niall mi strinse la mano di rimando, sorridendomi, era così bello!
 
-Grazie Grace.-

Lo guardai, sembrava un pulcino, era tenero.
Dopo un’ora sentii che stavamo scendendo.
Dieci minuti ed eravamo fuori.
L’aria fredda mi inondò i polmoni provocandomi una bella senzazione.
Uscimmo dalla fila e io e Faith iniziammo a saltellare come delle cretine.
-Siamo in Irlandaaaaa.-

Urlammo in sincrono.
Eravamo arrivati finalmente, in Irlanda, con i miei migliori amici più Alyssa.
Smisi di saltellare e mi incamminai, con gli altri al seguito.
Passammo il varco e ci fermammo a prendere le valigie che non tardarono ad arrivare.
Guardai Vickie che era ancora stanza con uno sguardo malizioso, mi avrebbe dovuto raccontare cosa era successo.
Lanciai lo stesso sguardo ad Harry che mi capii,come al solito, al volo.
 
-Ragazzi possiamo andaee a prendere il pulman per arrivare a Dublino Centro, i nostri appartamenti sono vicino Christ Church e vicino Grafton Street.-
 
Ero già stata a Dublino quando avevo 11 anni  e mi ricordavo ancora bene tutto.
Uscimmo dall’edificio e andammo alla fermata del pulman che già ci stava aspettando.
Salii per ultima e notai che tutti avevano preso posto, Vickie era di nuovo seduta vicino George.
Ero rimasra solo io, così girovagai in cerca di posto, una mano sbucata dal nulla mi prese attirandomi a se.
 
-Niall.-

Sussurrai guardandolo nei suoi occhi celesti, cosa voleva adesso? Che mi sedessi vicino a lui?!
Scesi dalle sue gambe e mi sedetti vicino al finestrino.
Presi l’I-pod e le cuffie, poggiai la testa al finestrino osservando quello che mi circondava, sentivo il suo sguardo perforarmi la nuca.
Perché mi guardava!?
Dopo qualche minuto una faccia odiata mi si parò davanti.
Sapete cos’è un Post-it?
Ecco lei era quello! Alyssa.
Ogni ragazzo sbava per lei ma nessuno è adatto a lei, li usa come stracci e poi li butta.
 
-Ciaaaao Niall.-
 
Disse lei con la sua voce da civettuola, feci finta di non vedermi, a me andava più che bene, e si sedette sulle gambe di Niall, questo molto meno.
Guadagnò una buona dose di occhiatacce da me compreso Niall che mi guardo innocente.
Spostai lo sguardo all finestrino con rabbia.
Una volta io e lei eravamo molto amiche ma secondo lei l’avevo delusa e da un giorno all’altro aveva smesso di essere mia amica.
 
-Oh ma ci sei anche tu Grace?-
 
Mi girai verso di lei guardandola male.
Mi aveva iniziato a fare diversi “torti” soprattutto con Niall perché sapevo che ne ero innamorata.
 
-Wow come sei perspicace, non sapevo che il tuo cervello potesse elaborare pensieri così complessi!
… Parole troppo difficili per te, scusa.-

Dissi zittendola rigirandomi verso il finestrino, la sentii sussurrare qualcosa a Niall e se e andò stizzita, ghignai.
 
-Gracie tutto bene vero?-
 
Mi domandò Niall, io annuii cercando di essere convincente.
Finalmente arrivati, non mi sarei fatta rovinare la vacanza da quella.
Presi le veligie sorridendo, l’aria pungente fredda arrivò alla mia faccia. Feci un giro per guardande in giro sorridendo come una bambina.
 
-Gli appartamenti sono da quella parte!-

Dissi indicando un palazzo, avevamo preso due appartamenti.
Prendemmo le chiavi e salimmo in “camera”, era molto spaziosa con un angolo cottura grande e quattro letti.
 
-Bene io Harry… Audrey e F…-

Non riuscii a finire la frase che Audrey e Harry mi interruppero urlando “Niall”.
Si guardarono soddisfatti e ricevettero una occhiataccia mortale. Li odiavo.
Avevamo i due bagni comunicanti con l’altra camera dove c’erano George, Vickie, Faith, Peter e Alyssa.
Notai la stanza più grande, quella che sarebbe stata mia e di Audrey.
 
-Bene, io e Audrey in quella mentre voi in quell’altra.-
 
Avevamo la stanza più grande e con un armadio enorme, etrammo per sistemarci.
Appena chiudemmo la porta slatai addosso a Audrey stritolandola.
Era sempre stato il nostro sogno venire in Irlanda insieme e finalmente si era realizzato. La guardai sorridendo.
 
