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Autore: loveangel    12/10/2012    16 recensioni
La vita, a volte il destino, ti porta in un luogo, ti accompagna, ti prende per mano e ti avvicina all'amore. A volte quando meno te lo aspetti ti trovi dinanzi ad una realtà che nemmeno immaginavi. Due vite completamente diverse, lontane ma così vicine. Sissy e Alexander una ragazza ed un ragazzo distanti anni luce ma vicini nel cuore. Alexander entra nella vita di Sissy come un tornado, una folata d'aria fresca. Un'aria che diventa calda, quasi bollente. Insieme non riescono a stare più di cinque minuti, sono irascibili e impauriti da qualcosa che li colpirà fin da subito. Il tempo è ciò che li aiuta ma il tempo è a volte tiranno e quando si è agli sgoccioli si fa il possibile per realizzare i propri sogni.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Resto ferma, spiazzata mentre lo vedo camminare verso casa sua: la villa più bella che abbia mai visto dall'esterno non oso immaginare quello che c'è all'interno. Devo uscire non posso restare qui ancora. 
Prendo l'auto, il mio SUV bianco. Il bianco è il mio colore preferito. Mi piacciono i fiori bianchi, le scarpe bianche, gli abitini bianchi... anche se, indosso cose di diverso colore. 
Metto in moto e parto, cercando di allontanare il pensiero da lui. Mi ha sconvolto il suo modo di fare. Insomma un uomo che spegne il cellulare per parlare con te pur non conoscendoti, un uomo che tenta di far colpo con quel movimento... Occhi chiusi, labbra lievemente dischiuse... Un uomo che è totalmente sbagliato perché sbruffone. Sì non c'è altro da dire.
Percorro la strada principale immergendomi totalmente nella musica. "You found me" dei The Fray mi distare totalmente da Alexander e i suoi occhi. Gli occhi, lo specchio dell'anima, un'anima che non conosco, che non mi appartiene e che magari è di un'altra. In fondo cosa conosco di lui? Il nome completo e poi? Che sembra un galantuomo... sembra... Che ha lo sguardo magnetico la bocca da baciare, le mani da accarezzare la pelle di un profumo... Dio basta non posso andare avanti così!
Parcheggio l'auto nel retro dell'ambulatorio pronta ad affrontare una nuova giornata con i miei cuccioli.
Josh, mio amico d'infanzia nonché collaboratore ha già aperto.
"Ehi ce la siamo presa comoda stamattina!" 
"Scusa Josh ho avuto un contrattempo" rispondo posando la borsa nel mio armadietto. Prendo il camice bianco e lo abbottono distrattamente.
"A giudicare da come sei distratta direi che era un contrattempo piacevole"
"Tutt'altro!" Rispondo alterata "il mio nuovo vicino"
"Uhm vecchio burbero?"
Altro che vecchio burbero. Alto almeno un metto e ottanta, occhi azzurro mare, naso perfetto, labbra da mordere. Sensuale, erotico... Ahhhhhh
"Non è vecchio ma sbruffone. Mi sta sulle scatole" e pure in testa adesso. Non riesco a togliermi dalla mente la sua immagine. E il suo profumo. Un odore fresco muschiato. Bagnoschiuma o forse profumo...
"Lo sbruffone ti ha colpito ammettilo!" 
Josh mi colpisce teneramente su un braccio ed io sorrido. Mi conosce da troppo tempo ma devo fingere che non mi sia successo nulla. Non posso proprio pensare ad Alexander.
"È un bel tipo fisicamente ma niente di più. Ora andiamo da Dotty come sta la zampetta?"
"Oh bene. Ho tolto la fasciatura e fatto l'ultima puntura di antibiotico"
Prendo Dotty dal terrario. La piccola tartaruga muove le zampette in cerca di qualcosa di solido da calpestare. Sta bene.
"Allora Josh avvisa la signora Steth"
"Okay capo. Senti mentre controlli Lucciola ti va un caffè?"
"Ottima idea!" Esclamo.
Mi allontano da Josh dopo aver poggiato Dotty nella sua casa momentanea. Io amo la natura e gli animali sono sempre stati la mia passione.
