Gohan era molto triste. Suo padre mancava già da
parecchi
mesi e per di più sapeva che era in giro per lo spazio con Vegeta,
perché
percepiva, seppur debolmente, le loro auree in una qualche parte
dell’universo.
Si chiedeva perché suo padre avesse deciso di seguire quell’essere
spietato e
crudele e, più ci pensava, più si rattristava e gli veniva voglia di
piangere
fra le braccia della sua mamma. Non voleva credere che era diventato
cattivo
tutto in una volta.
Stava facendo i compiti, quando sentì una voce familiare
bisbigliare al di fuori della finestra. Incuriosito, si voltò e vide
Crilin al
di là del vetro. Gohan aprì la finestra, perché non riusciva a capire
cosa
l’amico gli stesse dicendo. Era felice di vederlo dopo così tanto
tempo;
infatti non si vedevano da quando avevano lasciato Goku a combattere da
solo
contro Vegeta.
“Ehilà, ciao Gohan, quanto tempo!” disse Crilin
entusiasta
di rivedere il suo piccolo amico.
“Ciao, che piacere rivederti!”
“Anche per me! Sai sarei venuto prima ma ho avuto molti
contrattempi!”
“Non ti preoccupare…l’importante è che ora sei qui!”
disse
il bambino piangendo dalla felicità.
“Mm, senti…sono, ehm, anche venuto per chiederti
se…se…hai
avuto notizie di Goku” disse Crilin in imbarazzo.
Il piccolo si rattristò tutto in un botto. Non si
sarebbe
mai aspettato una domanda simile in quel momento da Crilin. Si mise a
piangere
per aver ricordato la lontananza del padre.
“No dai su Gohan, non piangere…ehm…sono venuto qui
apposta
per proporti di andare a cercare Goku e riportarlo a casa!” disse
Crilin,
tentando di consolare il bambino.
Gohan si asciugò le lacrime con i pugni e tirò su con il
naso.
“E come facciamo a riportarlo a casa se è diventato
cattivo
come Vegeta?” chiese subito dopo.
“Beh, lo troviamo e poi lo supplichiamo di tornare a
casa con
noi!” rispose Crilin.
“E se non vuole?”
“Vedrai che riusciremo a convincerlo!”
“E Vegeta?”
“Lui lo sistemerà Goku in un batter d’occhio!” disse
Crilin
facendo finta di essere convintissimo di quello che stava dicendo.
“E che navicella usiamo per andare da mio padre?”
“La navicella che sta costruendo Bulma apposta per noi.”
“Viene anche lei?”
“Spero proprio di no! Sarebbe solo di intralcio!”
rispose
Crilin ridendo.
“Quando partiamo?”
“Se tutto va bene domani. Dovresti venire domani a casa
di
Bulma verso le sette. Non dirlo alla mamma altrimenti non ti lascerebbe
venire!” disse Crilin ridendo ancora una volta.
I due amici si salutarono con il sorriso sulle labbra.
L’indomani si trovarono da Bulma alle sette e salirono
sulla
navicella enorme che la ragazza aveva costruito apposta per loro.
Crilin indicò
al computer di bordo le coordinate di dove Goku si trovava e la
navicella partì
a razzo sotto gli occhi estasiati della sua costruttrice.