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Autore: Christine_Heart    12/10/2012    4 recensioni
E se il nostro amore fosse un racconto
Ci incontreremmo nella prima pagina
E il suo ultimo capitolo sarebbe
Su quanto ti sia grato per la vita che abbiamo creato
***
[Contest tra amiche]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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____ : Cambio scena.
“…” Riflessione del personaggio.
“…” Traduzione song.
 
 

Capitolo 1: Dovunque il tuo nome, ovunque il mio amore.
 

 

Non credevo che si potesse essere così tristi.
Non per davvero almeno.
Sto fissando la stessa pagina da quasi dieci minuti, senza riuscire ad andare avanti.
Sospiro sconfortata, e chiudo il volume.
L’appoggio accanto a me accarezzando la copertina.
Neanche il mio fidato libro, riesce a tirarmi su il morale.
Un profumo dolce, un altro caldo e gradevole, attirano la mia attenzione.
Una mano graziosa, subentra nella mia visuale, posa una tazza di cioccolata calda, con panna montata e cannella di fronte a me.
“Non dovresti essere così triste…non oggi che è una bella giornata!” mi sento dire da un cameriere.
Quella voce è piacevole come il suono del bosco, buona come lo zucchero filato.
Alzo il volto.
Un viso sorridente, incontra il mio.
Rimango stupita, e inizio a temere che i miei occhi possano tradirmi, e iniziare a tremare per l’emozione.
Sento le guance colorarsi di rosso.
C’è un angelo di fronte a me.
Bello come un attore, semplice e affascinante, con quel tanto di misterioso che non guasta, occhi verdi smeraldo caldi come il fuoco, labbra sottili, capelli corti e biodi come il grano, e carnagione chiara.
“Non so che cosa dire” penso distratta.
“Ma io non ho ordinato.” affermo confusa.
Lui mi sorride gentile:
“Lo so, te la sto offrendo io.” mi risponde tranquillo.
“…”
“Ti prego, accettala.” mi dice, spingendola con calma tra le mie mani.
Le sfioro appena, e mi rendo conto che il suo tocco è così piacevole.
“Grazie.” rispondo timida, guardando la faccina sorridente che la cannella disegna sulla panna.
Mi spunta spontaneamente un sorriso sulle labbra.
 “E’ un piacere.” mi risponde onesto lui.
Sento la sua risatina allegra che mi risala.
“Non dovresti piangere, è un peccato…rovinano i tuoi begli occhi, e guastano quel faccino così carino!” aggiunge solare.
Annuisco un po’ impacciata, e sento le guance ancora più rosse.
Gli sono grata per quel poco che ha fatto per me.
Mi porge il suo fazzoletto, con un ultimo sorriso dolce poi vedo il cameriere allontanarsi da me.
Lo seguo con lo sguardo, e riesco giusto in tempo a leggere l’etichetta dove è scritto il suo nome.
Liam.
 
(…)

Credo di essere realmente innamorata di lei, dalla prima volta che l’ho vista entrare nel bar di mio padre.
E’ splendida, meravigliosa come una principessa, piccola e minuta, capelli castani, e occhi da cerbiatta, dolci e sognanti scuri come la notte.
Ho perso il respiro la prima volta che mi ha sorriso.
E da quel momento mi sono promesso che l’avrei avvicinata a me.
Ogni minuto il suo pensiero mi assale.
 Mi sento soffocare vicino a lei.
E’come se…mi mancasse il sole ogni mattina.
Non capisco cosa mi succede, ma so che riguarda solo e soltanto…
Catherine.
 
 
Lei è onesta, pura, semplice, dolce, tenera, sensibile, simpatica.
Lei è tutto per me.
E per una Cat, serena e sorridente, per lei io diventerò il suo uomo.
 
