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Autore: taisa    23/04/2007    4 recensioni
Il pianeta Namecc è in pericolo, sarà un equipaggio d'eccezione a correre in suo soccorso
Genere: Azione, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Goku, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE GREEN PLANET

THE GREEN PLANET

*

Prima del crollo

*

Certo che aveva scelto un pessimo momento per morire!

Quel Parassis non aveva fatto altro che creare scompiglio, ed ora che doveva aiutarli a fermare tutto era spirato!

Fantastico…davvero!

E ora?!?

Come accidenti si poteva fermare quell’enorme tubo che stava sottraendo al pianeta il proprio nucleo?

Bulma sbuffò alzandosi in piedi ed osservando il loro attuale problema, si appoggiò le mani ai fianchi “Che facciamo adesso?” chiese al vuoto.

Goku si appoggiò una mano al mento assumendo un espressione pensierosa chiudendo gli occhi.

Quando li riaprì fece giusto in tempo a scansare una pietra che stava pericolosamente puntando al suo piede.

Per sua fortuna fu abbastanza rapido da ritirarlo prima che il suo amato piede venisse brutalmente schiacciato “Ahhh!” urlò appoggiando poi la gamba al suolo “Non lo so, ma in ogni caso ci conviene fare in fretta” alzò la testa “Prima di restare schiacciati” piagnucolò poi.

“Goku ha ragione, dobbiamo muoverci” li esortò Piccolo osservando il tubo.

Vegeta ringhiò “Restare qui non servirà a nulla” brontolò scattando in direzione del loro problema.

Il namecciano non se lo fece ripetere, pochi secondi dopo lo aveva già raggiunto ai piedi di quello strano tubo conficcato nel terreno.

Goku fece un passo in avanti, ma qualcosa afferrò la sua maglietta arancione, si voltò notando l’amica che lo guardava con un broncio tenendolo saldamente per l’abito.

Bulma si appoggiò una mano al fianco “Non avrai intenzione di lasciarmi indietro spero” si lamentò stufa di essere sempre costretta a recuperarli.

Il Saiyan la guardò ingenuamente, poi alzò gli occhi al soffitto sospirando, chissà perché aveva una pessima sensazione a riguardo.

Le offrì la schiena permettendole di aggrapparsi per accompagnarla fino all’estremità della grotta.

Appena raggiunsero gli altri due capì qual’era la pessima sensazione, l’occhiataccia assassina del principe dei Saiyan era un chiaro segnale che la cosa non gli era particolarmente piaciuta.

Bulma si staccò dall’amico affiancandosi al marito, che tuttavia non disse nulla, alzò il capo verso quell’enorme tubo “Sembra piuttosto complicato” ipotizzò dopo una prima occhiata.

Piccolo si voltò verso la terrestre “Saresti in grado di fermarlo?” chiese in pensiero per il pianeta.

La donna si adagiò una mano al mento “Non saprei, devo dare un occhiata al pannello di comandi prima” spiegò guardandosi attorno in cerca di qualcosa che potesse anche solo vagamente assomigliargli.

“Ehi! Dov’è il pannello?!” disse poi constatando che l’enorme struttura ne sembrava sprovvista, eppure erano presenti delle spie luminose.

“Forse è all’interno” ipotizzò Vegeta incrociando le braccia, Piccolo scosse lievemente la testa “Dall’interno proviene la strana aura della barriera” fece notare senza distogliere lo sguardo.

Le rocce che erano poste a protezione del tubo non permettevano, all’interno della grotta, di percepire l’aura, che evidentemente veniva liberata verso l’alto quindi all’esterno, proprio dal tubo stesso.

“E se provassimo a romperlo?” propose Goku storcendo le labbra in una smorfia, il namecciano si voltò a guardarlo “Non sappiamo cosa può succedere se lo distruggessimo” disse prudente come suo solito.

Non fece in tempo a ripeterlo, un rumore alle sue spalle fu il chiaro segnale che il tubo era appena stato rotto.

Inutile voltarsi per guardare i danni alla struttura, i suoi occhi si posarono direttamente sull’artefice.