Prenderci cura di loro mi rende felice e fiera. Mi rende una persona nuova, colma di felicità e aspettative. Non so ma prenderei cura di qualcuno mi fa sperare, sognare. Sogno che qualcuno si prenda cura di me. Mi dia affetto, mi coccoli. Ma non sono una debole. Non mi piace buttarmi tra le braccia del primo che incontro. Voglio una storia che non sia una favola. Sto con i piedi per terra, ci vado con calma. Non mi butto mai, calcolo forse penso anche troppo. Ma per me stare con un uomo vuol dire dare. Tanto di me. Non mi piace darmi a metà e lo stesso voglio che sia con il mio compagno. Tutto bianco... O tutto nero. Senza mezze misure. Ah quanto sono sbagliata.
"Ho chiamato. Vado al bar!"
"Va bene"
Ora sono sola. Sola con i miei piccoli. Lucciola, la piccola cannetta trovata per strada l'altra notte sta bene. Non era ferita, ne sporca. Qualcuno l'avrà persa. Ma dico come si fa a non mettere un collare ad un cane così? Un cucciolo di barboncino, curato e sano come un pesce. Un cucciolo sicuramente smarrito per le strade trafficate qui. È già un miracolo che non gli sia accaduto nulla. Speriamo che i volantini che ha messo Josh ieri sera portano la proprietaria qui. Chissà perché sento che è una donna.
Potrebbe essere un uomo... Potrebbe essere...
Alexander? La sua voce fuori dal mio ambulatorio. Non è possibile!
La porta si apre di scatto facendo tintinnare la campanella con forza. Una donna bellissima in abito scuro entra riempiendo l'ambiente con il suo profumo.
"Dov'e?"
"Buongiorno signora chi cerca?" 
Lei si guarda intorno per un attimo poi si ferma su Lucciola.
"Oh la mia piccola" corre alla gabbietta e infila la mano per accarezzarla.
"Signorina mi scusi" ha gli occhi pieni di lacrime "buongiorno, mi scusi" dice balbettando. Mi guarda confusa, smarrita e poi torna a fissare la cagnetta. Mi avvicino e prendo Lucciola.
"È sua?"
"Sì, io non ho parole per ringraziarla. Mi dica quanto le devo per il disturbo"
"Nulla signora, nessun disturbo. Mi pare chiaro che è stato uno spiacevole incidente però le consiglio un collare... Sa potrebbe"
"Non lo dica per favore. Non sarebbe mai accaduto se..." Scuote il capo e prende la cucciola dalle mie braccia. "È sicura che non posso far nulla per lei?"
"Nulla, va bene così. Io mi occupò degli animali perché li amo e saperlo felici mi rende felice"
"Grazie di cuore. Non potevo andare via senza lei"
"Non è di queste parti vero?"
"No, sono qui per lavoro. Sarei partita due giorni fa se non avessi perso Lullaby"
"L'importante è che tutto si sia risolto senza tragedie. Ci sono tante auto e si vede che la cucciola non è un cane di strada"
"Vorrei ringraziarla davvero"
"Non si preoccupi davvero"
"Va bene le lascio comunque il mio biglietto da visita. Sono un avvocato qualora le servisse non esiti a chiamarmi"
Mi porge il biglietto e mi saluta cordialmente. La voce di Alexander? Me la sono sognata? Mi sono completamente distratta per parlare con quella donna. Un avvocato... 
Sorrido e guardo il biglietto: Meredith Climb...
Climb io conosco questo cognome. Dove l'ho sentito?
"Sissy in arrivo caffè macchiato e... Cioccolatino per distrarti dai pensieri"
"Josh per favore lo sai che sono a dieta!"
"Oh ma smettila sei perfetta e bellissima"
"Non vorrai mica ricominciare?"
"No, no, lo sai che ormai ho perso le speranze capo! Vado a controllare i gattini!"
Mi lascia sola tra i referti da compilare. Non c'è che dire Alexander mi ha scombussolato la giornata e più cerco di scacciarlo, più tento di non pensarci e più me lo ritrovo davanti. La perfezione, la purezza del suo sguardo. Il suo corpo muscoloso al punto giusto e la sua voce. Cosa c'è di più bello in una voce calda che ti accarezza ad ogni parola. Un suono sussurrato, la vicinanza della sua pelle...
Sto vaneggiando. Erano mesi che non mi sentivo così, come dire, attratta. Sì, devo ammetterlo, sono attratta in un modo che quasi mi spaventa. Non conoscevo questa sensazione, non fino a qualche ora fa.

