Sogni
di un Nerd
Kurt
buttò la
sigaretta per terra, e la schiacciò con la punta della
scarpa.
Quinn, accanto a lui, stava immergendo la testa di un ragazzino nel
water.
Kurt lo guardò con sufficienza –come mi hai
chiamato prima?-
Il ragazzo frignò, balbettando qualcosa di indefinito, e
Quinn provvedè subito
a rimettere la sua testa nell’acqua.
-io e la mia amica non amiamo questo genere di insulti, vedi di
ricordartelo la
prossima volta-
Abbandonarono il ragazzo nel bagno, che piangeva spaventato dai ragazzi
che gli
avevano fatto vivere quell’orribile esperienza.
Kurt, Quinn e le Skank erano la banda di bulli più temuta di
tutto il McKinley,
tanto che non esisteva un solo insegnante che riuscisse a controllarli
e dargli
testa. La scuola era praticamente sotto il loro potere.
Non dopo che avevano abbandonato Kurt ai bulli in prima liceo, o dopo
che
avevano cacciato Quinn da tutti i club perché era rimasta
incinta.
-che facciamo adesso?- chiese una delle Skank.
-fate quello che vi pare, io ho francese- le informò Kurt,
per poi raggiungere
il suo armadietto. Quella era l’unica materia che Kurt
frequentava di sua
spontanea volontà, per la disperazione della prof, che
doveva tenerlo a bada
durante le sue ore.
Iniziò a frugare nell’armadietto, cercando
l’unico libro di scuola che
possedeva, quando sentì la voce del suo compagno di
armadietto.
-Hey sexy, sei proprio carino sta mattina-
Blaine Anderson, definito lo “Skank per eccellenza”
poiché nonostante non
facesse parte del gruppo di Quinn e Kurt, si atteggiava allo stesso
modo e si
vestiva allo stesso modo. inoltre era l’unico che poteva
tenere testa alla
banda di bulli.
Con “poteva” non s’intende che lo
facesse: non erano affari suoi che facevano i
Skank, peggio per loro se non riescono a tenerli a bada.
-sei in vena di complimenti oggi?- gli chiese Kurt, con un sorrisetto
compiaciuto.
Prese il libro di francese e lo mise nella borsa, poi degnò
Blaine di uno
sguardo.
-sono sempre in vena, quando tu sei in giro- commentò,
scrollando le spalle.
-devo esserne lusingato?- s’informò il
più grande.
-dovresti, si-. Blaine chiuse l’armadietto con un colpo di
mano –e potresti
anche ricambiare-
Kurt lo squadrò: i capelli ricci tinti un po’ di
verde e un po’ di rosa, i due
piercing nel sopracciglio destro, e gli occhi ambrati che stonavano per
la loro
dolcezza.
Non poteva negare che gli piacesse. E tanto.
-e che dovrei fare?- gli chiese, poggiandosi con la schiena
sull’anta appena
chiusa, e incrociando le braccia.
Erano rimasti troppo tempo nel corridoio, e le lezioni erano
già cominciate.
La zona era deserta, e probabilmente la prof di Francese aveva gioito
nel non
veder Kurt arrivare.
Blaine gli lanciò un’occhiata maliziosa, ma non
disse nulla. si fece più
vicino, fino ad arrivare a pochi centimetri dalla sua faccia.
Ma fu Kurt ad annullare le distanze, avventandosi sulle sue labbra.
La sua schiena aderì completamente alla superficie metallica
degli armadietti,
e Blaine si era letteralmente spalmato su di lui.
I baci si fecero più passionali, mentre le mani di entrambi
vagavano un po’ ovunque
nei corpi di entrambi.
L’ultima cosa che sentì Kurt fu il piercing sulla
lingua di Blaine, poi fu
tutto buio…
Il suono di un cellulare interruppe
il silenzio della
stanza.
Il ragazzo sdraiato sul letto mugugnò qualcosa,
stropicciandosi gli occhi.
-pronto?- rispose al telefono, sbadigliando.
-Kurt dormivi? Ti ho svegliato?-
-non ti preoccupare, credo che questa dormita alle quattro del
pomeriggio
dipenda dal fatto che abbiamo fatto le ore piccole ieri….-
disse Kurt.
-già. Dovremo smettere di giocare ad
“Halo” fino alle tre di notte- commentò
Blaine, ridacchiando.
Kurt spalancò gli occhi: non poteva rinunciare alle loro
maratone di
videogiochi!
-nemmeno per sogno- sibilò minacciosamente.
-d’accordo, d’accordo!- fece Blaine
–scherzavo. Non sopravviverei due secondi a
“4Story” senza un evocatore come te!-
Kurt rise, poi il ricordo di ciò che aveva sognato lo
travolse.
-ho fatto un sogno strano- commentò Kurt, stranito.
-che hai sognato?-
-facevo parte delle Skank con Quinn, e terrorizzavamo il McKinley-
raccontò
Kurt –ero orribile, con tutti quei piercing e i
capelli…. Tinti!-
Blaine pensò che Kurt sarebbe stato bellissimo con qualunque
cosa, ma non lo
disse a voce alta –e cosa succedeva?-
Kurt arrossì al ricordo del piercing che il Blaine nel sogno
aveva sulla
lingua.
-non… non ricordo!- mentì.
Quanto gli sarebbe piaciuto essere il ragazzo di Blaine, ma era sicuro
di
essere solo un compagno Nerd di videogiochi ai suoi occhi.
Di certo non poteva sapere che l’altro la pensava allo stesso
identico modo.
Miky’s Corner
avevo il capitolo pronto ieri sera,
solo che ormai il sito era andato in manutenzione :(
ho pronto quello di oggi, lo pubblico più tardi ;)
che ve ne pare del capitolo? Ho pensato che anzi che dare un ruolo di
“Skank” a
uno, e un ruolo di “nerd” all’altro,
sarebbe stato più divertente vederli in
entrambe le parti!
Spero vi sia piaciuta :)
A sta sera (speriamo)
miky