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Autore: French18    12/10/2012    3 recensioni
Elisabeth quando entra nell'istituto Corner's non sa che la sua vita verrà completamente stravolta da Laurel e Matt che diventeranno i suoi migliori amici ma sopratutto da Daniel. Un ragazzo che sembra essere uscito da una rivista di moda. Tra amicizia, litigi, incomprensioni e amore riuscirà Elisabeth ad arrivare sana e salva fino alla fine dell'anno ?
[ Dal capitolo 8 ]
La preside si volta verso noi due. Merda. Lo sapevo che Kate è una stronza.
" Ma bene ! Complimenti. Siete contenti adesso ? "
" Io si " dice sicuro Daniel.
E' impazzito ? Decido di sostenerlo.
" Anch'io sono contenta. Almeno abbiamo messo un po' di allegria in questo posto " dico con voce sicura.
" Venite in presidenza con me. Subito. "
" Non possiamo andarci a prendere una cioccolata calda ? Conosco un bar dove la fanno davvero buona " dice Daniel facendo scoppiare a ridere le persone intorno.
" Io preferisco una crêpe alla nutella " dico facendo una smorfia da bambina capricciosa.
" In presidenza ! Subito ! "
La voce della preside non ammette repliche. Io e Daniel ci guardiamo e sorridiamo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao !! E come vi avevo promesso eccomi puntuale. Allora passiamo direttamente ai ringraziamenti. Ringrazio chi continua a leggere la storia, chi recensisce e chi l'ha messa nelle seguite, nelle preferite e nelle ricordate. Ringrazio soprattutto juliet327, chipu e Malbethy per aver commentato lo scorso capitolo. Cosa dirà Daniel della decisione di Elisabeth ? Bene, non vi faccio perdere altro tempo e vi lascio al nuovo capitolo. Al prossimo aggiornamento.Ciao ;)

 Francesca

 

Cap.21 - Un grande pranzo - ovvero di risate e figuracce

<< New York ? >>

<< Sì, anche se i miei genitori non ci sono più, lì c'è la mia casa, la mia vita e anche i miei amici >>

Cerco di decifrare la sua espressione ma non ne ricavo niente.

<< Voglio finire i miei studi e andare all'università. Non voglio rimanere qui. Anche se ho conosciuto persone fantastiche come Laurel e Matt. Ma soprattutto ho conosciuto te. Che fin dal primo giorno mi hai sostenuta e incoraggiata ad andare avanti. Certo, ci sono stati anchedei brutti periodi ma siamo sempre andati avanti. Io e te. Quindi adesso ti chiedo di non trattenermi qui >>

Ancora silenzio.

<< Non dici niente ? >>

<< Cosa devo dire ? Tanto ormai hai già deciso >> mi dice.

Inizio a giocare con un filo della mia maglia.

<< Devi dirmi qualcos'altro ? >> mi chiede alzandosi.

<< No >>

Lui mi guarda un'ultima volta e poi si volta per andarsene.

<< Bravo, scappa ! Non affrontare i problemi ! >> urlo tirandogli dietro un cuscino.

<< Affrontare i problemi. E dimmi, in che modo dovrei affrontare i miei problemi ? Cosa devo dirti ? Sono felice che vuoi andartene, spero che incontrerai un altro ragazzo, tanti auguri e figli maschi ! >>

Scuoto la testa. Infondo ha ragione anche lui. Eppure ci deve essere una soluzione.

Aspetta, certo che c'è una soluzione ! Perchè non ci ho pensato prima ?

<< E se... >> dico lasciando la frase in sospeso.

Daniel si volta verso di me.

<< E se.. ? >>

<< E se tu venissi con me a New York ? >>

Ecco. L'ho detto. Mi alzo e lo raggiungo.

<< Allora... che ne dici di partire con me ? >>

Mi abbraccia senza dire niente. Questa sua incertezza mi fa paura.

<< Ci penserò, ok ? >>

<< Va bene >>

Il cuore batte forte. Chiudo gli occhi assaporando questo momento.

Forse non tutto è perduto.

 * * * * * *

<< Venite, accomodatevi. Tra poco il pranzo sarà pronto. Grazie per aver accettato il mio invito >> ci dice Millicent.

