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Autore: Nori Namow    12/10/2012    6 recensioni
«Stronza.» lo sento sussurrare, e non posso credere alle mie orecchie.
«Come, scusa?» urlo prendendolo per un braccio.
«Sei una stronza!» ha gli occhi lucidi, e sento il cuore spezzarsi. Io non sono la carnefice, sono la vittima. E allora perchè mi sento così tremendamente in colpa?
«Mi ero innamorato di te, e tu non te ne eri neanche accorta! Poi ad Halloween finalmente trovo il coraggio, e tu ti baci con il biondino. Hai una vaga idea di quanto mi sia sentito una merda, il quel momento? Avevo sedici anni, ero innamorato della mia migliore amica che mi prendeva per il culo alla grande! Per un secondo ho anche avuto l' impressione che ricambiassi. E poi? Non mi parli più, non mi saluti più. Come se potessi morirti davanti agli occhi e tu ti limiteresti a scansare il mio cadavere! Sei una stronza perchè ti amo, ma non riesco a toglierti dalla testa!» urla tutto d'un fiato.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-But now I’m asking you to stay, for a little while inside my arms.





«In pratica, il tuo vestito di Halloween sarebbe un miscuglio tra un gatto, un vampiro e una prostituta?» mi chiede Claire, osservandomi dalla testa ai piedi, leggermente disgustata.
Sbuffo spazientita, sempre la solita santarellina. Ha diciotto anni, quando la smetterà?
«Volevo ricordarti che, anche se siamo sorelle gemelle, non vuol dire che ci vestiremo nello stesso modo.» aggiunge e mi sorride ingenuamente, poi prende dal suo armadio un vestito da infermiera assassina.
Che arriva al ginocchio.
Alzo gli occhi al cielo, poi le strappo il vestito dalle mani. Lo poggio sulla scrivania, e con la forbice taglio venicinque centimetri di stoffa, rendendolo più corto, e più sexy.
Poi lo porto vicino alla mia amatissima macchina da cucire, aggiustando i bordi di quel vestito che era a dir poco orrendo. Noto che non ha una scollatura, ed aggiungo anche quella.
Nel frattempo, Claire Houston, mia sorella, mi guarda inorridita.
«Non lo indosserò mai.» si impunta, sbuffando come una bambina.
«Hai un fisico da paura, e Halloween capita una volta all' anno. Quindi smettila e indossalo.» insisto, sapendo già che cederà. 
Claire ha un carattere più dolce, a differenza mia.
Siamo sorelle gemelle, ma completamente diverse di carattere. Io sono la scaricatrice di porto, che vuole mettersi un pò in mostra, lei è la ragazza studiosa e premurosa.
È la notte di Halloween, e un nuovo ragazzo, in città, ha organizzato una mega festa in maschera.  Ci sarebbe di sicuro stato anche lui.
La ragione per la quale sono così acida con gli altri, persino con mia sorella, alla quale voglio un gran bene.
Lui, il ragazzo dai capelli scuri e ricci, gli occhi di un verde smeraldo e le fossette adorabili che si formavano quando sorrideva.
Lui, il mio ex migliore amico, troppo stupido per capire quanto io fossi tremendamente innamorata di lui.
Lui, che si era fidanzato con quella stronza senza preoccuparsi del fatto che gli avrebbe imposto di non vedermi più.
Tiro un pugno al cuscino, arrabbiata.  Ricordare quei momenti mi causa sempre la nausea.
Due anni, e di Harry nessuna traccia. Lo vedo spesso nei corridoi della scuola, ma è sempre troppo impegnato a limonare con quella strega, per ricordarsi di me.
Claire, invece, è felicemente fidanzata con Louis, il suo migliore amico.
Dieci minuti dopo, vedo uscire Claire, che ha addosso il vestito e dei tacchi vertiginosi. Le sorrido, è davvero bella. I capelli biondi, mossi, le ricadono morbidi sulle spalle. Gli occhi azzurri che si muovono a disagio.
Sbuffa, tentando di abbassare il vestito per coprirsi di più, ma la vedo sorridere appena. 
«Jane, Louis ci passa a prendere fra due minuti.» mi dice con gli occhi che le brillano ogni volta che nomina il suo ragazzo. Sorrido a malincuore, e penso ad Harry. 
A quanto sia coglione.
Mi osservo per l' ultima volta allo specchio. I capelli biondo ramato, lisci, coprono gran parte delle spalle a causa della loro lunghezza.
Il ciuffo è all' indietro, tenuto fermo dalla testiera con orecchie di gatto, nere. Gli occhi azzurri sembrano più grandi grazie alla matita e al mascara.
Il rossetto, rosso, è perfettamente al suo posto, sulle mie labbra carnose. C'è solo un pò di tintura che scende dall' angolo del labbro fino al mento, per dare
l' impressione della vampira che si è appena nutrita.
Per il resto, indosso solo un corpetto nero di pizzo, con pantaloncini di pelle e stivali che arrivano al ginocchio.
Sentiamo bussare alla porta, segno che Louis è arrivato in anticipo.
Prima di uscire dalla nostra camera, Claire mi abbraccia dolcemente.
«Le gemelle Houston sono forti, Jane. Ricordatelo.»
 
