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Autore: Perviglia    12/10/2012    0 recensioni
Questa mia fan fiction è un omaggio al fantastico telefilm che è Veronica Mars, che però mi ha un po' deluso in quanto a finale, perchè di finale proprio non si può parlare!>.<
E', o meglio...dovrebbe essere, una sorte di quarta stagione con tanto di degno finale, se mai lo raggiungerò un finale!XD
Non voglio anticipare nulla, ma ne vedrete delle belle e anche delle brutte, molto brutte!u.u
Care personcine adorate, vi prego recensite!!^.^
G.
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver abbandonato la stanza di Mac, lei e Bronson avevano bisogno di chiarire alcuni punti fondamentali del loro rapporto, Veronica si affrettò a tornare a casa.Non aveva voglia di bighellonare per il campus senza una meta precisa, avrebbe potuto incontrare facce non troppo desiderate.
Dopo un pomeriggio di dolce far nulla, scaricando musica non del tutto legalmente e controllando di tanto in tanto i tabulati telefonici della signora Casablancas la ragazza decise che i suoi occhi avevano retto troppo a lungo il duello giornaliero con il monitor del computer, avevano bisogno di svago proprio come lei.
Afferrò il cellulare e compose velocemente il numero di Piz.
-Pronto?- 
-Piz, sono io.- 
-Ehi, piccola...avevi voglia di sentire la mia voce?-
Veronica sorrise.
-Non esattamente, ma sentirla mi fa sempre piacere!Hai voglia di uscire questa sera?-
-Assolutamente.Cenetta romantica e poi cinema?-
La biondina indugiò qualche secondo.-Pensavo più a qualcosa del tipo...bowling con Wallace e Mac.-
-Appuntamente a quattro?-
-No.- rispose troppo velocemente lei.-Cioè...loro mica stanno insieme.-
-Sì, certo...lo so.Vabbè, allora confermato per questa sera.Avverto io gli altri.-
-Alle nove?-
-Non fare tardi, ti amo.-
-Anche io ti...- ma Piz aveva già chiuso la conversazione.
 
Dopo la cena a base di arrosto con contorno di patatine trascorsa in solitudine a causa del solito contrattempo al lavoro del padre Veronica si preparò ad uscire.Sfilò i pantaloni della tuta per indossare un paio di jeans a fasciarle le gambe snelle e infilò una maglietta viola dalle maniche corte.Si affrettò a raccogliere la borsa, ma prima di uscire di casa prese carta e penna.
"La cena è nel forno, devi solo farla scaldare.
Non dovrebbe essere troppo difficile.
Io sono uscita con Piz, Mac e Wallace.
Siamo al bowling, chiamami sul cellulare 
se hai bisogno di me.
Ti voglio bene,
V."
Rilesse distrattamente il biglietto che presto abbandonò sul tavolo della cucina per raggiungere gli amici.
 
-Veronica, finalmente!- esclamò una Parker leggermente irritata.-Non mi fare mai più aspettare un secondo ancora con questi due!- protestò venendole incontro.
-Parker!L'invito è stato esteso anche a te?- domandò la detective.
-Oh, no.Ma Mac non aveva voglia di uscire, credo che abbia litigato con Bronson, e mi ha implorata di sostituirla.-
Veronica annuì dirigendosi verso gli altri due ragazzi.-Capisco...- borbottò a bassa voce.
-Inutile dirti di non fare tardi vero tesoro?- domandò Piz venendole incontro e accogliendola con un leggero bacio sulle labbra.Una pressione che a Veronica diede quasi fastidio.
-Volevo aspettare mio padre, ma alla fine si è dovuto fermare al lavoro...- si giustificò lei scivolando dall'abbraccio del ragazzo.
-Allora, come sono le coppie?- domandò Wallace nel tentativo di alleggerire l'atmosfera.
-Io voglio stare con te!- si affrettò a rispondere Veronica gettandosi praticamente sull'amico.-Non ti offendere e Piz, ma noi due stiamo sempre insieme!-
-Per me va bene!- aggiunsero contemporaneamente il ragazzo e una Parker un po' troppo entusiasta per la serata che li attendeva.
 