Abbiamo accettato l'invito a pranzo di Millicent e adesso stiamo per conoscere il resto della famiglia. Daniel ha stretto subito amicizia con il piccolo fratellino di Melody, Peter. Adesso siamo in una grande sala che non avevo mai visto. Un tavolo al centro della stanza è già stato apparecchiato. Inizio a contare i posti e ... 18 posti ?!? Io pensavo fosse un pranzo tranquillo con al massimo sei persone.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel.

Mi soffermo un attimo a guardarlo. Indossa una camicia bianca con una cravatta nera e un paio di jeans neri. Oggi ha tirato su i capelli con il gel. In conclusione oggi è davvero... mozzafiato. Forse mi sono soffermata più di un attimo a guardarlo perchè si lascia scappare un sorrisetto malizioso.

<< Liz, non guardarmi in quel modo. Tra poco mangiamo. Non sono io il dessert >>

Divento rossa come un pomodoro.

<< Oggi sei... >> inizio a dire ma lui mi interrompe.

<< Bellissimo ? Si, modestamente >>

<< Veramente volevo dire che oggi... >> dico avvicinandosi e muovendo le mie dita sul suo petto.

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro :

<< Oggi sembri più stupido del solito ! >>

Velocemente mi allontano e mi accomodo nel posto accanto al caminetto.

<< Liz ! >> sento gridare qualche secondo dopo.

 * * * * * *

Il pranzo è iniziato già da venti minuti e io sono sempre più felice di aver accettato questo invito. Millicent ci ha presentato i suoi cinque figli : Christopher, James, George, Juliet e Anastasia. A seguire tutti i nipoti : Sophia, Peter, Annabelle, Elena, Ryan e Melody, che ho già conosciuto. Ah, quasi dimenticavo. E ovviamente erano presenti anche le mogli e i mariti dei figli di Millicent : Nicole, Natalie, Diego e Robert. Ho perso il conto di tutti i ciao che ho detto. Tra un pasto e l'altro ho anche giocato con il piccolo Ryan. Ha solo due anni. Due grandi occhi azzurri e i capelli biondi. Ha un visino così tenero.

Sono seduta per terrra con Ryan che mi gira intorno cantando una filastrocca. Fino a che mi salta adosso e mi abbraccia forte. Ricambio l'abbraccio. Tutti scoppiano a ridere.

<< A quanto pare Elisabeth è attratta dai ragazzi biondi >> dice Millicent continuando a ridere.

<< Izzy >> mi chiama Ryan.

<< Sì ? >>

<< Ta con te quel bimbo grande biondo come me ? >>

<< Si, Ryan. Lui è il mio fidanzato >>

<< Fidantato >> ripete lui guardandosi la punta delle scarpe.

Come si fa a resistere ad un bambino così dolce ?

<< E se divento io il tuo fidantato ? >>

<< Uhm, io sono d'accordo. Prova a chiedere a Daniel. Vieni andiamo >>

Mi avvicino a Daniel.

<< Io voglio essele il suo fidantato >> dice Ryan tutto contento.

<< Mi dispiace, ma io non voglio lasciare questa peste >> dice invece il mio fidanzato.

Mi afferra per un braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Tutti ci guardano attentamente.

Che imbarazzo !

Ryan ci guarda un'ultima volta e poi solleva le spalle.

<< Posso dalle solo un bacino ? >>

<< Solo uno, però >> dice Daniel in modo scherzoso.

Guarda te, se devo essere contesa tra un bambino di 2 anni e un ragazzo di 17 !

Dopo questo momento torniamo tutti a tavola per mangiare la terza portata. Tra chiacchiere e risate il pranzo passa veloce. Finalmente arriviamo al dessert. Una grande torta preparata da Juliet.

<< E' buonissima ! >> esclamo dopo il primo morso.

Un flash mi abbaglia. Guardo davanti a me e vedo Daniel con la macchinetta fotografica in mano.

<< Uffa, ma ti stai divertendo ? >>

<< Tu non sai quanto ! >>

Alle 15.45 il pranzo si conclude. Mamma mia, mi sento come un tacchino ripieno. Dopo aver salutato tutti, Daniel ed io decidiamo di ritirarci nelle nostre stanze. Quando entro nella mia camera trovo Laurel che si sta togliendo la giacca.

<< Ciao, come è andata ? >>

<< Bene >> mi dice con un tono di voce freddo.

E' ancora arrabbiata con me. Perfetto.

<< Tu e Daniel invece dove vi siete imboscati per tutta la mattinata ? >> mi chiede con un sorriso.