 
«Da cosa ti vesti, stasera?» chiese Harry, spaparanzato sul mio letto, mentre io decidevo cosa indossare.
«Non saprei. Sono indecisa fra il completino da fantasma e quello da divisa Serpeverde.» corrucciai la fronte, proprio non sapevo cosa indossare.
«Sarai bella con qualunque cosa deciderai di mettere.» disse mostrando le sue meravigliose fossette.
Ricambiai il sorriso, quanto mi piaceva quel ragazzo. Peccato che fosse troppo sciocco per capirlo. Guardai i vestiti, e optai per quello da fantasma, che consisteva in una minigonna bianca con cintura nera, e maglietta bianca, con stivaletti dello stesso colore. 
Lo sentii tossicchiare, così tornai a concentrarmi su di lui.
«Senti, tu da cosa lo capisci che sei innamorata, Jane?»
Una domanda che non mi sarei mai aspettata, non da Harry Styles, il ragazzo sicuro di sè.
«Non lo so. Probabilmente quando cerchi il suo volto fra la gente, ansioso. O quando desidereresti stargli accanto sempre, in qualunque istante, anche senza dire nulla.  Forse non bisogna capirlo, bisogna solo far accadere le cose.» alzai le spalle, non sapendo come esprimermi.
«Dici che dovrei andare da lei e baciarla, per farle capire che mi piace?» chiese torturando il mio orso di peluche.
Sentii il cuore perdere qualche battito. Allora era innamorato davvero. Ecco perchè era sempre pensieroso, sempre così assente. Ecco perchè a volte rideva come un ebete. 
Mi rabbuiai all' improvviso, senza degnarmi di nascondere la gelosia. Quella fu la prima volta che la mia acidità si fece sentire.
«Fai come ti pare. Io so solo che stasera è Halloween, e voglio divertirmi.» 
Presi i vestiti e andai in bagno a prepararmi.
 
Quando arrivammo alla festa, Harry sparì pochi minuti dopo. Sapevo cosa stava facendo, in fondo. Era andato a cercare lei, per dirle che l' amava.
Era andato da lei, quando l' unica ragazza che l' avrebbe amato per davvero, era a pochi passi da lui, ed era cresciuta, insieme a lui.
Riconobbi Niall, in lontananza, così mi avviai verso di lui. Era un pò triste, la fronte corrucciata, e guardava insistentemente il bicchiere ormai vuoto.
«Ciao Niall!» cercai di sembrare di buon umore, ma non servì a molto. Mi salutò con un debole cenno, poi sospirò.
«Mi sento spaesato qui, Jane.» cominciò. Non osai interromperlo, sapevo che voleva dirmi qualcosa di importante.
«Voglio dire, sai come sono io. Ho sedici anni, e non ho mai dato il fatidico primo bacio. E mi sento a disagio, guardando tutte queste coppie che limonano.»
Mi guardò negli occhi, chiedendomi una specie di aiuto.
«E se dessi a te, il primo bacio? A stampo, niente di che, solo per vedere cosa si prova, se è così difficile come penso.» continuava a blaterare, così gli presi la testa fra le mani, dandogli un veloce bacio a stampo.
Rimase con gli occhi sbarrati per lo stupore, e arrossì appena. Poi sorrise compiaciuto, sentendosi più adulto.
«Grazie, Jane. Sei l' amica migliore del mondo.» mi diede un bacio sulla guancia, poi mi alzai per andarmene, alla ricerca di Harry.
Non riuscii a fare due passi, e fu allora che il mondo mi crollò addosso, del tutto.
Harry era attaccato alle labbra di una ragazza dai capelli rossi, e il bacio era vomitevole, disgustoso, poco casto, poco dolce.
Sentii gli occhi pizzicarmi, segno che le lacrime avevano intenzione di scorrere sulle mie guancie, senza pietà.
Mi allontanai da quella folla, da quelle stupide persone che si divertivano, mentre io morivo dentro.
Non ricordo molto, di quella sera. Ricordo solo che mi ubriacai,  e che non rivolsi più la parola ad Harry, da quel momento in poi.
 