____


8 Dicembre
 
Sono emozionata.
Oggi è il mio compleanno, e il mio lui lo sa.
Mi ha supplicato di incontrarci al più presto.
E io non ho saputo resistere, ho afferrato giacca, guanti e sciarpa, e sono corsa da lui.
“Non capisco…” penso confusa.
“La festa è questa sera, e lui mi ha giurato che sarebbe venuto, che cosa è successo?” rifletto un po’ preoccupata.
“Cat!!!” mi sento chiamare da una voce allegra.
Mi volto per vedere il mio ragazzo corrermi incontro.
Mi sorride e mi abbraccia forte.
Il suo buon profumo m’invade, e io sorrido felice.
Sento le sue braccia stringermi i fianchi, e il suo corpo è così, vicino al mio.
“Non potevo aspettare fino a ‘sta sera…non ci riuscivo.” mi sussurra all’orecchio, baciandomi la testa.
“Che cosa è successo?” gli chiedo agitandomi ancora, ma senza farglielo notare.
Mi sorride timido:
“E’ successo che io ho trovato te…e io voglio te.” mi dice sereno.
“Non capisco Liam…” affermo confusa.
Ma dentro di me il cuore batte all’impazzata, contento.
Vedo che cerca qualcosa nella tasca del cappotto.
Mi sorride di nuovo, e lo vedo diventare rosso.
Deglutisce nervoso, e dopo un respiro liberatorio, s’inginocchia di fronte a me.
“Non l’ho mai fatto…” inizia a dirmi imbarazzato.
“…spero solo di non fare danni.” afferma faccendomi l’occhiolino.
China il capo, e si schiarisce la voce.
Deglutisce un ultima volta, poi espirando, mi mostra il cofanetto che fino a poco prima teneva stretto saldamente nella sua mano destra.
Vedo i suoi occhi lucidi, e con un sorriso lieve mi chiede:
“Mi…mi vuoi sposare?” domanda intimidito.
Io non ci posso credere.
Rimango lì immobile a fissare, il diamante che lentamente si è aperto sotto i miei occhi incantati.
“Liam…” sussurro con le lacrime agli occhi.
“…Io, non so cosa dire…” affermo emozionata.
Mi copro le labbra con le mani guantate.
“Di solo di sì…ti prego…” mi dice con un filo di speranza nella voce.
Annuisco quasi come mi fosse stato ordinato.
“Dici sul serio?” chiede meravigliato Liam.
“Sì…sì…” mormoro felice.
“Sì…” sussurra lui, commosso.
Mi raccoglie la mano sinistra, e malgrado mesi passati assieme, mi stupisco sempre di quanto possa essere delicato.
Mi sfila il guanto, e se lo infila in tasca.
Mi fissa negli occhi tremanti, mentre mi sistema l’anello al suo giusto posto.
“Per te…” mi dice.
“…il regalo più prezioso che ho sempre avuto.”
Mi prende le mani, e si tira su.
“Ci sei solo tu…mi basti solo tu…”
“La mia Cat.” mi sussurra felice.
Gli accarezzo la guancia morbida.
“Il mio solo e unico Liam…” affermo io.
Rido intenerita.
“Ti amo.” mi confessa lui.
Non ho il tempo di rispondergli, solo perché le nostre labbra si toccano in un delicato bacio.
Ignoro tutto.
Non c’è nessuno intorno al nostro amore.
Solo io e lui.
Io, lui e il suo calore infinito.
 
La neve inizia a cadere lenta, coma a voler congelare quel momento degno di una favola.
 
L’amo…e la voglio solo per me.
Perché sono possessivo, perché sono fiero di lei, perché è la mia vita.
Voglio solo lei, per tutto il mio tempo.
____
 
Mi sono addormentata.
Ma quel sole è così piacevole, in quel giorno di primavera.
Mi sento sfiorare con dolcezza la spalla.
“Che cosa succede?” mi chiede una voce paziente e calma.
Incontro gli occhi di mio marito, dell’uomo che mi ha sempre amata.
“Non succede nulla…sono solo un po’ stanca.” gli spiego con un accenno di sorriso.
Liam si siede al mio fianco.
“Mio figlio fa i capricci?” mi chiede poggiando la sua mano calda sulla mia pancia, appena tonda.
“E’ un po’ inquieto.” gli rispondo, accarezzandolo a mia volta.
Le dita di mio marito sfiorano le mie.
Mi volto a guardarlo.
Arrossisco, come faccio quasi sempre, e notare i suoi occhi accesi, mi riempie il cuore.
“Vorresti avere un maschietto?” gli chiedo curiosa.
Liam ci pensa un paio di secondi, e poi mi sorride.
“Voglio avere un figlio da te.” mi risponde onesto.
“Vorrei che fosse il più uguale a te.”
“E vorrei che avesse i tuoi occhi, così mi ricorderei ogni volta che sei stata tu a dargli la vita, e mi ricorderei il perché ti amo, e ti ho sempre amata!”
 
