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Autore: willbeyoungforever    12/10/2012    11 recensioni
Cooper Anderson, famoso volto delle pubblicità delle merendine, ha deciso di sposarsi. L'attore, troppo impegnato con il suo lavoro, chiede al fratello Blaine (suo manager) di aiutarlo ad organizzare il matrimonio. Ma Coop è un ragazzo esigente, e desidera un matrimonio perfetto, per questo si rivolge al miglior Wedding Planner di tutta NY: Kurt Hummel.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Wedding Flowers
 
“Noah, sto entrando” disse Kurt aprendo la porta della camera del suo coinquilino, un po’ titubante.
Puck era steso a pancia in giù sul letto, in mutande con un braccio che penzolava mollemente oltre il bordo. La camera era un completo disastro, c’erano oggetti sparsi per tutto il pavimento, fogli, spartiti musicali, vestiti, mutande...
Kurt camminando in punta di piedi cercò di farsi largo in quel porcile e si avvicinò alla finestra, alzando la tapparella per far entrare un po’ di sole.
“Argh!” disse immediatamente Puck non appena la luce inondò la stanza “spegni il sole, Kurt! Aiutooooo, sto morendooooooo!” si lamentò il ragazzo, coprendosi la faccia con il cuscino.
“Puck, a te tutti quei film sui vampiri fanno male…” rispose il ragazzo, iniziando a guardarsi attorno schifato.
“Co-cosa ci fai qui Kurtie? Stai violando la regola numero 2! Cosa abbiamo a fare le regole?” disse Puck scimmiottando la voce di Kurt.
“Sono qui per un motivo preciso” rispose il Wedding Planner, spostando un cartone di pizza dal pavimento “non sarei mai entrato nella tua camera se non si fosse trattata di un urgenza di moda!”.
“Non puoi avere un’urgenza di moda di mattina presto!” borbottò Puck nel cuscino.
“Puckerman, sono le 8.30 di mattina, non è certo presto!” rispose Kurt con le mani poggiate sui fianchi.
“Ma sono tornato a casa da lavoro nemmeno un’ora fa! Per me è prestissimo! Vattene!!!”  rispose il ragazzo agitando la mano verso la porta “e quando esci, tira giù tutte le tapparelle!”
“Non ho certo rischiato di prendere qualche malattia rara entrando nella tua stanza per niente! Non uscirò di qui fino a quando non avrò recuperato ciò che mi appartiene!” disse Kurt, continuando a cercare per la stanza.
“Non c’è niente di tuo qui…” disse Puck, voltandosi su un fianco e aprendo solo un occhio, a fatica.
“Allora dov’è finita la mia cravatta nera di Armani?” domandò il ragazzo spazientito “non si è certo volatilizzata nel nulla!”.
“Uff…si è vero, l’ho presa io…ma solo perché la divisa al call center prevede una cravatta, e quella che mi hanno dato in dotazione mi si è immersa nel barattolo di maionese l’altro giorno…” rispose Puck con un tono da bimbo.
“Bastava lavarla! Sai quella cosa magica che si fa con l’acqua e che serve per tenere pulite le cose…” spiegò Kurt ironico “dov’è adesso? Ho bisogno di quella cravatta per completare il mio outfit…” aggiunse il ragazzo.
“Nel cassetto, di fianco ai preservativi…” disse Puck e Kurt aprì molto delicatamente la cassettiera, usando solo due dita.
“Adesso te ne vai?” domandò Noah rotolandosi nel letto “e chiudi pure le tapparelle?”
“Non ci tengo a passare un minuto di più in questa stanza, e sono in ritardo, quindi si, me ne vado…” rispose Kurt andando ad abbassare nuovamente le tapparelle.
“Cosa fai di bello oggi?” chiese Puck al coinquilino prima che quello lasciasse la stanza.
“Oggi vado con Blaine al mercato di fiori!” disse Kurt emozionato “Ma da quando ti interessa quello che faccio?” aggiunse poi il ragazzo perplesso.
“Perché se fossi andato da quelli del catering ti chiedevo di portarmi a casa qualche fetta di torta…” grugnì il ragazzo.
Kurt sorrise al suo inquilino e si appuntò mentalmente di portargli un bel muffin una volta finito il lavoro. Perché anche se Noah era uno dei ragazzi più sboccati, disordinati, scansafatiche che avesse mai incontrato, Kurt gli voleva un gran bene e insieme formavano una bella coppia.
Questo non toglieva il fatto che non sarebbe mai più entrato nella sua camera.