 
Louis mi scrolla appena, sono caduta in una specie di trance. Succede spesso, quando ripenso a quella sera.
Entro in auto senza indugi, e non parlo per tutto il tempo.
Sento solo la mano di Claire stringere la mia, mentre mi osserva dallo specchietto retrovisore. Sono così debole, quando mi perdo nei ricordi.
 
La casa è grandissima, e sento della musica rock rimbombare. Mi avvio a passo sicuro verso l' entrata, lasciando da soli i piccioncini.
Vorrei un cocktail, ma vedo la rossa avvinghiata ad Harry, che sembra infastidito. Mi nascondo dietro una tenda, cercando di ascoltare cosa si stanno dicendo.
«Jenny, smettila. Tra noi è finita da mesi, ma tu continui ad assillarmi. Ma cosa vuoi ancora?» sbraita nervoso il riccio verso di lei.
Sento un calore familiare e le farfalle nello stomaco. Si sono lasciati. Dopo quasi due anni, si sono lasciati e lui la odia. Sorrido felice, ma poi torno in me.
Torno ad essere Jane, la gemella cattiva.
Esco fuori dal mio nascondiglio sicura di me, facendo finta di non notare Jenny, vestita da fata madrina, e Harry, vestito da... boscaiolo?
Noto che mi sta guardando, è sorpreso di vedermi lì. È sorpreso perchè non mi importa nulla di lui, e della sua patetica ex ragazza. Ordino al cameriere un Blue Angel, con tono malizioso, e osservo le mie unghie laccate di nero, per ingannare l' attesa.
«Hai delle crisi d' identità, per caso?» dice il riccio, rivolgendosi a me e ridendo. Faccio finta di non sentirlo, devo sembrare forte. Devo sembrare felice.
«Jane, smettila di ignorarmi. Sono due anni che lo fai. È ora di smettere, non credi?» lo sento avvicinarsi, e si siede sullo sgabello accanto al mio.
Nel frattempo, il ragazzo mi porta il Blue Angel, e lo ringrazio, sorridendogli. 
Quando cerco il bicchiere per bere il cocktail, noto che non c'è più. Mi volto di scatto verso Harry, che mi guarda compiaciuto mentre sorseggia la mia bibita.
«Lasciami in pace, Harry.» dico fredda. Ma in realtà avrei voluto dirgli di abbracciarmi. Che codarda, che ero. Accecata dall' orgoglio.
«Halloween. Il giorno in cui tutto è iniziato. O meglio, finito.» risponde invece. Cosa avrà voluto dire?
Continuo ad ignorarlo, sono tentata di andarmene. Troppe emozioni tutte insieme.
Harry continua a guardare il bicchiere, assorto. Nei suoi occhi c'è una scintilla di odio, che mi incute un pò di timore.
«Non mi hai mai dato la possibilità di chiederti se Niall bacia bene.» sbotta ad un tratto, acido. Sbatto i pugni sul tavolo, arrabbiata, e mi avvio a grandi passi verso l' uscita.
La casa ha un giardino enorme, pieno di persone che cercano riparo dal frastuono. Streghe, maghi, zombie che parlano tranquilli. Trovo una panchina vuota, isolata dagli altri, e decido di sedermi.
Neanche quattro secondi dopo, Harry si siede accanto a me, sorridendomi e mettendo in mostra le sue fossette. Come se fra noi non fosse mai cambiato nulla.
Mi stuzzica la gamba con il piede, richiamando la mia attenzione.
«Dai, sii sincera. Dal modo in cui l' hai attirato a te, direi che bacia proprio bene il biondino, no?» sussurra acidamente. Decido di stare al gioco, voglio la mia vendetta.
«Oh, Niall bacia bene. E dimmi, Jenny scopa bene, o l' hai lasciata perchè non te la da abbastanza?» gli sorrido compiaciuta quando noto che si sta arrabbiando.
«Tu non sai niente di quella sera.» sbotta avvicinandosi pericolosamente. Non mi lascio intimorire, sono due anni che mi tengo tutto dentro.
«Beh, neanche tu.» rispondo calcando l' ultima parola.
«Ah sì? Io ho solo visto te che ti limonavi Horan!» alza la voce, è evidentemente infastidito e dentro di me sorrido per questo.
«Non stavamo limonando, era solo un bacio a stampo! A differenza tua che ti stavi quasi scopando Jenny davanti a tutti!» gli faccio la linguaccia, come una bambina.
I suoi occhi sono furenti, sembrano perfino più scuri, tanto è infastidito. Improvvisamente cede, tenta di calmarsi.