_____
 
C’è profumo di mare nell’aria, ormai l’estate è arrivata, e il caldo si fa sentire.
Prendo due coppe dalla credenza, e decido saggiamente di riempirle di gelato fresco e cremoso.
Lo decoro con due biscotti, e prendo in mano i due bicchieri.
Mi avvio nel salotto accanto, dove c’è silenzio da troppo tempo.
Mi affaccio e sorrido scuotendo il capo.
Mio marito e mio figlio addormentati uno vicino all’altro sul tappeto di cotone.
Liam avvinghia senza fastidio quella piccola vita.
Il petto nudo di mio marito si alza e abbassa all’unisono con quello del mio Mathias.
Il ventilatore accesso, scompiglia piano i capelli biondi di entrambi.
Sorrido di nuovo.
Appoggio le coppe sul tavolino da caffè.
Con calma mi sdraio sul divano, accanto al mio Liam.
Con delicatezza gli sfioro i capelli, e gli soffio dietro l’orecchio.
“Ehi bello addormentato…ma che mi combini…nostro figlio ha un lettino.” gli sussurro.
Soffio di nuovo, sfiorandogli la fronte.
Liam sorride, e tranquillo allunga un braccio verso di me, per accarezzarmi i capelli.
Mi bacia le labbra.
“Lo so…” mi risponde stanco.
“Ma lo sai che nostro figlio ha il pieno controllo su di me…quando mi chiede una cosa, io la eseguo senza discutere.”
“Ah, e ti ha chiesto lui di lasciarlo dormire sul tappeto?” chiedo incuriosita.
“Ma certo, chi altri secondo te?” mi risponde sorridendomi.
Mi bacia di nuovo le labbra.
“Lo porto a letto.” mi dice accarezzandomi la guancia.
“Tu aspettami qui.” afferma sereno.
Mio marito si alza senza fare troppo rumore.
Accarezza con dolcezza il capo di nostro figlio, poi lo prende in braccio.
“Shhh…shh…sono papà piccolo…ti porto ha letto…” gli mormora con dolcezza.
Il bambino si accoccola contro il suo petto, nascondendo il piccolo volto paffuto.
Mio marito lo stringe meglio contro di se, e gli bacia la manina.
Lo vedo sparire lungo il corridoio, per poi ritornare silenziosamente sui suoi passi.
Incontro il suo sorriso divertito, che mi allieta sempre, e mi metto seduta vicino al tavolino.
Liam si sistema davanti a me.
Mi sorride e prende con attenzione la sua coppa.
“E’ buono?” chiedo, visto che sono gusti diversi dai soliti.
Liam deglutisce, e mi dice di sì.
“Però…” inizia posando il cucchiaino.
“Nulla è più buono di te.” mi confessa con dolcezza.
E in quel momento tenero, lui pensa bene di sporcarmi la punta del naso.
“Liam…dai…” gli dico un po’ infastidita.
“Che succede principessa…?” mi sussurra delicato.
Si allunga verso di me, e mi bacia la punta del naso, leccandomi via quel poco di crema.
Io sorrido.
Lui mi bacia di nuovo, con dolcezza.
Poi mi accarezza le labbra con un dito, per togliermi un po’ di cioccolato.
Mi sfiora la bocca, con la sua.
 
Li proteggerò con tutto me stesso, perché solo loro sono riusciti a donarmi un legame così dolce.
 