 
*

 
“Oh eccoti Blaine!” disse Kurt quando vide arrivare il ragazzo tutto sorridente con in mano due tazze di caffè.
“Scusa se ti ho fatto aspettare, ma ho pensato che fosse carino offrirti la colazione…” disse il ragazzo porgendo il bicchiere a Kurt che lo accettò volentieri.
“Oh, Anderson…hai appena scoperto il mio punto debole…non sò dire di no al caffè!” e mentre diceva queste parole, il Wedding Planner aveva già iniziato a bere.
Blaine sorrise soddisfatto e poi disse “non ero mai stato in questo mercato prima…”
“Hai fatto fatica a trovare il posto?” chiese Kurt stringendo con entrambe le mani la tazza di caffè e continuando a sorseggiarlo.
“Sono venuto in taxi, quindi direi di no” rispose Blaine guardandosi attorno “non sapevo nemmeno ci fosse un mercato di fiori così bello qui a New York…”
“Solo il terzo venerdì del mese” spiegò Kurt “per questo dobbiamo sbrigarci a scegliere tutti i fiori oggi, fare le ordinazioni per le ghirlande, il bouquet e le altre cose, in modo tale che sia tutto pronto per il matrimonio” spiegò Kurt con il suo solito piglio deciso.
“Sono nelle tue mani…non me ne intendo per niente di fiori…” rispose Blaine continuando a guardarsi attorno interessato.
“Suvvia Blaine, non è necessario conoscere il significato di tutti i fiori per organizzare un matrimonio…iniziamo a capire quali ti piacciono, in base al colore, la forma, il profumo…” propose Kurt.
Blaine allora iniziò a vagare tra le bancarelle ispezionando incuriosito i bouquet, annusando qua e là e toccando ogni tanto i diversi fiori. A un tratto disse “Per esempio, questi mi piacciono molto!” tutto orgoglioso per essere riuscito a trovare di fiori che, secondo lui, potevano essere adatti al matrimonio di suo fratello “ci sono sia gialli, che rosa, che bianchi…”
Kurt cercò di trattenersi dal ridere, ma proprio non ci riuscì guadagnandosi così un’occhiataccia da parte dell’altro ragazzo, che rispose offeso “Scusa, non pensavo di avere dei gusti così brutti…”
“Scu-scusa tu Blaine, non volevo…” rispose Kurt asciugandosi una lacrima “ma non stiamo ancora organizzando il funerale di Cooper…” disse il Wedding Planner e Blaine lo guardò senza capire.
“Quelli sono Crisantemi, i fiori dei morti…” spiegò Kurt guardando dolcemente l’altro ragazzo che aprì la bocca sconvolto e biascicò “Oh, ecco perché ridevi! Io non lo sapevo! Sono un disastro! Ma non puoi biasimarmi…sono così carini…”
“Non è un problema Blaine, anche perché questi fiori in Oriente rappresentano esattamente l’opposto. I Crisantemi in Giappone sono il simbolo di gioia, vitalità e pace e vengono regalati proprio ai matrimoni. In Inghilterra invece vengono regalati per le nascite…ma purtroppo questo non è il nostro caso…” spiegò Kurt.
“Wow, non sapevo che i fiori potessero avere così tanti significati…ma scusa, com’è possibile che un fiore si possa usare sia per i matrimoni che per i funerali?” domandò incuriosito Blaine.
“Ci sono diverse leggende che ruotano attorno a questo fiore, la mia preferita è quella dei due sposi giapponesi divisi da tempo a causa della guerra.
Un giorno il marito riuscì finalmente ad ottenere la licenza per tornare a trovare la moglie e lei gli domandò immediatamente quanti giorni avevano a disposizione per stare insieme. Il marito disse – Quanti petali ha quel fiore – indicando un fiore con solo quattro petali, così la donna pensò di aumentare la durata della visita del marito tagliando a striscioline sottili il fiore.
Il marito rimase quindi con lei molto più del tempo che gli era stato concesso, commettendo una grave infrazione che gli costò una condanna a morte. Anche la sposa purtroppo morì poco dopo, torturata dal rimorso e dal dolore per aver ceduto all’egoismo di avere il marito con sé, anche se i suoi gesti erano stati dettati dall’immenso amore.
Così sulla sua tomba sbocciarono fiori meravigliosi che nessuno aveva mai visto, fiori formati da innumerevoli petali.
I crisantemi nacquero dunque dall’amore e dal dolore” spiegò Kurt sognante “per questo motivo sono usati per circostanze così opposte…”
Blaine osservò incantato Kurt per tutta la durata della storia. Quel ragazzo lo stupiva sempre di più.
Era incredibile.
Kurt guardò finalmente Blaine che aveva un espressione ebete stampata sul viso e domandò “Va tutto bene?”
“Oh…si certo, certo!” rispose il ragazzo velocemente, ricomponendosi “direi che tra i due quello che ne sa di più riguardo i fiori sei tu, quindi ti lascio carta bianca”
Kurt sorrise e poi iniziò a camminare tra le bancarelle indicando i vari fiori e spiegando “In perfetto stile William & Kate useremo solo fiori dedicati all’amore: ci saranno le azalee, simbolo della fertilità, i lillà che rappresentano il primo amore, i rododendri che indicano il fragile incanto e OMMIODDIO!” disse spaventato Kurt accovacciandosi di colpo dietro a un vaso gigante di ortensie coprendosi la testa.
Blaine guardò verso il basso alzando un sopracciglio e poi chiese “che ti prende Kurt?”
“Shhhhh!” lo rimproverò il Wedding Planner strattonandolo per il pantalone obbligando così anche lui a nascondersi dietro il vaso.
“Che ti prende Kurt?” domandò ancora Blaine, questa volta in un sussurro, trovandosi faccia a faccia con l’altro ragazzo.