La giornata è passata veloce. Sono nati dei cuccioli di gattino e tra una chiacchiera, una risata e il lavoro il tempo è andato via. Lascio a Josh il compito di chiudere l'ambulatorio. Devo correre a casa, fare un bagno e preparare la cena. Samira non sa cucinare. Lei e i fornelli sono due mondi a parte. Sarebbe capace di bruciare anche un semplice toast data la sua distrazione. Vive nel suo mondo da adolescente. Io ero un po' come lei anche se caratterialmente siamo diverse. Lei ama la libertà ama divertirsi. Io amo la famiglia, l'amore duraturo ma non per questo sto li a cercarlo. Mia madre diceva sempre che l'amore della mia vita sarebbe arrivato all'improvviso, come un fulmine a del sereno. Che sarebbe arrivato in un momento inaspettato senza un perché. Che mi avrebbe colpito e totalmente attraversato il cuore. Mi avrebbe spezzata in due per l'intensità. 

Sissy non devi mai cercare l'amore sarà lui a trovare te. Non serve uscire, andare alle feste. Queste cose sono futili. L'amore potrebbe arrivare anche mentre stai comprando un semplice pezzo di pane.

Riesco ancora a sentire la sua voce. Non doveva andarsene così presto.
"Sono a casa!" Urlo mentre salgo in camera. Ecco quando torno la sera sono una specie di vulcano. Devo far tutto il prima possibile perché dopo cena arriva il mio momento. Relax musica e stelle. Adoro guardarle con il mio cannocchiale e questa è la sera giusta. Tante stelle zero nuvole.
Esco dal bagno avvolta nel mio morbido accappatoio bianco.. La purezza mi circonda e vorrei che fosse così per sempre. Ma la vita si sa ha molti ostacoli, tante barriere ed io sono pronta ad affrontarle perché ho una famiglia speciale. Mio padre, che è la mia colonna portante è seduto sul divano in soggiorno.. Gli occhiali gli cascano sul naso, gli occhi chiusi. Si è addormentato mentre leggeva il giornale. Gli capita spesso prima di cena, è stanco. Gestire un azienda da solo è complicato ma fortunatamente ha uno staff serio e tutti gli vogliono un gran bene. È difficile non amarlo. Lui è dolce e comprensivo. Tratta i suoi dipendenti con rispetto e si fa amare. A volte ho paura di perderlo. Potrebbe arrivare una donna nella sua vita e... non so se sono pronta a lasciarlo andare via. Anche se, lui dice sempre che nessuna donna potrebbe sostituire mia madre.
"Sorellina che magiamo!"
"Samira non urlare guarda che ti sento!"
"Oh scusa" 
Spegne l'iPod e sorride. 
"Apparecchio io"
"Sveglia papà intanto metto su la pasta"
Passa un'ora circa prima di metterci tutti a tavola. Stasera c'è uno strano silenzio. Io ho la testa tra le nuvole, no ce l'ho da Alexander. È un pensiero fisso.
"Non sapevo che ti dilettassi a fare i biscotti!" 
Papà interrompe il flusso dei miei pensieri. I biscotti di Alex...
"Non li ho fatti io papà. Ce li ha portati stamattina il nuovo vicino"
"Oh che pensiero carino. Chi è?"
È un uomo bellissimo che ho conosciuto in spiaggia...
"È un uomo, giovane. Ma non posso dirti altro solo il nome ricordo. Alexander"
"Va bene piccola domani andrò a fare la sua conoscenza"
"Come vuoi papà"
"Sei distratta cosa succede"
"La la la... Uh lalala"
"Samira la smetti di cantare mentre parliamo? Ma quando imparerai le buone maniere!"
"Papà ti prego sono giovane fammi divertire!"
È tempo sprecato, non capirà mai. Mio padre sbuffa e si alza. Prima di andare in camera sua mi da un lieve bacio, come buonanotte. Lo fa da sempre.


Sono in camera, Adele in sottofondo mi lascia sempre triste. Ma amo le sue canzoni, amo la sua voce. 
Mi siedo per osservare il cielo ma mi blocco distratta da... Alexander e il suo cagnolino. Sta passeggiando lentamente mentre il cucciolo scodinzola dinanzi a lui. Quel cane... Lullaby...
Presa da una smania, colta dalla voglia incontrollata se è veramente quel cane scendo le scale di corsa precipitando i fuori. L'aria fresca mi colpisce in pieno viso bloccandomi il fiato in gola. Alexander si volta di scatto verso me e mi sorride sfacciatamente. Oh santo cielo può essere così bello e dannato?
"Passeggiata notturna?" 