___

“Papà, papà…prendimi…in braccio, in braccio!!!” urla felice Sylvi.
Una bimba di tre anni, dai capelli castani, gli occhi verdi più chiari e luminosi di quelli di mio marito, avvolta da un vestitino leggero verde - acqua, si getta tra le braccia del padre.
“Eccola…la mia bimba bella!” esclama felice Liam sollevandola da terra.
L’abbraccia forte, baciandole la fronte.
“Bentornato papà!” pronuncia contenta la bambina.
“Grazie tesoro!” risponde felice mio marito.
“Che stavi facendo qui, in giardino?” chiede poi allegro Liam.
“Giocavo con Mathias.” risponde la bimba sorridendo al papà.
Mio marito la sistema con cura su di un braccio, e l’orsacchiotto bianco di mia figlia penzola da una parte, aggrappato alla manina di Sylvi.
“Ah, davvero e a che cosa?” chiede sorpreso.
“Ad acchiapparello !” esclama felice la piccola.
“Ma che bel gioco…e adesso dov’è quel monello di tuo fratello?” chiede curioso il padre.
“Sta aiutando la mamma.” confessa la piccina.
“A fare cosa?” domanda Liam stupito.
“Non te lo posso dire, è un segreto.” sussurra con dolcezza la mia bambina.
“Ah, d’accordo.” risponde dubbioso lui.
Poi nota il mazzolino di margherite che Sylvi, stringe nell’altra manina.
“E quelli per chi sono?” domanda affascinato.
“Sono per te!” conferma soddisfatta.
“Ma che pensiero gentile…” dice gioioso.
“…li dai al papà?” gli chiede allungando la mano per prenderli.
“No!” esclama decisa la piccola, portandoli dalla sua parte.
“Ma come…hai detto…”
“Non ora…servono per la sorpresa!” mormora Sylvi.
“Sorpresa? Di che cosa parli?” domanda sospettoso il papà.
“Della sorpresa che ti abbiamo fatto io, Mat, e la mamma!” afferma allegra lei.
“Sylvi!!!” si sente richiamare.
Un bimbo dai capelli biondo-scuro di cinque anni, corre svelto verso i due.
“Hai rovinato tutto!!!” esclama furioso Mathias.
“No, non è vero!” risponde a tono Sylvi, stringendo a se il padre.
“Sì, invece…hai rovinato tutto!” afferma arrabbiato Mathias.
“Noooo!!!” grida la piccola.
“Perché gli hai detto della sorpresa?!” domanda offeso il maggiore.
“Non gli ho detto che cos’è!” dice seria.
“Ma gli hai detto della sorpresa…così è andato tutto in fumo!” insiste furente l’altro.
“Non è vero!”
“Sì, è vero!”
Mio marito guarda sorridendo entrambi i figli litigiosi.
Si china per mettere giù Sylvi.
“Coraggio bambini, non litigate, non è successo nulla di grave!” esclama mio marito convinto, accarezzando la testa di entrambi.
“Ma ti ha detto della sorpresa!” esclama sconfortato Mat.
Liam gli dice di no con il capo, sorridendogli con dolcezza.
“Mi accompagnate dalla mamma?” domanda poi leggermente confuso.
“Non ancora!” dice Mathias, giocando con i ditini.
Mio marito con tenerezza accenna un timido sorriso, e baciando la fronte del figlio aggiunge:
“E va bene…aspetterò!”
Poi lo vede.
“Ehi, tesoro…” inizia Liam, guardando mio figlio.
“…che cosa hai fatto al ginocchio?” chiede preoccupato.
Mathias, china gli occhi per osservare il cerotto che nascondeva il piccolo taglio.
“Sono caduto…” risponde vago.
“Dove?” chiede ancora in ansia.
“Oggi in piscina…stavo correndo per…” cerca di spiegarsi.
“Ti ho detto mille volte che non devi correre in piscina, è pericoloso!” lo rimprovera con dolcezza.
“Scusa papà!” afferma mortificato il bambino.
Liam, scuote il capo con sguardo severo, ma sollevato dal fatto che non si sia fatto nulla di grave gli scompiglia i capelli. Mathias si rincuora subito assecondando l’affetto del padre, con una risata dolce.
“Non lo fare più Mat, dico sul serio…mi fai preoccupare, lo sai.”
“Va bene papà!” afferma ubbidiente e sereno Mathias.
“Bravo il mio bambino!” risponde Liam, pizzicandogli la guancia.
“Papà…mi prendi in braccio?” domanda di nuovo Sylvi, per attirare l’attenzione su di se.
“Ma tu ci sei già stata, ora tocca a me!” afferma deciso Mat.
“Ma tu sei grande!” dice la bimba incrociando le braccia.
“Che vuol dire?!” chiede Mathias, con tono di sfida.
Liam sorride di nuovo, sopprimendo un sospiro rassegnato.
“Bambini, ora basta…lasciate respirare vostro padre!” affermo con delicatezza alle spalle di mio marito.
Liam si volta e mi sorride.
“Dai, lasciali fare!” mi dice calmo.
“Andiamo, è ora!” dico solare, facendo l’occhiolino ai miei piccoli.
 Loro ridono felici, dopodiché, fissano il padre.
“Chiudi gli occhi!” esclamano all’unisono.
“Va bene!” afferma, obbedendo.
“Dove dobbiamo andare?” chiede stranito.
“Dalla sorpresa!” afferma subito Sylvi.
“Ma allora, lo fai a posta!” ironizza divertito Mat.
Sylvi, gli fa la linguaccia, prima di mettersi a ridere con il fratello.
Liam, ignaro di tutto, tende le mani, in attesa.
Mathias e Sylvi, si avvicinano al papà.
La mia piccola mi tende i fiorellini, così che io possa metterli al giusto posto.