Kurt aveva uno sguardo spaventato, come se avesse visto un mostro, cosa alquanto improbabile in un mercato di fiori.
Il Wedding Planner si sporse leggermente oltre il vaso di fiori e poi tornò immediatamente nel suo nascondiglio borbottando “cosa ci fa lui qui?!”
“Perché ci stiamo nascondendo Kurt?” chiese ancora Blaine alzandosi leggermente per capire cosa stesse succedendo, ma Kurt lo afferrò per la polo, obbligandolo a stare abbassato.
“Ehm…potrebbe esserci una persona che conosco e che non voglio vedere…” spiegò finalmente Kurt in un sussurro con le guance arrossate.
“L’avevo intuito…ma che bisogno c’è che mi nasconda anche io? Non abbiamo molti amici in comune…” rispose Blaine sottovoce.
“Continuavi a dire Kurt, Kurt, Kurt….avevo paura che ti sentisse…” spiegò imbarazzato il ragazzo.
“Vuoi parlarne?” chiese allora Blaine dolcemente cercando di non fare troppo rumore.
“Non mi sembra il luogo adatto, siamo nascosti dietro un vaso di fiori…” disse Kurt continuando a lanciare occhiate tra le ortensie.
“E chi lo dice che non è il posto adatto?” domandò Blaine che ormai era curioso di sapere da chi si stesse nascondendo Kurt.
“Uhm…ok…allora lo vedi quel ragazzo lì? Quello vestito di verde scuro…” disse Kurt e Blaine si alzò leggermente per guardare in quella direzione “Blaine, stai giù, così ti vede!” lo rimproverò Kurt.
“Ma non mi conosce nemmeno!!!” disse il ragazzo in tono ovvio, tornando al suo posto.
“Comunque, quello è Logan…il mio ex…è con qualcuno vero? Non ho fatto in tempo a vedere bene…” disse Kurt preoccupato.
“Aspetta che controllo…” rispose Blaine tornando a sbirciare tra i fiori “si c’è un ragazzo con lui…alto, capelli rossi, lentiggini….”
“Lo sapevo. Ma cosa ci fanno qui? Logan non è certo il tipo da fiori...almeno, quando stava con me, non li apprezzava…” disse il Wedding Planner pensieroso.
“Se ti può far piacere saperlo, mi sembra parecchio annoiato…in questo momento sta sbadigliando…” disse Blaine da brava spia.
“Un classico di Logan…” aggiunse Kurt alzando le sopracciglia.
“Ancora non hai risposto alla mia domanda…perché ti stai nascondendo da lui?” chiese ancora Blaine, tornando ad osservare Kurt incuriosito.
“Non ha preso bene la nostra rottura. Ma d’altra parte, quando l’ho beccato a letto con quel pel di carota non potevo certo perdonarlo….l’ho sbattuto fuori di casa…non ci vediamo da quel giorno…ma non mi va che faccia una scenata qui davanti a tutti…ne sarebbe capace…” spiegò Kurt sottovoce.
“Ti…ti piace ancora?” domandò Blaine senza giri di parole.
“Assolutamente no. E’ uno stronzo. Ci sono rimasto male inizialmente, ma non sono certo disposto a farmi prendere in giro…” disse Kurt con decisione, un po’ troppo ad alta voce.
“Shhhh, sta venendo di qua!” disse Blaine velocemente e entrambi i ragazzi fecero silenzio.
Kurt iniziò a mordersi le labbra mentre fissava preoccupato Blaine, sperando di non essere visto.
Logan e fidanzato stavano passeggiando proprio nelle vicinanze quando Blaine inavvertitamente starnutì, forse perché era allergico a qualche fiore. Kurt gli lanciò un occhiata omicida e poi attese il peggio strizzando gli occhi e torturandosi le mani.
I fidanzati sentirono il rumore, ma non capirono esattamente da dove questo provenisse, così dopo essersi guardati attorno in modo sospetto, continuarono la loro passeggiata.
“Se ne sono andati?” chiese Kurt sottovoce e Blaine dopo essersene accertato, fece un cenno con la testa.
Kurt tirò un sospiro di sollievo e poi riportò la sua attenzione verso Blaine “quasi ci hai fatto scoprire!” disse serio.
“Scusa! È stato elettrizzante però…mi sono divertito!” rispose il ragazzo sorridendo.
Entrambi erano ancora accucciati dietro le ortensie, e non sapevano bene perché.
“Guarda, da matti!” rispose Kurt ironico.
“Per farmi perdonare…” disse Blaine che si era voltato di schiena e si stava allungando verso un altro mazzo di fiori poco lontano “ti regalo questo…” mostrando un mazzettino di fiorellini blu.
Kurt iniziò a protestare “Non è un regalo, ma un furto!”
“Quante storie!” disse Blaine iniziando a sistemare i fiori nel taschino della giacca di Kurt “adesso vado a pagarli…ma non ho potuto resistere quando li ho visti…sono di un blu così bello che mi sono subito venuti in mente i tuoi occhi!” aggiunse il ragazzo arrossendo leggermente.
Kurt rimase a bocca aperta e smise di protestare, mentre Blaine trafficava per sistemargli il piccolo bouquet nel taschino.
“Oh, ho appena scoperto un altro punto debole di Kurt Hummel! Per farlo stare zitto bisogna fargli i complimenti!” disse Blaine per alleggerire la situazione.
Kurt fece una linguaccia all’altro ragazzo che continuò a parlare “dai su, forza, smonta tutta la mia autostima svelandomi il significato di questi fiori che ti ho appena regalato…probabilmente vorranno dire “ti auguro una morte prematura, tra sofferenze e atrocità!” disse Blaine ironico.
“Non esistono fiori per augurare la morte!” disse il ragazzo divertito “e comunque…non-non conosco il significato di questi fiori…” aggiunse poi Kurt titubante.
Ma stava mentendo.
Come poteva dire a Blaine che gli aveva appena regalato un mazzolino di Non Ti Scordar Di Me, da sempreconsiderati simbolo del ricordo, della speranza, dell’amore vero e duraturo?
 