Vegeta abbassò la mano “Ora controlla se è all’interno” disse alla donna aspettando che il fumo si diradasse…nel suo vocabolario le parole prudenza e pazienza non erano contemplate, aveva deciso che lo avrebbe distrutto e così aveva fatto.

Piccolo lo guardò seccato, ringhiò leggermente “Vegeta, che ti è saltato in testa!” lo riprese conscio del rischio che avevano corso, ma che per fortuna si era rivelato vano.

“Mpf…se aspettavamo te la caverna faceva prima a crollarci addosso” lo prese in giro guardandolo con aria da superiore.

Il namecciano strinse un pugno “Cosa?!” disse irritato ringhiando.

Bulma sbuffò, possibile che quello zuccone doveva sempre fare di testa sua?!

Si voltò verso i due prossimi litiganti “Smettetela, non mi sembra questo il momento” li riprese entrambi.

“Taci tu” la zittì il Saiyan, contribuendo, come al solito, a mandare su tutte le furie la donna “Sei sempre il solito, possibile che tu non…” “Ragazzi guardate!” li interruppe improvvisamente Goku indicando all’interno del tubo, dopo che la visibilità era tornata.

I tre compagni di viaggio guardarono ciò che l’altro stava indicando “No, non è possibile!” esclamò sorpreso Piccolo, Bulma dischiuse leggermente la bocca “Quella è…” “La navicella di Kyui” concluse per lei Vegeta.

Seguì un attimo di smarrimento generale in cui nessuno sapeva esattamente cosa dire.

“Quello dev’essere il pannello di controllo” constatò infine Bulma.

Goku si avvicinò di qualche passo, “Perfetto, allora come si apre?” chiese allungando una mano per toccarne la superficie.

“No, aspetta Gok…” cercò, invano, di avvertirlo Piccolo, il Saiyan aveva già adagiato la sua mano sulla navicella osservando il namecciano “Che c’è?”.

La sua espressione mutò da semplicemente ingenua a dolorante quando si accorse che attorno alla stessa navicella era presente una barriera in grado di ustionarli il palmo.

“Ahhh! Brucia!” si lamentò ritirandola e cominciando a soffiarci sopra.

Saiyan…che razza priva di autocontrollo!

“Ti avevo detto di aspettare!” lo riprese Piccolo piuttosto esasperato.

“Se non si può toccare, come facciamo ad aprirla?!” chiese giustamente Bulma preoccupata del fatto di non poter fermare la catastrofe imminente.

Già bel problema, se non si può toccare non si può aprire, e se non si può aprire non si può fermare il processo!

Accidenti!

“Non possiamo provare a rompere anche quella?!” mormorò Goku ancora intento a soffiare sulla sua mano dolorante.

Priva di autocontrollo e di metodi che non richiedano la forza bruta per risolvere le situazioni!

Piccolo incrociò le braccia “Mi spieghi come pretendi di fare? C’è una barriera se non sbaglio” gli ricordò un po’ sarcastico.

Bulma mise le mani nelle tasche sfiorando un oggetto che vi dimorava al suo interno.

Il Saiyan si grattò la testa “E allora che facciamo?” domandò raggiungendo il gruppo.

“Con questo!” esclamò la terrestre tirando fuori dalla tasca quella che sembrava la soluzione.

Tutti si voltarono a guardare quel piccolo oggetto tra le dita affusolate della donna, sul volto di Goku si dipinse un sorriso a trentadue denti “Ma certo!” esultò riconoscendo il telecomando che l’amica aveva già usato con successo per la navicella della squadra Ginew.

“E quello da dove lo hai preso?” chiese il principe riconoscendo il telecomando, e sorpreso di vederlo in mano alla moglie.

Bulma sorrise con furbizia “Segreto” rispose misteriosa “Bene” disse per farsi coraggio cominciando a digitare alcuni tasti.

L’oggetto sparì dalle sue dita improvvisamente, si voltò osservando il Saiyan digitare altri tasti “Se avevi intenzione di farla esplodere eri sulla strada giusta” disse ironico ed evidentemente più consapevole del suo utilizzo.