Poi uno prende la mano destra, l’altra la sinistra.
“Non sbirciare, eh!” gli dico seria.
“Tranquilla, non lo farei mai.” risponde con un risolino mio marito.
C’incamminiamo senza troppa fretta.
“Che succede adesso?” domanda Liam, sentendo le manine dei figli perdesi.
“Aspetta un attimo.” pronuncia Sylvi.
Attimi di silenzio e poi:
“Puoi aprire gli occhi!” si sente dire.
Sorride emozionato alla vista di ciò che c’era all’ombra del nostro ciliegio.
Una tovaglia a quadri rossi, una caraffa colorata colma di thè ghiacciato, tramezzini triangolari disposti in un piatto verde, brioche alla crema e alla marmellata fatte in casa disposte su uno rosso, croissant vuoti su un piatto lillà, patine e salatini in un piattino arancione, frutta fresca in uno giallo, una crostata al cioccolato in uno celeste e al centro di tutto un piccolo vasetto a pallini multicolori, che accoglieva i fiorellini raccolti da mia figlia.
“Sorpresa!!!” esclamiamo tutti insieme.
“Tanti auguri papà!!!” continuiamo felici.
Vedo gli occhi di mio marito riempirsi di lacrime.
“Ti piace papà?!” chiede curiosa Sylvi.
“E’…è perfetto!” risponde onesto Liam, ma imbarazzato.
“Grazie!” esclama felice.
S’inginocchia e abbraccia i suoi figli.
Sente le loro piccole testoline appoggiarsi sulle sue spalle, le manine stringerlo forte, e le risate felici dei piccini invadergli le orecchie. Sorride a sua volta e dopo bacia la guancia prima di una, poi dell’altro.
“Mi avete fatto un regalo meraviglioso!” afferma colpito.
Solleva gli occhi su di me solare, e lo vedo alzarsi e avvicinarsi a me.
Mi stringe i fianchi, e mi sorride con amore.
“E’ tutta opera tua?” mi chiede commosso.
Gli dico di no, sorridendo a mia volta:
“Me l’hanno chiesto i bambini…”
“Che sciocca che sei…potevo darvi una mano.”
“Mi sa che il tuo vocabolario ha un problema con la parola…sorpresa!” affermo divertita.
Mi guarda negli occhi e sorride calmo tra se e se.
“Grazie!” mi sussurra.
Mi bacia con dolcezza.
“Non guardare Sylvi!” sentiamo mormorare a Mathias.
Mio marito mi bacia di nuovo, ma alla fine è costretto a ridere, nel sentire di nuovo l’affermazione di Mat.
Un ultimo piccolo tocco alle labbra dopodiché mi stringe a se accarezzandomi la spalla.
Si volta verso i bambini, e ride di gusto quando vede Mathias che copre gli occhi della sorellina, che poverina non capisce quello che sta succedendo.
“Come sei pessimo Mat!” lo riprende mio marito, con il sorriso sulle labbra.
“Non sono pessimo, sono realistico…lei è troppo piccola, per queste cose.” afferma serio.
“E tu no ometto?” chiede con convinzione, avvicinandosi a lui.
“No, no…” cerca di dire.
Ma non riesce a finire la frase, solo perché mio marito inizia a fare il solletico ad entrambi i miei pulcini.
Loro scoppiano a ridere, seguiti da mio marito, che sembra essere più sereno dei due.
“Papà…basta…dai…smettila…” lo supplica Mat, con due lucciconi che ormai fatica a trattenere.
“Basta, dite?” chiede rallegrato mio marito ad entrambi.
“Sìììì!!!” rispondono i piccolini, cercando di fermagli le mani.
“Papà…noi abbiamo fame.” afferma Sylvi, mettendosi seduta.
“Sì, anch’io!” conferma sedendosi accanto ai figli a capo “tavola”.
Mi guarda e mi sorride.
“Mamma…” mi dice scherzando.
“…ci passi i tramezzini?!” domanda gentile.
“Ma certo festeggiato!” dico sedendomi vicino a lui.
“Grazie.” mi dice prendendo il piatto.
Lascia scegliere i triangoli prima ai figli, poi mi lascia prendere il mio, e infine prende il suo.
Aspetta che siano i piccoli a dare il primo morso.
E sorride intenerito, nel sentirli masticare con gusto.
Addenta il suo, e assapora il pane, rendendosi conto che è quello che lui adora.
Ed io senza rendermene  conto poggio la testa sulla spalla di mio marito.
Sento gli occhi di Liam su di me, e con delicatezza posa la sua guancia su i miei capelli.
“Mat, ma che cosa combini?!” domanda divertito Liam.
“Che cosa c’è?” chiede lui confuso.
Mio marito ride ancora allegro e prende un fazzoletto.
La bocca del piccolo Mathias, è ricoperta di briciole ed è sporca di maionese.
Liam sorride di nuovo, mentre il bambino si lascia pulire.
“Ora sì che riconosco il volto di mio figlio!” gli dice con garbo.
Sylvi, intanto si alza e corre vicino a me.
Mi afferra il braccio, e tira un pochino, la manica del vestito azzurro.
“Era tutto buonissimo mamma!”
“Sì, era tutto ottimo!” conferma solare Mathias.
Ringrazio i miei bambini, e gli dono una carezza ciascuno.
Poi mi volto per incontrare gli occhi di Liam.
“E a mio marito, è piaciuto il pranzo?”
Lui annuisce intenerito.
“A tuo marito, è piaciuto il pranzo.” risponde sicuro.
“Ma a tuo marito piace di più la donna e la famiglia che lo circonda!” confessa sereno.
 