*

 
Dopo quell’imprevisto Kurt e Blaine passarono tutto il pomeriggio a scegliere i fiori per il matrimonio di Cooper & Christine senza più distrazioni. Presero accordi con i diversi fioristi, si fecero fare i preventivi e commissionarono tutte le ordinazioni.
Nonostante la giornata frenetica, tutte le volte che Kurt guardava (accidentalmente o volontariamente) il taschino della sua giacca, sentiva sempre una stretta allo stomaco...
Blaine gli aveva regalato quei fiori ingenuamente, non poteva certo immaginare il loro significato, ma nonostante questo, Kurt si sentiva felice, come non accadeva ormai da molto tempo.

Free Talk
Buongiorno gente!
Dovevo aggiornare ieri, ma EFP era in manutenzione quindi lo faccio oggi (anche se questa settimana volevo saltare l'aggiornamento a causa della Klaine Week...c'è così tanta roba da leggere che non volevo annoiarvi!).
Comunque ho scritto la parola fine a questa FF, saranno 18 capitoli più l'epilogo e vi assicuro che ne vedremo delle belle!
Per quanto riguarda questo capitolo, la leggenda è vera, presa da Google XD 
Mentre state tranquille Logan non comparirà più nel corso della FF
Come al solito se vi va fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo!
Grazie a tutte le persone meravigliose che seguono, leggono,recensiscono la storia
Alla prossima
baci
Otty

   
 
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