«Stronza.» lo sento sussurrare, e non posso credere alle mie orecchie.
«Come, scusa?» urlo prendendolo per un braccio. 
«Sei una stronza!» ha gli occhi lucidi, e sento il cuore spezzarsi. Io non sono la carnefice, sono la vittima. E allora perchè mi sento così tremendamente in colpa?
«Mi ero innamorato di te, e tu non te ne eri neanche accorta! Poi ad Halloween finalmente trovo il coraggio, e tu ti baci con il biondino. Hai una vaga idea di quanto mi sia sentito una merda, il quel momento? Avevo sedici anni, ero innamorato della mia migliore amica che mi prendeva per il culo alla grande! Per un secondo ho anche avuto l' impressione che ricambiassi. E poi? Non mi parli più, non mi saluti più. Come se potessi morirti davanti agli occhi e tu ti limiteresti a scansare il mio cadavere! Sei una stronza perchè ti amo, ma non riesco a toglierti dalla testa!» urla tutto d'un fiato. Vedo chiaramente una lacrima scendere, e lui se l' asciuga di fretta e con rabbia. Il mio cuore perde qualche battito, e lo sento sciogliersi, alleggerirsi. Ero io quella ragazza, quindi, ma ero troppo accecata per capirlo.  
Ero stata cieca e stupida quanto lui.
Comincio a tempestarlo di pugni sul petto, innervosita dalla romanticissima dichiarazione d' amore. Lui è sorpreso, mi guarda con gli occhi strabuzzati.
«E tu sei uno stronzo, perchè non hai mai capito che mi ero innamorata di te! Perchè tu dovevi fare il coglione con le altre, naturalmente, mentre io rimanevo a fare la cazzona della tua migliore amica. E quella sera di merda tu mi dici di essere innamorato e che avresti baciato lei per farle capire che ti piaceva. E ti vedo con quella troia! Dimmi cosa avrei dovuto fare, io, pezzo di idiota! E ti amo anche io, ma vorrei prenderti a pugni perchè in due anni non sono riuscita a dimenticarti neanche per un giorno! E mi sento una zitella!» strillo con tutto il fiato. Qualcuno si è girato a guardarci, ma non badano troppo a noi.
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante. Non riusciamo a crederci. Siamo riusciti a dirci tutto, anche se urlandocelo addosso.
In pochi istanti, Harry si fionda su di me, prendendomi la testa fra le mani. Incolla le sue labbra alle mie, con foga, e con la sua lingua, cerca disperato la mia. 
Torna a sedersi composto mentre io mi metto a cavalcioni su di lui, senza mai staccare le nostre labbra. Mi morde il labbro inferiore con forza, mentre io lascio vagare la mia mano fra i suoi capelli.
Il bacio, da passionale, diventa più dolce, nonostante la mia voglia di vendicarmi non si è placata. Due anni sprecati ad odiarci, quando avremmo dovuto avere il coraggio di dirci 'ti amo'.
Lo sento sorridere, mentre mi bacia, e istintivamente sorrido anche io.
«Lo sai a cosa pensavo?» sussurra fra un bacio ed un altro. Scuoto appena la testa, e Harry mi abbraccia forte.
«Che questa è stata la dichiarazione più romantica del mondo.» scoppia a ridere, trascinando anche me con la sua risata contagiosa. Dio, quanto mi era mancato!
«Beh, è Halloween! Cosa pretendi?» gli dico di rimando, come se fosse una cosa ovvia.
Allontana appena il suo viso dal mio, e osserva la mia testiera con orecchie di gatto. Cerca di trattenere una risata, che esplode pochi secondi dopo.
Non riesce a trattenersi e ha le lacrime agli occhi. Sono così ridicola?
Gli mordo forte il braccio per vendicarmi, e lui urla di dolore, spaventato.
Questo è nulla, Styles. Questo è solo l' inizio.




SCIAO BELE.
Hehe, eccomi con un' altra OS orrenda. Mi diverto a scriverle, yeah ù.ù
E voi non vi divertite? *-*
pff, apparte questo, recensitela, voglio sapere cosa cacchio ne pensate yeah!
Ah, e queste sono Claire e Jane, naturally ù.ù (Jane a destra)

 

E boh, sono molto romantica in questa os, vero? HAHAHA odiatemi. Scherzo, amatemi. SUBITO.
Adieu ♥

 
   
 
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