<<< Ho sempre
adorato il fatto di avere quell’armadio.
E’ talmente grande che
occupa quasi tutta la parete.
All’interno, le ante sono
riscoperte da specchi.
Stando steso sul letto
posso vederti da diverse angolazioni.
Tanti Haru che si
cambiano.
Da quando ce l’abbiamo non
credo tu abbia mai smesso di nasconderti lì dentro.
Un minimo accenno ad
alzare il tono di voce ed ero sicuro ce ti avrei trovato lì.
Troppo grande per te,
troppo piccolo per me.
Eppure, in quei momenti
sembrava diventare il nostro mondo.
Era solo l’interno di un
armadio, ne eravamo coscienti, ma per noi…
…per noi era il paradiso.
E’ bello anche il gioco di
riflessi che si creerebbe se fosse una giornata di bel tempo.
Il sole entrerebbe dalla
finestra, si scontrerebbe con uno degli specchi e verrebbe deviato verso di te.
Tu mugoleresti, voltando
la testa verso l’armadio.
Il raggio ti colpirebbe
ancora di più,e tu, infastidito, cambieresti posizione, nascondendoti contro di
me.
…speriamo che faccia
presto bel tempo.
“Piantala!”
“Ma non sto facendo
nulla!”
“Sì, invece…quindi
piantala.”
“Se mi dicessi cosa sto
facendo, magari la smetterei…”
“Stai mangiando un
gelato…”
“Ma Saga-chan, fa caldo,
cosa dovrei mangiare?”
“Non lo so…ma non un
gelato.”
“Perché no?”
“Perché no.Smettila.”
“Ma Saga-chan…dimmelo,
dimmelo, dimmelo!”
“Uff…sai come si mangia
una gelato?”
“…leccandolo?”
“Esattamente!Quindi
piantala, siamo in luogo pubblico…”
“Non capisco…”
“Haru…guarda in
basso…guarda nella zona di Saga Jr., per essere precisi…”
“…oh.”
“Quindi piantala.”
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