<< Oh, Laurel >>

Corro ad abbracciarla. Se tornerò a New York penso che sentirò molto la sua mancanza. Adesso che ci penso... Daniel non mi ha ancora dato una risposta. Meglio pensare ad altro. Passo il pomeriggio a raccontare a Laurel della famiglia di Millicent. Quando arriva l'ora di cenare, la figura del tacchino ripieno si ripropone nella mia mente. Per fortuna la cena è più leggera del pranzo. Anche questa passa velocemente. Il tempo mi sta davvero scivolando via dalle mani. Mi sembra di non avere più neanche un minuto per fare tutte le cose che voglio.

Siamo rimasti in pochi ormai ancora seduti a tavola. Quando sto per alzarmi vedo Anastasia, la figlia di Millicent, avvicinarsi al nostro tavolo.

<< Ciao, posso sequestrarvi per qualche secondo Elisabeth ? >> chiede rivolta ai miei amici.

Laurel annuisce mentre Matt si starà chiedendo chi è questa signora.

Mi alzo e seguo Anastasia fino alle porte della cucina.

<< Cosa devi dirmi ? >> chiedo curiosa.

<< Oggi anch'io ho fatto delle foto. Alcune sono venute davvero bene e volevo regalartele come ricordo di questa giornata >> dice porgendomi una busta bianca.

<< Grazie mille >> sussurro felice.

<< Adesso ti devo lasciare, vado a vedere cosa sta combinando quella peste di Ryan. Ciao >>

Dopo aver salutato veloce mi dirigo in camera mia e apro la busta bianca.

Alcune foto ? Qui ce ne saranno come minimo venti ! Sorrido guardando le foto con me e Ryan, oppure io che parlo animatamente con George. E poi mi capita in mano un immangine particolare. Non me ne sono neanche accorta che mi hanno fatto una foto. Ci siamo io e Daniel che ci guardiamo sorridenti senza fare caso alla gente intorno a noi. Le nostre mani sul tavolo sono intrecciate. E' stupenda questa foto.

Guardo ancora un'ultima volta tutte le foto e poi le conservo nella mia borsa. Sposto la tenda della finestra e guardo fuori. Una stella cadente !

Corro fuori raggiungendo la stanza di Daniel e bussando forte. Mi apre subito ma non fa in tempo a chiedermi che cosa succede che io lo trascino nella mia stanza. Più precisamente lo trascino fuori sul balcone.

<< Cavolo, Liz ! Sei impazzita ! Si muore di freddo e sta anche nevicando >> dice passandosi le mani sulle braccia.

<< Smettila di lamentarti e guarda il cielo. Prima è passata una stella cadente >> esclamo super felice.

<< Anch'io voglio vederne una >>

Mi abbraccia da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla.

Passano alcuni minuti ma non si vede più niente, solo il cielo stellato. Proprio mentre Daniel si distrae vedo un'altra stella cadente.

<< Guarda ! Ce n'è un'altra ! >>

<< Merda ! Me la sono persa di nuovo. Penso che le stelle vogliono brillare solo per te >>

Scoppio a ridere per l'ultima frase.

<< Ma non dire cazzate ! Tu ti distrai e te le perdi >> dico convinta.

Mi da un bacio sulla guancia.

<< Hai espresso un desiderio ? >> mi chiede curioso.

Attimo di silenzio.

<< Me ne sono dimenticata >> dico imbarazzata.

<< Ah, e poi sono io quello che si distrae >>

Torniamo a guardare verso il cielo. Passa un'altra stella cadente. E questa volta anche Daniel riesce a vederla.

Infreddoliti torniamo dentro.

<< Hai espresso un desiderio ? >> chiedo sfregando le mani tra di loro per riscaldarle.

<< Si >>

<< Che cosa hai desiderato ? >>

Lui si avvicina e mi guarda attentamente.

<< Ho desiderato di non impazzire quando continuerò a vivere con una piccola peste dagli occhi verdi ogni giorno, 24 ore su 24 >>

<< Quindi ... >>

<< Si, ho deciso di partire con te >>

<< Daniel, io ti amo ! >> grido saltandogli al collo, abbracciandolo e riempiendolo di baci.

<< Se sapevo che avrei ricevuto questo trattamento ti avrei detto sì già stamattina >> dice ridendo del mio assalto.

Lo faccio stare zitto con un bacio. Intanto fuori un fiocco di neve si è appena posato sulla strada. Ha smesso di nevicare.

Forse la bufera è finalmente finita.

  
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