La terrestre s’imbroncio, ed era già pronta a ribattere, ma la navicella aprì il suo portellone.

*

Cargot scrutò il cielo con apprensione, le pareti della grotta dalla quale ormai da diverso tempo erano usciti stavano crollando inesorabilmente.

Tutti i namecciani stavano facendo altrettanto chiedendosi se e quando i loro salvatori sarebbero usciti da quel labirinto naturale.

A loro si erano aggiunti gli Alter, fuggiti dalla schiavitù come pure avevano fatto gli abitanti del pianeta in precedenza.

Non c’era più tempo, rocce e detriti stavano ormai cadendo uno sopra l’altro segnando la fine della caverna.

Improvvisamente, tra le rocce sfrecciò verso l’alto una scia bianca soffermandosi in alto nel cielo.

Al suo seguito altre due scie che, come aveva fatto la prima, si fermarono nel cielo verde del pianeta.

“Sono loro!” esclamò il piccolo namecciano riconoscendo le figure che si erano materializzate “Ehi!!” li chiamò poi sventolando una mano.

*

“Uff…che fatica” si lamentò Goku atterrando accanto al gruppo ed appoggiandosi le mani alle ginocchia con aria evidentemente soddisfatta.

Piccolo incrociò le braccia “Siamo riusciti a fermare la distruzione del pianeta anziano saggio” informò il capo della sua razza.

Muri annuì sorridendo.

Bulma si staccò da Vegeta che l’aveva tratta in salvo e sospirò stanca “Non voglio più saperne di caverne per un po’” si lamentò.

Un gorgoglio spaventoso costrinse tutti a voltare lo sguardo verso Goku, che imbarazzato si grattò la nuca con una mano, mentre l’altra andò ad adagiarsi sul suo stomaco che reclamava cibo “Eheh…mi è venuta una certa fame” si giustificò guardando poi l’anziano namecciano “Senta vecchietto non è che avrebbe qualcosa da mangiare?” chiese speranzoso.

“Bada a come parli Goku! Non rivolgerti all’anziano in questo modo!” lo sgridò l’amico verde difendendo Muri.

Il Saiyan lo guardò con un espressione un po’ stupida in volto “Ah…chiedo scusa” si scusò verso il vecchio che sorrise “Stai tranquillo ragazzo” lo rassicurò.

Goku si sentì sollevato, sorrise, poi cadde improvvisamente al suolo “Che fame!” lagnò esausto.

“Temo che non possiamo aiutarti” gli fece presente Cargot “Noi namecciani beviamo solo acqua” gli ricordò amaramente.

“Cosaaaa?!? E adesso io che faccio!!” si lamentò terrorizzato dall’idea di non poter mangiare.

“Tranquillo Goku, sulla nostra astronave abbiamo abbastanza scorte per andata e ritorno” lo rassicurò Bulma.

“Mi dispiace dovertelo dire, ma la nostra astronave non è sopravvissuta all’atterraggio” le fece presente Piccolo con tutta calma.

“Cosaaaa?!? Come faremo a tornare a casa adesso!!” si lagnò la donna inginocchiandosi al suolo ed esibendosi in una inconsapevole imitazione dell’amico.

“Siete ridicoli” li schernì l’altro Saiyan alle loro spalle.

Silenzio…

Bulma sgranò gli occhi scattando improvvisamente in piedi “Aspetta un attimo Vegeta! Tu come ci sei arrivato fino a qui?” chiese additandolo.

Vegeta inarcò un sopracciglio.

*

CONTINUA…

*

*

emyc: grazie, ecco l’aggiornamento

*

mery: grazie mille anche a te

*
sweet memole 87: no, non sbagli, effettivamente questo è il penultimo capitolo, ma c’è già qualcos’altro che “bolle in pentola”

*

vit: bè, allora…grazie ^^ e come previsto la storia sta ormai per concludersi

*

lilac: grazie, sono contenta di esserci riuscita allora, e sono contenta che hai notato la “somiglianza” voluta con la storia di Vegeta

*

marina_heart: si, sta proprio finendo, ormai siamo agli sgoccioli

  
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