Il sole quel giorno sembrava più luminoso e caldo che mai.
 
 
Mio marito, il mio sposo…
Lui…riesce a lasciarmi senza respiro.
E alle volte ci riesce anche più dei miei bellissimi figli…
 
 
Mia moglie, la donna che ho sempre amato, la madre dei miei figli riesce a lasciarmi senza respiro.
I miei bambini, riescono a lascarmi senza respiro, ogni volta che gli stringo a me.
La vita è riuscita a darmi tutti istanti senza di respiro.
 
Mi lasci senza respiro
Sei tutto ciò che c'è di buono nella mia vita
Mi lasci senza respiro
Non riesco ancora a credere che tu sia mia
Sei appena uscita da uno dei miei sogni
Bellissima, mi stai lasciando
Senza respiro
 
E se il nostro amore fosse un racconto
Ci incontreremmo nella prima pagina
E il suo ultimo capitolo sarebbe
Su quanto ti sia grato per la vita che abbiamo creato
 
Sei stata mandata dal cielo sulla terra per cambiarmi
Sei come un angelo
Ciò che provo è più forte dell'amore, credimi
Sei speciale
Spero solo che un giorno mi meriterò ciò che mi hai dato
Ma tutto ciò che posso fare è provarci
Ogni giorno della mia vita.

 
Siamo rimasti senza respiro dal primo giorno che ci siamo incontrati.
Privi di fiato da quanto i nostri occhi si sono incrociati e le nostre mani si sono sfiorate.
Senza fiato…per amore.
 
 
 
Note dell’autrice:
Ecco qua!
Altra storiella finita! :)
 
Ehi Kat, allora che ne dici?
La trovi davvero bellissima la tua one-shot, così bella come avevi creduto?
Insomma alla fine hai fatto davvero bene a fidarti di me ciecamente? ;)
In ogni modo…
Grazie mille per tutto, stella!
 
E un grazie a chiunque leggerà e recensirà questa storiellina!
Bacio ^3^
Chris.
 
P.S.

Per info:
-L’inizio che mi ha fatto impazzire, sottolinea il momento dell’incontro, di come i due giovani amanti si sono piaciuti da subito, sottolinea l’importanza che era destino la loro unione.
-Mathias: All’inizio ero partita, con un bimbo biondo e gli occhi azzurri…poi mi sono resa conto che assomigliava troppo a due amori di nostra conoscenza…così è nato un altro bel bimbo biondo, e con gli occhi castani scuro. ;)
- Song: Il testo riportato è stato tradotto dalla canzone “Breathless” di Shayne Ward. E’ meravigliosa! *.*

  
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