-Vi stiamo stracciando, dovreste proprio arrendervi!- esclamò Parker osservando vittoriosa i punteggi delle due squadre.
-Animo Veronica!!- si lamentò Wallace scuotendo la ragazza dalle spalle.
-Beh, se volete proprio arrendervi potremmo concordare un trattato di pace più tardi io e te!- concordò Piz ammiccando a Veronica.
Lei sorrise leggermente imbarazzata per la frase del ragazzo e si limitò ad intervenire con una risatina nervosa.
-Avrei...bisogno di una pausa.Qualcuno vuole da bere?- domandò alla ricerca di un'ancora di salvezza a cui aggrapparsi, desiderosa di allontanarsi qualche minuto di quel gruppo di ragazzi sempre perennemente, apparentemente, felici e spensierati.
-Oh, sì...perchè il bowling è uno sport così massacrante!- la canzonò Wallace.
-Ti accompagno?- domandò invece Piz subito al fianco della ragazza.
-No, grazie.Credo di sapere dove posso trovare una Sprite.- puntualizzò Veronica allontanandosi.
Giunta al bar ordinò la bibita abbandonando qualche spicciolo sufficiente sul bancone.Ottenuta la lattina si diresse nuovamente verso gli amici.
Amici con cui non aveva nessunissima voglia di stare in quel momento, amici a cui aveva chiesto lei di uscire.
Lunatica.
-Veronica!- esclamò Piz vedendola tornare.Nella mano destra il suo cellulare.La ragazza allungò il passo.
-Ti stanno chiamando...Wallace ha sentito la suoneria e così...-
La biondina afferrò all'istante il cellulare.Lesse il nome sul display: Dick.
-Sì?- domandò incuriosita dall'improvvisa telefonata e ancora un po' irritata dall'immagine di Piz con il suo telefonino in mano.Non avevano certo un benl rapporto quei due.
-Veronica...hai visto Logan oggi?Intendo, dopo questa mattina.-
La ragazza indugiò qualche secondo ripensando alla sua giornata, anche se in realtà non le andava molto di ricordarla.
-No...- poi corrosa dal dubbio si affrettò a domandare:- Perchè?-
-Beh, non lo vedo da un po'.Non è tornato a casa, ma non importa, non è un tuo problema.Lo troverò, tornerà.Chiedevo solo se per caso lo avevi incrociato in giro.-
Veronica osservò di nascosto i volti dei suoi amici.Stavano tutti facendo qualcosa, anzi, fingendo di fare qualcosa, ma in realtà tutti origliavano la telefonata.
Fece attenzione alle parole da utilizzare.-Non si è presentato a lezione?- chiese un po' allarmata.
-No.Vabbè, ciao Veronica, grazie dell'aiuto.-
-No, aspetta Dick!-
Il ragazzo che dall'altra parte del capo stava per terminare la telefonata si fermò, attendendo una qualche reazione da parte di lei.
-Voglio...essere davvero di aiuto.Insomma, dimmi cosa posso fare.-
-Nulla Veronica, davvero.A meno che tu non abbia installato uno dei tuoi giocattoli sulla sua auto non credo tu possa fare molto.-
La biondina si maledisse all'istante per non aver messo alla fine il localizzatore nell'auto di Logan quel giorno di troppo tempo fa.
-Io....no, non l'ho messo.-
-Allora non mi puoi essere di aiuto.-
La risposta fredda di Dick turbò la ragazza che decise che non le importava di quello che i suoi amici avrebbero sentito o avrebbero voluto capire di quella telefonata.
-E se è in pericolo?- domandò con una punta di agitazione fin troppo evidente e che non tentò neanche di mascherare. -Potrebbe aver fatto un incidente, essere ferito.- 
-Veronica...perchè ti preoccupi ancora per lui?-
Quella domanda la spiazzò.Lo sguardo della ragazza si perse nel nulla.
E' il momento Veronica.
Devo decidere.Mi trovo ad un bivio.Logan o Piz.Piz o Logan.
Era vero.Era tutta l'estate che aveva negato a se stessa la possibilità anche solo di pensare a questo suo dilemma, ma adesso era arrivato il momento.Quel bacio con Logan le aveva allo stesso tempo schiarito le idee e appannato la vista.
Non sapeva se lo amava o meno.Non era più sicura di nulla, ma non poteva continuare a vivere in questo limbo auto distruttivo.
E decise.Fece la sua scelta, imboccò la sua via, la sua strada.
-Immagino che sia per la mia mania di vedere catastrofi, delitti e pericoli ovunque, scusa.Beh, fammi sapere quando lo trovi, io ti devo lasciare.-
Dick tentennò un poco, si aspettava una di quella smielate e fuori luogo comfessioni di amore, ma non ne ricevette alcuna.
Ad accoglierlo un gelido muro che circondava quella ragazza per proteggerla da tutto e da tutti.
-Va bene.Ciao Veronica.-
...
-Ciao Dick.- concluse Veronica sistemendo il cellulare nella tasca posteriore dei jeans.Si voltò preparando il suo miglior sorriso.
-Allora, riprendiamo la partita?-
Tutti si scambiarono sguardi pieni di significati nascosti, escludendo Veronica che di conseguenza domandò nuovamente:- Allora, siete pronti a essere stracciati da una Mars?-
-Sei...insomma, sicura che vada tutto bene?- chiese Wallace avvicinandosi.
Questo loro trattarla con i guanti, come una bambina sperduta bisognosa di affetto e comprensione infastidiva parecchio la ragazza.
-Certo.Va tutto benissimo.-
  
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