-Non poteva venire Faith vero?-
 
-Avresti preferito avere Niall in camera con Post-it?-
 
Mimai un “no “ con le labbra.
 
-Au voglio uscire!-
 
Volevo camminare e tornare a respirarare aria pulita e diversa.
Ricordavo Grafton Street e il navigatore di mio padre che parlava un inglese maccheronico.
Quello era l’ultimo ricordo di mio padre dopo poco morì in un disastro eareo.
Da quel giorno ero cambiata, ero diventata “quella senza padre.”
Avevo però trovato a Folkstone persone che mi amavano davvero, avevo trovato Vickie la mia migliore amica, e i miei migliori amici.
Però in questo periodo mi sentivo sola, molto.
Avrei voluto solo essere amata, avrei voluto avere qualcuno che mi stringesse al suo petto, avrei voluto essere amata.
 
“She will be loved.”
 
Dissi ad alta voce, Audrey sapeva che quando dicevo quelle parole voleva dire che stavo in un certo senso male, infatti mi strinse al suo petto.
Le sorrisi dolcemente, lei era l’unica che in un certo senso mi capiva, circa un anno fa le era morta la mamma durante il giorno di capodanno.
Uscimmo dalla stanza per andare a prendere un bicchiere d’acqua e trovammo Harry e Niall che avevano avuto la nostra stessa idea.
Niall senza maglietta.
Deglutii molto lentamente.
Finii velocemente il bicchiere d’acqua, notai gli sguardi fra Harry e Audrey, loro si amavano ma per una storia stupida si erano lasciati.
Spostai di nuovo lo sguardo su Niall, incontrai i suoi occhi blu come il cielo dopo un uragano.
Che cazzo, ero impazzita!?
Da quando parlavo così??
Distolsi lo sguardo scottata e andai verso il balcone, mi serviva aria.
Guardai quello che mi circondava, c’erano due chiese che vedevo da li: una era Christ Church e l’altra di cui non mi ricordavo il nome però sapevo che era pagana.
Sentii una presenza uscire e venire verso di me, non potei sperare che non fosse  Niall, ma qualcuno lassù non mi ascoltava.
Mi girai verso il ragazzo senza fiatare, ero scappata da lui e mi stava seguendo.
Mi sorrise con una punta di dolcezza, perché mi faceva questo?
 
-Gracie cos’hai?
Prima parlavamo di tutto e adesso sembra che scappi appena mi vedi, se ti ho fatto qualcosa…-
 
E aveva ragione, ma lui non aveva fatto davvero niente era tutta colpa mia.
Non sapevo cosa fare con lui, dovevo mentire, per forza.
 
-No Niall, non hai fatto niente, sei perfetto.
Sono io, non so, penso sia colpa mia e anche di Alyssa.
Da quando ti ronza attorno non sei più lo stesso.-
 
Da una parte era davvero così, da un certo punto di vista.
Evitai accuratamente il suo sguardo, cercai di nuovo di scappare ma mi bloccò mettendosi davante a me, contro la ringhiera.
 
-Guardami negli occhi e dimmi davvero perché scappi da me.-
 
I miei occhi si persero nei suoi rimandendogli intrappolati.
Cosa si aspettava? Che gli avrei sputato la verità che per anni avevo negato?!
La voleva?!
Bene, gliela avrei data!
 
-Vuoi sapere davvero cosa ho?! Vuoi sapere perché scappo da te? Perché sono fredda quando sei con Alyssa!?
Bene, eccola, io sono…-
 
Non riuscii a finire la frase perché Harry irruppe fuori al balcone annunciando che dovevamo scendere e gli altri ci stavano aspettando.
Salvata in angolo!
Sorrisi spostandomi da dove stavo superando Niall.
Finalmente scendevamo, potevo dimenticarmi per qualche ora di lui, potevo stare qualche ora lontana da lui.
Corsi a prepararmi visto che stavo facendo aspettare gli altri, avevo “perso” tempo con Niall e mi dovevo muovere.
Mi preparai il più veloce possibile, tornai dagli altri fresca e preparata.
Avevo indossato una felpa del “Trinity College.”. jeanse stretti e scarpe comode.
Avevo lasciato i capelli viola ricci, spesso cambiavo pettinatura da ricci a lisci da liscia a mossi e viceversa.
Amavo combinare acconciature ma adesso non c’era tempo.
Misi un filo di trucco ed ero davvero pronta!
Sorrisi prendendo la mano di Vickie e Audrey, Faith ci seguiva.
 
-Let’s go to Dublin.-
 
  
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