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Autore: Tamar10    12/10/2012    1 recensioni
Ciao! Questa è la mia prima fanfiction. Spero vi piaccia ^^
Parla di Maira ,una ragazza madridista, che si innamora di un giocatore delle giovanili del Barcellona. Solo che è combattuta tra l'amore per quel ragazzo e quello per la sua squadra. In più tutti i suoi amici e famigliari disprezzano il Barça. Si vedrà cosa sceglierà Maira...
Dal capitolo 2:
Due occhi azzurrissimi mi fissano a circa 2 cm di distanza.
Lancio un grido e lascio cadere le patatine e gli spiccioli che stavo mettendo nel portafoglio.
-Ehi scusa! Ti ho spaventata?- mi domanda premuroso il possessore degli occhi azzurri.
-MA SEI PAZZO?!?!- è la mia educata risposta. -Ti sembra normale tendere agguati alle persone?-
Noto subito la maglia con lo stemma blaugrana e faccio una smorfia.
Storia momentaneamente sospesa! Spero di riuscire a riprenderla al più presto.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Il gran giorno è arrivato.
È tutto il giorno che passo dalla depressione per la mia stupidità a quella che mi accorgo con sgomento essere felicità per il mio incontro con Andres.
Non ho neanche fame, cosa assai strana per me.
Se ne accorge anche mia mamma.
-Maira oggi sei strana. Cioè più del solito. Sei sicura di stare bene?-
-Sarà per l'appuntamento con il blaugrana.- si intromette Ronnie, il mio fratellino di 10 anni.
-Tu come fai a saperlo?!- domando infuriata. -E poi non è un appuntamento! E solo un 'andiamo-a-prendere-il-gelato-insieme'.-
Non so perchè ma mi da fastido definirlo un appuntamento. Non dev'essere niente di serio, esco con lui questo volta e poi basta. Entro la fine della settimana sarà tornato a Barcellona e me lo toglierò definitivamente dai piedi.
Mia mamma mi guarda divertita.
-A casa mia questo lo chiamiamo un appuntamento. Anche se tuo padre non sarebbe felice di sapere che esci con uno catalano, tanto più se gioca nel Barcellona.-
-Mamma!- grido esasperata uscendo dalla cucina.
 
Esco di casa che sembro una barbona.
Ho preso un paio di vecchi pantaloncini da calcio di mio fratello e la felpa più grande e brutta che ho trovato. Conto sul fatto che vedendomi in questo stato pietoso Andres si spaventi e mi lasci in pace.
Alle 21.05 sono al campo, naturalmente in ritardo.
La cosa strana è che Andres non c'è ancora, è addirittura più ritardatario di me!
Mi squilla il cellulare. È Bea che chiede 'Come va con occhioni azzurri? ;)'
Sbuffo indispettita, la mia passeggiata con il blaugrana sembra essere diventata un caso di stato.
-Ehilà...Maira! Anf..Scusa...anf...il ritardo.- grida Andres ansimando. -Non mi ero reso conto fosse così tardi! Ho fatto...anf...tutto il tragitto...anf...di corsa.-
-Wow! Ho trovato qualcuno più ritardatario di me!- esclamo sorridendo. -Per una volta sono io che devo aspettare qualcun'altro. Legge del contrapasso!-
-Non sei arrabbiata?-
-Ti farai perdonare offrendomi una coppa gelato enorme.-
-Ti sei drogata? Non sembri la Maira che conosco. Non è che magari sei la sua gemella simpatica e socievole?!- domanda scherzoso.
-Cammina idiota! Il mio gelato mi sta aspettando.-
-Adesso ti riconosco!- dice ridendo e io mi fermo un attimo a guardarlo. In effetti non è per niente male...
-Ti muovi?!- grida qualche metro più avanti. -Guarda che il gelato me lo mangio tutto io!-
 
La serata procede bene.
Infondo il blaugrana è carino e spiritoso. Ridiamo e parliamo per quasi tutto il tempo, mangiamo anche un gelato gigante. I minuti diventano velocemente ore e mi accorgo della tarda ora solo quando mi squilla il cellulare.
Adres mi guarda disguatato.
-Cos'è questa robaccia?-
Ho come suoneria l'inno del Real e l'attaccante del Barça sembra non gradire. Io mi limito a lanciarli un'occhiataccia e rispondo alla chiamata.
-Pronto?...Sì mamma...no, non preoccuparti...Ok ok...adesso vengo...NO! Non dire niente a papà. Ho detto che vengo!...Ciao.-
Quando mi giro, vedo gli occhi azzurri di Andres che mi fissano perplessi.
-Tua mamma pensa che io ti abbia rapita?- domanda.
-No, fa sempre così. Anzi ti considera un bravo ragazzo, non mi ha neanche minacciato di chiamare la polizia!-
-Allora è meglio se ti riporto a casa, non vorrei uscire dalle grazie della mamma di Maira!- scherza lui.
Lo guardo serena. Andres riesce a trasmettermi allegria e entusiasmo come nessun altro. Sento che a poco a poco mi sto affezionando a lui e solo il pensiero che fra poco meno di una settimana dovrà tornare all'odiata Barcellona il mio sorriso si spegne.
Mentre ci incamminiamo verso casa mia il ragazzo si accosta a me e mi prende la mano.
Lo guardo sorpresa.
-Non ti fa piacere?- chiede lui con aria innocente.
-Figurati...- rispondo imbarazzata, ma poi il mio sguardo cade sullo stemma del Barça che ha sui pantaloncini.
Che sto combinando? Lui è il nemico.
Real contro Barça.
Madrid contro Barcellona.
Spagna contro Catalogna.
Alla fine è sempre la stessa guerra. La stessa battaglia, più o meno nascosta. Come possono due eserciti nemici incontrarsi amichevolmente? Due cavalieri possono interrompere una guerra?
Non credo proprio.
Arriviamo davanti al portone di casa mia, in una strada illuminata fiocamente dalla luce dei lampioni. In giro non c'è nessuno, solo un piccolo gatto randagio.
-Sai tu mi piaci, veramente.- dice fissandomi negli occhi.
Mi sembra di cadere nel blu dell'oceano.
Una forza invisibile mi spinge verso di lui.
È un bacio dolce, leggero.
Sento un brusio e mi stacco immediatamente da Andres. Dei ragazzi stanno girando l'angolo.
-Adesso devo andare...- dico avvicinandomi al portone.
-Buona notte. Ci vediamo domani al campo, vero?- domanda.
-Sì...a domani, Andres.- lo saluto.
Prima di rientrare in casa lancio un'occhiata ai ragazzi che si stanno avvicinando velocemente.
Riconosco il ciuffo biondo di Pablo anche da quella distanza.
Mi chiedo quanto abbia visto. Cosa penserà di me?
Scuoto la testa per scacciare quei brutti pensieri. Sono grande, posso uscire con chi voglio!
E poi ho paura di starmi innamorando di Andres. È così un idiota, ma è anche dolce e sento che mi vuole veramente bene.
Mi tornano in mente le parole di mia mamma: ''Tuo padre non sarebbe felice di sapere che esci con uno catalano, tanto più se gioca nel Barcellona''
Alla fine è solo un ragazzo, mica un alieno!
-Ma io cos'ho fatto di male?!- 

Autrice:
Olà! :3
Allora finalmente Andres e Maira si sono baciati (questo pezzo è piaciuto molto a mia nonna u.u xD)
Vebbè non c'è molto altro da dire...
Mi scuso per il ritardo ma l'inizio della scuola è stato devastante T.T
Al prossimo capitolo! :)
  
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