Sono così distratta che non mi sono accorta che è a due passi da me e mi guarda intensamente negli occhi folgorandomi l'anima.
"Lullaby!" Chiamo la cagnetta senza dire una parola ma lo vedo di sottecchi è perplesso.
"Come conosci il suo nome?"
"Stamattina è venuta tua moglie in ambulatorio. La cucciola era sotto la mia custodia"
"Davvero?"
"Sì, ho detto a tua moglie che sarà meglio metterle una targhetta sai... Per evitare spiacevoli episodi"
"Mi ha rotto l'anima per averlo scordato"
È sua moglie. È sposato. Okay Sissy torna indietro sui tuoi passi. Ogni pensiero è totalmente sbagliato.
"Mia madre a volte scorda che ho una mia vita"
"Tua... Tua madre?"
Si avvicina di scatto prendendomi alla sprovvista. Le parole mi muoiono in gola. Prende la mia mano e se la porta alle labbra baciandone con delicatezza le nocche.
"Non hai solo gli occhi belli Sissy, il tuo profumo è delizioso"
Rossa probabilmente bordeaux ritiro la mano. È un gesto istintivo che lo lascia interdetto ma non si ferma. Sorride e mi carezza la guancia. Su Sissy muoviti fa qualcosa. E invece nulla. Resto marmorizzata sotto i suoi occhi che hanno un colore stupefacente al chiarore della luna.
"Vorrei conoscere qualcosa in più di te" soffia con calma. Mi sento vibrare tutta. Il corpo sta reagendo inaspettatamente alle sue parole in un modo oserei dire osceno.
"Io non so nulla di te Alexander"
"Permettimi di farlo allora"
Per lui è sempre tutto semplice.
"Sei abituato ad avere sempre tutto vero?"
"No, non è così. Cosa ti sto chiedendo di tanto scabroso? Non è un invito a cena in un ristorante romantico ma solo conoscenza. Possiamo anche sederci su quella panchina lì di fronte"
"Non ora"
"Domani mattina?"
"Ho nuoto e poi il lavoro"
"Nuotiamo insieme?"
Oddio. Non si ferma e non lo farà finché non sarà un sì.
"Sai dove trovarmi"
"Facciamo finta di abitare lontani. Dimmi almeno a che ora ci ritroviamo"
Perché sto facendo così? Perché gli rendo un appuntamento semplice il più complicato? Perché voglio sentirlo il suo desiderio. Già lo vedo, magari mi sbaglio. Ma se realmente mi desidera allora farà di tutto per trovarmi.
"Posso solo dirti molto presto. Buona notte Alexander"
Mi volto per allontanarmi ma la sua mano mi blocca. Mi stringe il polso. Il cuore mi sale in gola, batte forte, impazzisce nel mio petto pronto a sgretolarsi in mille frantumi.
Lui si avvicina, respirando lentamente. I nostri visi a pochi centimetri... Troppo pochi. Mi sta provocando.
"Buona notte stella" e le sue labbra sono sulla mia guancia. Tremo. Sento la consistenza, il calore. Chiudo gli occhi in quella breve frazione di secondo che dura troppo poco. E mi ritrovo a desiderarlo. No, non posso desiderarlo. Scaccio via ogni pensiero in un attimo e scappo via. Senza aggiungere nulla.


##note autrice##
Buon pomeriggio eccoci al secondo aggiornamento dove abbiamo conosciuto la nostra Sissy. Il suo quotidiano, il lavoro e la sua famiglia. Alexander come avete letto ha popolato gran parte dei suoi pensieri in tutto il giorno. E' stato sempre presente. Sissy ha avuto mille dubbi quando ha capito che quel cane apparteneva ad Alex ma la paura che quella donna fosse la moglie di Alexander è svanita presto. Lui è un po' burlone l'aveva capito subito che lei era in panne ma ci ha giocato un po'. Vuole conoscerla e secondo me non si arrenderà tanto facilmente anche se Sissy non è una facile preda. Ora dobbiamo solo capire se lui con i suoi modi d fare (è lunatico da far paura) riuscirà a scavare un solco nel cuore della nostra Sissy.
Grazie mille alle 16 persone dolcissime che hanno lasciato una recensione alla mia storia. Grazie alle 14 che hanno inserito la storia nelle seguite e le 12 nelle preferite. E un grazie immenso alle 20 che mi hanno inserito come autrice preferita spero di non deludervi, farvi sognare è il mio solo scopo.
Al prossimo aggiornamento
Loveangel
   
 
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